AlpFrontTrail, corsa lungo il confine storico Italia-Austria

15 Settembre 2020

850 chilometri e di 55.000 metri di dislivello

Un percorso di 850 chilometri ed un dislivello di 55.000 metri: sono i numeri dell’AlpFront Trail, che tra il 6 ed il 14 ottobre, a cento anni dall’annessione dell’Alto Adige all’Italia, impegnerà quattro team internazionali, ciscuno composto da due atleti di spicco, a correrer lungo il confine storico tra Italia e Austria.
L’AlpFrontTrail, patrocinato dall’Euregio Tirolo – Alto Adige – Trentino, non è solo un evento sportivo. In questa corsa, spiega una nota, “viene portata all’attenzione del pubblico la linea di confine, assieme ai relativi cimeli di guerra, si ricordano gli eventi passati e i fatti storici sono elaborati dai ricercatori di Eurac Research. Attraverso lo sport il confine, un elemento che separa, si trasforma in un’esperienza che lega e viene tenuto alto il valore della libertà”.
“Correre è una cosa che chiunque può fare, indipendentemente dalla nazionalità, dal colore di pelle o dalla religione. Per correre non serve un’attrezzatura costosa e lo si può fare ovunque. Perciò questo sport è il più adatto a esprimere quello che unisce”, afferma Philipp Reiter, trail runner e videomaker ventinovenne originario di Bad Reichenhall (Baviera) che ha avuto, assieme al fotografo altoatesino Harald Wisthaler, l’idea dell’AlpFrontTrail.
La corsa prenderà il via martedì 6 ottobre con la prima tappa da Grado al santuario di Castelmonte.
Il tragitto porterà poi a Sesto passando per la Val Canale e Tarvisio, da lì proseguirà per Arabba e Grigno fino a raggiungere Riva del Garda, da cui sarà percorsa l’ultima parte, che affrontando il passo Tonale e l’Ortles raggiungerà infine il Passo dello Stelvio. “Parteciperanno – annuncia Wisthaler – Anton Palzer, Daniel Jung, Eva Sperger, Jakob Hermann, Martina Valmassoi, Hannes Perkmann, Marco De Gasperi, Ina Forchthammer e Tom Wagner: alcuni tra i migliori trail runner al mondo. Inoltre ci sarà anche l’olimpionica del biathlon Laura Dahlmeier”.

Ansa/Trentino A.A. – 15/09/2020

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Cortina-Milano: 82 mln per infrastrutture

Giunta Alto Adige approva programma

Ansa/Trentino A.A. – 15/09/2020

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Zls: al via la stesura del piano di sviluppo strategico

Zls Venezia – Rovigo. Sottoscritto protocollo d’Intesa tra Regione del Veneto e Camera di Commercio. Luca Zaia: “importante passo in avanti per rilancio dei territori tra porto di Venezia e Rodigino”.

“La formalizzazione della collaborazione con la Camera di Commercio Venezia-Rovigo per la stesura del piano di sviluppo strategico rappresenta un ulteriore, fondamentale passo in avanti per la costituzione della nuova Zona Logistica Semplificata. Un percorso che, fin dall’inizio, abbiamo voluto fosse condiviso al massimo. Per questo abbiamo coinvolto tutti i soggetti del territorio: dai Comuni alle associazioni di categoria, dai sindacatati alle province e alla Città Metropolitana”.

Così il Presidente della Regione, Luca Zaia, annuncia la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra Regione del Veneto e Camera di Commercio Venezia – Rovigo per gli adempimenti connessi alla redazione del “Piano di sviluppo strategico” che ha come fine la presentazione della proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia – Rodigino.

Alla proposta sta lavorando da diversi mesi il Tavolo tematico Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino, coordinato dall’Assessore regionale allo sviluppo economico di Regione del Veneto, che, a inizio agosto ha definito l’obiettivo di avviare la stesura del piano di sviluppo strategico per la nuova ZLS.

“Sarà un piano condiviso perché riteniamo la ZLS un’enorme occasione di rilancio – sottolinea l’Assessore regionale all’economia – il progetto è stato avviato ben prima dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ma oggi, alla luce di quanto accaduto vogliamo cogliere l’occasione perché possa diventare davvero uno strumento utile a rispondere alla necessità di rilancio delle nostre attività produttive nel post-Covid”. “Tutto ciò – conclude Zaia – fermo restando che si tratta, in primo luogo e soprattutto, di un’opportunità unica e fondamentale di ripresa e sviluppo che vogliamo poter dare ai territori compresi tra l’area del porto di Venezia e la provincia di Rovigo”.

RovigoOggi.it – 15/09/2020

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Terra Raetica, nuove strategie per la mobilità transfrontaliera su rotaia

Un sistema integrato, ecologico e sostenibile, di mobilità transfrontaliera su rotaia del triangolo geografico ricompreso fra Italia, Austria e Svizzera all’estremo ovest della provincia di Bolzano: muovere insieme il primo passo verso questo obiettivo comune entro il mese di novembre è il cuore dell’intesa siglata dai massimi rappresentanti politici di Alto Adige, Tirolo, Cantone dei Grigioni e Lombardia. Lo strumento per attuare questa politica nella cosiddetta Terra Raetica sarà la creazione di collegamento ferroviario ragionato ed efficiente, capace di impattare positivamente sulla mobilità non solo pendolaristica ma anche turistica dell’intera area geografica. I presidenti e capitani delle quattro regioni, i vicepresidenti dei rispettivi esecutivi e i responsabili delle politiche di mobilità di ciascuna Giunta delle quattro regioni alpine si sono incontrati oggi pomeriggio a Curon Venosta sul lago di Resia in un vertice dedicato proprio ai temi della mobilità transfrontaliera.

Firmata la Dichiarazione d’intenti

I quattro presidenti e vicepresidenti dei rispettivi esecutivi hanno firmato una “Dichiarazione d’intenti per migliorare la mobilità transfrontaliera nell’area denominata Terra Raetica, in particolare nel settore del trasporto pubblico su rotaia”, che impegna ciascuna regione a sviluppare sul proprio territorio un sistema di mobilità integrata che migliori la libera circolazione delle persone nelle zone di confine e, al contempo, non sia limitato alla mobilità sistematica (traffico pendolare), bensì rivolto anche alla mobilità asistematica quale elemento valorizzante dei territori a forte vocazione turistica. Il primo passo di questo progetto sarà quello di definirne l’area di progetto – oltre alla definizione tecnica di un corridoio, dei punti obbligatori e degli eventuali punti facoltativi – e il programma dei trasporti. Le quattro regioni intendono – stando al testo della Dichiarazione d’intenti – “concordare e rendere organiche fra loro le rispettive misure per un sistema di mobilità integrata”. Obiettivo è creare uno snodo ferroviario alpino strategico, collegato alla rete ferroviaria internazionale. Ciò consentirebbe di ridurre l’importante flusso di traffico da attraversamento e l’impatto ambientale di quest’ultimo, con conseguente rivalutazione ai fini turistici di tutte le aree coinvolte.

“Vogliamo spingere lo sviluppo sinergico del triangolo geografico ricompreso fra Italia, Austria e Svizzera, promuovendo così lo sviluppo economico dello spazio frontaliero comune” ha sottolineato il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher. In questo senso la mobilità transfrontaliera gioca un ruolo di primo piano, che è intento comune sviluppare secondo criteri ecologici e sostenibili, in particolare nel settore del trasporto su rotaia. Per il vicepresidente e assessore altoatesino alla mobilità “i trasporti hanno l’obiettivo di unire le persone: oggi ci avviciniamo un passo di più a realizzare la nostra visione per l’Alta Venosta e le regioni vicine”.

A partire da novembre 2020 sotto il coordinamento di un comitato direttivo (composto da rappresentanti politici delle parti) un gruppo di lavoro (composto da esperti dei rispettivi territori) inizierà il lavoro propedeutico all’adozione delle necessarie delibere da parte del comitato direttivo. Oggetto dell’incontro di oggi era l’approvazione di un programma di lavoro comune per un collegamento ferroviario frontaliero nella Terra Raetica, che i quattro esponenti delle regioni coinvolte hanno convintamente condiviso. Il secondo passo del progetto prevede la definizione di corridoi e punti obbligatori, insieme alla definizione delle misure di supporto. La presidenza del Comitato direttivo cambia ogni anno da regione a regione.

Alto Adige Innovazione – 14/09/2020

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Scoprire la città pedalando con la e-bike

Ricche le proposte che l’Apt Trento Monte Bondone Valle dei laghi, ha messo in campo per questo prossimo inizio di autunno. Annullate tutte le grandi manifestazioni sportive dell’estate, si torna alla normalità ma con alcune novità. Infatti, ogni venerdì dal 25 settembre al 16 ottobre ed ogni mercoledì dal 23 settembre al 28 ottobre, l’Apt propone due tour con bici a pedalata assistita per scoprire le colline attorno a Trento. Accanto alle visite guidate al Buonconsiglio e al centro storico di Trento in programma ogni sabato dell’anno (alle 10 ed alle 15), le iniziative autunnali di Apt rivolte a turisti e locali si arricchiscono di due nuove proposte per gli appassionati della bicicletta. Da venerdì 25 settembre e per i successivi venerdì fino al 16 ottobre è previsto il tour “Around Trento”, un itinerario serale con bicicletta a pedalata assistita sulla collina di Trento, adatto a tutti coloro che vogliono vedere la città da un’altra prospettiva. Il tour è adatto anche ai meno esperti, non necessita di particolare preparazione fisica e si snoda su strade asfaltate secondarie attorno alla città. Il ritrovo è previsto alle 16 all’ufficio informazioni turistiche di piazza Dante 24, la partenza è alle 16.30 Dal 23 settembre e per i successivi mercoledì fino al 28 ottobre è previsto il tour “Tridentum Tour”, percorso storico-panoramico effettuato con mountain bike a pedalata assistita percorrendo i tre colli che hanno dato il nome all’antica Tridentum: S.Agata, S.Rocco, Doss Trento. Il tour proposto non richiede preparazione fisica particolare, è adatto a tutti coloro che vogliono visitare luoghi che difficilmente possono essere raggiunti a piedi; si percorrono strade secondarie asfaltate o sterrate. Il ritrovo è previsto alle 9.30 all’ufficio informazioni turistiche di piazza Dante 24, la partenza è alle 10. La partecipazione al tour è limitata per motivi di sicurezza a gruppi non superiori alle 5 persone, con prenotazione obbligatoria allo 0461 216000 entro il giorno precedente. La quota di partecipazione, comprensiva di noleggio bici ed accompagnatore, è di 40 euro a persona per Around Trento e di 60 per Tridentum Tour. Partecipando con la propria e-bike si paga solo il costo della guida. Info: 0461 216000, info@discovertrento.it

Trentino – 12/09/2020

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La banda ultra larga in altri 21 Comuni

Il piano banda ultra larga accelera In Trentino. Sul territorio provinciale sono in aumento i cantieri aperti per portare la rete ultraveloce a cittadini e imprese, soprattutto nelle aree periferiche che potranno beneficiare di servizi digitali di ultima generazione e di nuove opportunità di sviluppo. La società che sta realizzando i lavori sul territorio è Open Fiber, che si è aggiudicata i bandi pubblici di Infratel per la copertura delle aree bianche, a fallimento di mercato, del Paese. Nella Provincia Autonoma di Trento il valore del progetto, finanziato con fondi pubblici, ammonta a 72 milioni di euro e collegherà circa 216 comuni con la rete in fibra ultraveloce. Ad oggi sono già 83 i comuni con progettazione esecutiva approvata, con l’obiettivo condiviso dalla Provincia e la concessionaria di arrivare a fine anno a 115 comuni, ovvero più del 50% dei comuni inseriti nel Piano banda ultra larga (#BUL). La sinergia con la Provincia, unita all’accordo con Trentino Digitale per il riutilizzo delle infrastrutture già esistenti, ha consentito a Open Fiber di imprimere una forte accelerazione al piano di sviluppo: circa 60 sono i cantieri aperti in tutto il territorio, 14 i comuni con commercializzazione dei servizi già avviata, che diventeranno 30 entro il 2020. Alla fine dell’anno, saranno più di 80 mila le unità immobiliari in lavorazione, di cui 33 mila già connesse.

Il cronoprogramma prevede entro quest’anno l’apertura di nuovi cantieri in altri 21 Comuni, per i quali sono già stati predisposti i progetti. Nei prossimi mesi, Open Fiber conta di poter avviare la progettazione di altri 32 Comuni.

Trentino A.A. – 12/09/2020

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A22, ok al risanamento di viadotti: investimento da 24 milioni di euro

Manutenzione e innovazione. È questo il doppio binario lungo il quale continua a muoversi Autostrada del Brennero. Da un lato, non cala l’attenzione nella cura dell’infrastruttura esistente e della sicurezza di chi viaggia. Dall’altro, proseguono i progetti di ammodernamento della A22 per continuare ad offrire per primi nuovi servizi alla clientela. “Siamo e vogliamo restare un riferimento nel panorama italiano ed europeo della mobilità. È per questo – commenta l’Amministratore Delegato, Diego Cattoni – che investiamo oggi per anticipare i servizi di domani”.

L’intervento più complesso approvato questa mattina dal Consiglio di amministrazione presieduto da Hartmann Reichhalter è il risanamento dei viadotti Ponticolo 1 e Ponticolo 2. Si tratta di opere d’arte che sostengono il nastro autostradale a pochi chilometri dal confine del Brennero. Talvolta non ci si pensa, ma a 1.200 metri di altitudine i materiali non devono resistere solo all’intensità dei transiti, ma anche a fattori climatici avversi e all’inevitabile uso di sali per scongiurare la formazione di ghiaccio. “Per questo motivo – spiega il Direttore Tecnico Generale, Carlo Costa – le nostre opere d’arte sono costantemente sottoposte a ispezioni visive, analisi chimiche e meccaniche, volte a valutare il loro stato di conservazione e a pianificare i programmi manutentivi. Nello specifico, questo intervento mira a ripristinare e rinforzare i cordoli e le solette degli impalcati. Nonostante le ovvie difficoltà, salvo che durante la pavimentazione, abbiamo programmato i lavori in modo che sia sempre garantita la fruibilità di due corsie per ciascun senso di marcia”. Il prossimo passo sarà l’aggiudicazione dei lavori attraverso gara d’appalto. Il costo dell’intervento è di 24 milioni di euro.

Novità in arrivo anche sul fronte del pagamento del pedaggio. Con un investimento di circa un milione di euro, il Comitato esecutivo ha deciso la migrazione online degli impianti di pagamento in modo da evitare problemi relativi a insolvenze e commissioni, ma soprattutto in modo da consentire il pagamento con tutti i circuiti europei e il sistema ContacLess. A breve, per saldare il pedaggio in A22 basterà un rapido gesto con la carta di credito, per arrivare poi a smartphone e altri dispositivi portatili, una novità particolarmente utile in questa fase di contrasto alla diffusione del Covid-19. La migrazione online degli impianti non guarda solo al presente, perché consentirà di supportare tutti gli applicativi di pagamento che verranno sviluppati nel prossimo futuro per renderlo il più automatico, semplice e rapido possibile.

Alto Adige Innovazione – 12/09/2020

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