di Mitia Chiarin
La tracciatura di Google attraverso i telefonini permette di mappare gli spostamenti delle persone in queste settimane di zona gialla, coprifuoco serale e nuove paure per il contagio da coronavirus. Gli ultimi dati a disposizione mettono in raffronto il periodo dal 25 settembre al 6 novembre e permettono di capire come ci si sta spostando non solo in Regione ma anche nell’area metropolitana di Venezia. E ovviamente questi sistemi di tracciamento sono oggi anche uno strumento di valutazione dell’efficacia dei Dpcm nazionali e dei provvedimenti assunti dalle Regione per contenere la pandemia, che impongono con il coprifuoco serale, dalle 22 alle 5 del mattino, il distanziamento al 50% sui mezzi pubblici e la spinta al lavoro da casa, per le categorie che possono praticarlo ovviamente. Ecco allora i dati raccolti dai telefonini collegati con Google Maps. Per il retail e il tempo libero, gli spostamenti si sono ridotti del 25%. Sono invece saliti dell’1% gli acquisti di beni alimentari e di prodotti per la salute, nelle farmacie. Nei parchi, nonostante l’effetto dell’estate di San Martino di questo strano e difficile mese di novembre, contrassegnato dall’allerta gialla per il Covid, i movimenti delle persone sono calati del 19%. E ancora il trasporto pubblico: qui il calo nel giro di un mese è sempre con il segno negativo con una riduzione del 36% di viaggiatori.Nei luoghi di lavoro del Veneziano la riduzione di spostamenti dei lavoratori è del 24 per cento mentre cresce lo spostamento nelle zone residenziali, con un più 12 per cento di movimenti.Conseguenza, evidentemente, anche dell’aumentato ricorso allo smart working. Ed è interessante notare alcune differenze con i movimenti nell’intera Regione Veneto, diffusi da Google. In Veneto sono calati nel giro di un mese del 28 per cento gli spostamenti verso ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema. Dato sostanzialmente in linea con quello dell’area veneziana. Ma le cose cambiano per gli acquisti in centri commerciali, ipermercati e farmacie. Nel Veneziano si registra un lieve aumento mentre nella Regione Veneto il dato cala del 2 per cento. Più forte a Venezia rispetto al Veneto il calo degli accessi ai parchi. In Regione il dato negato si ferma all’8%. A Venezia la percentuale raddoppia. Sostanzialmente analogo invece il dato sul trasporto pubblico che comprende stazioni di autobus, treni, tram, con i relativi Hub. In Veneto il calo è del 39 %. I viaggi verso i luoghi di lavoro calano del 22%: quelli nelle zone residenziali sono gli unici ad aumentare, del 12%. Dal colosso del web i tecnici spiegano come vengono raccolti i dati. «Questi rapporti mostrano la variazione delle visite e della durata della permanenza presso luoghi diversi rispetto a un riferimento. Queste variazioni vengono calcolate usando lo stesso tipo di dati aggregati e anonimi usati per mostrare gli orari di punta per i luoghi mappati da Google Maps. Le variazioni giornaliere vengono poi confrontate con un riferimento relativo al giorno della settimana e consentono così di tracciare gli spostamenti, anonimi, delle persone.
La Nuova di Venezia e Mestre – 11/11/2020
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