Iata: a gennaio il cargo aereo torna ai livelli pre-Covid

4 Marzo 2021

I dati diffusi dall’Associazione internazionale del trasporto aereo mostrano come a gennaio 2021 la domanda di merci aviotrasportate sia tornata ai livelli pre-Covid (gennaio 2019) per la prima volta dall’inizio della crisi. La domanda di gennaio ha mostrato una forte crescita anche rispetto ai livelli di dicembre 2020.
Dal momento che il confronto tra i risultati mensili del 2021 e del 2020 è distorto dall’impatto straordinario di Covid-19, se non diversamente specificato, tutti i confronti si riferiscono a gennaio 2019, che ha seguito un modello di domanda normale.
La domanda globale è aumentata dell’1,1% rispetto a gennaio 2019 e del 3% rispetto a dicembre 2020. Tutte le regioni hanno registrato un miglioramento su base mensile della domanda di merci aviotrasportate e il Nord America e l’Africa in particolare hanno ottenuto i risultati migliori.
Il recupero della capacità globale, misurata in tonnellate-chilometro di carico disponibile, è stato invertito a causa di nuovi tagli di capacità sul lato passeggeri. La capacità è diminuita del 19,5% rispetto a gennaio 2019 ed è diminuita del 5% rispetto a dicembre 2020, il primo calo mensile da aprile 2020.
“Il traffico merci aereo è tornato ai livelli pre-crisi – ha spiegato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo della Iata – e questa è una buona notizia, necessaria per l’economia globale. Tuttavia, sebbene vi sia una forte domanda di spedizioni di merci, la nostra capacità è limitata dalla carenza di capacità normalmente fornita dagli aerei passeggeri. Questo dovrebbe essere un segno per i governi che hanno bisogno di condividere i loro piani per il riavvio in modo che il settore abbia chiarezza in termini di quanto presto sarà possibile portare online più capacità. In tempi normali, un terzo del commercio mondiale in valore si muove per via aerea. Questo commercio di alto valore è vitale per aiutare a ripristinare le economie danneggiate dalla pandemia, per non parlare del ruolo fondamentale che le merci aviotrasportate svolgono nella distribuzione di vaccini salvavita che devono continuare nel prossimo futuro”.
Le compagnie dell’Asia-Pacifico hanno registrato a gennaio una diminuzione di volumi trasportati del 3,2% rispetto allo stesso mese del 2019. Si tratta di un miglioramento rispetto al calo del 4% registrato a gennaio 2020. La capacità internazionale è rimasta limitata nella regione, in calo del 27% rispetto a gennaio 2019, in peggioramento rispetto al calo del 26,2% anno su anno registrato a dicembre. Le compagnie aeree della regione hanno riportato il load factor internazionale più elevato con il 74%.
I vettori nordamericani hanno registrato un aumento dell’8,5% della domanda a gennaio rispetto a gennaio 2019, superando di gran lunga il +4,4% che aveva caratterizzato dicembre 2020 rispetto a dicembre 2019. L’attività economica negli Stati Uniti continua a riprendersi, indicando un ambiente imprenditoriale favorevole per le merci aviotrasportate. La capacità internazionale è diminuita dell’8,5% rispetto a gennaio 2019. A dicembre 2020, la capacità è diminuita del 12,8% rispetto allo stesso mese del 2019.
La domanda di merci internazionali dei vettori europei è diminuita dello 0,6% a gennaio rispetto allo stesso mese del 2019. Si tratta di un miglioramento rispetto al calo del 5,6% registrato a dicembre 2020 rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La capacità internazionale è diminuita del 19,5%, in peggioramento rispetto al calo del 18,4% anno su anno registrato a dicembre.
I vettori del Medio Oriente hanno registrato un aumento del 6% dei volumi di merci internazionali a gennaio rispetto a gennaio 2019, un’accelerazione rispetto alla crescita del 2,4% anno su anno registrata a dicembre 2020 rispetto a dicembre 2019. La capacità di gennaio è diminuita del 17,3% rispetto allo stesso mese del 2019. Si tratta di una leggera riduzione rispetto al calo del 18,2% registrato a dicembre 2020 rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
I vettori latinoamericani hanno registrato un calo del 16,1% dei volumi di merci internazionali a gennaio rispetto al 2019, un miglioramento rispetto al calo del 19% di dicembre 2020 rispetto a un anno fa. I fattori trainanti della domanda di merci aviotrasportate in America Latina rimangono relativamente meno favorevoli rispetto alle altre regioni. La capacità internazionale è diminuita del 37% rispetto a gennaio 2019, sostanzialmente invariata rispetto al calo del 36,7% anno su anno registrato a dicembre 2020.
La domanda di merci delle compagnie aeree africane è aumentata del 22,4% rispetto allo stesso mese del 2019, eclissando l’aumento del 6,3% anno su anno per dicembre 2020. La forte espansione sulle rotte commerciali Asia-Africa ha contribuito alla crescita. La capacità internazionale di gennaio è diminuita del 9,1% rispetto a gennaio 2019, ridotta rispetto al calo di capacità del 17,8% registrato a dicembre 2020 rispetto a dicembre 2019.

Trasporti Italia – 04/03/2021

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Germania: controlli anti-Covid alle frontiere fino al 17 marzo

I controlli alle frontiere con l’Austria e la Repubblica Ceca resteranno in vigore fino al 17 marzo.

La misura prevista dalle autorità tedesche a causa dell’ampia diffusione del Covid-19 in quei territori, ricordiamo, riguarda anche gli autotrasportatori italiani che attraversano il Tirolo per raggiungere la Germania.

Questo perché l’Austria, in particolare il Tirolo, e la Repubblica Ceca sono state inserite dalla Germania nella categoria ‘area con varianti di virus’.

Germania: ingressi nel Paese decisi in base all’area di provenienza

In Germania è entrato in vigore da gennaio un regolamento per gestire gli ingressi nel Paese con diverse misure in base alle aree di provenienza.

Le aree sono 3:

– rischio standard, senza obblighi per gli autisti;

– ad alta incidenza, senza obbligo di test anti Covid, ma con obbligo di registrare il proprio ingresso sull’apposito portale e se il soggiorno non supera le 72 ore. Per soggiorni superiori alle 72 ore, invece, vige anche l’obbligo di test, da effettuare non più di 48 ore prima dell’ingresso in Germania;

– con varianti di virus (è il caso di Austria e Repubblica Ceca), con obbligo di presentare un certificato di Covid test negativo, effettuato nelle 48 ore precedenti e di registrarsi sull’apposito sito.

Trasporti Italia – 04/03/2021

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Trasporto pubblico: Giovannini, al via monitoraggio sul territorio

Il ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini ha annunciato è stato attivata oggi una collaborazione per monitorare attentamente il modo in cui le autorità locali attuano le indicazioni nazionali e territoriali in materia di trasporto pubblico locale.

Giovannini ha spiegato che l’operazione coinvolge diversi ministeri, Anci e Regioni: l’obiettivo è quello di dare risposte dirette alle esigenze dei cittadini.

Trasporti Italia – 04/03/2021

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Tav: riunione tra la maggioranza e lo staff tecnico di Rfi per fare il punto sul progetto

3 Marzo 2021

A inizio settimana si è tenuto un incontro a distanza tra il sindaco, e il gruppo di maggioranza, e i tecnici di Rfi. È stata l’occasione per fare il punto della situazione per quanto riguarda i tre lotti funzionali che interessano il vicentino e Vicenza del progetto Tav, il treno ad alta velocità, che rappresenta una rete ferroviaria sovra-nazionale (corridoio europeo) e raggiunge i 77 km complessivi per un costo di 4,64 miliardi di euro.

Il primo lotto, quello da Verona fino al “Bivio Vicenza” (Comune di Altavilla), è un’opera interamente finanziata e consegnata al general contractor per la redazione del progetto definitivo ed ha un costo 2,47 miliardi di euro. L’attraversamento della città (da “Bivio Vicenza” alla stazione ferroviaria), rappresenta il secondo lotto ed è un progetto preliminare approvato dal Cipe lo scorso ottobre e in fase di registrazione alla Corte dei Conti che attende la trasmissione del verbale. Costo 845 milioni di euro.

Infine, il terzo lotto riguarda il tratto dalla stazione di Vicenza fino a Padova ma, al momento, non ha nessuna progettazione, salvo le misure di salvaguardia da Grisignano di Zocco a Padova in virtù di un progetto preliminare del 2003, recepito dal Cipe nel 2006. L’esigenza di accelerare sulla progettazione risiede unicamente nell’opportunità di intercettare (mancano 1,32 miliardi di euro) le risorse dal Recovery fund.

I tecnici di Rfi hanno confermato i contenuti progettuali del secondo lotto che attraversa Vicenza, il più rilevante per la città in quanto oltre all’opera ferroviaria (in aderenza agli attuali binari), prevede una serie di opere complementari di ricucitura e riconnessione verso la stazione, sia ad ovest (Ponte Alto – Stazione) e sia a est (Stazione – Stanga). L’importo complessivo è di circa 845 milioni di euro e in tale cifra sono compresi circa 25 milioni per la realizzazione dell’infrastruttura “filobus”.

“La soluzione progettuale – ha ricordato il sindaco Francesco Rucco – fu approvata dalla precedente amministrazione, con ampie prescrizioni e richieste poi accolte in sede Cipe. Nella permanenza e continuità che devono caratterizzare tali opere l’attuale amministrazione, pur non avendo mai compiuto atti formali, ha “accompagnato” l’iter al fine di rispondere alle esigenze del territorio e garantire una pronta realizzazione dell’opera”.

“L’approvazione da parte del Cipe del tratto ovest – ha evidenziato Rucco – rappresenta la definitiva acquisizione della soluzione progettuale, dopo oltre trent’anni di dibattito pubblico. L’iter è chiaramente irreversibile, a meno di voler discutere ulteriori soluzioni con un regresso di ulteriori vent’anni almeno. La soluzione approvata è una soluzione, non forse la migliore, su cui si sono progressivamente strutturati ed acquisiti tutti i necessari pareri, tra i quali ricordo quello di Unesco. La città di Vicenza, peraltro, riceve una serie di opere non strettamente dovute, ma complementari all’infrastruttura ferroviaria, tali da generare un volano notevole e un rilevante ammodernamento della rete infrastrutturale viaria cittadina”.

Veneto Report – 03/03/2021

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A gennaio il traffico delle merci nel porto di Ravenna è cresciuto del +4,1%

Aumento delle rinfuse liquide e solide e dei container

Lo scorso gennaio il traffico delle merci nel porto di Ravenna è cresciuto del +4,1% essendo ammontato a 1,91 milioni di tonnellate rispetto a 1,84 milioni di tonnellate nel gennaio 2020. I carichi allo sbarco sono stati pari a 1,62 milioni di tonnellate (+2,6%) e quelli all’imbarco a 294mila tonnellate (+12,8%). Nel settore delle merci varie sono state movimentate un totale di 170mila tonnellate di merci containerizzate (+4,9%) con una movimentazione di contenitori pari a 16mila teu (+13,4%), 111mila tonnellate di rotabili (-5,7%) e 485mila tonnellate di altre merci (-4,7%). Le rinfuse liquide hanno totalizzato 363mila tonnellate (+2,5%), di cui 199mila tonnellate di prodotti petroliferi (+9,4%), 108mila tonnellate di derrate alimentari, mangimi e oleaginosi (-13,9%), 50mila tonnellate di prodotti chimici (+9,3%) e 5mila tonnellate di concimi. Le rinfuse solide si sono attestate a 786mila tonnellate di rinfuse solide (+12,9%).

InforMare – 03/03/2021

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Sicurezza delle infrastrutture: i gestori incontrano i vertici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie

Definire un nuovo quadro procedurale a garanzia della sicurezza di strade, autostrade, ponti, viadotti e gallerie. Questo l’obiettivo della riunione odierna tra i vertici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA) e i rappresentanti dei gestori delle infrastrutture stradali e autostradali.

ANSFISA: obiettivi e strumenti

L’ANSFISA, guidata dal Direttore Fabio Croccolo, è operativa dal 30 novembre scorso con il compito di promuovere la sicurezza e assicurare la vigilanza sulle infrastrutture in un quadro normativo in cui la responsabilità della sicurezza rimane in capo al singolo gestore.

Oltre alle competenze su infrastrutture stradali, autostradali e ai sistemi rapidi di massa confluite nella Direzione guidata da Emanuele Renzi, ha ereditato i compiti precedentemente esercitati dall’ANSF (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) sulla rete ferroviaria nazionale, le ferrovie regionali, le reti isolate e le ferrovie turistiche, riuniti nella Direzione guidata da Pierluigi Navone.

Al fine di avviare e strutturare le nuove attività dell’Agenzia nel settore delle infrastrutture stradali e autostradali, l’ANSFISA ha avviato la definizione di protocolli di collaborazione con le Direzioni del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili a sostegno dell’operatività: attualmente, infatti, la direzione si avvale di circa 40 tecnici, un numero ancora insufficiente a garantire l’espletamento di tutte le attività richieste dalla legge. È inoltre in corso di definizione un disciplinare e uno schema di certificazione al fine di procedere all’accreditamento di organismi terzi, riconosciuti da ANSFISA, per la certificazione dei processi di gestione della sicurezza da parte dei gestori.

Sono in corso di sviluppo anche le linee guida per l’implementazione, la certificazione e il monitoraggio delle performance delle infrastrutture e dei gestori e la definizione di istruzioni operative per la certificazione del personale tecnico.

Nei prossimi giorni verranno avviati tavoli tecnici di confronto con gli operatori sul nuovo impianto procedurale in un’ottica di piena collaborazione con l’obiettivo di promuovere e uniformare i Sistemi di gestione della Sicurezza (SGS) delle infrastrutture stradali nazionali.

Trasporti-Italia.com – 03/03/2021

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FedEx: zero emissioni entro il 2040 grazie all’elettrificazione della flotta e alla ricerca scientifica

Azzerare, entro il 2040, le emissioni di CO2 generate dalle proprie operazioni globali. L’ambizioso obiettivo è stato annunciato oggi dal corriere aereo FedEx.

A questo scopo è stato messo in campo un investimento iniziale di oltre 2 miliardi di dollari a iniziative tese a incrementare la sostenibilità delle operazioni aziendali nell’ambito della flotta di aerei e veicoli a motore, così come delle infrastrutture.

Tra questi, 100 milioni saranno destinati all’Università di Yale per contribuire alla fondazione del Center for Natural Carbon Capture e accelerare le ricerche sui metodi di sequestro di carbonio su ampia scala, partendo dal controbilanciare una quantità di emissioni di gas serra equivalenti alle emissioni attuali del trasporto aereo.

Gli step verso la neutralità carbonica

Entro il 2040, l’intera flotta dedicata al ritiro e alla consegna (PUD) di FedEx sarà composta da veicoli elettrici a zero emissioni grazie a programmi progressivi tesi alla sostituzione dei veicoli esistenti. Entro il 2025, per esempio, il 50% degli acquisti di veicoli PUD globali FedEx Express riguarderà veicoli elettrici. Entro il 2030 questa percentuale arriverà al 100%.

Soluzioni sostenibili per i clienti. FedEx collaborerà con i clienti per offrire alle loro supply chain una sostenibilità “end-to-end”, con proposte di spedizione a emissioni zero e soluzioni di imballaggio sostenibili.

Ridurre il consumo di carburante della flotta aerea

FedEx darà seguito al successo delle iniziative FedEx Fuel Sense, mirate a ridurre il consumo di carburante della flotta aerea. Dal 2012, i programmi di modernizzazione della flotta e FedEx Fuel Sense hanno permesso di risparmiare un totale di 1,43 miliardi di galloni di carboturbo ed evitare oltre 13,5 milioni di tonnellate di emissioni di diossido di carbonio (CO2).

Meno carbonio grazie alle ricerche dello Yale Center for Natural Carbon Capture

I finanziamenti di FedEx contribuiranno all’istituzione dello Yale Center for Natural Carbon Capture a supporto della ricerca applicata di soluzioni naturali per il sequestro di carbonio.

Il percorso verso la sostenibilità si fonda su nuove strategie per la rimozione e l’immagazzinamento del carbonio in eccesso nel pianeta. Il centro catalizzerà la ricerca interdisciplinare tra scienze naturali e ingegneria per accelerare il raggiungimento dell’obiettivo.
I ricercatori svilupperanno metodi tesi a rafforzare i sistemi naturali per l’immagazzinamento del carbonio, tra cui ecosistemi biologici e ciclo geologico del carbonio, migliorando così, ove possibile, la velocità di assorbimento del carbonio, le quantità contenibili e la durata dell’immagazzinamento. Con questi sforzi gli scienziati di Yale intendono creare un portafoglio di strategie per la rimozione del carbonio rilevanti su scala globale.

Consolidando le attività nel settore aereo, il Centro amplierà il suo raggio d’azione verso ulteriori fonti di emissioni globali. I risultati saranno pubblicati e condivisi per permettere a imprese, industrie e governi di beneficiare di un lavoro teso ad accelerare l’adozione e l’implementazione di strategie naturali per la cattura del carbonio a livello mondiale.

Trasporti Italia – 03/03/2021

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Tamponi Brennero: rallentamenti camion, il Consiglio trentino interviene per agevolare l’autotrasporto

Il Consiglio trentino ha approvato all’unanimità una risoluzione con cui si impegna la Giunta in caso di necessità in Trentino di limitare gli spostamenti tra Comuni come accade oggi in Alto Adige, a consentire comunque le operazioni di carico/scarico merce senza l’obbligo di presentare un tampone negativo.

Il problema dei rallentamenti di flusso dell’autotrasporto al Brennero, decisi dal governo austriaco come misura anti-Covid, è stato infatti al centro del tavolo odierno del Consiglio provinciale di Trento.

Trasporti Italia – 03/03/2021

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Aeroporto di Treviso, la ripartenza slitta a giugno

2 Marzo 2021

Slitterà a giugno la riapertura dell’aeroporto di Treviso, con due mesi di ritardo rispetto all’iniziale previsione del 30 marzo. Come spiega il Corriere del VenetoSave e Ryanair hanno preso la decisione a causa delle conseguenze della diffusione della pandemia che impongono una revisione delle tempistiche di apertura della nuova base della low cost irlandese sul Canova, annunciata lo scorso dicembre.

“Il prolungarsi delle restrizioni di viaggio derivanti dalla pandemia e i ritardi nella distribuzione e somministrazione dei vaccini continuano a determinare la riduzione dell’offerta di voli in tutta Europa – sostiene in una nota Ryanair -. A causa di questa forzata contrazione nel breve periodo, Ryanair posticiperà l’apertura della sua base di Treviso a giugno, quando lancerà oltre 40 rotte da e per l’aeroporto Canova, fra cui numerose nuove“.

“L’aeroporto ripartirà quando ci saranno i voli e i passeggeri – ha commentato il sindaco di Treviso, Mario Conte -. Il giorno stesso Treviso sarà pronta, il Canova ripartirà e tornerà ad essere centrale nello sviluppo del territorio. Abbiamo gettato solide basi per il futuro, fugando ogni dubbio sullo scalo e la sua importanza nel sistema aeroportuale veneto”.

A Treviso, come a Verona, la questione “aeroporto” tiene banco e scalda la discussione politica, con Save ormai colpita dal fuoco incrociato da più parti e i soci pubblici messi all’angolo.

Veneto Report – 02/03/2021

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Dal 15 marzo nuovo collegamento tra Interporto Pordenone e i porti di Genova e La Spezia

A garantire il servizio la terza locomotiva Bombardier ritirata da Medway Italia, azienda ferroviaria del Gruppo MSC, nello stabilimento di Vado Ligure

Medway Italia, azienda ferroviaria del Gruppo MSC, ha reso noto di avere ritirato la terza locomotiva Bombardier nello stabilimento di Vado Ligure e di avere inoltre assunto 17 giovani diplomati che hanno frequentato con successo il corso di “Tecnico Ferroviario Polifunzionale” organizzato dalla “Scuola Nazionale Trasporti e Logistica” della Spezia.

Dopo l’entrata in servizio di due nuove locomotive a gennaio 2021 – su un totale di sei macchine ordinate a Bombardier, per un investimento complessivo pari a 18 milioni di euro – Medway renderà operativo a giorni il terzo mezzo appena ritirato, impiegato anch’esso sul mercato italiano e anch’esso battezzato, come da tradizione, con il nome della figlia di un dipendente della società (Sophia).

Grazie a questa nuova tratta, i treni Medway/Medlog – il Multi Transport Operator (MTO) del gruppo MSC – salgono ad oltre 150 alla settimana e collegano i principali porti italiani (Genova, La Spezia, Livorno, Ravenna e Trieste) con ben otto centri intermodali (Rivalta Scrivia, Milano, Brescia, Verona, Padova, Pordenone, Marzaglia-Rubiera e Bologna).

Nordest Economia  – 02/03/2021

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