A22 verso la società in house, la Uil: «Giusta soluzione»

20 Novembre 2020

La lunga questione della concessione dell’autostrada A22 sembra risolversi con il rinnovo “in house”, che comporterebbe la liquidazione dei soci privati già a inizio 2021. Il Governo ha inserito la soluzione per il rinnovo della concessione per la tratta autostradale Modena-Brennero nella Legge di Bilancio e dovrà essere approvata entro il 31 dicembre prossimo.

La Uil del Trentino, in una nota, ritiene che sia la scelta migliore, sia per le maestranze che per un celere avvio degli investimenti, un prezioso volano per l’economia locale. «Certo si avvierà un contenzioso, ma rimarrà a latere e si eviterà la temuta riedizione della gara per la concessione. Da gennaio, quindi, potranno essere liquidati i privati e rinnovata la concessione “in house” in modo da sbloccare i tanti milioni di euro di investimenti previsti per nuove opere su tutta l’asse dell’Autobrennero. La proroga, auspicata da Fugatti e contrastata da Kompatscher, avrebbe infatti dato luogo ad un affidamento senza gara incompatibile con la normativa UE in materia di appalti pubblici e concessioni e, inoltre, un siffatto affidamento senza gara sarebbe incompatibile con le norme UE in materia di aiuti di stato.

I soci pubblici (tutti gli enti locali della tratta A/22) ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2437 sexies del codice civile ed anche in deroga allo statuto, procederanno al riscatto delle azioni possedute dai privati, previa delibera dell’assemblea dei soci, adottata con la maggioranza prevista per le assemblee straordinarie».

Trentino – 20/11/2020

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Breganze-Bassano in dieci minuti pagando 2,5 euro

Con l’apertura del nuovo tratto della Pedemontana Veneta si potrà andare da Bassano a Breganze in 10 minuti circa al posto dei 25 minuti attuali, oppure da Bassano a Malo in 17 minuti (dagli attuali 45 minuti) e da Bassano a Vicenza in 30 minuti (attualmente servono 55 minuti). I costi? La tariffa è di 0,16 euro al chilometro. Da Bassano a Breganze, ad esempio, si pagano 2,5 euro; da Bassano alla A31 il pedaggio sale a 3,5 euro.

Tribuna di Treviso – 20/11/2020

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Piano strategico di Terna, oltre 370 milioni di investimenti per il Veneto

Il complesso delle opere previste nell’arco di Piano prevede l’impiego di circa 200 imprese e 850 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica; a questi si aggiungeranno oltre 100 fra professionisti e studi tecnici. Attualmente, sono 12 i cantieri aperti sul territorio regionale.

Nei prossimi 5 anni Terna investirà in Veneto oltre 370 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale in funzione della transizione energetica in corso nella quale l’azienda ha un ruolo fondamentale.

Tra i principali interventi previsti, l’ampia opera di razionalizzazione della rete elettrica tra Venezia e Padova che comprende il nuovo elettrodotto in cavo interrato Dolo – Camin e il riassetto della rete elettrica tra Fusina e Malcontenta. Tali opere, il cui iter autorizzativo è stato avviato nei mesi scorsi, consentiranno, complessivamente, la demolizione di oltre 50 Km di vecchie linee aeree. Saranno  più di 200 i sostegni elettrici demoliti e circa 150 gli ettari di terreno liberati. È in fase di completamento, invece, il nuovo collegamento in cavo interrato tra Cortina e Auronzo di Cadore necessario per migliorare l’affidabilità e la sicurezza del servizio elettrico nell’area dell’alto bellunese. Tutti gli interventi garantiranno una maggiore efficienza e sostenibilità della rete elettrica regionale.

Il complesso delle opere previste nell’arco di Piano prevede l’impiego di circa 200 imprese e 850 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica; a questi si aggiungeranno oltre 100 fra professionisti e studi tecnici. Attualmente, sono 12 i cantieri aperti sul territorio regionale.

Dell’investimento complessivo, oltre 130 milioni di euro saranno destinati a interventi per ammodernamento e resilienza degli asset esistenti.

Proseguirà la sperimentazione relativa all’utilizzo della rete elettrica regionale ai fini del monitoraggio ambientale del territorio frutto di uno specifico accordo siglato da Terna con la Regione del Veneto il 18 febbraio 2020. La Società ha sviluppato e installato in Veneto un sistema integrato di sensoristica avanzata, composto da circa 500 dispositivi IoT (Internet of Things) sulle proprie reti, che consentirà la raccolta e l’analisi real-time di informazioni utili alla maggiore sicurezza e flessibilità del sistema elettrico regionale. I dati raccolti potranno essere messi a fattor comune con Arpav e Protezione Civile, istituti di ricerca ed enti locali di tutela e controllo, per favorire la predittività di fenomeni emergenziali.

Verranno ulteriormente implementate, inoltre, le sinergie con le Università e centri di ricerca al fine di individuare soluzioni innovative a beneficio della rete elettrica regionale e della collettività.

Terna, con 335 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce in Veneto oltre 5.100 in alta e altissima tensione e 63 stazioni elettriche.

Nordest Economia – 20/11/2020

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Pedemontana, ecco cento domande e cento risposte sull’arteria fornite dalla Regione Veneto

Tutte le informazioni sulla nuova superstrada ora percorribile dal casello di Breganze a quello di Bassano del Grappa Ovest.

Ecco cento domande e cento risposta fornite dalla Regione in merito alla Pedemontana, la nuova arteria dal 18 novembre percorribile da dal casello di Breganze a quello di Bassano del Grappa Ovest.

Pedemontana Veneta. Cento domande e cento risposte

Nordest Economia – 20/11/2020

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Pedemontana veneta, fine lavori a febbraio 2022: «Le penali sui ritardi sospese per Covid»

Saltato il termine di settembre scorso, ecco il nuovo cronoprogramma. «Terminata l’emergenza apriremo un tavolo»

di Matteo Marian

Occhi incollati ai monitor della sala operativa del nuovo centro direzionale, che sorge vicino al casello di Bassano Ovest, e pensiero fisso a febbraio 2022. Sono le 12, si alzano le barriere e le prime auto iniziano a percorrere il nuovo tratto di 15 chilometri della Pedemontana Veneta.

Terzo atto

Da ieri la «superstrada dei veneti», come è stata ribattezzata dal presidente della Regione Luca Zaia, è percorribile anche dal casello di Breganze a quello di Bassano del Grappa Ovest. I chilometri aperti al traffico dell’arteria da oltre 2,25 miliardi di euro salgono così a circa 35 sui 94 complessivi: poco meno della metà, a nove anni dalla posa della prima pietra e a fronte di un percorso che definirlo a ostacoli è poco. Dal 2011 a oggi il passo è stato di circa 3,8 km di strada percorribile all’anno, anche se va detto che i lavori sul resto della tratta destinata a collegare il Vicentino con la Marca è oggi a buon punto.

Nuovo cronoprogramma

Tra burocrazia, ricorsi, inchieste, crolli e ora il Covid il nuovo cronoprogramma fissa entro la primavera 2021 la conclusione della tratta da Bassano a Montebelluna ed entro l’estate 2021 tutto il resto, tranne la galleria di Malo e l’attacco alla A27. Per questi ultimi «si farà tutto il possibile per completarli entro gennaio-febbraio 2022». Resta l’allacciamento alla A4 con il casello di Montecchio ma si va a metà del 2023 secondo la previsione di Elisabetta Pellegrini, direttore della struttura di progetto Superstrada Pedemontana Veneta. «L’opera è in carico ad Autostrada Brescia-Padova, e nel frattempo la società alla quale erano stati affidati i lavori è fallita».

La variabile tempo

Pedemontana Veneta, nei tratti aperti e tenuto conto del periodo emergenziale, registra oggi 4.000-4.500 veicoli al giorno. A opera completa e collegata la previsione è che si arrivi a 27mila veicoli in transito al giorno. Un numero, quest’ultimo, da tenere a mente perché è anche su questo che è stato parametrato il canone annuo che la Regione dovrà versare al concessionario Superstrada Pedemontana Veneta Spa, ovvero alla Sis della famiglia Dogliani, che a fronte degli investimenti fatti per realizzare l’arteria (è un project financing) la avrà in concessione per 39 anni. La Regione incasserà i pedaggi generati lungo la tratta ma, al completamento dell’opera, dovrà versare un canone annuo pari a circa 154 milioni di euro. «I conti del traffico sono stati fatti prima del Covid» ha sottolineato Zaia «ora vediamoche cosa accadrà. Intanto dite ai veneti di usare la strada, perché i pedaggi relativi entrano nella casse della Regione».

Penali

Il rischio traffico resta in capo alla Regione, sulle spalle del concessionario c’è il rischio di costruzione con gli eventuali maggiori costi e imprevisti. Resta da capire se il Covid, alla fine, rientrerà o meno tra questi. L’impegno di Sis era di consegnare l’opera l’11 settembre scorso e da tale termine, secondo il contratto vigente, scattano le penali per i ritardi nella consegna. «Abbiamo per ora congelato il pagamento delle penali alla luce della pandemia» conclude l’ingegner Pellegrini. «Terminata l’emergenza, apriremo un tavolo di discussione con il concessionario».

Nordest Economia – 20/11/2020

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“Automobilisti connessi sulla Smart road”, iniziata la posa dei pali intelligenti sulla Belluno-Cortina

Sulla statale Alemagna SS51 “Belluno-Cortina” sono in corso i lavori per realizzare la prima tratta di Smart Road, il progetto voluto da Anas Spa per modernizzare la gestione della mobilità sulle proprie infrastrutture. Gli interventi consistono nella fornitura e nell’installazione di una infrastruttura tecnologica fra il comune di Ponte nelle Alpi e il passo Cimabanche posto al confine regionale con il Trentino Alto Adige per un investimento complessivo di Anas di circa 26 milioni di euro. La “strada intelligente” si estende per circa 88km e sarà la prima a livello nazionale a essere attrezzata con pali multifunzionali ingegnerizzati dall’azienda Site. Da qui parte un progetto più ampio che si estenderà su tutto il territorio nazionale.

Nordest Economia – 20/11/2020

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Iata: una guida per preparare il cargo aereo alla distribuzione globale dei vaccini Covid-19

L’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) ha rilasciato una guida per garantire che l’industria del cargo aereo sia pronta a supportare la movimentazione, il trasporto e la distribuzione su larga scala di un vaccino contro il Covid-19. La Guida messa a punto dalla Iata per la logistica e la distribuzione dei vaccini e dei prodotti farmaceutici fornisce raccomandazioni ai governi e alla catena di fornitura logistica in preparazione di quella che sarà – sottolinea l’associazione – l’operazione logistica globale più grande e complessa mai intrapresa.

Riflettendo la complessità della sfida, la guida è stata prodotta con il supporto di numerosi partner, tra cui l’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile (Icao), la Federazione internazionale delle associazioni di spedizionieri (Fiata), la Federazione internazionale dei produttori e associazioni farmaceutiche (Ifpma), Organizzazione panamericana della sanità (Ops), Autorità per l’aviazione civile del Regno Unito, Banca mondiale, Organizzazione mondiale delle dogane (Omd) e Organizzazione mondiale del commercio (Omc). La guida include un archivio di standard e linee guida internazionali relativi al trasporto di vaccini e sarà aggiornata regolarmente non appena le informazioni saranno rese disponibili all’industria. Per accompagnare e supportare la messa in atto della guida, la Iata ha istituito un forum comune per la condivisione delle informazioni per le parti interessate.

“Fornire miliardi di dosi di un vaccino che deve essere trasportato e conservato in uno stato congelato in modo efficiente in tutto il mondo comporterà sfide logistiche estremamente complesse lungo la catena di approvvigionamento – ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo della Iata –. Mentre la sfida immediata è l’implementazione delle misure di test Covid-19 per riaprire i confini senza quarantena, dobbiamo essere preparati per quando un vaccino sarà pronto. Questo materiale di orientamento è una parte importante di questi preparativi”.

Tra le principali sfide per la logistica e la distribuzione di vaccini e farmaci Iata individua:

Disponibilità di strutture di stoccaggio a temperatura controllata e gli imprevisti quando tali strutture non sono disponibili;

Definizione dei ruoli e delle responsabilità delle parti coinvolte nella distribuzione dei vaccini, in particolare le autorità governative e le Ong, per assistere la distribuzione più sicura, rapida ed equa possibile;

Preparazione del settore per la distribuzione di vaccini su quattro aspetti fondamentali:

Capacità e connettività: la rete di rotte globale è stata ridotta drasticamente rispetto alle 22.000 coppie di città previste pre-Covid. I governi devono ristabilire la connettività aerea per garantire che sia disponibile una capacità adeguata per la distribuzione dei vaccini;

Strutture e infrastrutture: il primo produttore di vaccini a richiedere l’approvazione normativa richiede che il vaccino venga spedito e conservato in uno stato surgelato, rendendo essenziali le strutture della catena del freddo lungo la catena di approvvigionamento. Alcuni tipi di refrigeranti sono classificati come merci pericolose e i volumi sono regolamentati, il che aggiunge un ulteriore livello di complessità. Le considerazioni includono la disponibilità di strutture e attrezzature a temperatura controllata e personale addestrato a gestire vaccini sensibili al tempo e alla temperatura;

Gestione delle frontiere: saranno essenziali approvazioni normative tempestive, stoccaggio e sdoganamento da parte delle autorità doganali e sanitarie. Le priorità per i processi di frontiera includono l’introduzione di procedure accelerate per i permessi di sorvolo e di atterraggio per le operazioni che trasportano il vaccino Covid-19 e il potenziale sgravio tariffario per facilitare il movimento del vaccino;

Sicurezza: i vaccini sono prodotti di grande valore. Devono essere predisposte disposizioni per garantire che le spedizioni rimangano protette da manomissioni e furti. I processi sono già in atto, ma l’enorme volume di spedizioni di vaccini richiederà una pianificazione anticipata per garantire che siano scalabili.

Trasporti-Italia.com – 20/11/2020

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Volotea: inaugurata la rotta Napoli-Venezia

Volotea, ha inaugurato oggi, 20 novembre, la sua nuova rotta Napoli – Venezia. L’avvio della nuova rotta alla volta del Veneto prevede 4 frequenze settimanali, che diventeranno 7 durante il periodo di più intenso traffico. La nuova rotta, in questa fase così difficile per il comparto turistico e di tutto il Paese, oltre a offrire un nuovo collegamento diretto tra nord e sud Italia, vuole rappresentare un messaggio positivo e di speranza a supporto del settore travel.
L’offerta di Volotea, in questo periodo così particolare per il mondo dei viaggi, si caratterizza non solo per la grande sicurezza garantita a bordo grazie a misure igieniche implementate, ma anche per la massima flessibilità. Il vettore, infatti, prevede il rimborso completo del biglietto in caso di risultato positivo a un test PCR per Covid-19, fino a 14 giorni prima del volo. Ma non solo. I passeggeri che hanno prenotato un volo tra l’11 marzo e il 30 novembre 2020, per volare fino al 31 marzo 2021, possono modificare le date del proprio volo senza pagare fee supplementari.

Trasporti-Italia.com – 20/11/2020

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Trasporto pubblico locale: dal Mit 10,7 milioni di euro per 21 autobus elettrici a Padova

Grazie a un finanziamento ministeriale di 10,7 milioni di euro il Comune di Padova potrà procedere nei prossimi anni alla sostituzione degli attuali mezzi con autobus elettrici su tre intere linee urbane: 5, 6, 9.
Il progetto elaborato – sottolinea l’amministrazione in una nota – consentirà di evitare 1000 ton/anno di emissioni di CO2, pari alla riduzione permanente di circa 550 autovetture.
Un’azione di questo tipo – continua l’amministrazione – comporta anche una riduzione dei costi associati al cambiamento climatico di circa 110.000 euro, e una riduzione di circa 20.000 euro dei costi sociali dovuti all’inquinamento locale.

La Legge di stabilità 2016 ha istituito il “Fondo finalizzato all’acquisto diretto […] nonché alla riqualificazione elettrica e al miglioramento dell’efficienza energetica […] dei mezzi adibiti al TPL”. Nel Fondo sono confluite le risorse stanziate dalla legge di Bilancio 2017.
Tale stanziamento è regolato da un Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, “destinato al rinnovo del parco degli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale, alla promozione e al miglioramento della qualità dell’aria con tecnologie innovative”.

Vengono individuate tre linee di finanziamento, distinte per Enti territoriali beneficiari.
Il Comune di Padova beneficerà del finanziamento destinato ai Comuni capoluogo di città metropolitane e province ad alto inquinamento e del finanziamento destinato a Comuni e città metropolitane con popolazione maggiore di 100.000 abitanti, per un totale di 10.667.298 milioni di euro. Tali fondi devono essere destinati all’acquisto di veicoli adibiti esclusivamente al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture.

Dopo un confronto tra Busitalia Veneto e il Comune di Padova, è stato elaborato un progetto per l’acquisto di 21 autobus elettrici e per la realizzazione delle stazioni per la ricarica.

L’elettrificazione riguarderà le linee U05, con 5 autobus necessari; U06, con 9 autobus necessari; U09, con 7 autobus necessari.

Sono linee che svolgono una media di 200 km al giorno per autobus, per un totale di più di 1 milione di km all’anno. Sono state individuate queste linee considerando l’attuale esercizio, ovvero le ore operative, la lunghezza media del servizio per bus, i km giornalieri percorsi rispetto all’orario invernale feriale, il numero minimo dei bus per coprire il servizio. Inoltre è stato considerato l’impatto sul servizio in termini di tasso di sostituzione con veicoli elettrici.

Si investe sulla sostenibilità e questo è certamente un forte segnale, che ci aiuta concretamente nella direzione di sviluppare e progettare una mobilità più sostenibile su tutti i fronti – ha dichiarato l’assessore alla mobilità Andrea Ragona –. Potevamo scegliere diverse tipologie di mezzo, abbiamo puntato sugli autobus elettrici perché sono il mezzo più ecologico e nonostante sia ancora molto costoso, questo finanziamento ci permette di affrontare la spesa. Gli autobus saranno acquistati in due tranche: l’ordine per i primi 6 autobus e relativa infrastruttura di ricarica partirà nei prossimi mesi dopo l’ok del Ministero, gli altri a partire dal 2022. L’idea è quella di veder circolare i primi già a fine 2021, ma non dipende esclusivamente da noi. Con questo investimento e il servizio del tram, la nostra città potrà vantare circa il 30% del servizio urbano zero emissioni. Se invece consideriamo tutti gli investimenti, tra cui la nuova linea del tram Sir3, tra 5 anni la metà del servizio urbano sarà offerto in elettrico, una cosa impensabile fino a due anni fa”.

Trasporti-Italia.com – 20/11/2020

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L’azienda ferroviaria austriaca ÖBB Rail Cargo si accorda con la società che riscuote i pedaggi sulle autostrade

I servizi di autostrada viaggiante vengono ora commercializzati sul sito di ASFiNAG

I servizi di autostrada viaggiante operati dall’austriaca ÖBB Rail Cargo Group saranno più accessibili grazie alla collaborazione che la società ferroviaria ha avviato con l’ASFiNAG, la società che riscuote i pedaggi sulle autostrade austriache. Grazie all’accordo, infatti, i servizi di autostrada ferroviaria vengono ora commercializzati sul sito internet per il pagamento on-line di pedaggi autostradali di ASFiNAG, attraverso cui sono proposti anche gli orari delle partenze dei servizi di autostrada viaggiante e la capacità disponibile sui treni. Grazie all’iniziativa, gli autotrasportatori possono cliccare sul percorso desiderato visualizzato su una mappa e verificare se c’è ancora disponibilità di trasporto ferroviario.

InforMare – 20/11/2020

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