Valsugana: 86,8 mln per raddoppio fra Castelnuovo e Grigno

5 Marzo 2021

Fugatti: “Progetto potrà essere realizzato in circa 60 mesi”

Infrastrutture: Pizzimenti, 1,8 mln per banda larga nelle Pa

Insiel spa è stata autorizzata dalla Giunta regionale ad avviare le attività di progettazione e realizzazione del collegamento Rpr delle sedi pubbliche attraverso le infrastrutture di telecomunicazione a banda larga. Un intervento, che ha un valore complessivo di quasi un milione e 800 mila euro.

Il provvedimento, presentato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, si riferisce a fondi statali già trasferiti alla Regione in quanto derivanti da economie di precedenti interventi, pari a un milione e 233 mila euro.

“La Regione – spiega Pizzimenti – ha destinato ulteriori 560 mila euro e identifica altresì i Comuni nei quali l’Amministrazione propone siano eseguiti i lavori, che sono Spilimbergo, Latisana e Codroipo”.

“Questo intervento – prosegue l’assessore – si prefigge l’obiettivo di assicurare ai cittadini servizi più rapidi ed efficaci ed era già stato disposto da tempo dalla Regione, ma si era reso necessario attendere la conclusione dell’iter di negoziazione con il Tavolo dei sottoscrittori del relativo accordo di programma quadro siglato a suo tempo”.

I sottoscrittori, assieme all’Amministrazione regionale, erano il Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le intese del ministero dell’Economia e delle Finanze, le funzioni del quale sono oggi svolte dall’Agenzia per la coesione territoriale, e il Centro nazionale per l’Informatica nella pubblica amministrazione, oggi sostituito a livello funzionale dal ministero per l’Innovazione tecnologica e dall’Agenzia per l’Italia digitale.

“Si è quindi reso necessario – conclude Pizzimenti – attendere la piena operatività delle Agenzie che hanno acquisito le competenze dei rispettivi ministeri; infatti, l’Agenzia per l’Italia digitale ha comunicato la conclusione della procedura scritta necessaria l’8 febbraio scorso, consentendo finalmente alla Regione di procedere rapidamente a predisporre l’atto successivo”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 05/03/2021

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Reti: Fedriga, sinergia con E-Distribuzione per transizione energetica

“Energia e digitalizzazione sono al centro del piano di sviluppo della Regione. Una forte sinergia di intenti e obiettivi con E-Distribuzione rappresenta sicuramente un’opportunità per assicurare solide condizioni di crescita per il Friuli Venezia Giulia”.

È questo il messaggio lanciato dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, al termine dell’incontro con Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di E-Distribuzione, l’azienda del Gruppo Enel che gestisce in Italia la rete elettrica di media e bassa tensione.

“La condivisione delle linee strategiche di intervento e dei piani di investimento dell’azienda è di fondamentale importanza per cogliere al meglio le opportunità della transizione energetica nel nostro territorio – ha aggiunto Fedriga -. Una rete resiliente e tecnologicamente all’avanguardia, che abiliti la competitività della nostra realtà imprenditoriale, è funzionale all’integrazione delle fonti rinnovabili, all’elettrificazione dei consumi e all’abilitazione di nuovi servizi per le imprese”.

Durante il colloquio, che ha permesso alla Regione di verificare il livello di eccellenza del servizio garantito a cittadini e imprese, particolare attenzione è stata posta al piano di attività di E-Distribuzione per il triennio 2021-2023: l’azienda metterà in campo interventi per oltre 150 milioni di euro – il 25% in più rispetto al triennio precedente – che saranno dedicati a rispondere alle esigenze dei clienti, alle attività di manutenzione e operative ma soprattutto allo sviluppo, al rinnovo e alla digitalizzazione della rete.

Di questi, ben 87 i milioni che saranno destinati all’implementazione di una rete resiliente, flessibile ed intelligente. E-Distribuzione ricorrerà a un sempre maggiore utilizzo di conduttori in cavo per migliorare ulteriormente la continuità del servizio elettrico – attraverso l’automazione e il telecontrollo del sistema per ridurre il tempo di ripristino in caso di disservizi – nonché all’aumento delle interconnessioni per assicurare vie di alimentazione alternative per la clientela.

Nel corso dell’incontro l’amministratore delegato di E-Distribuzione, Vincenzo Ranieri, ha sottolineato che al centro dei piani di sviluppo dell’azienda ci sono i clienti, interpretati nell’accezione più ampia: non solo cittadini e aziende, ma anche istituzioni e territorio.

La strategia di E-Distribuzione per i prossimi anni mira infatti a consolidare il ruolo chiave svolto da una rete di distribuzione intelligente, resiliente e flessibile per abilitare la transizione energetica in tutte le realtà territoriali in cui opera. Il piano del prossimo triennio rafforza l’impegno dell’azienda per la digitalizzazione, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità di una infrastruttura strategica per tutti i clienti del Friuli Venezia Giulia.

In Friuli Venezia Giulia E-Distribuzione gestisce quasi 22mila km di linee e oltre 10mila punti di trasformazione. Un’attività curata da circa 240 tecnici che assicurano il servizio a circa 625mila clienti e la connessione alla rete di 33.500 produttori di energia elettrica, sia di taglia industriale che domestica.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 05/03/2021

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Germania, proroga controlli: per Confartigianato Trasporti approccio inaccettabile

Come avevamo già riportato, la Germania ha deciso di prorogare i controlli alle frontiere con l’Austria e la Repubblica Ceca fino al 17 marzo.

Dura la reazione di Confartigianato Trasporti che ritiene l’approccio tedesco ‘inaccettabile’ e ‘antistorico’.

Controlli alle frontiere: il commento di Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti

“La decisione della Germania è a dir poco preoccupante. Infischiandosene delle raccomandazioni della Commissione Ue ci sono Paesi come la Germania e l’Austria che continuano a perseguire misure inaccettabili ed antistoriche impedendo la libera circolazione ed ostacolando i corridoi verdi che garantiscono i flussi di mobilità delle merci. Ci appelliamo al Presidente Draghi e al Ministro Giovannini affinché facciano sentire la propria voce a Bruxelles contro chi disattende le scelte comuni europee e chiedano di fermare questa escalation che, non solo danneggia gli autotrasportatori, ma finirà per abbattersi contro l’economia italiana”.

Trasporti-Italia.com – 05/03/2021

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Federagenti a ministro “Poca attenzione a porti e logistica”

“Solo deboli cenni anche nel programma di questo governo”

Federagenti scrive una lettera aperta al neo ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, per chiedere più attenzione per l’economia del mare. “I porti, l’economia marittima e la logistica, questo il campo nel quale le nostre aziende operano, contribuisce al Pil del Paese per quasi il 10 per cento. I nostri porti producono un gettito fiscale di oltre 15 miliardi all’anno” sottolinea il presidente Alessandro Santi. “Eppure anche nel programma di questo governo vediamo solo deboli cenni all’importanza strategica del comparto” continua assicurando la piena disponibilità a collaborare. “Il Paese oggi non ha più tempo di aspettare o di subire le conseguenze della ingiustificata scarsa conoscenza di se stesso, della propria storia e delle proprie potenzialità – conclude la lettera -. Quella mancata conoscenza che ci porta oggi a regalare a porti e hub logistici stranieri miliardi di fatturato, a Dogane estere miliardi di gettito e a continuare a non decidere sulla realizzazione di infrastrutture logistiche, in grado di innescare una spirale virtuosa di occupazione, ricchezza e rilancio sostenibile di territori o intere regioni del nostro Paese”.

Ansa/Mare – 05/03/2021

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Assiterminal e Assologistica: canoni ridotti in dl sostegno

Proposta per i terminal passeggeri alle prese con calo fatturato

Per sostenere i terminal, penalizzati dalle misure restrittive legate al Covid, Assiterminal, l’associazione dei terminalisti italiani e Assologistica (imprese della logistica, in vista del prossimo “dl sostegno” invitano il ministero a riproporre una riduzione dei canoni di concessione proporzionale alla riduzione dei fatturati e un Fondo terminal passeggeri per i terminal crociere, considerando che il 2021 si prospetta “uguale al 2020 e il primo semestre anche peggio”. Le due associazioni hanno inviato le due “ipotesi di norma funzionali alla tenuta del sistema delle aziende operanti nella portualità italiana coerentemente con i dettati normativi contenuti nei decreti ristori emanati nel corso del 2020 e con la legge di bilancio 2021” al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, ai capigruppo di Camera e Senato, presidenti commissioni Trasporti/Bilancio di Camera e Senato.

Ansa/Mare – 05/03/2021

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Chioggia rischia di perdere il treno

4 Marzo 2021

Mentre da anni si chiede un nuovo utilizzo della ferrovia con un nuovo tratto di binari, da Chioggia a Piove di Sacco, per poter guardare finalmente verso Padova e verso Venezia, Infrastrutture Venete srl, la società subentrata, nel 2020, alla Regione Veneto nella titolarità dei contratti con Trenitalia e con Sistemi Territoriali nella tratta Adria-Mestre e Rovigo-Verona, lascia intendere che il treno a Chioggia possa diventare presto un semplice ricordo.

In effetti la tratta Chioggia-Rovigo ha più costi che ricavi, ma la soppressione del binario e quindi la chiusura della stazione rischia di diventare definitiva, lasciando la città, dopo più di un secolo, senza treno.

Infrastrutture Venete ipotizza quattro scenari, che possono uscire dal bando per una gestione esterna che dovrebbe essere pronto a giugno: il primo riguarda la conservazione del servizio coperto da quattro treni diesel; nella seconda ipotesi l’innesto di 5 autobus nelle ore meno trafficate; nel terzo caso una tratta coperta da 2 treni e 6 autobus e nel quarto caso 10 autobus in sostituzione dei treni, ovvero il trasporta pubblico su gomma che andrebbe a subentrare al trasporto su binari, che comporterebbe un minor numero di passeggeri da imbarcare, la diminuzione del canone d’accesso ad Infrastrutture che da 737 mila euro passerebbe a 0 euro non dovendo più pagare i binari e la stazione.

Marco Dolfin, consigliere regionale chioggiotto della Lega, difende la scelta della Regione. “La scelta definitiva da attuare sulla linea Rovigo-Chioggia, che viaggia con vagoni vuoti o semivuoti, deve essere avvallata dall’autorità di regolazione dei trasporti che dovrà effettuare la nuova realtà attraverso il controllo dei costi e benefici. A tutti i Comuni sono stati comunicati i dati per le osservazioni, ma l’unica che ha depositato osservazione è Trenitalia, mentre i Comuni hanno mostrato zero interesse. La tratta Chioggia -Rovigo, insomma, è fortemente in discussione“.

Chioggia News 24 – 04/03/2021

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INFRASTRUTTURE. NOTA DI PRECISAZIONE DI INFRASTRUTTURE VENETE SRL SULLA LINEA FERROVIARIA CHIOGGIA-ROVIGO

In relazione all’articolo pubblicato oggi, giovedì 4 marzo, su un quotidiano locale, relativo ad un paventato depotenziamento del servizio di trasporto ferroviario sulle linee Chioggia-Rovigo, Adria-Mestre e Rovigo-Verona, si invia, di seguito, la nota di precisazione di Infrastrutture Venete srl:

Su incarico della Regione Veneto, Infrastrutture Venete srl sta predisponendo gli atti di gara europea per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico ferroviario locale e regionale sulle linee Adria Mestre, Rovigo Verona e Rovigo Chioggia, attualmente gestito da Sistemi Territoriali Spa su incarico della stessa Infrastrutture Venete (IV).

Il nuovo servizio avrà inizio dal gennaio 2023, ma le procedure di gara e per l’avvio del servizio sono particolarmente complesse, tanto che IV ha pubblicato già ad inizio settembre 2020 l’Avviso preliminare di gara sulla GUCE. Successivamente, IV ha avviato la fase di consultazione dei cosiddetti “stakeholders” (Enti locali, operatori economici, associazioni di categoria, etc.) prevista dalla Misura 4 della Delibera ART n. 154/2019, pubblicando sul proprio sito i documenti preliminari di gara; tale fase di consultazione si è conclusa nel mese di novembre 2020 con la presentazione di un’unica osservazione da parte di un operatore economico interessato alla procedura.

La procedura dettata dalla citata Delibera ART n. 154/2019 prevede poi che la stazione appaltante – IV in questo caso – formuli varie ipotesi sulla organizzazione e sul programma di esercizio, tenendo conto della utenza attuale e potenziale, dei costi di produzione del servizio, degli investimenti e, più in generale del rapporto fra costi e benefici.

Il tutto per poi sottoporre la propria ipotesi preferita all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) che, ai sensi di quanto previsto dalla Misura 2.2 della medesima Delibera, deve avvallare il contenuto sostanziale dei documenti da porre a base di gara. In particolare, l’ART impone una verifica di efficienza del servizio anche in termini di rapporto costi – benefici, attraverso l’applicazione di parametri di efficienza (KPI) da soddisfare durante il periodo del contratto di servizio.
E’ in queste fasi propedeutiche alla pubblicazione del bando di gara che IV ha inserito i quattro scenari di riferimento (inerziale, conservativo, intermedio e prudenziale) e li ha sottoposti all’ART.

Mentre per le linee Adria Mestre e Rovigo Verona la consistenza della utenza passeggeri è tale da giustificare il servizio, non altrettanto accade sulla Rovigo Chioggia. Quindi su questa linea si è privilegiato lo scenario cosiddetto “conservativo”, ovvero quello che prevede, anche se in presenza di un numero mediamente ridotto di utenti, il mantenimento delle corse su treno, con la eccezione delle ore di “morbida” (ovvero non delle ore di punta del mattino e del tardo pomeriggio), ove si prevedono servizi con autobus sostitutivi nella tratta compresa fra Adria e Chioggia.

Questo a causa del ridottissimo numero di utenti attuali e previsti in questa tratta nelle fasce di morbida e per consentire un equilibrio nel rapporto costi benefici, senza riduzioni o penalizzazioni al servizio offerto. La nuova gara prevede quindi il totale rinnovo ed ammodernamento del materiale rotabile ed il potenziamento del servizio in tratte ove vi è richiesta da parte dell’utenza, oltre allo svolgimento del servizio con nuovi elettrotreni anche grazie alla elettrificazione della linea Adria Mestre, a partire dal 2024.

Ora, la definizione di questi aspetti di gara è stata rimessa all’ART, che deve valutare la proposta sotto il profilo degli obiettivi di efficienza economica del servizio. A valle del parere vincolante dell’ART, IV procederà con la pubblicazione del bando di gara europeo, aperto appunto a tutti gli operatori economici a livello comunitario. Si prevede la pubblicazione del bando di gara entro la prossima primavera, anche in esito al definitivo parere che verrà rilasciato dall’ART.

Regione del Veneto – Comunicato Stampa n. 360 del 04/03/2021

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Webuild vince la gara per il tunnel alta velocità del Brennero

La galleria, che con i suoi 64 km totali diverrà il collegamento ferroviario in sotterraneo più lungo al mondo, rappresenta l’elemento centrale del corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete TEN-T e migliorerà le possibilità di trasporto ferroviario nel cuore dell’Europa

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Mentre i lavori sul versante italiano della galleria di base del Brennero procedono spediti, buone notizie giungono anche dalla tratta d’accesso del tunnel tra Fortezza e Ponte Gardena. Il lotto, oggetto di un bando di gara indetto lo scorso agosto da RFI, ha visto come miglior offerente per la realizzazione della linea ferroviaria il gruppo Webuild, ex Salini Impregilo e capofila al 51% del consorzio con la svizzera Implenia.

Saranno loro – dopo che si sarà concluso l’iter di assegnazione dell’appalto tramite la verifica dei requisiti – a progettare e realizzare la nuova linea ad alta capacità che si estenderà per circa 22,5 km e dal valore di 1,07 miliardi di euro. Una “doppia vittoria” visto che solo pochi giorni fa Webuild era stato dichiarato miglior offerente anche per la progettazione esecutiva e la costruzione di alcune tratte dell’Autostrada Pedemontana Lombarda del valore di 1,26 miliardi di euro.

Quello della linea Fortezza-Ponte Gardena è un progetto da sempre presente sui tavoli del Ministero delle Infrastrutture, di RFI e della Provincia di Bolzano: “È da tanto tempo che lavoriamo con attenzione alla realizzazione di questo lotto e ora siamo felici che stia prendendo sempre più forma – spiega entusiasta Daniel Alfreider, vicepresidente e assessore alla mobilità della Provincia Autonoma di Bolzano -. Investire in opere infrastrutturali è un segnale di fiducia per dare una spinta ad uno dei progetti di mobilità più importanti per il nostro territorio e per l’intera Unione Europea. Il tratto rappresenta per noi uno punto fondamentale non solo per la mobilità sul corridoio del Brennero, ma per tutto il mondo dell’economia”.

c’è soprattutto il Veneto a guardare con interesse agli sviluppi della realizzazione dell’opera. Il tratto tra Fortezza e Ponte Gardena rappresenta la naturale prosecuzione sul versante italiano di quello che diventerà il tunnel ferroviario più lungo al mondo, e si inserisce nel quadro di potenziamento dell’asse Verona-Monaco e di quadruplicamento della linea Verona-Fortezza, e va a comporre solo uno dei quattro lotti che delineano la tratta d’accesso sud fino al capoluogo veneto.

“Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo tracciato ferroviario, con due gallerie a binario singolo, Scaleres e Gardena lunghe rispettivamente 6,3 km e 15,4 km, che collegheranno la Stazione di Fortezza alla stazione di Ponte Gardena. Il progetto presenta anche un tratto di linea in viadotto sopra al fiume Isarco”, spiega RFI. Inoltre, si interverrà adottando standard progettuali che superino i limiti di prestazione e di velocità della linea esistente. Gli altri lotti che completano l’accesso sud sono la circonvallazione ferroviaria di Bolzano, quella di Trento e Rovereto e l’ingresso nel nodo di Verona.

Simbolo della mobilità sostenibile europea, la maxi-galleria del Brennero punta ad essere completata entro il 2028 e contribuirà a separare i flussi di traffico merci da quelli passeggeri con enormi benefici per i viaggiatori.

Nordest Economia  – 04/03/2021

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Volotea, da Venezia decollano da fine marzo i nuovi Airbus A320

Con una capienza di 180 posti, i tre nuovi A320 consentiranno al vettore di aumentare la propria capacità di trasporto passeggeri del 15% per ogni volo. Volotea, che poche settimane fa ha annunciato l’avvio di una nuova rotta da Venezia verso Minorca.

Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega tra loro città di medie e piccole dimensioni e capitali europee, ha annunciato oggi ulteriori investimenti a Venezia: a partire dal 31 di marzo faranno base al Marco Polo i primi Airbus A320 della compagnia in Europa.

Con una capienza di 180 posti, i tre nuovi A320 consentiranno al vettore di aumentare la propria capacità di trasporto passeggeri del 15% per ogni volo. Volotea, che poche settimane fa ha annunciato l’avvio di una nuova rotta da Venezia verso Minorca, baserà nei periodi di più intenso traffico un minimo di tre aeromobili presso lo scalo, superando del 9% il volume di posti in vendita durante l’estate 2019.

«Siamo davvero entusiasti di dare il benvenuto a questi nuovi aeromobili al Marco Polo che sigillano un ulteriore rafforzamento tra Volotea, Venezia e tutto il Veneto – affermato Carlos Munoz, presidente e fondatore della compagnia – Nel 2012, Venezia è stata la base che ha tenuto a battesimo il nostro primo volo e, idealmente, vogliamo omaggiarla, basando proprio presso lo scalo veneto i nostri primi A320 in Europa».

Nordest Economia  – 04/03/2021

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