Edilizia, la speculazione sui prezzi delle materie prime blocca i cantieri

19 Marzo 2021

Alessandro Gerotto, presidente di Ance Padova: «Il rilancio del settore è minacciato da una gravissima speculazione in atto, che sta causando rincari assolutamente ingiustificati nel costo di materie prime fondamentali, e sta mettendo in pericolo la regolare tempistica dei lavori nei cantieri sia pubblici che privati»

«Il mercato è completamente impazzito, costi e approvvigionamenti sono in balia di una speculazione completamente fuori controllo: basti pensare che solo questa settimana i prezzi di prodotti base, necessari in un qualsiasi cantiere, sono aumentati fino al 40%. Tutto questo, è evidente, a causa del malcostume di alcuni che stanno cercando di approfittarsene, da un lato, del trend positivo innescato nel settore dal bonus per l’edilizia, e dall’altro delle difficoltà economiche generali causate dal Covid nell’ultimo anno».

Così Alessandro Gerotto, presidente di Ance Padova, denuncia la speculazione in atto sui prezzi delle materie prime in edilizia.

«Va detto con grande chiarezza, è a rischio ogni cantiere interessato dal bonus 110%: i rincari spropositati a cui stiamo assistendo stanno andando ad inficiare le cifre dei preventivi pattuiti nei mesi scorsi, rimettendo in discussione le commesse stesse – con i clienti che, come ci segnalano le aziende, sempre di più si stanno ritirando dagli impegni presi – o causando bruschi stop con conseguenti ritardi nel termine dei lavori. E tutto questo, è giusto ricordarlo, in una situazione in cui la scadenza del bonus è ancora fissata al 30 giugno 2022», aggiunge.

«Ance Padova continuerà a monitorare quanto sta accadendo per dare massimo supporto ai propri associati e mantenere alta l’allerta sul tema, ed invita nuovamente il Governo a prorogare quanto prima il termine del bonus 110% al 2023 – conclude Gerotto -: il settore va aiutato, ed il rilancio di tutta l’economia del nostro territorio va stimolato, non ostacolato».

Nordest Economia – 19/03/2021

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Piattaforma: approda la prima nave a Trieste

A Hhla Plt Italy la turca Ulusoy-14. D’Agostino, prova superata

E’ la turca Ulusoy-14 la prima nave RO-RO che approderà, domani, alla Piattaforma Logistica di Trieste (HHLA PLT ITALY). Carica di circa 273 unità, la nave effettua un servizio che collega Trieste al porto turco di Çeşme, gestito dall’armatore Ulusoy, fino ad ora era attivo al Trieste Intermodal Maritime Terminal (Timt) tra Molo VII e Molo VI del Porto Nuovo. D’ora in avanti, invece, la Ulusoy Sealines, rappresentata in Italia dall’agenzia marittima Samer & Co.

Shipping, opererà esclusivamente agli accosti del nuovo terminal multipurpose della Piattaforma Logistica, con una toccata settimanale, ogni sabato.

Per il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Zeno D’Agostino, il prossimo ormeggio costituisce la “prova del nove della piena operatività della Piattaforma Logistica e della sua completa integrazione con il porto” e un evento “quanto mai importante, non solo per l’attività del terminal multipurpose, ma per tutto il sistema portuale”.

La Piattaforma ha come primo azionista il colosso tedesco Hamburger Hafen und Logistik Ag (Hhla) ed è stata inaugurata nel settembre scorso.

Ansa/Mare – 19/03/2021

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Banda larga: Callari, voucher in tutto Fvg grazie intervento su Mise

18 Marzo 2021

Misura per digitalizzazione famiglie con Isee sotto 20mila euro Trieste, 18 mar – “Quasi 1 milione e 500mila euro di risorse nazionali, destinate alle famiglie meno abbienti del Friuli Venezia Giulia per il Piano voucher finalizzato all’accesso alla banda larga, potranno essere indirizzate ai cittadini di tutta la regione e non solo a quelli delle aree montane e periferiche. Un allargamento della platea che va incontro a quelle situazioni di difficoltà presenti anche nei centri urbani e che in questo periodo di emergenza, in cui l’insegnamento a distanza è diventato predominante, rappresentano un bisogno a cui dare risposta”.

Lo ha detto oggi l’assessore regionale ai Sistemi informativi, Sebastiano Callari, dando notizia dell’ampliamento della misura e replicando alle dichiarazioni sul tema di un esponente del Partito democratico in Consiglio regionale.

Come ha ricordato lo stesso Callari, attraverso una delibera di Giunta è stato chiesto direttamente al Ministero dello Sviluppo economico (Mise) di estendere il provvedimento (riservato a famiglie con Isee sotto i 20mila euro) che inizialmente il Governo aveva previsto esclusivamente per le aree montane e quelle periferiche. Una richiesta presentata assieme alla Liguria e all’Emilia-Romagna.

“Spiace – ha puntualizzato Callari – registrare che qualcuno abbia colto l’occasione per strumentalizzare e accusare in maniera del tutto inopportuna, oltre che scomposta, il sottoscritto e il collega Pizzimenti di mancanza di educazione per non aver ringraziato altri di meriti del tutto inesistenti. Non si poteva, infatti, intervenire direttamente come Regione in quanto la misura è di competenza statale. Per questo motivo – ha concluso – la Giunta ha deciso di intraprendere una scelta, condivisa anche da altre due Regioni, per esercitare con successo la propria capacità di persuasione nei confronti dello Stato”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 18/03/2021

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Eni: a Marghera un polo per il riciclo della plastica, ma i sindacati chiedono garanzie per i lavoratori

Sembravano essersi placate le tensioni, dopo l’annuncio della fermata dell’impianto chimico del cracking a Porto Marghera, ma Eni è ancora una volta nel mirino di sindacati e forze politiche. L’impianto veneziano produce etilene e propilene per i petrolchimici dell’area padana e anche Mantova e Ferrara sono preoccupati. Sarà infatti chiuso nel 2022, anche l’impianto aromatici, che insieme al cracking occupa 400 dipendenti diretti a Marghera, mentre 200 sono quelli della bioraffineria.

Non più tardi di ieri Eni ha ricordato i grandi investimenti e l’upgrading previsto per il 2024 per potenziare l’impiego di materiali di scarto, come la plastica, nell’ottica della circolarità e sostenibilità. Per L’ad di Eni, Claudio Descalzi – di recente assolto dal Tribunale di Milano nel processo per corruzione internazionale con al centro l’acquisizione dei diritti di esplorazione del blocco petrolifero Opl245 in Nigeria -: “Marghera è uno dei siti fondamentali per la strategia di transizione energetica”.

Gli interventi porteranno a tagliare a Venezia oltre 600 mila tonnellate all’anno di emissioni di CO2. Il percorso verso la decarbonizzazione è iniziato nel 2014 e l’azienda ha previsto un investimento complessivo di 4 miliardi di euro, anche la produzione di idrogeno da gas metano.

In un’area dell’ex petrolchimico, Eni Rewind realizzerà il Waste to Fuel per il bio-olio, destinato al settore navale, ottenuto dalla frazione organica dei rifiuti. È inoltre allo studio la creazione del primo polo per il riciclo meccanico avanzato delle plastiche, uno dei pilastri di Versalis.

Ma le garanzie ai sindacati non bastano e Filctem, Femca e Uiltec temono per l’occupazione: “Le rassicurazioni sul reimpiego dei lavoratori non bastano, servono dati precisi”. “Rischiano di essere pesanti le ricadute occupazionali”, scrive il senatore del Pd Andrea Ferrazzi al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, al quale hanno rivolto un’interrogazione.

“La Regione si attivi per tutelare i mille lavoratori e per l’attesa bonifica dell’area” , commentano i consiglieri regionali Pd Francesca Zottis e Jonatan Montanariello, Giacomo Possamai e Vanessa Camani. La consigliera regionale Erika Baldin (M5s) ha depositato ieri un’interrogazione a Palazzo Balbi, chiedendo alla giunta di intervenire a garanzia del futuro dei lavoratori.

Veneto Report – 18/03/2021

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Nomisma-Assarmatori, nel 2020 crollo dei passeggeri marittimi

Il trasporto passeggeri ha visto i vari segmenti scontare profonde flessioni annue: crociere -9,2%, traghetti -46,7%, trasporti locali -49,2%. I dati relativi al trasporto merci, per contro, hanno registrato variazioni meno significative, con un incremento del segmento container in termini di tonnellate trasportate del +2,7%.

Il 2020 è stato un annus horribilis per l’economia nel suo complesso e, particolarmente, per il settore dei trasporti. Non fa eccezione il comparto marittimo, dove il trasporto passeggeri ha visto i vari segmenti scontare profonde flessioni annue: crociere -9,2%, traghetti -46,7%, trasporti locali -49,2%. I dati relativi al trasporto merci, per contro, hanno registrato variazioni meno significative, con un incremento del segmento container in termini di tonnellate trasportate del +2,7%.

Sono i dati contenuti nella prima edizione del Rapporto annuale sulla shipping industry, realizzato da Nomisma per Assarmatori. Nel corso del 2020 le imprese di navigazione, operanti servizi di collegamento insulare e nelle autostrade del mare nazionali e internazionali, hanno registrato su base annua una perdita di passeggeri del 56%, pari a una perdita di fatturato del 50%.

Allo stesso modo, le imprese attive nei settori dei trasporti marittimi di corto raggio, prevalentemente insulari, hanno registrato una riduzione di passeggeri di circa il 53%, con conseguenti perdite di fatturato del 50% rispetto all’anno precedente. Crollo più consistente nel settore crocieristico, dove il 2020 si è chiuso con un totale di 796.800 passeggeri movimentati nei porti italiani tra imbarchi, sbarchi e transiti (-93,5% sul 2019, quando in Italia ne erano stati movimentati circa 12 milioni), un dato che ha riportato la movimentazione passeggeri ai valori del 1993.

L’impatto complessivo attivato dalla shipping industry rappresenta circa il 2,1% del Pil italiano. A fronte di una produzione diretta di 12.670 milioni di euro, nel 2019 lo shipping italiano ha generato sull’intera economia un impatto complessivo di 37.630 milioni di euro, dei quali 18,5 mld si devono agli effetti indiretti e 6,4 mld sono riconducibili all’indotto.

Sono i dati contenuti nella prima edizione del Rapporto annuale sulla shipping industry, realizzato da Nomisma per Assarmatori. La shipping industry italiana, rileva Nomisma, è caratterizzata da una forte capacità di attivazione sull’economia grazie ad un coefficiente elevato, pari a 2,97, il che significa che per ogni euro investito in questo settore se ne generano circa il doppio nel complesso dell’economa nazionale. Forte anche l’attivazione nel campo occupazionale dove il settore, oltre alle 48.800 unità lavorative annue (Ula) direttamente impiegate, riesce ad attivarne altre 129 mila nei comparti collegati.

Rilevante anche il contributo ambientale del trasporto marittimo di corto e medio raggio, nella sua funzione di alternativa alla modalità stradale. Il rapporto stima che la quota di veicoli-km, sottratti al trasporto stradale sulle tratte nazionali, abbia generato nel solo anno 2017 un risparmio in costi esterni pari a 264 milioni di euro, in termini di inquinamento atmosferico, cambiamento climatico, incidentalità, congestione e rumore.

Nordest Economia – 18/03/2021

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Piano Nazionale di Ripresa: Confartigianato Trasporti illustra a Giovannini le esigenze dell’autotrasporto

“Bene il metodo avviato dal ministro, che ha assicurato di voler coinvolgere le parti sociali in tutte le fasi di attuazione del PNNR”. Questo il commento del presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani dopo il primo confronto tra Confartigianato Trasporti ed il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che ha incontrato le parti sociali del settore trasporti e mobilità per finalizzare le proposte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Genedani ha illustrato al ministro le esigenze specifiche delle piccole e medie imprese di trasporto traguardabili nel Piano riguardanti la realizzazione di progettualità in un’ottica di perseguimento dei driver della transizione ecologica, della sostenibilità ambientale e dell’intermodalità.

Cinque task force per le azioni e le missioni del Piano

Il ministro, nel sottolineare l’importanza strategica che intende affidare al confronto con le rappresentanze degli operatori del settore, ha richiamato la sensibilità delle associazioni per fornire contributi e suggerimenti sistemici per l’intero sistema Paese costruendo una visione integrata dei problemi da risolvere e delle misure da adottare. In particolare, nel ricordare i tempi stretti per la definizione del Piano che deve essere presentato entro il 30 aprile alla Commissione europea, ha illustrato il lavoro svolto all’interno del ministero che si è organizzato con cinque task force per far fronte alla corretta ed efficace gestione delle azioni e delle missioni del Piano che riguardano i settori di competenza.

Necessaria una dotazione finanziaria pluriennale 

Il presidente Genedani, accogliendo con favore le dichiarazioni degli scorsi giorni del ministro Giovannini sulla compatibilità del finanziamento del rinnovo del parco veicolare sia leggero che pesante con le finalità e gli obiettivi del PNRR, ha ribadito “la necessità di assicurare con le risorse del Recovery Plan una dotazione finanziaria pluriennale adeguata a sostenere gli imponenti investimenti green delle imprese di autotrasporto impegnate a rinnovare i propri mezzi ed al contempo incentivare lo sviluppo dell’intermodalità marittima e ferroviaria, prevedendo dei voucher diretti agli autotrasportatori che sono coloro che compiono la scelta intermodale, tolgono tir dalle strade e riducono notevolmente le emissioni inquinanti.

Trasporti-Italia.com – 18/03/2021

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Mercitalia: di nuovo attivo il servizio intermodale sulla linea Cervignano del Friuli-Torino Orbassano

Il Polo Mercitalia (Gruppo FS Italiane) ha riattivato il servizio di trasporto intermodale fra l’Interporto di Cervignano del Friuli (Udine) e l’Interporto di Torino Orbassano. Lo stop era legato al calo dei volumi dovuto alla pandemia da Covid-19.

I collegamenti previsti sono di 6 treni a settimana: lunedì, mercoledì e venerdì dall’Interporto di Cervignano del Friuli a quello di Torino Orbassano; martedì, giovedì e sabato nella direzione opposta. Da giugno i collegamenti diventeranno giornalieri.

Un servizio strategico per il Corridoio TEN-T Mediterraneo

Il servizio riveste un carattere strategico e inserendosi sul Corridoio TEN-T Mediterraneo che, collegando la penisola Iberica e la Francia con l’Ungheria, favorisce di fatto i rilanci internazionali dall’Italia sia verso l’Ovest che l’Est europeo.

Mercitalia Intermodal metterà a disposizione del servizio carri di ultima generazione che permetteranno anche il trasporto dei semirimorchi MEGA, casse mobili, container marittimi e cisterne tank. Mercitalia Rail effettuerà i servizi di trazione e manovra ferroviaria.

Trasporti-Italia.com – 18/03/2021

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La strada parla con l’automobilista: MovyOn investe nel futuro della mobilità

Piano di sviluppo del nuovo operatore tecnologico evoluzione di Autostrade Tech. E se c’è traffico il pedaggio costa meno

Un polo tecnologico dedicato alle infrastrutture, con lo sviluppo di soluzioni digitali per l’analisi e la gestione dei flussi di traffico; architetture hardware e software per il monitoraggio delle opere e sistemi per la gestione dei mezzi pesanti e del trasporto di merci pericolose; sviluppo di nuovi prodotti smart per la mobilità – con interfacce user friendly per velocizzare il passaggio alla stazione autostradale – ma anche per la città e i veicoli (smart city e smart roads), dotando strade e autostrade di tecnologie avanzate che consentano la migliore organizzazione degli spostamenti urbani e un dialogo autostrada-veicolo, all’insegna del comfort e della sicurezza. Sono questi i tasselli del piano di sviluppo di MovyOn, il nuovo operatore tecnologico, evoluzione di Autostrade Tech, che guarda al più ampio mondo della mobilità con soluzioni sostenibili e altamente innovative per milioni di automobilisti, dentro e fuori i confini nazionali, andando oltre il settore autostradale. La società rappresenta uno degli asset del nuovo piano di trasformazione del Gruppo Autostrade per l’Italia e ha avviato, dopo il lancio della piattaforma Argo per il monitoraggio digitale delle infrastrutture autostradali, il proprio progetto industriale che mette al centro l’ingegneria digitale per la mobilità. Partendo da una vasta gamma di soluzioni e know-how nel settore tech, MOVYON investirà 100 milioni di euro in innovazione tecnologica e raddoppierà il numero dei propri dipendenti nei prossimi tre anni: nell’ 80% dei casi i nuovi assunti/e saranno ingegneri, fisici e matematici con un’età media di 40 anni.

Questi i principali servizi e progetti di MOVYON in corso di rilascio:

• Smart Road – MOVYON sta sviluppando le prime Smart Road autostradali italiane installando infrastrutture digitali in grado di comunicare ai veicoli in maniera precisa e certificata la presenza di ostacoli, cantieri e restringimenti, mettendo l’automobilista nelle migliori condizioni per prendere decisioni sull’itinerario e sulla sicurezza del viaggio. La società ha avviato tavoli di lavoro con i principali produttori del settore automotive per testare le prime soluzioni. Tra aprile e giugno 2021 sarà completata, sui 26 chilometri del tratto autostradale tra Firenze Sud e Firenze Nord, la prima smart road in A1.

• Aree di servizio intelligenti – MOVYON sta terminando la realizzazione della prima area di servizio con tecnologie avanzate che consentiranno di fornire all’utenza informazioni e servizi sull’affollamento nei locali di ristoro, sulla disponibilità dei parcheggi e delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, sul tempo di attesa per i diversi servizi. Questo consentirà all’automobilista di pianificare la sosta in modo più efficiente e in totale comfort. La prima area “smart” sarà inaugurata a Peretola, in provincia di Firenze, entro aprile 2021 e sarà via via estesa alle principali aree di servizio su tutta la rete autostradale.

• Tecnologie per la tariffa dinamica – Entro giugno 2021 sarà rilasciata la piattaforma che consente l’introduzione della tariffazione dinamica sulle tratte autostradali. Il nuovo sistema analizza in tempo reale flussi e tempi di percorrenza misurando eventuali ritardi e correlandoli alle motivazioni che li hanno causati. In questo modo i gestori autostradali avranno l’opportunità di erogare rimborsi sul pedaggio anche in funzione del tempo di viaggio, utilizzando un ampio ventaglio di piattaforme digitali di pagamento. L’introduzione di questa nuova tecnologia sulla rete di Autostrade per l’Italia è programmata sempre per il prossimo giugno. MOVYON sta inoltre innovando tutti gli impianti ai caselli per rendere sempre più veloci i sistemi di pagamento e l’interazione con il customer-care di Autostrade per l’Italia. Sono già in corso, a partire dalla barriera di Firenze Ovest le installazioni della nuova tecnologia, che prevederà anche schermi a colori touch e l’introduzione di un agente “virtuale” con intelligenza artificiale per dare il massimo supporto all’utenza.

• Piattaforma Argo – La nuova piattaforma di monitoraggio digitale delle infrastrutture, sviluppata con IBM e Fincantieri Nextech, è ormai utilizzata su tutti i 4.000 ponti, viadotti e cavalcavia della rete di Autostrade per l’Italia. Inoltre tra aprile e settembre 2021, in Liguria sarà completata la scansione 3D di oltre 130 ponti e viadotti, attraverso l’impiego di droni equipaggiati con tecnologia laser e telecamere ad alta definizione, che permettono di creare  un “digital twin” dell’infrastruttura. Un sistema preciso ed efficace al servizio degli ispettori che svolgono attività di sorveglianza, che saranno supportati da software di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico dei difetti.

• Monitoraggio interattivo dei mezzi pesanti – È già attivo su due tratti della A4 e della A27 – un sistema di rilevamento e tracciamento in tempo reale delle merci pericolose, che consente di avere una mappatura costante della movimentazione di questi transiti sulla rete autostradale. Una tecnologia che permette ai gestori di organizzare la viabilità, i presidi e gli impianti di sicurezza in funzione di questa particolare tipologia di flussi. Parallelamente MOVYON sta sviluppando il primo sistema in Italia per il monitoraggio dinamico dei mezzi pesanti, che sarà in grado di comunicare agli autotrasportatori indicazioni di viabilità alternative, in caso sia necessario sulla base delle caratteristiche di ciascun mezzo. Il primo prototipo del sistema sarà attivato sulla A3 Napoli – Salerno già dai prossimi giorni e poi esteso su tutta la rete nazionale.  Un’ulteriore applicazione di questa piattaforma sarà la possibilità di programmare con notevole efficienza la manutenzione del manto autostradale, che potrà essere effettuata sulla base della rilevazione dei flussi e dei relativi pesi su una specifica tratta. Ulteriori soluzioni di safety management in corso di attuazione sono radar e telecamere termiche studiate per rilevare in maniera esatta e tempestiva la presenza di incidenti e veicoli fermi.

• Smart City – Il piano industriale di MOVYON prevede di andare oltre la rete autostradale e di fornire servizi dedicati alla mobilità urbana, monitorando le infrastrutture metropolitane; regolamentando l’accesso ai centri urbani da parte di mezzi ingombranti, come gli autobus turistici; snellendo i flussi attraverso l’ottimizzazione dei processi di gestione dei servizi nelle grandi città italiane. Le nuove tecnologie consentiranno alle amministrazioni locali di prevedere la formazione di code ai semafori e di zone congestionate, oppure automobili in doppia fila. Inoltre un sistema di rilevazione consentirà alle società di gestione dei rifiuti di tenere sotto controllo il riempimento dei cassonetti, ottimizzando così le operazione di raccolta e di conferimento. Tutto questo, tramite un’unica sala di controllo centralizzata. Questa tecnologia potrà permettere agli utenti di ricevere informazioni sulla presenza di posti liberi per il parcheggio, sul miglior percorso da scegliere, sul livello di inquinamento presente nell’aria.

“Movyon è un altro tassello fondamentale dell’attuazione del nuovo piano industriale di Autostrade per l’Italia” ha dichiarato l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi. “Rilancio degli investimenti e manutenzioni, focus sull’innovazione tecnologica e digitale, sviluppo della mobilità elettrica e visione sostenibile, valorizzazione dei talenti e delle competenze sono le linee guida fondamentali attraverso le quali stiamo trasformando la principale concessionaria autostradale italiana in un operatore integrato di mobilità di livello europeo e internazionale. Le tecnologie e le soluzioni di Movyon consentiranno di attuare concretamente servizi innovativi di mobilità, che miglioreranno l’esperienza di viaggio di diversi milioni di persone, in autostrada come in città. Con questa logica e con questo spirito di servizio lavoreremo insieme ai nostri partner e al fianco delle istituzioni per dare un contributo importante alle nuove forme di mobilità verso cui il Paese si sta orientando con decisione” ha concluso Tomasi.

“La nostra tecnologia è messa a punto nel laboratorio a cielo aperto più vasto di Europa: i 3.000 Km della rete di Autostrade per l’Italia”. Così l’amministratore delegato di MOVYON, Lorenzo Rossi ha presentato oggi la nuova società nata dall’esperienza di Autostrade Tech, spin off della ricerca e dell’innovazione di Aspi avviato nel 2009 e che conta già oggi oltre 150 professionisti impegnati nel campo dell’ingegneria e la tecnologia.

“Come Movyon continueremo a inventare, realizzare e integrare la tecnologia invisibile per la mobilità sostenibile” spiega l’amministratore delegato di Movyon Lorenzo Rossi. “Superiamo i confini delle autostrade, entriamo nelle città, proseguiamo la nostra espansione all’estero e apriamo una nuova sede a Milano. Abbiamo già siglato importanti collaborazioni con Università, incubatori, startup e aziende produttrici di tecnologia nel segno dell’Open Innovation e della co-creation. Continueremo ad innovare, immaginando come le nuove tecnologie renderanno più semplice la mobilità, in tutte le sue forme”.

Nordest Economia – 18/03/2021

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Porti: Venezia, ok del Comitato alla riduzione canoni per crisi

Chiesto a Governo ‘cambio di passo’ su protocollo fanghi

Il Porto di Venezia riduce i canoni demaniali agli operatori che abbiano registrato nel 2020 una diminuzione del fatturato rispetto al 2019 superiore al 20%, a causa della pandemia. Lo ha deciso il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale Del Mare Adriatico Settentrionale, riunitosi sotto la presidenza del Commissario Straordinario, Cinzia Zincone.

La decisione, secondo una relazione tecnica sottoposta al Comitato, non inciderà sulle disponibilità previste per le attività degli escavi in corso programmati.

Verrà inoltre chiesto ai Ministeri competenti un “forte cambio di passo” rispetto alla redazione definitiva del nuovo protocollo fanghi, all’aggiornamento del Piano morfologico e ai rallentamenti burocratici che ostacolano i progetti legati alla protezione e conservazione ambientale della Laguna di Venezia.

Il Comitato ha poi dato parere favorevole alla concessione transitoria, fino al 31 dicembre, alla società Veneta Cementi Srl per l’attracco di navi con cemento sfuso per l’invio al proprio stabilimento, con sistema di sbarco pneumatico attraverso tubazione in acciaio collegata al silos di stoccaggio.

Ansa/Mare – 18/03/2021

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Pierfrancesco Vago: «Il Mediterraneo cuore della ripartenza delle crociere, ma serve continuità»

17 Marzo 2021

Vago, primo italiano al vertice di Clia, l’associazione globale dei marchianalizza la situazione e le prospettive. Chiesto uno sforzo al Governo.

di Roberta Paolini

Come cattedrali in un deserto blu. Sono dette in disarmo freddo, le grandi navi ferme in rada in attesa di poter riaccendere i motori. Sono centinaia in tutto il mondo e sono lo specchio di come la pandemia abbia reso immobile il turismo. «Un anno fa tutte le navi da crociera si sono fermate e con esse si è fermato tutta la “blue economy”: cantieri, operatori turistici, forniture navali, servizi alle navi e ai passeggeri» esordisce Pierfrancesco Vago, Executive Chairman di Msc Cruises, nominato a gennaio 2021 presidente di Clia Global, l’associazione mondiale che raggruppa i marchi delle crociere. Un incarico che arriva nel momento più drammatico della storia della crocieristica globale.

Il numero di crocieristi è passato dai 2 milioni della fine degli anni ’80 ai 30 milioni del 2019 con un tasso di penetrazione che si aggira attorno al 6% negli Stati Uniti e al 2,5% in Europa. Negli anni la domanda ha registrato tassi di crescita in costante aumento e il settore è stato in grado di superare numerose crisi.«Ad oggi, le imprese crocieristiche hanno investito quasi 70 miliardi di dollari nella costruzione di navi non ancora consegnate. La maggior parte di questi investimenti sono in Europa e in Italia, in particolare, grazie a Fincantieri» dice Vago.

Con la pandemia tutte le compagnie hanno visto i loro fatturati calare, c’è chi come Msc ha allestito protocolli più stringenti ed è tornata a viaggiare a fine gennaio 2021. Costa Crociere nel 2021 non è ancora ripartita e spera di poter riaccendere i motori e mollare le cime per fine marzo. «Abbiamo investito in protocolli di salute e sicurezza che, unici nel settore dell’hospitality, ci supporteranno nel ritorno a navigare, non solo in Europa, quanto prima» dice Vago. «Auspichiamo una ripresa graduale della domanda già nel 2021 e 2022, facendo anche leva sulla disponibilità di un vaccino anti-Covid. Le persone hanno voglia di viaggiare e la sicurezza dei protocolli sta facendo breccia portando sempre più gente sulle nostre navi».

Oggi il Mediterraneo è l’unico mare del mondo attraversato dalle crociere, un’anomalia. Ma quali sono gli altri mercati che stanno per riaprire? «Il Mediterraneo sarà ancora il punto focale per la ripartenza dei prossimi mesi -spiega il numero uno di Clia -, la grande disponibilità di porti, la capacità dimostrata – in particolare dall’Italia – di attrezzarsi per rendere operativi i protocolli sanitari e soprattutto la possibilità di visitare luoghi magnifici è stata, e sarà, determinante».Gli Usa, mercato storico per la crocieristica, si stanno attrezzando per identificare protocolli sicuri basati anche sull’esperienza italiana, e beneficeranno della maggiore disponibilità dei vaccini. «Stiamo vedendo lo stesso anche altrove, dall’Inghilterra a Israele e agli Emirati, dove sempre grazie al vaccino ci si sta preparando a una ripartenza più veloce. Stiamo poi ricevendo segnali importanti da altri Paesi come Grecia, Croazia sino a Cina e Giappone in Asia».In questi giorni, in Italia, si moltiplicano le zone rosse: «Comprendiamo perfettamente le preoccupazioni e apprezziamo il grande sforzo che il Governo sta mettendo nella gestione della pandemia» premette Vago.«Ma grazie a noi una parte importante del comparto turistico in Italia è ripartita e ha dimostrato, con l’applicazione rigorosa dei protocolli, che può operare in sicurezza. C’è bisogno di garantire continuità al settore e a tutti coloro che lavorano con noi e per noi. In Msc abbiamo deciso di inasprire ulteriormente il nostro protocollo di salute e sicurezza, come già in passato. Dal 14 marzo ai passeggeri è richiesto un ulteriore tampone effettuato entro 96 ore dalla partenza che si aggiunge al tampone pre-imbarco e a quello di metà crociera. Una misura temporanea che ha l’obiettivo di garantire una vacanza ancora più sicura».

Nordest Economia – 17/03/2021

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