Gestione e manutenzione dei viadotti che scavalcano la S.S. 434 “Transpolesana” passeranno all’Anas. Assessore De Berti: “Mettiamo ordine alle competenze per garantire interventi più pronti ed efficaci”

13 Dicembre 2019

Tutti i sovrappassi che scavalcano la Strada Statale 434 “Transpolesana” passeranno a breve sotto il controllo di Anas.

L’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti, comunica che si sta definendo in questi giorni un accordo tra Anas e i Comuni nel cui territorio insistono dei viadotti che scavalcano la “Transpolesana”, al fine di garantire una manutenzione uniforme e ordinata di tutti i 40 manufatti posti lungo il tracciato: ai due già di proprietà di Anas e ai tre in gestione ad Autostrade, se ne aggiungeranno altri 35.

L’accordo è stato raggiunto nel corso di un incontro tra l’assessore, i rappresentanti di Anas e i sindaci dei Comuni attraversati dalla Statale 434.

“Un accordo che abbiamo fortemente voluto – afferma De Berti – per mettere ordine alle questioni legate alla manutenzione dei viadotti, definendo chiaramente ruoli e responsabilità”.

In base al contratto, ad Anas spetterà la manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti strutturali portanti dei sovrappassi, tra cui fondazioni, opere di elevazione e apparecchi di appoggio. Agli Enti proprietari della viabilità sottostante resterà invece la manutenzione delle rampe di accesso, la predisposizione delle diverse segnaletiche, l’arredo del sovrappasso e via dicendo.

“Fino ad oggi Anas ha sempre tenuto monitorato lo stato di salute dei manufatti – ha ricordato De Berti –, ma grazie a questa intesa sarà più semplice intervenire in caso di danneggiamenti o incidenti”.

Gli Enti con i quali Anas stipulerà l’accordo sono: le Province di Verona e di Rovigo,  i Comuni di San Giovanni Lupatoto, Zevio, Oppeano, Isola Rizza, Roverchiara, Legnago, Villa Bartolomea, Castagnaro, Badia Polesine, Canda, San Bellino, Fratta Polesine, Arquà Polesine.

Regione Veneto/Area Stampa – Comunicato n° 2081 del 13/12/2019

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Porti: Venezia assume la presidenza del Napa

Passaggio di consegne tra Zeno D’Agostino e Piero Musolino

Passaggio di consegne fra Trieste e Venezia alla presidenza di turno dell’associazione portuale Napa (North Adriatic Ports Association) che, oltre allo scalo giuliano e veneto, annovera fra i suoi membri anche il Porto di Ravenna, il Porto sloveno di Capodistria e il Porto croato di Rijeka. Piero Musolino subentra così a Zeno d’Agostino nel coordinamento per i prossimi sei mesi delle attività dell’organizzazione. Le linee guida del mandato del Porto di Venezia verteranno principalmente sul rafforzamento della collaborazione internazionale, con particolare riferimento alla necessaria attività di lobbing da svolgere in sede europea.

“I 5 porti dell’Alto Adriatico – ha ricordato Musolino – movimentano un totale di oltre 100 milioni di tonnellate di merci. Dobbiamo essere in grado di far valere la nostra rilevanza in sede europea, nell’ottica della imminente revisione delle reti Transeuropee di Trasporto TEN-T e nella conseguente allocazione delle risorse previste dalla direttiva CEF2. Una collaborazione da rilanciare per uscire dalla logica dei campanili e valorizzare la complementarietà dei porti alto adriatici garantendo all’intero sistema quelle occasioni logistiche e infrastrutturali da pretendere a Bruxelles”. “I corridoi essenziali della rete TEN-T ma anche la revisione delle Autostrade del Mare, tema fondamentale per lo sviluppo dei traffici intra-mediterranei – ha concluso -, devono vederci in prima fila nel dibattito europeo”.

Ansa/Mare – 13/12/2019

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Trasportounito: ‘Stop alle Autostrade del Mare’, scatta la protesta contro gli aumenti degli armatori

Trasportounito annuncia lo stop alle autostrade del mare. I Tir torneranno a risalire e ridiscendere la penisola via terra, con il contemporaneo blocco dei porti siciliani, per protesta contro gli aumenti decisi dagli armatori.

La mobilitazione dell’autotrasporto nasce all’indomani della decisione degli armatori italiani che, per sopperire agli obblighi internazionali sulla riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera, hanno previsto a partire da gennaio un incremento dei maggiori costi che variano dal 20 al 30%. “Qualora non vi fossero immediati interventi in grado di attenuare tali maggiori costi i mezzi dell’autotrasporto cesseranno di utilizzare le autostrade del mare”, dichiarano da Trasportounito.

“Tale inammissibile aumento – ha affermato Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – che scatterà da gennaio del prossimo anno rappresenta un macigno finanziario che le imprese di autotrasporto non possono sopportare. In teoria queste dovrebbero ribaltare il maggior costo sui corrispettivi dei servizi alla merce ma, in pratica, tenendo conto dell’assenza di tutele, nell’ambito della libera contrattazione delle parti, saranno costrette a farsi carico dei maggiori costi con ricadute finanziarie catastrofiche”.

“Se la scelta è quella di tutelare l’ambiente – ha concluso Longo – è giusto che tutti si facciano carico dei costi pro quota. Altrimenti le emissioni torneranno a essere quelle dei camion su autostrade e strade di terra con il black-out del più grande progetto ambientalista messo a punto dal trasporto Italiano, e snobbato dalle istituzioni, anche comunitarie, quello delle autostrade del mare!”.

Trasporti-Italia.com – 13/12/2019

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Strutture Alto Adige, 13 milioni di euro per il piano 2020

12 Dicembre 2019

La Giunta provinciale ha approvato il piano di attività 2020 della società Strutture Alto Adige Spa (STA) che prevede uno stanziamento complessivo di 13,2 milioni di euro per attività correnti ed investimenti. La maggior parte di questo importo, per la precisione 8,5 milioni di euro, riguarda i sistemi d’informazione nel settore della mobilità pubblica, come la gestione di Alto Adige Pass, la collocazione degli orari delle corse nelle fermate e gli opuscoli degli orari, la manutenzione ordinaria delle stazioni, delle rimesse e di diversi immobili, così come iniziative nel settore della mobilità sostenibile (Green mobility) e la sicurezza del traffico nel safety park gestito da STA. Ulteriori 4,7 milioni di euro riguardano la gestione delle infrastrutture relative alla ferrovia della Val Venosta.

Contributo per manutenzione dei treni e funivia Renon

Per quanto riguarda gli investimenti correnti per l’anno in corso la Giunta provinciale ha messo a disposizione nella seduta della settimana precedente 5,3 milioni di euro per lavori di manutenzione dei treni, per la sostituzione della fune della funivia del Renon e diversi lavori di  manutenzione e ristrutturazione del safety park (riscaldamento, condizionamento e pompe).

Un’ampia gamma di compiti

“La STA, in qualità di società inhouse, interviene ogni qual volta abbiamo a che fare con la mobilità pubblica ed il suo sviluppo sostenibile” afferma l’assessore provinciale, Daniel Alfreider. I settori di competenza di STA sono molto diversificati e spaziano dalla gestione della ferrovia della Val Venosta allo sviluppo dei servizi informativi e dei sistemi di dati nel trasporto pubblico, sino allo sviluppo ed alla realizzazione di moderni progetti ferroviari. Tra i compiti di STA vi è anche la gestione di immobili e di strutture dedicate alla mobilità e misure per una mobilità sostenibile e sicura.

Alto Adige Innovazione – 12/12/2019

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Da oggi il treno da Vienna a Bolzano

Kompatscher, da oggi il confine non viene spostato ma superato.

“Da oggi il confine non viene spostato ma superato. Un passo avanti per un Alto Adige più sostenibile. Vogliamo mezzi di trasporto pubblico efficaci ed efficienti, a cui si aggiungerà presto anche il diretto per Milano. Ora Vienna é più vicina all’Alto Adige e viceversa”. Lo ha detto il governatore dell’Alto Adige, Arno Kompatscher, inaugurando oggi la prima corsa del treno diretto tra Vienna e Bolzano. “Una giornata importante per l’Alto Adige ma anche per Obb”, ha detto il presidente del cda della società ferroviaria austriaca, Andreas Mätthä.

Il treno della Obb, partirà da Bolzano alle 7.45 e arriverà a Vienna alle 14.30. Nel pomeriggio lascerà la capitale austriaca alle 15.30 per arrivare a Bolzano alle 22.20. “Grazie a Rfi, Trenitalia e Obb. In futuro ci servono più collegamenti sul Brennero quindi l’auspicio é aumentare queste possibilità”, ha commentato l’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider.

Trentino A.A. – 12/12/2019

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Treni. Nuovi orari da domenica 15 dicembre. Assessore De Berti: “il miglioramento concreto di un servizio che continuiamo a perfezionare”

Da domenica prossima 15 dicembre entrano in vigore i nuovi orari ferroviari che, rispetto agli attuali, presentano poche variazioni che migliorano ulteriormente i servizi.

“La conferma della validità della struttura complessiva dell’orario – sottolinea l’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti – testimonia il proficuo e costante lavoro di perfezionamento del servizio di trasporto che abbiamo condotto in questi anni, instaurando da una parte un buon rapporto di collaborazione con Trenitalia e mantenendo dall’altra un proficuo confronto con le rappresentanze dei pendolari, alle cui istanze abbiamo sempre dedicato una doverosa attenzione. Le poche modifiche che abbiamo introdotto per il 2020 ci consentono di affinare l’offerta e di assicurare viaggi più puntuali e funzionali, soprattutto nelle aree a maggior domanda”.

Oltre a delle piccole modifiche agli orari dei treni da e per Venezia, dovuti alla rimodulazione della stazione “nodo” di Santa Lucia, con benefici sulla puntualità e sull’affidabilità del servizio, la principale novità riguarda la Venezia-Verona, una delle linee a più forte domanda. Anche in base alla richiesta dell’utenza, saranno introdotte due nuove coppie di treni veloci nella fascia oraria mattutina, nella quale oggi non circolano treni in quanto utilizzata per attività di manutenzione dell’infrastruttura: la prima coppia (Venezia 9:10 – Verona 10:38; Verona 11:22 – Venezia 12:50) sarà introdotta a partire dal 15 dicembre e circolerà dal lunedì al venerdì, la seconda coppia (Venezia 10:10 – Verona 11:38; Verona 12:22 – Venezia 13:50) circolerà inizialmente il sabato e i giorni festivi e poi, dal 13 settembre 2020, tutti i giorni.

“È anche giunto il momento di toccare con mano i notevoli progressi pianificati grazie al miliardo di euro di investimenti realizzato con Trenitalia – precisa l’assessore –: nel  2020 entreranno progressivamente in servizio 14 nuovi treni Rock e 9 nuovi treni Pop, che dal mese di giugno saranno impiegati anche sulla Padova-Bassano e sulla Padova-Montebelluna, linee sulle quali si concluderanno la prossima primavera i lavori di elettrificazione. Entro il 2023 i Rock e i Pop circolanti sulla nostra rete saranno in complessivamente 78 e sostituiranno i vecchi convogli diesel, garantendo ai viaggiatori innovative tecnologie di bordo e soprattutto un servizio più puntuale, confortevole e sicuro”.

Il 2020 vedrà ancora un deciso impegno della Regione sul fronte dell’intermodalità, al fine di rendere sempre più allettante l’offerta del trasporto pubblico.

“Grazie agli accordi con le aziende del trasporto pubblico locale – precisa De Berti – sarà sempre più facile e comodo raggiungere gli aeroporti del Veneto. Dopo il servizio stazione-aeroporto di Treviso, analogo collegamento tra il terminal ferroviario e quello aeroportuale sarà attivato anche a Verona, prevedendo la vendita di un unico biglietto per il trasporto su ferro e su gomma. Nel corso di questo mese di dicembre saranno, inoltre, attivati servizi analoghi da Verona Porta Nuova con destinazioni verso gli Ospedali di Borgo Roma e di Borgo Trento, la Fiera e la località di  Castel D’Azzano”.

“E sempre a proposito di intermodalità – conclude l’assessore De Berti – proseguiranno le iniziative per promuovere l’integrazione treno-bici, una soluzione che facilita la mobilità quotidiana in ambito urbano e che favorisce lo sviluppo del cicloturismo, attività che annovera un numero crescente di appassionati. Nel 2020 sono confermati i servizi ‘Trenobus delle Dolomiti’, ‘VeronatrenoBici’ e ‘TrenoBici del mare’, effettuati con convogli dotati di numerosi posti per l’alloggiamento delle biciclette”.

Regione del Veneto/Area Stampa – Comunicato n° 2065 del 12/12/2019

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Elettrificazione linea ferroviaria Vicenza-Schio: al via la fase operativa di confronto con gli enti locali

Con l’incontro svoltosi a Schio tra l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, e i rappresentanti delle amministrazioni locali interessate (Provincia di Vicenza e Comuni di Schio, Zanè, Dueville, Villaverla, Marano Vicentino, Montecchio Precalcino, Thiene), è stata avviata la fase operativa per la realizzazione da parte di RFI della tanto attesa elettrificazione della linea ferroviaria Vicenza-Schio e il suo ammodernamento infrastrutturale.

“È uno degli interventi sui quali come Regione ci siamo spesi di più in questi anni – ha evidenziato De Berti –, ottenendo da Rete Ferroviaria Italiana, in base al contratto di programma sottoscritto dalla stessa RFI con il Ministero delle infrastrutture e trasporti, uno stanziamento di 55 milioni di euro per la prima tranche. In occasione del prossimo aggiornamento del contratto di programma chiederemo il completo finanziamento dell’opera”.

Oltre ai lavori per l’elettrificazione dell’intera tratta, saranno realizzati anche interventi di potenziamento e adeguamento delle stazioni esistenti. Particolarmente importanti sono quelli che prevedono la soppressione dei 27 passaggi a livello, di cui 20 pubblici, presenti lungo la linea.

“Dobbiamo prevedere una modifica migliorativa del servizio – ha detto De Berti –, dovuta all’implementazione del numero di treni e alla possibilità di attuare un più efficiente orario cadenzato: a regime, infatti, circoleranno treni a una distanza temporale l’uno dall’altro di poco superiore ai 30 minuti”.

L’assessore ha annunciato che da gennaio le amministrazioni comunali saranno chiamate a partecipare a incontri tecnici per l’individuazione e la definizione puntuale delle opere richieste nel territorio. “In tale sede – ha concluso De Berti – elaboreremo una più precisa valutazione dei costi dell’opera, che dovrà comprendere la soppressione di alcuni passaggi a livello e la realizzazione delle relative opere sostitutive, ma anche i lavori per l’ammodernamento infrastrutturale della linea. Come Regione siamo al fianco di RFI per garantire il coordinamento delle diverse amministrazioni comunali e per individuare soluzioni condivise con il territorio in modo da garantire un utilizzo ottimale delle risorse”.

Regione Veneto/Area Stampa – Comunicato n°2067 del 12/12/2019

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Tpl: Pizzimenti, 5 mln di euro per migliorare informazioni su bus

2,7 mln per accesso disabili. Nuovi abbonamenti e linee urbane

Cinque milioni di investimenti per migliorare l’informazione a bordo e alle fermate, un rinnovo costante del parco autobus, nuove tariffe e titoli di viaggio nonché supporto alle potenzialità turistiche dei territori. Ma anche potenziamento dei servizi esistenti e facilitazioni per il raggiungimento dei poli ospedalieri con l’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico locale. Sono questi solo alcuni degli elementi che caratterizzeranno il trasporto pubblico locale e presenti nel contratto che la Regione ha di recente firmato con la società Tpl Fvg.

I dettagli sono stati illustrati dall’assessore alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti nel corso di uno degli incontri svoltosi a Udine con gli amministratori comunali.

L’intento era quello di illustrare le principali novità del servizio ma anche di incominciare a diffondere un processo di comunicazione diretto sul territorio.

“Importanti investimenti pari a quasi 5 milioni di euro – spiega l’esponente dell’esecutivo Fedriga – riguarderanno il sistema dell’informazione ai viaggiatori, con il posizionamento di 40 paline a messaggio variabile alle fermate del servizio urbano di Udine, la creazione di una specifica app per le informazioni e l’acquisto dei biglietti e la creazione di una rete di informazioni integrata tra stazione ferroviaria ed autostazione.

Sono poi previsti investimenti per oltre 2,7 milioni di euro sul territorio regionale per favorire l’accessibilità delle persone a ridotta mobilità nonché la realizzazione di numerose ciclostazioni per favorire l’interscambio bici/bus”.

BIGLIETTO UNICO – Uno dei risultati raggiunti con il nuovo affidamento dei servizi di Tpl automobilistici, tranviari e marittimi su bacino unico regionale è quello di rendere più semplice l’accesso al servizio attraverso la presenza di un unico gestore. “Ciò porterà quindi – chiarisce Pizzimenti – alla possibilità di raggiungere, con un unico biglietto, le diverse località del Friuli Venezia Giulia servite dagli autobus, grazie alla creazione di un’unica rete di vendita dei titoli di viaggio ma soprattutto all’integrazione di tutto il sistema del trasporto pubblico regionale sia su gomma che marittimo, da ampliare, in prospettiva, anche al servizio ferroviario”.

ABBONAMENTI – Sul fonte dei nuovi abbonamenti, ne verrà creato uno che consentirà di muoversi all’interno di un raggio di 14 chilometri rispetto ai principali poli insediativi regionali (Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste e Monfalcone) ad un costo mensile di 55 euro. Quindi il contratto ha previsto anche la creazione di un abbonamento mensile del valore di 34 euro che consente di utilizzare tutti i servizi urbani della regione ed altri due invece – il primo per percorrenze fino a 50 km (80 euro al mese) ed il secondo che supera questa soglia (100 euro al mese) – per viaggiare su tutti i servizi urbani ed extraurbani del Friuli Venezia Giulia. Infine ci sarà anche un biglietto urbano giornaliero con il quale, a fronte del costo di 3 euro, sarà possibile viaggiare sull’intera rete regionale urbana.

LINEE EXTRA URBANE – Per la rete extraurbana, il contratto prevede un potenziamento delle linee di primo livello con origine o destinazione Udine. Quella a beneficiare di un maggior incremento è la tratta Maniago-Sequals-Spilimbergo-Udine, la quale, grazie ad un aumento annuo di circa 82mila chilometri, potrà garantire nuove corse e una maggiore frequenza pomeridiana durante il periodo scolastico. Ulteriori 65mila chilometri annui verranno messi a disposizione per la linea Grado-Cervignano-Udine, che porteranno – nel periodo invernale – a tre corse in più verso il capoluogo friulano e due in direzione della località balneare mentre nel periodo estivo saranno due le corse in più verso l’isola d’oro. Altri 55,7mila chilometri sono previsti nella tratta S. Daniele-Udine, 48,5mila sulla Tolmezzo-Udine e infine 20,2mila sulla Tarcento-Tricesimo-Udine. A questi si aggiungono poi altri 202mila chilometri che andranno a potenziare la linea Udine-Trieste Airport-Trieste fino ad arrivare a 13 coppie di corse dal capoluogo friulano all’aeroporto nei giorni feriali.

LINEE URBANE – Infine sulla rete urbana, a Udine il nuovo contratto di Tpl prevede un incremento di 338mila chilometri annui, che andranno in parte a migliorare le connessioni intermodali (97mila chilometri). Quindi verranno istituite una nuova linea che collega S. Gottardo all’Ospedale civile (in servizio dalle 7.30 alle 19 con frequenza di 30 minuti) e una nuova corsa sulla tratta delle linee 4 e 5, oltre all’attivazione di due corse serali che collegheranno la stazione ferroviaria con le zone di Udine sud e Nord. Verrà poi potenziato il collegamento con l’hinterland (comuni di Tavagnacco, Pasian di Prato e Campoformido) ed esteso il servizio della linea 2 fino a Feletto Umberto e della linea 3 nelle zone di Adegliacco e Cavalicco.

“Si è trattata di una prima importante occasione – spiega l’assessore Pizzimenti – per illustrare agli amministratori un sistema di azioni complesso volto non solo al potenziamento quantitativo dei servizi ma che mette anche al centro il territorio ed i cittadini per poter valorizzare le potenzialità del sistema di trasporto pubblico regionale. Un percorso che inizia in queste settimane, a seguito della sottoscrizione del nuovo contratto di servizio, ma che grazie agli esiti della gara consentirà di migliorare con continuità, nei 10 anni di affidamento, i servizi di trasporto pubblico locale”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 12/12/2019

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Infrastrutture: De Micheli, 1,1 miliardi per la manutenzione ordinaria. In ricostruzione il viadotto A6

“A seguito delle indicazioni impartite ai concessionari, per il 2020 sono pervenuti programmi di manutenzione ordinaria sull’intera rete di concessione di una spesa stimata di 1,1 miliardi”. Lo ha detto la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, in una informativa urgente alla Camera sul crollo del viadotto dell’autostrada A6 Torino-Savona, sottolineando che si tratta di “una cifra significativamente superiore agli anni precedenti”

Riferendo alla Camera del crollo del viadotto Madonna Del Monte sulla A6, ha precisato: “Sono state avviate le attività di progettazione del nuovo viadotto, che sarà realizzato a campata unica, con tempi di ultimazione stimate in quattro mesi” e “dal momento del dissequestro delle aree, la concessionaria Autostrada dei Fiori ha già dato inizio ai lavori per la costruzione delle fondazioni del nuovo viadotto”.

Per il futuro “in caso di allerta meteo arancione, o rossa, si procederà alla chiusura al traffico del viadotto Rio Valletta, quello rimasto integro dell’A6 all’altezza di quello crollato, e dove oggi il traffico è reindirizzato, dal momento dell’inizio della pioggia. Anche qualora i sensori installati sulla frana dovessero scattare, si procederà all’interdizione del traffico”, ha spiegato la ministra.

 Trasporti-Italia.com – 12/12/2019

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Cinque Frecce Fast dal Veneto a Roma, chi va in Piemonte cambierà a Milano

11 Dicembre 2019

Il nuovo orario invernale di Trenitalia conferma il taglio del diretto mattutino Padova-Capitale. Nuovi collegamenti ferroviari tra Nordest, Napoli e Calabria

di Felice Paduano

Cinque Frecce Fast da Venezia a Roma Termini (e altrettante al ritorno), con fermate solo a Padova e Bologna. Un nuovo collegamento diretto per Reggio Calabria, senza dover più cambiare treno a Bologna o a Roma, via Padova, Firenze, Roma e Salerno.

Una nuova Freccia, che parte da Udine e va direttamente a Napoli Centrale via Conegliano, Treviso, Mestre e Padova. Riformulata la linea delle Frecce Venezia-Padova-Vicenza–Milano– Torino che non raggiungono più direttamente il capoluogo piemontese, ma prevedono un cambio a Milano Centrale.

Queste, in estrema sintesi, sono le novità dell’orario invernale che entrerà in vigore domenica prossima, presentate alla Sala Reale del binario 23 a Milano Centrale, dall’ad delle Ferrovie dello Stato, Gian Franco Battisti, e dai vertici di TrenItalia, Orazio Iacono, Paolo Attanasio e Sabrina De Filippis. Sono diverse le novità per il Veneto e per l’intero Nordest.

«E’ Rfi la responsabile»

Le 5 Frecce rimodulate partiranno da Venezia Santa Lucia alle 5.22, 9.26, 10.22, 11.22 e un’altra nel pomeriggio. Da Padova alle 5.50 con arrivo nella capitale alle 9, dopo un viaggio di 3 ore e 10 minuti (le altre Frecce impiegano invece 3 ore e 29’), alle 8. 50, 10. 50, 11. 50 e 16. 50.

Questo significa che le Fs non hanno più concesso a Venezia e a Padova la Freccia no stop che partiva dalla città del Santo alle 6.32 ed arrivava a Roma Termini alle 9.30, ma – su pressione dei politici e degli imprenditori di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza – hanno istituito 5 collegamenti all’andata e altrettanti al ritorno saltando sia Firenze Santa Maria Novella che Campo di Marte e Rifredi. L’ultimo collegamento per Roma partirà da Venezia alle 19.26 per arrivare a lla stazione Termini alle 23.25.

Padova delusa

Cancellata l’ultima Freccia per Milano che oggi parte da Padova alle 21.18, ma la novità, che non piace ai viaggiatori che si spostano spesso verso il Piemonte o viceversa, è il fatto che delle 6 Frecce che oggi vanno dritte a Torino, da domenica prossima ne resteranno solo due. Sono quelle che partono da Padova alle 8.46 e alle 17.46. Tempo di percorrenza: 2 ore e 52 minuti sino a Porta Susa, via Milano Porta Garibaldi.

Le altre 4 faranno invece capolinea a Milano Centrale e dovranno attendere le altre Frecce provenienti da Bologna per proseguire verso il Piemonte. Al danno si aggiunge la beffa. Calcolando lo stesso viaggio Padova-Torino, il biglietto dei due treni che non fanno scalo costa 68 euro, mentre se si trasborda a Milano Centrale se ne spendono 81. Ossia 13 euro in più.

«Il cambio a Milano ce l’ha imposto Rfi», ha detto ieri Paolo Attanasio «Stiamo invece lavorando per uniformare le tariffe».

«Noi pilastro del Paese»

Sarà attivato entro i primi tre mesi del 2020. Una bella notizia per tutti i calabresi che vivono nel Veneto e per i turisti che, in estate, trascorrono le vacanze in quella regione.

Un altro riferimento preciso al Veneto l’ha dato la dottoressa De Filippis nel momento in cui ha detto che i primi regionali Rock e Pop circolano già in Emilia Romagna, Marche, Lombardia e Veneto, e qui saranno utilizzati sempre di più sulla Venezia-Padova-Vicenza-Verona e sulla Vicenza-Cittadella-Castelfranco– Treviso.

Si è parlato ancora del Veneto quando è stata presentata la nuova macchinetta ticketless, senza più il biglietto cartaceo anche per gli abbonati. Sullo schermo, a mò di esempio, è stata illustrata la tratta Verona-Padova-Venezia.

Tutto economico l’intervento di Battisti. «Le Fs sono diventate un pilastro sociale, ambientale ed economico. È l’azienda più importante del Paese», ha sostenuto l’amministratore delegato di Ferrovie «abbiamo vinto le gare in Inghilterra, Spagna, Grecia e abbiamo progetti attivi anche in Francia e Stati Uniti. Dieci milioni in più di passeggeri nel 2019 rispetto al 2018. Dopo aver vissuto 10 anni di Alta Velocità, adesso ci stiamo dedicando ai pendolari e all’economia green».

A tale proposito il dottor Iacono ha ricordato che nel corso del 2020 a bordo delle Frecce sarà venduta solo acqua minerale in bottiglie di vetro e che sui convogli sarà bandita la plastica.

Il Mattino di Padova – 11/12/2019

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