Blue Panorama/Luke Air: da giugno ripartono i voli

10 Marzo 2021

Blue Panorama Airlines/Luke Air è pronta a ripartire. Da giugno infatti la compagnia aerea collegherà l’Italia verso dieci isole della Grecia, Capo Verde, Lampedusa, Olbia e Pantelleria.
Nel dettaglio, Blue Panorama/Luke Air volerà dagli aeroporti di Bologna, Roma Fiumicino e Milano Bergamo verso Santorini, Mykonos, Skiathos, Creta, Rodi, Corfù, Zante, Kos, Celafonia e Karpathos. Da Bologna sono previsti voli verso dieci isole greche. Da Bergamo sono escluse solo le destinazioni di Corfù e Zante. Mentre i voli in partenza da Roma Fiumicino collegano le isole greche di Rodi, Mykonos, Creta, Corfù e Santorini. Il vettore collegherà Milano Malpensa, Bologna, Milano Bergamo e Verona con l’isola di Lampedusa. Blue Panorama, da Milano Bergamo raggiungerà Olbia, Pantelleria e l’isola di Sal a Capo Verde.
“Siamo molto fiduciosi, in particolare nel segmento leisure, riguardo la prossima stagione estiva per la quale a partire dal mese di giugno abbiamo pubblicato il nostro tradizionale ed amplio network per il mediterraneo – ha commentato Remo Della Porta, direttore commerciale di Blue Panorama Airlines/Luke Air –. Riteniamo che anche grazie ai recenti annunci che prevedono per l’estate molte isole greche Covid free con il 100% della popolazione vaccinata, la Grecia, nostra principale destinazione mediterranea per la bella stagione possa tornare ad essere fra le preferite dagli italiani.  Dopo oltre 10 anni sono confermati i nostri servizi per Lampedusa e Pantelleria per le quali siamo ormai un punto di riferimento per il mercato oltre a riconfermare i voli per Olbia che quest’anno partiranno dall’aeroporto di Milano Bergamo, nostra base principale per gli aeromobili di medio raggio. Non mancheranno infine i voli in collaborazione con l’industria del turismo organizzato per Capo Verde e l’Egitto. Con la campagna delle vaccinazioni avviata siamo convinti che fra non molto torneremo ad annunciare altre opportunità anche per le mete più lontane operate dal nostro nuovo aeromobile Airbus A330/200 con la nuova livrea Luke Air”.

Trasporti-Italia.com – 10/03/2021

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Aeroporto di Venezia: online il nuovo portale dedicato all’ambiente e alla sostenibilità

È online il nuovo portale dell’aeroporto di Venezia dedicato ai temi ambientali e della sostenibilità, rivisto nella grafica rispetto al precedente sito e soprattutto – sottolinea la società di gestione Save – arricchito di nuovi contenuti e dati che guidano con totale trasparenza nella comprensione del complesso lavoro portato avanti per promuovere la sostenibilità ambientale. L’obiettivo è quello di informare il pubblico, mantenendo un confronto aperto con tutti gli enti che hanno responsabilità sui vari argomenti trattati.

“I temi ambientali sono da sempre al centro dei nostri programmi di sviluppo – ha sottolineato Monica Scarpa, amministratore delegato del Gruppo Save –. L’impegno che abbiamo preso per arrivare a zero emissioni di CO2 entro il 2050 è tutt’altro che un atto puramente formale, è un processo che determina un’analisi continua delle migliori soluzioni tecnologiche e l’adozione di progetti all’avanguardia. A tale proposito, anticipiamo che il nostro aeroporto si doterà di un impianto di smaltimento pneumatico dei rifiuti, ad oggi realizzato in Europa dal solo scalo di Oslo-Gardermoen. Ne daremo presto conto anche attraverso il nuovo portale”.

Il contenuto del portale si distribuisce in tre macro aree: missione, temi ambientali, news. Nella sezione Missione vengono esplicitati l’impegno e gli obiettivi di Save per una gestione sostenibile, che si declinano nell’adozione di sistemi energetici più efficienti, a basso consumo e in tecnologie a ridotto impatto ambientale, nel continuo controllo e monitoraggio delle emissioni, nelle relazioni con la comunità locale per la determinazione delle opere di mitigazione e compensazione a favore del territorio su cui incide lo scalo. Dal 2015 l’aeroporto di Venezia è classificato al livello 3+ del programma Airport Carbon Accreditation e ha aderito all’impegno “net zero emissions by 2050” sottoscritto a giugno 2019. I temi ambientali, suddivisi in Aria, Rumore, Acqua, Elettrosmog, Biodiversità, Cambiamenti Climatici e Rifiuti, vengono trattati secondo una logica comune, che partendo dal racconto delle azioni messe in atto per ogni singolo ambito, descrive il sistema di monitoraggio adottato e fornisce i dati delle rilevazioni in corso, inserendole nel quadro normativo di riferimento. Le principali novità del portale sono costituite dall’introduzione dei temi relativi all’acqua, i rifiuti, la biodiversità, mentre per quanto concerne i cambiamenti climatici, si segnala l’introduzione di approfondimenti legati all’efficientamento energetico.
La Biodiversità propria del Marco Polo è determinata dall’ubicazione dello scalo lungo una propaggine di terra bonificata dalla laguna. Una posizione eccezionale che lo rende parte del ricco e complesso ecosistema lagunare, composto di habitat unici, come le barene e i bassofondi, e particolarmente attrattivo per varie specie di uccelli nidificanti e svernanti. Per la prima volta, attraverso il portale, vengono illustrate tutte le attività di indagine realizzate da Save per il controllo della biodiversità.
La sezione sui Cambiamenti climatici si focalizza in particolare sulle attività mirate alla riduzione di produzione di CO2 e al loro aggiornamento. La maggior parte dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dello scalo viene autoprodotta, la restante quota è acquistata dalla rete e proviene da fonti rinnovabili. L’energia autoprodotta deriva per lo più dalla centrale di trigenerazione e in minor misura dagli impianti fotovoltaici distribuiti in aeroporto. Impianti innovativi ed energia pulita raggiungono gli obiettivi di incremento del rendimento energetico, riduzione dei consumi e riduzione di emissioni di CO2.
Il Trattamento dei rifiuti, suddivisi tra urbani, speciali e derivanti dalla pulizia degli aeromobili, è un tema particolarmente complesso per una realtà come un aeroporto, sia in termini di volumi prodotti, che di coordinamento di attività che fanno capo ad aziende diverse. Per razionalizzare e rendere più efficace il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, Save ha di recente introdotto un elaborato sistema di raccolta porta a porta verso tutti i subconcessionari presenti nello scalo. Un impegno che, a completo regime, permetterà di raggiungere percentuali di raccolta differenziata superiori al 65%.
Per quanto riguarda le risorse idriche, Save considera il riutilizzo delle acque reflue uno strumento fondamentale per una gestione razionale e sostenibile, con l’obiettivo di arrivare a un ciclo chiuso dell’acqua a zero sprechi. Una finalità che sarà in larga misura soddisfatta dal nuovo impianto di depurazione, attualmente in fase di procedura di gara. La nuova struttura, a differenza dell’attuale depuratore che riversa le acque trattate nel canale di raccolta adiacente, prevede infatti l’accumulo di un idoneo volume di acqua depurata che, attraverso una stazione di pompaggio, sarà rilanciata nell’acquedotto duale dell’aeroporto per soddisfare i fabbisogni di una parte del terminal e delle torri di raffreddamento dell’impianto di trigenerazione. Il fabbisogno d’acqua industriale richiesto nel giorno di massimo consumo sarà così garantito, con conseguente importante riduzione di utilizzo di acqua potabile. All’interno del sito verranno descritte le varie fasi di avanzamento dei lavori e i dati di risparmio in m3 delle acque potabili a fronte del riutilizzo delle acque trattate dal depuratore. Nella sezione News, infine, trovano spazio i più recenti comunicati e articoli relativi a iniziative di Save o alle materie trattate.

“La realizzazione del nuovo portale sull’ambiente ci ha messo a confronto con la problematicità di rendere chiari e condivisibili argomenti particolarmente tecnici e complessi – ha spiegato Davide Bassano, direttore Qualità, Ambiente e Sicurezza del Gruppo Save –. Ci siamo posti dal punto di vista di chi, anche non addetto ai lavori, desideri approfondire cosa significhi conciliare un’attività articolata come quella di un aeroporto intercontinentale con obiettivi di sostenibilità ambientale. Ne è risultato un prodotto completo, che offre vari livelli di lettura, dal più descrittivo al più tecnico”.

Trasporti-Italia.com – 10/03/2021

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Brennero: pubblicati i divieti per i camion del secondo semestre

Il Land Tirolo ha pubblicato l’elenco delle giornate del secondo semestre 2021 durante le quali sarà applicato il “sistema di dosaggio” sui veicoli pesanti provenienti dalla Germania in transito sull’autostrada A12 Inntal nell’area del valico di frontiera Kufstein/Kiefersfelden – asse del Brennero – e diretti a sud.

Lo ha comunicato l’associazione Anita.

Il filtro dei veicoli pesanti sarà attuato dalle ore 5:00 e ammette fino ad un massimo di 300 unità/h.

Ecco il calendario delle limitazioni:

Lunedi 5 luglio 2021
Lunedi 12 luglio 2021
Lunedi 19 luglio 20201
Lunedi 26 luglio 2021
Mercoledi 27 ottobre 2021
Martedi 2 novembre 2021
Mercoledi 3 novembre 2021
Mercoledi 10 novembre 2021
Mercoledi 17 novembre 2021
Mercoledi 24 novembre 2021
Mercoledi 1 dicembre 2021
Giovedi 2 dicembre 2021
Giovedi 9 dicembre 2021
Lunedi 13 dicembre 2021
Martedi 14 dicembre 2021
Mercoledi 15 dicembre 2021

Trasporti-Italia.com – 10/03/2021

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Leonardo Massa: «Msc riporterà le navi in Adriatico, la nostra bolla è ora un modello»

Parla Leonardo Massa, che guida la compagnia in Italia, sulla ripartenza delle crociere. Il protocollo anti Covid permette di tracciare i contatti di ogni ospite con un braccialetto smart

di Roberta Paolini

«Era una macchina che correva a 100 all’ora. Oggi tutta l’industria si è fermata con danni incredibili. Noi siamo ripartiti ad agosto con una nave sola ma siamo pronti anche con le altre 17. Nel 2019 nel mondo avevano viaggiato sulle navi da crociera 30 milioni di persone e da marzo 2020 è tutto fermo. Le perdite sono enormi, quindi. Naturalmente noi stiamo andando avanti e continueremo a farlo». Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere che ci parla da Msc Grandiosa, la prima nave al mondo a ripartire ed oggi un modello unico cui guardano anche altri comparti del turismo. Lo fa con la speranza di tornare a navigare per maggio in Adriatico riportando le navi anche nei porti di Trieste e Venezia.

Avete vinto finora una specie di sfida impossibile riaccendendo i motori delle crociere.

«Siamo ripartiti il 16 agosto, primi al mondo, con una sola nave e grazie all’attivazione di un protocollo di sicurezza che ha consentito alla compagnia di ospitare da allora ad oggi oltre 40 mila passeggeri. Attualmente a bordo della nostra nave Msc Grandiosa, che raggiunge alcune località del Mediterraneo con partenze settimanali, ci sono quasi 2000 passeggeri, principalmente italiani, su una capienza complessiva di 6400 passeggeri. Ci siamo riusciti grazie a questo protocollo, che sta diventando nell’industria dell’hospitality un vero benchmark, un modello per poter gestire anche in fase di pandemia flussi importantidi persone».

Quante persone viaggiano sulle navi Msc in un anno normale.

«A bordo nel 2019 sono salite mediamente 3 milioni di persone».

Quindi i 40 mila finora ospitati sono una goccia nel mare.

«Sì lo è, ma noi lo stiamo facendo con grande perseveranza perché questo è il modo migliore per dimostrare che il turismo è possibile anche in queste condizioni. Con protocolli che garantiscono equipaggio, ospiti e le comunità che visitiamo».

Avete avuto dei casi dalla ripartenza delle crociere?

«Pochi, ma questo protocollo prevede anche la gestione sicura del singolo caso. Noi già stiamo viaggiando con una capienza ridotta attorno al 50%. E poi grazie a un sofisticato sistema di tracciamento a bordo, tramite un braccialetto smart, siamo in grado di risalire a tutte le persone venute in contatto con il positivo, e di creare aree e percorsi sterili mettendo in sicurezza anche tutti i suoi contatti, predisponendo lo sbarco in collaborazione con le Asl locali per fornire la massima assistenza».

Perché siete ripartiti dall’Italia?

«Perché l’Italia è il nostro paese di origine e il nostro principale mercato ma anche perché abbiamo trovato nel Governo il supporto necessario. Infine perché a livello di attrattività per gli ospiti l’Italia non ha paragoni al mondo. Non esiste un posto come il nostro Paese in grado di aprire a una gamma così ricca di esperienze».

Che possibilità ci sono che riparta anche l’Adriatico?

«Comincio rispondendo del perché siamo ripartiti dal Tirreno. Questo è un mare già abituato alla presenza delle nostre navi 365 giorni all’anno. In termini dimensionali i porti hanno già le infrastrutture per accogliere le navi più grandi, che chiaramente attivano maggiori economie di scala. Siamo ripartiti da Genova perché è il nostro home port principale e lo abbiamo fatto appunto con Msc Grandiosa, stiamo studiando anche gli itinerari in Adriatico la cui ripartenza è legata anche all’apertura dei porti in altri Stati. Come per esempio Croazia, Slovenia e soprattutto Grecia. Nessuno ha una sfera di cristallo per dire quando, ma io spero che già a maggio ci possa essere l’operatività anche in Adriatico».

Hanno dato disponibilità dalla Croazia.

«Stanno arrivando segnali da diversi porti. Noi abbiamo appena annunciato che Msc Seaside tornerà a navigare il Primo maggio sempre nel Mediterraneo con crociere settimanali in partenza da Genova e nuovi scali a Siracusa e Taranto».

Trieste e Venezia quando ripartiranno?

«Abbiamo già vagliato diverse ipotesi per questi itinerari, ma la ripartenza dipende anche dall’apertura dei porti in Grecia, speriamo che con l’estate sia possibile tornare a navigare anche in Adriatico. Stiamo già scaldando i motori e speriamo di poter dare delle conferme già nelle prossime settimane».

Nordest Economia – 10/03/2021

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Porti: Trieste; 6,7 mln euro per progetti Green

Inaugurata la prima auto elettrica della società in house

Ammonta a 6,7 milioni di euro la quota di investimenti in progetti Ue previsti dall’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale nel settore Green per il biennio 2021-22. E nell’ambito delle nuove azioni sostenibili è stata inaugurata la prima auto elettrica della società in house Porto di Trieste Servizi. Il veicolo si aggiunge alle due auto ibride che a oggi fanno parte del parco macchine dell’Autorithy.

Con “questa nuova politica sostenibile associamo alla classica attività portuale, servizi svolti con mezzi green e sostenibili – afferma il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino – avevamo già iniziato a investire sul settore con i nostri veicoli ibridi e ora, attraverso la nostra società di servizi, passiamo totalmente all’elettrico. Nei prossimi mesi metteremo in atto ulteriori azioni green, grazie a finanziamenti europei e regionali, per sostituire tutti i nostri veicoli tradizionali con mezzi elettrici e relative colonnine di ricarica”.

Nei prossimi due anni i progetti Clean Berth (Interreg Italia-Slovenia) e Susport (Interreg Italia-Croazia) – spiega l’Authority – permetteranno rispettivamente l’installazione di una colonnina di ricarica per veicoli elettrici e l’acquisto di una o più auto elettriche, oltre alla sostituzione dell’illuminazione delle aree pubbliche con tecnologia a led e la progettazione del sistema di cold ironing al Molo VII. Con il progetto Noemix (Horizon2020), guidato dalla Regione Fvg, l’Autorità sostituirà anche il parco auto con veicoli elettrici e installerà ulteriori sette colonnine di ricarica. Con i progetti TalkNet (Interreg Central Europe), Metro (Interreg Italia-Croazia) e Ealing (Cef) sarà invece possibile progettare il sistema di cold ironing rispettivamente per il Molo VI, il Molo Bersaglieri (crociere), il Molo V, la Piattaforma Logistica e la banchina del porto di Monfalcone.

Ansa/Mare – 10/03/2021

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Il tunnel concluso due anni fa. Ma è sempre rimasto chiuso

9 Marzo 2021

Domenica, se il traforo di Santa Augusta fosse stato aperto, gli automobilisti in coda lungo l’Alemagna per attraversare la stretta di Serravalle avrebbero risparmiato almeno 30 minuti di attesa spazientita. «È senz’altro vero», ammette il sindaco Antonio Miatto, «ma io non so più che cosa dire. La rotonda di via Carso, all’ingresso della variante, è pronta, mancano alcune piccole opere, ma, per quanto ne so, il transito avrebbe potuto essere autorizzato». In città si aspettavano l’apertura per i primi di marzo, dopo 30 anni di attesa della famosa circonvallazione. La galleria, d’altra parte, è pronta da circa due anni. Quando, dunque, si taglierà il nastro? È probabile dopo che il Veneto tornerà in giallo, quindi subito dopo Pasqua. A meno di ulteriori sorprese. L’Anas preferisce non anticipare date. Invece fa sapere che sono in corso gli ultimi collaudi. «Lungo il primo stralcio della Variante di Vittorio Veneto i lavori sono sostanzialmente ultimati e attualmente sono in corso le attività di collaudo propedeutiche alla messa in esercizio dell’intero tracciato», è la comunicazione di ieri. «In particolare, completato l’allacciamento definitivo alla rete elettrica, è stato possibile avviare gli impianti della galleria Sant’Augusta onde poter procedere, anche di intesa con i vigili del fuoco, al loro collaudo definitivo e contemporaneamente sono in fase di completamento anche le attività di collaudo statico dei ponti e di tutte le opere d’arte realizzate. Tutte le prove e i collaudi fino ad ora eseguiti hanno dato esito positivo e pertanto, completate le ultime si potrà utilmente definire la data di messa in esercizio». All’incrocio della variante con via Carso, rotatoria e una parte delle aiuole sono concluse. Manca l’organizzazione del parcheggio, non sono state ancora installate le barriere fonoassorbenti davanti alle scuole, resta da collegare la raccolta delle acque di scarico della rotatoria. Anzi, al riguardo in Comune si teme che alla prossima precipitazione abbondante si possa verificare l’allagamento di una parte della rotonda. Rimane poi da definire lo stop di via Carso su via Vittorio Emanuele, per cui potrebbero materializzarsi degli incolonnamenti. «Staremo a vedere. Siamo pronti, eventualmente, a soluzioni di rimedio», specifica l’assessore ai Lavori pubblici, Bruno Fasan, «anzitutto lo spostamento dello stop su altra strada. In attesa, ovviamente, che arrivi la sospirata rotatoria». Lo stop da via Carso potrebbe essere trasferito su via Dalmazia. È evidente, comunque, che il traforo sarà, un domani, un benefico frangi-code, anzitutto per quelle che storicamente si forma nell’imbuto della stretta di Serravalle, ma anche per quelle provenienti dall’autostrada e dall’Alemagna, come nella giornata di domenica. «Teniamo presente», afferma il sindaco, «che nei fine settimana dopo il semi-lockdown in corso, ci saranno ancora più persone dirette o in arrivo dalla montagna. Non vorremmo trovarci in presenza di un’altra estate calda». Magari con code, questa volta, in via Carso? «Confermo che il Piano B è già pronto», conclude il sindaco.

La Tribuna di Treviso – 09/03/2021

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Rete veloce: in programma una dorsale sottomarina nell’Adriatico

Il futuro è adesso: una dorsale sottomarina multifibra, da Bari a Venezia, dove far passare milioni di dati. Nella rivoluzione digitale e nello sviluppo della smart city diventa fondamentale l’ampliamento delle reti in fibra ottica, ma soprattutto la dorsale dell’Adriatico con una serie di ramificazioni negli altri hub della penisola: una vera e propria autostrada di dati che ha l’obiettivo di consentire ai cittadini e alle imprese di essere più competitivi a livello nazionale ed internazionale.

Del resto dall’altra parte dell’Italia Tim (attraverso Sparkle) la sta già realizzando, da Palermo a Genova, e non si può rimanere indietro. Il mega cavo internet collegherà inoltre l’Italia con l’Estremo Oriente, facendo così della Liguria snodo primario della rete internet mondiale, in concorrenza con l’hub di Marsiglia gestito da Orange. Con una capacità fino a 240 Tbps e lungo circa mille chilometri.

E sappiamo tutti quanto nelll’epoca delle riunioni on line e delle videotelefonate sia fondamentale avere collegamenti all’altezza. Per questo anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sta facendo squadra con il sindaco di Bari, e presidente di Anci (l’associazione dei comuni italiani) Antonio De Caro.

L’obiettivo è far inserire il collegamento sotto l’Adriatico all’interno del Recovery plan o comunque spingere il governo di puntare sulla dorsale anche Est, coinvolgendo la stessa Sparkle. La richiesta di banda internet soprattutto negli ultimi mesi di pandema è in costante crescita e la risposta sono le reti sottomarina.

Ad oggi risulta assente una dorsale di rete nell’Adriatico, da Bari a Venezia, con i prolungamenti naturali verso Trieste, Croazia e Slovenia ad ovest e con le città della costa adriatica dall’altra. Una dorsale, di circa 600 chilometri, che avrebbe anche funzioni di ulteriore ridondanza nella trasmissione dei dati da nord a sud del Paese rispetto a BlueMed. “Esserne esclusi, significa ridurre la competitività di un ampio territorio, con il rischio evidente di restare ai margini di nuove iniziative industriali”, ha sottolineato Brugnaro.

Veneto Report – 09/03/2021

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Trasporti, Zaia: vogliamo lavorare per treno delle Dolomiti

“Un obiettivo in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina: o lo facciamo ora o mai più”

Trasporti, Zaia: vogliamo lavorare per treno delle Dolomiti. “Un obiettivo al quale, in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, continuiamo a guardare: per certi versi sarà anche un sogno, per noi a questo progetto intendiamo lavorarci concretamente, contando anche sull’aiuto del governo. Il padre e la moglie del presidente del Consiglio sono veneti, il ministro dell’economia e finanze  bellunese: se non lo facciamo adesso, il treno delle Dolomiti non lo facciamo più”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando del treno delle Dolomiti.

Il Bellunese, ha aggiunto la vice presidente Elisa De Berti, vedrà alcune novità nel servizio previsto per i prossimi mesi: “Dal mese di giugno – ha detto – vi sarà una nuova offerta cadenzata con 8 collegamenti diretti Belluno/Venezia e 7 collegamenti diretti Venezia/Belluno effettuati con convogli Pop e sarà attivata la circolazione di mezzi elettrici tra Conegliano e Belluno”.

Su scala regionale, De Berti ha spiegato che l’offerta oraria cadenzata di treni veloci tra Venezia e Verona “sarà aumentata con l’aggiunta di 4 servizi permanenti nella fascia oraria tra le 10 e le 13. Dal mese di settembre, infine, saranno istituite nuove rotte dirette Bassano/Vicenza e viceversa, effettuate con treni Pop, in appuntamento con l’offerta AV da e per Milano”.

Nordest Economia – 09/03/2021

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Crollo dei trasporti nell’anno del Covid: crociere -99,6 per cento, aeroporti -76,8

I dati dell’osservatorio di Unioncamere evidenziano l’azzeramento del traffico aero, la sofferenza del settore crocieristico e turistico; meno drammatici i dati del movimento merci. Mario Pozza: “La ripresa dei flussi sarà lenta e incerta. Lo sviluppo delle infrastrutture è un tema prioritario per il sistema camerale”

Il mondo è stato trasformato dall’emergenza Covid.

Tra i settori più colpiti, da un contesto di caos ed incertezza, ci sono la logistica e i trasporti che si sono trovati a dover fronteggiare una situazione quasi del tutto sconosciuta.

Nel 2020 gli effetti delle misure restrittive introdotte per contenere la diffusione del Covid hanno prodotto una caduta dell’attività industriale, commerciale e turistica unica nella storia, intaccando pesantemente la domanda di spostamenti di passeggeri e merci.

Le attività nei centri logistici hanno subito modifiche e variazioni portando ad un miglioramento delle procedure di sicurezza, ma aggravando i costi degli operatori della logistica e delle spedizioni.

Nell’ambito delle attività dell’Osservatorio sui trasporti, le infrastrutture e la logistica del Nordest (TRAIL Nordest trail.unioncamereveneto.it), Unioncamere del Veneto fornisce una fotografia sui flussi di traffico dell’anno appena concluso: tutte le modalità di trasporto mostrano cifre in rosso, anche se con valori diversi.

Il crollo del traffico passeggeri va da un terzo della mobilità autostradale a tre quarti per il mare e l’aereo.

Diverso il quadro delle merci, le cui variazioni negative risultano più contenute, sebbene eccezionali.

In particolare, nel 2020 in Veneto si evidenzia una rete autostradale con una marcata contrazione del traffico leggero più di quello pesante, i porti hanno accusato un quasi azzeramento dei passeggeri e un calo dei volumi di merce movimentata, il settore container invece ha risento meno della crisi, gli aeroporti hanno accusato la perdita dei passeggeri internazionali, mentre gli interporti hanno visto un calo contenuto dell’attività.

“I dati che abbiamo registrato – spiega Mario Pozza, presidente di Unioncamere Veneto – sono preoccupanti poiché in alcuni nodi infrastrutturali il traffico è tornato ai livelli di 25 anni fa. La ripresa dei flussi di passeggeri e merci sarà lenta e dipenderà molto dalle politiche sanitarie del nuovo Governo, nonché dall’incidenza di altri fattori quali il lavoro da remoto, la didattica a distanza e l’e-commerce. Inoltre, è emersa una certa diffidenza nell’utilizzare le modalità di trasporto collettive rispetto agli spostamenti individuali su strada, poiché considerate meno “sicure”, nonostante l’attuazione delle linee guida anti-contagio. Dobbiamo essere pronti – riferisce Pozza – a fronteggiare queste nuove tendenze. Il Sistema Camerale con la collaborazione di Uniontrasporti sta analizzando gli impatti sull’economia delle opere infrastrutturali ferme o in attesa di realizzazione. Auspichiamo inoltre il veloce avvio dei cantieri in aree già oggetto di evidenti criticità soprattutto nel Bellunese (S.S. 51 Alemagna) e nel tratto autostradale a due corsie di marcia dell’Autostrada A4 tra S. Donà di Piave e Portogruaro, oltre al superamento delle limitazioni alla circolazione sull’asse del Brennero”.

“Nelle scorse settimane abbiamo avuto un incontro molto proficuo con il presidente di Autovie Venete Maurizio Paniz nel corso del quale abbiamo condiviso priorità e criticità. Vi è stata una totale sinergia di vedute e la volontà di continuare sulla strada del dialogo e del confronto con l’obiettivo di portare sul territorio risorse e migliorare le nostre autostrade anche dal punto vista della sicurezza stradale. In particolare abbiamo affrontato il tema dell’allargamento della terza corsia e la creazione di altri svincoli come, per esempio, il casello di San Michele al Tagliamento che permetterebbe di alleggerire la viabilità del territorio e soprattutto garantire ai 6 milioni di turisti che vengono nel litorale di arrivare rapidamente nelle località scelte senza finire intasati nel traffico. Serve da parte del Governo un’attenzione particolare sui nodi autostradali del Nordest e un cronoprogramma degli investimenti e dei finanziamenti in grado di assicurare le opere in tempi certi non dimenticando che abbiamo alle porte le Olimpiadi di Cortina e che”.

Per quanto riguarda il traffico autostradale, i dati relativi al 2020 non sono ancora disponibili, tuttavia si presume un drastico calo dei flussi, soprattutto di mezzi leggeri in tutta la rete monitorata. Solo nei primi sei mesi del 2020 nella rete autostradale italiana il traffico leggero è diminuito marcatamente del 43,2%, più di quello di pesante (-20,8%).

Il Covid ha condizionato notevolmente anche gli equilibri del commercio marittimo mondiale ma il mare rimane protagonista degli scambi commerciali e rappresenta il principale veicolo dello sviluppo del commercio internazionale. I principali porti dell’Alto Adriatico (Venezia e Trieste), sebbene abbiano mantenuto l’operatività durante tutto il periodo di emergenza sanitaria, hanno accusato un calo dei volumi di merce movimentata, mentre il settore container ha risento meno della crisi. In particolare, il porto di Venezia nel 2020 ha perso complessivamente 2,5 milioni di tonnellate (-10,3%), ma al netto del carbone, che sconta decisioni afferenti al graduale abbandono da parte dell’Italia di questa fonte energetica in continuità con i principi stabiliti dalla Strategia Energetica Nazionale, la flessione dei traffici del porto veneziano risulta del -6,3%.

Il calo del settore container (oltre 64 mila TEU persi, -10,8%) è motivato in parte dalla decisione di molte compagnie di ridurre l’offerta di stiva anche attraverso un incremento del blank sailing riconducibile all’andamento economico connesso all’emergenza sanitaria e in parte dall’abbandono della linea diretta con il Far East che l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale intende recuperare nel più breve tempo possibile attraverso una importante operazione di escavo manutentivo, già avviata, del canale Malamocco-Marghera.

Il modello Msc Crociere: ecco come abbiamo riportato a bordo le persone in sicurezza

Tampone prima di salire a bordo e durante la crociera, ospedale della nave potenziato, sistemi di monitoraggio tramite il tracciamento dei contatti, protocolli di isolamento e trasferimento in modalità protetta in caso di contagi. Da agosto Msc Grandiosa ha riportato in mare circa 40 mila crocieristi.

di Roberta Paolini

È un modello ed ha permesso di riaprire il Mediterraneo, unico mare del mondo finora percorribile dalle crociere. A tracciare la rotta, prima nave a riportare a bordo i passeggeri, è stata MSC Crociere con Msc Grandiosa, salpata ad agosto con un protocollo che è diventato un punto di riferimento nel mondo dell’ospitalità e del turismo.

La crociera Msc Grandiosa può essere considerata una delle formule di vacanza tra le più sicure al mondo. Per poter accedere a bordo, oltre alla misurazione della temperatura e ad altre misure, tutte le persone vengono sottoposte al tampone a immunofluorescenza. Un secondo tampone viene effettuato a tutti i passeggeri a metà della crociera prima dello sbarco.

Chi dovesse risultare positivo sarà sottoposto a ulteriori controlli e a un ulteriore tampone molecolare e, se dovesse risultare anch’esso positivo, non potrà tornare a bordo della nave. Inoltre le escursioni sono “protette”, cioè organizzate esclusivamente dalla Compagnia con gli stessi standard di sicurezza di bordo; grazie alla capienza ridotta della nave (massimo al 70%), è possibile un maggior distanziamento fisico; per l’accesso in ogni area bisogna lavarsi o igienizzarsi le mani ed eventualmente sottoporsi a misurazione della temperatura; il buffet adesso è servito, e infine il servizio sanitario di bordo è stato ulteriormente potenziato.

In caso di eventuali sospetti di contagio a bordo, è già stato definito insieme alle autorità competenti il piano di emergenza, che indica quindi a priori i dettagli delle procedure da seguire per l’isolamento temporaneo preventivo, lo sbarco, il trasferimento a casa o l’eventuale isolamento, se ritenuto necessario, in strutture ospedaliere già individuate a terra.

Tutti gli ospiti vengono dotati di uno smart device che consente il tracciamento del passeggero e dei suoi contatti, in modo da poter risalire in caso di contagio a tutta la catena dei contatti isolando così i potenziali positivi.

Il Protocollo di MSC Crociere è stato elaborato da una task force internazionale composta da esperti provenienti da molteplici settori quali servizi medici, sanità pubblica, catene alberghiere, sistemi di ingegneria navale ed informatica. La task force è stata assistita da Aspen Medical, fornitore di servizi sanitari leader a livello mondiale, per quanto riguarda in particolare lo sviluppo di misure e procedure mediche e sanitarie.

Il lavoro della task force è stato ulteriormente supportato da un gruppo di esperti Covid-19 altamente qualificati nel campo dei protocolli e della pianificazione con l’obiettivo di supportare e rivedere le misure indicate nel protocollo e garantire che le azioni intraprese fossero appropriate, efficaci e basate sulle migliori pratiche scientifiche e sanitarie oggi disponibili.

A bordo di Msc Grandiosa è salito anche il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia che ha potuto osservare il modello messo a punto da Msc Crociere. “Ero curioso di vedere il protocollo di sicurezza delle crociere per poter fruire serenamente di questo servizio e far sapere a tanti italiani che si può andare in scurezza in crociera anche in questo periodo è un segnale di ottimismo” ha detto il ministro, che come tutti i passeggeri insieme al suo staff ha dovuto effettuare il tampone per accedere alla nave. Garavaglia ha aggiunto, “il modo in cui la ‘safe mobility’ viene fatta in questa realtà e replicare questo modello ci può dare la possibilità di estendere il più possibile, in un anno difficile come questo, l’opportunità in particolare per i turisti stranieri”.

“Noi seguiamo costantemente l’evolversi della pandemia così come il nostro protocollo partito ad agosto muta, si adegua e viene migliorato costantemente sull’evoluzione del virus. Quindi se ci sarà questa ipotesi ci adegueremo in tal senso”. Attualmente a bordo di Msc Grandiosa ci sono circa 2.000 passeggeri su una capienza massima di 6.400, in prevalenza italiani, che stanno compiendo una crociera partita da Genova e che toccherà i porti di Civitavecchia, Napoli, Palermo, Malta per tornare a Genova domenica prossima. Mentre la Msc Seaside tornerà a navigare il Primo maggio sempre nel Mediterraneo con crociere settimanali con partenza da Genova e nuovi scali a Siracusa e Taranto”.

Ha detto Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere facendo un bilancio della crisi che ha colpito il settore: “Da marzo 2020 la crocieristica mondiale si è totalmente fermata, nel 2019 nel mondo avevano viaggiato in crociera 30 milioni di persone – ha poi aggiunto -. Oggi centinaia di navi e migliaia di operatori del settore sono fermi, noi di Msc siamo stati i primi a ripartire ad agosto con una sola nave delle 18 navi che abbiamo in flotta e abbiamo trasportato in sicurezza, da agosto ad oggi, oltre 40 mila passeggeri nel Mediterraneo occidentale”.

Nordest Economia – 09/03/2021

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