Bari cresce nell’internazionale con Wizz Air

6 Maggio 2021

Si rafforza la collaborazione tra l’aeroporto di Bari e Wizz Air. La compagnia ha deciso di investire sullo scalo, posizionandovi un nuovo Airbus A321 e raddoppiando la sua capacità con l’apertura di otto nuove rotte, anche a livello internazionale. Dal 1 luglio partiranno infatti i voli per Abu Dhabi, Basilea, Corfù, Londra Luton, Mykonos, Tel Aviv oltre a voli nazionali come Milano Linate e Treviso, offrendo ai passeggeri una scelta completa di destinazioni leisure, city break e destinazioni di interesse culturale. Questo annuncio segue un periodo di recente espansione della compagnia in Italia, dove il vettore ha già quattro basi (Milano Malpensa, Palermo, Catania e Bari). Con l’assegnazione di questo velivolo, la flotta Wizz Air in Italia crescerà fino a 12 aeromobili e l’aggiunta di queste 8 nuove rotte dall’aeroporto di Bari porterà a 179 le rotte operate da Wizz da 23 aeroporti italiani comprese le rotte aggiunte di recente per Bologna e Pisa da Brindisi. “L’annuncio di oggi  è un grande risultato pienamente in linea con l’orientamento di fondo che ha ispirato il Piano Strategico della società e con le azioni concrete intraprese per il raggiungimento degli obiettivi di diversificazione dell’offerta di trasporto aereo e l’incremento della connettività internazionale della Puglia con le aree economicamente forti per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dei flussi turistici incoming – ha commentato Tiziano Onesti, presidente di Aeroporti di Puglia -. Di palmare evidenza l’importanza dello sviluppo di nuovi mercati come Israele e gli Emirati Arabi e la conferma del volo per Londra Luton e per Basilea, che consentiranno di accelerare il percorso di ripresa economica della Puglia e di miglioramento della competitività internazionale. Tutto ciò si aggiunge ai nuovi voli da Brindisi per Milano Malpensa e ai futuri sviluppi del network sull’aeroporto salentino. Ancora, fondamentale per il network nazionale è l’attivazione del volo per Milano Linate che compensa il calo di connettività registrato a causa della crisi di Alitalia”.

Trasporti-Italia.com – 06/05/2021

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Porti: Venezia, inizio 2021 in flessione del 4,9%

Sistema crocieristico stop al 100%, ma ora riparte

Il volume di traffici in entrata e in uscita dal porto di Venezia nel primo trimestre 2021 si attesta su 5.514.867 tonnellate, con una flessione del 4,9% , più contenuta rispetto a quella registrata negli stessi mesi del 2020. A partire dal mese di marzo 2021 infatti ha preso avvio una fase di rimbalzo, per effetto del lockdown totale dello scorso anno. Il porto lagunare, in linea con gli altri porti italiani comparabili sotto un profilo di mercato e funzionale, continua tuttavia a registrare una riduzione generale dei traffici (pari al -8,9% dal 2019 ad oggi) riconducibile alla crisi economica determinata dalla pandemia. Rispetto al primo trimestre del 2020 le rinfuse liquide segnano un -8,7% (-194 mila tonnellate), quelle solide che comprendono anche il carbone, si attestano sul +10,5% (+ 126 mila tonnellate) e con i prodotti cerealicoli e siderurgici a segnare rispettivamente un +17,4% e un +31,8%. Il general cargo registra un -9,1% (pari a -217 mila tonnellate). Di segno negativo anche il traffico crocieristico (-100%) che inizierà a riavviarsi auspicabilmente a partire da giugno con la ripresa dell’attività.

Ansa/Mare – 06/05/2021

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Se l’Europa si ferma a San Stino: per la terza corsia dell’autostrada A4 non c’è un euro

5 Maggio 2021

Servono 440 milioni, ma la situazione è bloccata nel passaggio da Autovie venete alla nuova concessionaria pubblica

Può l’Europa delle merci e delle persone, alla vigilia della ripresa post pandemia, nel cuore di una delle regioni più industrializzate del mondo, fermarsi a Cessalto? È esattamente ciò che sta accadendo nell’imbuto dell’autostrada A4, nel tratto veneto tra San Donà di Piave e Portogruaro, dove manca la Terza corsia, e dove quasi ogni giorno si registrano incidenti, vittime, ritardi e disagi alla circolazione.

Un canale di Suez su gomma dove basta la distrazione di un automobilista o di un camionista per fermare l’economia europea per mezza giornata. L’ennesima conferma ieri mattina: un tamponamento con tre autoarticolati, un autista bosniaco gravissimo in ospedale, quattro ore di stop dell’autostrada e altrettante d’inferno nella viabilità ordinaria dove resiste la mussoliniana Triestina.

Perchè strade nuove, da allora, non ne sono state più fatte. E l’autostrada stessa, in quel tratto, risale al 1970: mezzo secolo fa. Soluzioni? Completare la terza corsia nell’ultimo tratto rimasto, 27 chilometri tra il casello di Noventa di Piave e quello di Portogruaro. Dall’inizio dell’anno, quattro vittime e tredici incidenti gravi che hanno provocato la chiusura del traffico autostradale, con gravi danni e ripercussioni sull’economia dei trasporti.

Altri 151 milioni li ha messi il governo nel 2013. Poi, più niente. L’ultimo tratto rimasto da progettare e realizzare è, appunto, quello venezian-trevigiano tra San Donà e Portogruaro: 27 chilometri. Costo previsto: 440 milioni di euro. «L’avvio della realizzazione – spiegano ad Autovie Venete – deve necessariamente scontare la verifica sulla reale e concreta copertura finanziaria che potrebbe trovare risposta nell’ipotesi che intervengano finanziamenti pubblici attraverso i fondi europei per il rilancio dell’economia tali da finanziarne la loro realizzabilità».

Fuor di metafora: non c’è un euro. Tanto è vero che la società autostradale parla del 2026 come possibile data di completamento, se si palesassero le risorse che non ci sono. Nei giorni scorsi, a margine dell’assemblea di Autovie Venete per l’approvazione del bilancio, il presidente Maurizio Paniz ha spiegato: «Si ritiene che il Commissario per l’emergenza della A4 possa dare a breve l’impulso alla realizzazione dei cavalcavia avviando l’iter per l’affidamento dei lavori».

Insomma, buio pesto. Insorgono le associazioni di categoria, soprattutto del Veneto orientale, mentre il completamento di questa infrastruttura non sembra in cima ai pensieri di parlamentari e ministri veneti. Ad attorcigliare la vicenda si aggiunge il complicato passaggio di consegne tra Autovie Venete, controllata al 75% dalle regioni Friuli e Veneto (e con una trentina di soci privati) e la nuova concessionaria cui il governo intende affidare la gestione dell’A4, costituita con il nome di Società Autostrade Alto Adriatico. Un escamotage per evitare gli appetiti stranieri sulle nostre autostrade e consentire una concessione lunga alle due regioni. Ma all’appello mancano ancora l’approvazione del Piano finanziario, il passaggio al Cipe e la quantificazione del valore di indennizzo della società.

Così, tutto è italianamente lento, lentissimo, quasi fermo: esattamente come il traffico nell’imbuto di San Stino di Livenza quando si verifica un incidente. L’Europa si ferma a Cessalto. Per colpa dell’Italia.

La Tribuna di Treviso – 05/05/2021

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Iata: continua la crescita del cargo aereo

Non si arresta a marzo la crescita dell’air cargo. Secondo i dati della Iata, l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo, la domanda ha registrato un incremento del 4,4% rispetto a marzo 2019, quindi rispetto al periodo pre-Covid, che la Iata ha deciso di prendere come anno di riferimento. In ripresa anche la capacità, Misurata in ACTK (available cargo tonne-kilometers), che è salita del 5,6% rispetto a febbraio 2021 anche se ancora inferiore rispetto ai livelli pre Covid (-11,7%).  In particolare, la capacità globale degli aerei dedicati alle merci è aumentata a marzo del 20,6% rispetto allo stesso mese del 2019, mentre quella belly è scesa del 38,4%.

“Il cargo aereo continua a essere una luce per l’aviazione. La domanda ha raggiunto il massimo storico a marzo, in crescita del 4,4% rispetto ai livelli pre-Covid (marzo 2019). E le compagnie aeree stanno adottando tutte le misure per trovare la capacità necessaria – ha commentato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. La crisi ha dimostrato che l’air cargo può affrontare sfide fondamentali adottando rapidamente le innovazioni. È così che soddisfa la crescente domanda anche se gran parte della flotta passeggeri rimane a terra. Il settore deve mantenere questo slancio post-crisi per promuovere l’efficienza a lungo termine del settore con la digitalizzazione”.

Trasporti-Italia.com – 05/05/2021

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Aeroporto di Trieste: 8 rotte operate da Ryanair nella stagione estiva

Saranno in totale 8 le rotte operate da Ryanair nella prossima stagione estiva dall’Aeroporto di Trieste, con 20 voli settimanali. Tra le destinazioni incluse nel network figurano Londra Stansted (3 volte a settimana), Malta e Valencia (2 voli a settimana) a partire da giugno.
Previsti anche collegamenti domestici verso Bari, Catania, Napoli (3 volte a settimana), Cagliari e Palermo (2 volte a settimana).

“Ryanair nella stagione estiva 2021 opererà 8 destinazioni da Trieste Airport (erano 4 quelle operate nella stagione estiva 2019 e 6 quelle previste nel 2020) – ha sottolineato l’ amministratore delegato di Trieste Airport Friuli Venezia Giulia, Marco Consalvo, testimoniando la volontà di crescere su questo mercato; queste 8 destinazioni costituiscono un tassello fondamentale del programma di ripartenza di Trieste Airport, che nei mesi di agosto e settembre 2021 raggiungerà l’80% dei posti offerti rispetto al 2019, anno che costituisce per tutti il benchmark su cui misurare la capacità di recupero”.

Trasporti-Italia.com – 05/05/2021

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Per gli interporti italiani un finanziamento di 45mln di euro: 3,5mln per il Quadrante Europa Verona

Gli interporti italiani potranno soddisfare gli obiettivi posti dall’Europa, che intende sviluppare un sistema di trasporti sempre più performante e per una riduzione drastica dell’impatto ambientale.

I finanziamenti previsti per i principali nodi italiani

Per l’Interporto Quadrante Europa di Verona sono in arrivo 3,5 milioni di euro. E’ questo l’ammontare del finanziamento del ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, che ha indetto un bando con lo scopo potenziare i principali nodi italiani.

Grazie al coordinamento dell’Unione Interporti Riuniti, il cui presidente è Matteo Gasparato, che guida anche Verona, gli interporti italiani hanno ricevuto un finanziamento di circa 45 milioni di euro.

Questi fondi permetteranno di ammodernare ed efficientare le infrastrutture della rete trasportistica italiana. Parte di questo finanziamento verrà assorbito dalla Regione Veneto e in particolare da Verona, Padova e Portogruaro (Venezia).

Trasporti-Italia.com – 05/05/2021

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Trasporto passeggeri: dal 6 maggio Flixbus potenzia la rete

4 Maggio 2021

Dopo il notevole rallentamento subito dalla rete del trasporto passeggeri a causa delle misure Covid, gli operatori si preparano a mettere in campo nuove forze per ridare slancio al settore.
In questo senso Flixbus ha annunciato un imminente potenziamento della rete di collegamenti in Italia, includendo nel proprio network nuove tratte attive da giovedì 6 maggio.

150 mete in tutta Italia: focus sulle città d’arte

A partire da giovedì 6 maggio, FlixBus collegherà circa 150 destinazioni in 18 regioni italiane, con una rete che si estenderà dal Friuli-Venezia-Giulia fino alla Sicilia.
Saranno garantite più corse al giorno fra i grandi centri italiani – come Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Venezia e Trieste – ma è soprattutto sulle medie e piccole destinazioni che FlixBus si concentrerà, con un occhio di riguardo per le città d’arte.
Da giovedì, città come Cremona, Udine, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna andranno ad aggiungersi a Bergamo, Brescia, Como, Trento, Bolzano, Parma, Siena, Macerata e Perugia fra i capoluoghi di provincia collegati al Nord e al centro, mentre fra i piccoli comuni saranno collegati, fra gli altri, Merano, in Alto Adige, e Todi, in Umbria, che si affiancheranno a destinazioni minori già raggiunte dalla rete di FlixBus, come Poggibonsi, in Toscana, e Osimo e Loreto, nelle Marche.

Confidando in un miglioramento della situazione, grande attenzione sarà rivolta anche al Sud Italia, dove l’attrattività del patrimonio storico e culturale non è generalmente supportata da una rete di trasporti adeguata.

Da qui, l’importanza, per FlixBus, di investire per l’estate su città di medie dimensioni di interesse culturale, come i capoluoghi di Caserta, Salerno, Andria, Lecce, Taranto, Matera, Cosenza, Reggio Calabria, Messina, Catania e Siracusa, a cui si affiancano, fra gli altri, i comuni di Altamura e Ostuni, in Puglia o di Corigliano e Rossano in Calabria.
Saranno inoltre operativi collegamenti verso diverse località minori, in linea con la volontà di garantire anche a chi risiede in aree meno collegate la possibilità di viaggiare e, viceversa, di agevolare i flussi turistici verso tali destinazioni: fra i piccoli centri collegati a partire da giovedì 6 maggio, si possono citare Pompei, in Campania, e Augusta, in Sicilia.

Da Rimini a Taormina, tutte le località marittime collegate

Non meno importante, per FlixBus, è garantire la mobilità verso aree a forte vocazione turistica: tra le stazioni balneari collegate sul litorale adriatico, si possono citare Rimini, in Romagna, Porto Recanati, Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto nelle Marche, Pescara e Alba Adriatica in Abruzzo, Termoli in Molise e Polignano a Mare e Monopoli in Puglia.
Anche sul versante ionico, gli autobus verdi collegheranno svariate località marittime: partiranno giovedì i primi collegamenti con Taormina, in Sicilia, e con Policoro, in Basilicata, mentre in Calabria è già possibile raggiungere destinazioni rinomate come Sibari, Cariati e Cirò Marina. Sul versante tirrenico della punta dello Stivale, invece, è già collegata la località di Pizzo.

Intermodalità per un turismo più sostenibile

Questa estate saranno garantiti collegamenti diretti con molti fra i principali aeroporti italiani, dagli scali romani di Fiumicino e Ciampino a quello lombardo di Orio al Serio, passando per l’aeroporto veneziano di Marco Polo e quello napoletano di Capodichino, collegato a partire da giovedì 6 maggio.
Inoltre, la possibilità di sinergie modali col trasporto pubblico locale presso le autostazioni e le stazioni ferroviarie cittadine consentirà ai visitatori di esplorare con facilità le aree attigue senza dover ricorrere alla propria auto personale, in linea con l’ideale di un turismo lento e di prossimità, caratterizzato da un impatto ambientale ridotto e da un approccio immersivo al viaggio.

Collegamenti internazionali: più di 30 città collegate  

FlixBus continuerà a garantire la possibilità di viaggiare da e verso l’estero in sicurezza grazie ai numerosi collegamenti internazionali attivi.
Giovedì 6 maggio, Strasburgo si aggiungerà alle 11 destinazioni già raggiungibili in Francia, tra cui Parigi, Marsiglia, Lione, Tolosa, Nizza, Montpellier e Cannes, mentre Lugano e Lucerna si affiancheranno a Zurigo e Basilea tra le mete collegate in Svizzera. Saranno inoltre operativi collegamenti diretti con 10 città in Germania, tra cui Monaco di Baviera, Francoforte sul Meno e Stoccarda, con Barcellona in Spagna, con Lubiana in Slovenia e con Zagabria in Croazia.

Oltre che in Italia, FlixBus ha potenziato la propria offerta anche in vari altri Paesi: fra questi, la Germania, con la ripresa delle attività alla fine di marzo, e il Regno Unito, dove la società è tornata operativa lo scorso 15 aprile, inaugurando nuove rotte domestiche e consolidando la presenza sull’isola. Venerdì 7 maggio, invece, il servizio di FlixBus riprenderà anche in Francia.

Trasporti-Italia.com – 04/05/2021

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A22 del Brennero, concessione prorogata al 31 luglio

Approvato nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato l’emendamento al decreto Sostegni che sposta in avanti il termine entro cui individuare la soluzione definitiva

Ennesima proroga, questa volta fino al 31 luglio, per la concessione della A22.

Il nuovo termine è stato inserito nel decreto legge Sostegni, e “sana” il periodo che va dall’aprile scorso e che prosegue fino a metà estate.

A darne notizia il senatore della Lega Paolo Tosato e la senatrice di Italia Viva Donatella Conzatti.

“Bene l’approvazione dell’emendamento della Lega al Dl sostegni che autorizza l’estensione della concessione per la A22. La proroga fino al 31 luglio 2021 previene per il momento il rischio di togliere agli Enti locali il controllo della gestione degli investimenti necessari e già programmati per i territori di Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige ed Emilia. Occorre però trovare in questi pochi mesi una soluzione più duratura affinché gli investimenti di centinaia di milioni, accumulati negli anni grazie alla buona gestione della società, possano essere realizzati a beneficio delle nostre comunità – dichiara Tosato -. L’Autostrada del Brennero è un’opera centrale per i territori che attraversa ed importante per tutta l’Italia”.

L’emendamento al Dl sostegni è stato approvato nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.

“Ulteriore proroga per A22 dal 30 aprile, termine ormai scaduto, al 31 luglio. Eppure i nodi restano e ci vorrà tutto l’impegno del governo per risolvere i problemi che il testo approvato sul Ristori4 aveva generato dal punto di vista aziendale, finanziario ed economico” rileva Donatella Conzatti, senatrice di Italia Viva e segretario della commissione bilancio.

“Per questo – aggiunge – confermo l’impegno affinché ci siano gli adeguati tavoli di confronto così da risolvere i detti problemi e da procedere spediti verso il rinnovo della concessione che da anni si fa attendere. Se così non sarà, e soprattutto se mancherà coesione tra i soci pubblici, soci privati e i vertici della società A22, la prospettiva resta la gara e non dipenderà più dalla politica”.

Nordest Economia – 04/05/2021

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Milano-Cortina 2026: al viceministro Morelli il coordinamento delle infrastrutture per le Olimpiadi

2 Maggio 2021

“Auguro buon lavoro al viceministro Morelli. Oggi è un giorno importante per i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026, perché dopo due anni di attesa viene assegnata la delega a colui che dovrà seguire da vicino tutto il coordinamento e lo sviluppo infrastrutturale che ruota attorno all’evento a cinque cerchi”.

Lo afferma il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprimendo soddisfazione per le deleghe assegnate dal Consiglio dei Ministri all’Onorevole Alessandro Morelli. Il Viceministro, oltre alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, si occuperà di Codice della Strada, interventi stradali, infrastrutture idriche, edilizia scolastica e dovrà coordinare i commissari di Anas.

Ora c’è bisogno di premere sull’acceleratore per dare il via alle grandi infrastrutture di servizio alle Olimpiadi, che segneranno la ripartenza di tutta la montagna veneta; una rinascita dell’intero territorio bellunese dopo la battuta di arresto causata dall’epidemia – continua Zaia -. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha già ricevuto il nostro dossier contenente la lista degli interventi infrastrutturali necessari a garantire l’accessibilità alle venue di gara. Penso alla variante di Longarone e di Cortina, ai collegamenti ferroviari e alle stazioni olimpiche. Il punto di partenza per la valorizzazione dei diversi centri urbani, per garantire una porta d’accesso veloce e sicura agli impianti, con un’attenzione particolare al tema ambientale”.

“Sono certo che il Viceministro darà impulso a questa grande opportunità per il Paese, costituendo e formalizzando in tempi rapidi anche la società Infrastrutture, la quale dovrà occuparsi della realizzazione delle opere olimpiche – spiega Zaia -. Per tutto l’Arco Alpino questa è un’occasione unica, per dimostrare al mondo intero la capacità di fare sistema e affrontare una sfida che avrà un impatto rilevante sul PIL nazionale nel medio/lungo periodo. Un patrimonio che si tradurrà in eredità stabile anche per le nostre generazioni future”.

“Cortina che ritorna ad avere un ruolo da protagonista nelle competizioni sportive invernali dopo i successi del 1932, con i Campionati mondiali di sci alpino, e del 1956, con la VII edizione dei Giochi olimpici invernali. Un Veneto che dimostrerà, ancora una volta, la sua capacità di fare sistema nel cogliere le opportunità di sviluppo”. Questo il commento del’assessore regionale alle Infrastrutture e Vicepresidente, Elisa De Berti.

“Per il Veneto è un’ottima notizia perché ci consente di entrare nel vivo del progetto olimpico, che fra cinque anni darà il via a qualcosa di eccezionale e di rivoluzionario per tutta l’area alpina della nostra Regione – commenta la Vicepresidente De Berti -. Con il Viceministro affronteremo il tema delle smart road, per individuare soluzioni viabilistiche che riducano definitivamente il traffico all’interno dei centri urbani delle Dolomiti e offrire così strade più sicure e veloci, soprattutto nei giorni di maggior afflusso. Penso soprattutto allo sviluppo della Variante di Longarone e di Cortina: due interventi prioritari in vista delle Olimpiadi, perché daranno risposte concrete alle esigenze dei residenti e a quelle del turismo, in previsione dell’apertura di nuovi impianti di risalita”.

Veneto Report – 02/05/2021

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Ministri in Veneto per discutere di futuro e alta velocità

1 Maggio 2021

Deviazione a Marghera, prima di dirigersi in Croazia, per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ieri mattina, accompagnato dal veneto Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha visitato la sede di Cav, Concessioni Autostradali Venete, società che gestisce il tratto Venezia-Padova e il Passante di Mestre. Una visita a porte chiuse per i due esponenti del Movimento 5 Stelle.

Al centro del colloquio: le politiche di sostegno per l’export e la difesa del made in Italy, l’internazionalizzazione delle aziende, la riforma del cuneo fiscale, il problema delle politiche protezionistiche di paesi come Cina e Russia. Si è insistito anche sull’accelerazione della campagna vaccinale anti-Covid nelle aziende, per consentire gli spostamenti di tecnici e manager all’estero. Tutte istanze che, è stato riferito dai partecipanti, Di Maio porterà al governo.

Ieri, parlando di ministri, sono arrivate buone notizie anche per quanto riguarda il colloquio tra Enrico Giovannini e il sindaco Sergio Giordani sull’alta velocità a Padova: “In un cordiale colloquio in videoconferenza con il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini ho avuto la diretta conferma che l’alta velocità Vicenza-Padova è stata finanziata con buona parte di un finanziamento extra di 10 miliardi di euro che si aggiunge ai fondi del Recovery Plan e ai 30 miliardi del Fondo Complementare al PNRR previsto dal Governo con risorse ordinarie”.

“È una notizia davvero importante, definitiva e storica, che apre le porte a un opera strategica per la città, ma anche per tutto il Nordest – dice Giordani -. Come Sindaco ho lavorato molto per raggiungere tale traguardo, ma in un grande gioco di squadra coi tanti che mi hanno preceduto e con tutto il sistema Padova. Questo significa che Padova sarà centrale nel quadrante Nord-Est e che l’arrivo dell’alta velocità porterà nel nostro territorio sviluppo, connessione, investimenti e ovviamente anche un drastico ripensamento e ammodernamento della stazione e di tutto il suo comparto, rigenerandolo”.

Veneto Report – 01/05/2021

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