Inrail resiste alla pandemia e si espande verso Est

1 Dicembre 2020

Con sedi operative a Udine e Nova Gorica, l’impresa ferroviaria privata per il trasporto merci in Fvg punta a ottenere l’ok per transitare sulla rete croata. Fatturato a quota 17,2 milioni di euro nei primi sei mesi (+5%)

di Marco Ballico

Un fatturato in crescita nonostante la pandemia. E un obiettivo strategico a stretto giro: ottenere il Certificato di Sicurezza Unico per l’abilitazione al transito sulla rete croata. InRail l’impresa ferroviaria (capitale sociale ripartito tra Tenor, 62% e Inter-Rail, 37%) che offre trasporto merci in Italia, e, unica privata autorizzata nel nostro Paese, pure in Slovenia (proprio grazie al Certificato rilasciato da Era, Agenzia dell’Unione Europea per le Ferrovie), punta a estendere il proprio raggio d’azione e a rafforzare la sinergia con le imprese straniere. Il punto di partenza sono i buoni dati del primo semestre. Numeri in crescita, nonostante un’emergenza sanitaria ed economica che a livello globale ha inevitabilmente rallentato i traffici e ridotto le richieste di trasporto merci. Con 17,2 milioni da gennaio a giugno 2020, il fatturato dell’impresa ferroviaria fondata nel 2009 e basata a Genova con sedi a Udine e Nova Gorica ha fatto in ogni caso segnare un +5% rispetto ai 16,4 milioni del primo semestre 2019.

«Senza l’emergenza sanitaria avremmo avuto risultati particolarmente brillanti – le parole di Guido Porta, presidente e amministratore delegato di InRail –. Stiamo espandendo i nostri traffici grazie agli investimenti importanti effettuati in precedenza in locomotive e personale e traendo vantaggio dalle nuove opportunità commerciali scaturite dall’ottenimento del Certificato».

La strada dell’internazionalizzazione avviata da InRail si completerà a breve con un altro significativo tassello. L’impresa, infatti, è in attesa di essere abilitata al transito con propri mezzi e personale sulla rete ferroviaria croata, un passaggio che consentirà di gestire in autonomia i trasporti su tratte sempre più lunghe e ricoprire un ruolo di primo piano nei flussi commerciali tra l’Europa dell’Est e il Nord Italia. Ma tra i progetti in agenda c’è anche la novità, da concretizzare entro l’anno, dello scorporo dell’officina di Udine in una NewCo specificamente dedicata a sviluppare le attività di manutenzione ferroviaria nel Nordest e rivolta a tutti gli operatori interessati.

Parte di un network di società collegate attive nella manovra, nel trasporto ferroviario, nella manutenzione, nella logistica e nella formazione che conta oggi complessivamente 338 dipendenti per un volume d’affari di circa 66 milioni di euro nel 2019, InRail, con in organico 147 dipendenti tra istruttori accreditati per la formazione del personale, agenti esperti per le attività di verifica tecnica, di condotta e di formazione treno, nonché una sala operativa multilingua incaricata di organizzare e presidiare il traffico 24 ore su 24, fornisce servizi di trasporto per materie prime, rottami ferrosi, prodotti siderurgici e chimici, cereali, legname, auto e merci pericolose sia gas che liquidi. Con una media di 150 treni a settimana, la società effettua regolarmente i propri servizi merci su numerose relazioni.

Le principali destinazioni interessate in/out da Tarvisio Boscoverde, Villa Opicina e Nova Gorica sono Udine, Osoppo, San Giorgio di Nogaro, Piacenza, Portogruao, la vicentina San Pietro in Gu e le lombarde Cava Tigozzi, Cava Manara e Poggio Rusco.

Nordest Economia  – 01/12/2020

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Galleria di base del Brennero, quasi 1.000 imprese al lavoro con Webuild nella sezione chiave del tunnel ferroviario più lungo del mondo

Sono del Trentino Alto Adige 287 imprese, la pattuglia più numerosa, segue la Lombardia. Venete oltre 90 aziende

Al lavoro su uno dei tunnel ferroviari dell’alta velocità più lunghi del mondo.

Oltre mille metri sotto le cime delle Alpi per costruire un collegamento tra l’italiana Fortezza e l’austriaca Innsbruck.

Sono 918 le imprese, tra fornitori e subfornitori, che supportano il Gruppo Webuild all’interno del Consorzio Isarco, istituito per portare a termine parte dei lavori di realizzazione della Galleria di Base del Brennero.

Il 97% delle aziende impegnate nel lotto “Sottoattraversamento Isarco” ha sede in Italia, e una provenienza soprattutto dal Nord del Paese (da dove vengono 717 imprese), seguito dal Centro (134) e dal Sud (43).

La regione più rappresentata è anche quella maggiormente interessata dall’opera: il Trentino Alto Adige, dove ha sede circa il 30% dei fornitori, pari a 287 aziende, seguito dalla Lombardia.

Oltre 90 quelle con sede legale in Veneto.

Sono questi solo alcuni dei numeri che raccontano la costruzione della Galleria di Base del Brennero, il tunnel ferroviario lungo 55 chilometri che – se considerato anche l’anello di Innsbruck che porta verso Monaco – una volta terminata sarà il tunnel ferroviario sotterraneo più lungo del mondo (64 chilometri).

A questa grande opera partecipa il consorzio Isarco Scarl (guidato da Webuild e di cui fanno parte Strabag, Collini Lavori e Consorzio Integra).

Insieme a Webuild, le aziende che rappresentano alcune delle più significative eccellenze italiane nel settore delle grandi opere.

In tutto quasi mille aziende e oltre 1.400 persone al lavoro nei cantieri del lotto, dove tra qualche anno passeranno sia i treni merci che i convogli destinati al trasporto passeggeri.

Caratteristica del lotto legato al fiume Isarco è proprio il sottoattraversamento del fiume: 5,8 chilometri di gallerie ferroviarie che partono da Fortezza e transitano per circa 240 metri complessivi sotto il letto dell’Isarco, in quella che è considerata la parte più complessa dell’opera.

L’attraversamento sotterraneo del fiume viene portato a termine ricorrendo alla tecnica del congelamento, una tecnica molto complessa che inizia con un’attività di perforazione del terreno sotto il fiume con iniezioni di miscele chimiche e cementizie necessarie per rallentare la velocità dell’acqua. In un secondo momento, all’interno dei fori realizzati ed attrezzati con lance congelatrici in inox, viene pompato azoto liquido che, nel cambio di stato, diventa gassoso ad una temperatura di circa 196 gradi sottozero.

L’azione immediata dell’azoto è quella di congelare il terreno circostante, intorno alla lancia congelatrice in cui viene iniettato, per uno spessore di circa un metro.

Il congelamento del terreno, tra la galleria in scavo e il fiume soprastante, da un lato rende lo scavo impermeabile all’acqua e dall’altro dà resistenza e stabilità al materiale intorno allo scavo stesso.

Sempre nella costruzione del Tunnel di Base del Brennero, Webuild è anche impegnata nella costruzione del lotto Tulfes-Pfons, l’ultima tratta Nord, quella che conduce fino a Innsbruck passando attraverso 37 chilometri di gallerie, e del mega-lotto Mules 2-3, che prevede la realizzazione di 64 km di gallerie e l’estrazione di più di 6 milioni di metri cubi di materiale di scavo.

Nell’insieme una grande opera e un passante strategico, che fa parte del progetto europeo delle reti TEN-T e mira a unire con un asse ferroviario Verona con Monaco.

Nordest Economia  – 01/12/2020

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Le città europee più intelligenti: a City Vision Dana Eleftheriadou della Commissione europea

l futuro dell’intelligent city nel mondo post covid il 2 dicembre inizia City Vision. All’appuntamento interverranno anche Dana Eleftheriadou, a capo del team per le tecnologie avanzate della Commissione europea

Il futuro dell’intelligent city nel mondo post covid: domani 2 dicembre inizia City Vision, evento internazionale ideato e organizzato da Fiera di Padova e Blum. All’appuntamento interverranno ospiti di rilievo, punti di riferimento nel mondo dell’innovazione tra le quali il futurist Alberto Mattiello e Dana Eleftheriadou, a capo del team per le tecnologie avanzate della Commissione europea.

Dana Eleftheriadou oggi guida lo sviluppo delle politiche dell’UE sulle tecnologie avanzate, l’intelligenza artificiale e la trasformazione digitale delle imprese europee. È da anni promotrice di iniziative politiche che sfruttano la tecnologia per affrontare le sfide più grandi del mondo, come il benessere sociale e la trasformazione digitale; ha lavorato alle strategie sull’ intelligenza artificiale dell’UE, alla nuova strategia industriale, alla digitalizzazione dell’industria europea e alla sfida delle 100 città intelligenti.

Nel suo intervento la dott.ssa Eleftheriadou analizzerà «l’Intelligent City challenge (Icc)»: una sfida a colpi di innovazione che coinvolge 126 città, perlopiù europee, di cui 9 italiane. Tra queste, anche Padova. La ‘sfida della città intelligente’, promossa dalla Commissione europea, mette in palio la crescita intelligente, socialmente responsabile e sostenibile attraverso tecnologie avanzate. Si vince solo se vincono tutti, ovvero se le città sviluppano una tabella di marcia per le loro trasformazioni digitali, con condizioni di vita più sane e sostenibili e un giusto connubio tra innovazione tecnologica e benessere del cittadino.

A questo scopo, l’Intelligent City Challenge promuove l’interazione e la cooperazione tra le città, sotto la guida di alcune città modello, più avanti nella transizione verso l’ideale di intelligent city, come Milano e ci sono Barcellona e Amsterdam, ospiti a City Vision nel panel «La mobilità delle Intelligent cities: esperienze a confronto».

Nordest Economia  – 01/12/2020

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Tariffe ferroviarie 2021, vicepresidente De Berti annuncia: “Impediamo gli aumenti utilizzando le risorse derivanti dalle penalità previste dai contratti di servizio”

“Il prossimo anno le tariffe ferroviarie del trasporto pubblico locale rimarranno immutate, in quanto abbiamo deciso di destinare al contenimento dei previsti aumenti per il 2021 la somma derivante dall’applicazione delle penalità comminate alle società che operano nel Veneto, Trenitalia e Sistemi Territoriali, per non aver garantito gli standard di qualità stabiliti dai contratti di servizio”.

A darne notizia è la vicepresidente e assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti. Con il provvedimento da lei proposto e approvato oggi dalla Giunta, la Regione ha incaricato la propria società Infrastrutture Venete di attuare un piano di contenimento del costo di biglietti e abbonamenti ferroviari, utilizzando i circa 2,5 milioni di euro delle penalità accumulate negli ultimi anni.

Infrastrutture Venete ha già effettuato un’analisi sulla quantificazione delle necessità finanziarie per coprire gli aumenti tariffari previsti dai contratti di servizio per l’anno 2021, comunicando che nell’ipotesi “che l’attuale emergenza sanitaria causata da Covid 19 possa protrarsi per almeno una parte del 2021, è ragionevole supporre che gli introiti tariffari si possano attestare su valori pari al 65-70% di quanto registrato nel corso del 2019 e, conseguentemente, le esigenze finanziarie connesse agli eventuali mancati aumenti tariffari risulterebbero dell’ordine di circa 2,5-2,7 milioni di euro”.

“Il sistema delle penalità – spiega la vicepresidente – ha lo scopo di garantire a passeggeri e cittadini un rimborso dei disagi subiti a causa dei disservizi delle imprese ferroviarie: la mancata puntualità dei treni, la scarsa pulizia del mezzo, l’insufficiente funzionamento dei sistemi di informazione, degli impianti, dei servizi, ecc. Il valore delle penalità praticamente va a pareggiare quello dell’aumento tariffario e pertanto, in considerazione dell’emergenza sanitaria ed economica in corso, si ritiene opportuno destinare tali risorse a diretto beneficio dell’utenza pendolare, evitando l’aumento del costo dei titoli di viaggio: un segnale di attenzione doveroso nei confronti di quanti per motivi di lavoro o di studio usufruiscono del mezzo pubblico e, nonostante le misure di restrizione e l’incentivazione della modalità di lavoro agile, debbano comunque svolgere le proprie attività ‘in presenza’”.

Regione del Veneto – Comunicato Stampa n. 1555 del 01/12/2020

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Stabilità: Scoccimarro, nuovi contributi acquisto veicoli ecologici

Tre milioni nel triennio 2021-2023 saranno stanziati dalla Regione per l’acquisto di veicoli ecologici nuovi e la contestuale rottamazione dei veicoli usati.
La norma, che sarà contenuta in un emendamento alla legge regionale di Stabilità, è stata annunciata alla I Commissione integrata del Consiglio regionale dall’assessore alla Difesa dell’Ambiente, all’Energia e allo Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro.
“Con questa nuova linea contributiva – ha spiegato Scoccimarro – introduciamo nuovi criteri per l’attribuzione degli incentivi. Si terrà conto, oltre che delle fasce di emissioni inquinanti in cui sono inseriti il veicolo da rottamare e il veicolo nuovo e della cilindrata del veicolo nuovo, anche della fascia di reddito del soggetto richiedente”. I contributi alle persone fisiche riguarderanno la rottamazione di veicoli usati di classe da Euro 0 a Euro 3 e il conseguente acquisto di veicoli di categoria M1, nuovi o usati a “Km 0”, rientranti nella classe Euro 6 o con alimentazione ibrida o con alimentazione elettrica.
Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di stabilità un regolamento definirà la graduazione dei contributi, l’ammontare massimo del singolo contributo, le fasce reddituali che consentono di accedere al contributo, le fasce di emissioni inquinanti dei veicoli da rottamare e dei veicoli nuovi, la cilindrata massima dei nuovi veicoli, a esclusione di quelli elettrici e il termine massimo entro il quale devono essere effettuati la rottamazione del veicolo usato e l’acquisto di quello nuovo. Inoltre il regolamento stabilirà criteri e le modalità per l’assegnazione alle Camere di commercio, delle risorse finanziarie destinate alle attività di gestione delle pratiche contributive, pari a 150mila euro nel triennio.
“Con questa misura – ha concluso Scoccimarro – diamo nuova linfa alla lotta all’inquinamento atmosferico, supportiamo le fasce più deboli della popolazione regionale nell’acquisto di un bene fondamentale per la vita di ogni giorno e nel contempo offriamo nuovi stimoli all’importante mercato degli autoveicoli “. La norma, entrando in vigore, chiuderà l’attuale linea contributiva istituita dall’articolo 4, comma 32 della legge regionale 45/2017.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 01/12/2020

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