Aeroporto Catullo: nuove rotte per l’estate 2020

4 Ottobre 2019

Novità per la rete dei voli dell’aeroporto Valerio Catullo di Verona. Wizzair e Ryanair, entrambe già operative sullo scalo, nella prossima stagione estiva introdurranno rispettivamente un nuovo collegamento per Iasi (Romania) e uno per Dublino.
Il volo verso la secpnda città della Romania sarà operativo tre volte a settimana. La nuova destinazione si aggiunge alle rotte di Wizzair già attive su Kisinau, Cracovia, Varsavia e Londra Luton.
Con il nuovo collegamento per Dublino, saliranno complessivamente a 8 i voli di Ryanair sul Catullo, già collegato dal vettore britannico con Amburgo, Birmingham, Bruxelles (Charleroi), Londra Stansted e, in Italia, con Brindisi, Cagliari e Palermo.
I nuovi collegamenti – sottolinea il Gruppo Save – vanno ad arricchire il network dello scalo veronese, ad ulteriore conferma della continuità dell’impegno profuso dal management per uno solido sviluppo dell’aeroporto che procede con costante progressione e caratterizza anche l’anno in corso.
Da gennaio ad agosto l’aeroporto scaligero ha registrato 2.558.616 passeggeri, con una crescita del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superiore di oltre il 40% rispetto alla crescita media nazionale.

Trasporti-Italia.com – 04/10/2019

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DFDS ristruttura il network di servizi marittimi che collegano la Turchia con l’Italia e la Francia

2 Ottobre 2019

Potenziati i collegamenti con i porti di Trieste e Bari. In Francia cancellazione delle toccate a Tolone e approdi solo a Sète

DFDS ristruttura i propri servizi marittimi per il trasporto di rotabili nel Mediterraneo, regione in cui nel 2018 il gruppo armatoriale danese ha ampliato notevolmente il raggio d’azione grazie all’acquisizione della compagnia di navigazione turca U.N. Ro-Ro.

Da lunedì prossimo il collegamento tra il terminal turco di Pendik (Istantul) e il porto italiano di Trieste sarà potenziato con la realizzazione di una sesta partenza settimanale dalla Turchia. Inoltre saranno aggiunte due partenze dal terminal turco di Yalova (Istantul) sempre dirette al porto di Trieste. Saranno quindi complessivamente otto le rotazioni settimanali tra la regione di Istanbul e il porto italiano, scalo in cui i servizi giungono al terminal ro-ro della Samer Seaports & Terminals, società di cui la stessa DFDS detiene il 60% del capitale sociale. Continueranno inoltre ad essere effettuate due rotazioni settimanali tra il porto turco di Mersin e Trieste, servizi che nello scalo giuliano approdano all’Europa Multipurpose Terminals (EMT).

La nuova configurazione del network di servizi del gruppo DFDS nel Mediterraneo prevede, sempre relativamente ai collegamenti con l’Italia, che la linea tra il terminal turco di Pendik e il porto italiano di Bari effettui scali al porto greco di Patrasso, per complessive tre rotazioni settimanali complete. Inoltre sono programmate due partenze settimanali dal terminal turco di Yalova per Bari ed una partenza settimanale dal porto italiano per Yalova.

Relativamente ai collegamenti con la Francia, dalla nuova rete di servizi marittimi della DFDS sono state cancellate le toccate al porto di Tolone che, a partire da oggi, sono state sostituite concentrando i servizi sul porto francese di Sète con partenze dal terminal turco di Yalova, rotta sulla quale vengono effettuate tre rotazioni settimanali.

InforMare – 02/10/2019

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L’AdSP lancia un allarme per l’accessibilità nautica al porto di Venezia, che pone a rischio in particolare il traffico containerizzato

Musolino: gli interventi urgenti di dragaggio sono bloccati da altri enti e nodi burocratici e normativi ostacolano quelli a medio e lungo termine.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha lanciato un allarme per l’accessibilità agli approdi portuali della Laguna di Venezia. L’ente ha spiegato che l’ordinanza 109/2019 della Capitaneria di Porto di Venezia, che è stata pubblicata ieri, modifica i limiti massimi di pescaggio lungo il canale Malamocco-Marghera aumentandoli per alcune tipologie di navi, e ciò – ha sottolineato l’ente portuale – in riconoscimento del buon lavoro svolto dall’Autorità di Sistema Portuale, e diminuendoli per altre, e ciò alza ulteriormente il livello di allerta sulla situazione dell’accessibilità acquea dei porti lagunari e, in particolare, dell’unica via d’accesso al porto industriale e commerciale di Marghera.

«La situazione dell’accessibilità acquea a Venezia e Chioggia – ha evidenziato il presidente dell’AdSP, Pino Musolino – è ormai emergenziale e le limitazioni imposte ieri dalla Capitaneria finiscono, purtroppo, per colpire principalmente il traffico container su cui l’Autorità sta puntando fortemente e che rappresenta il sostegno primario per le esportazioni dell’industria veneta e nordestina, oltre che uno dei settori più interessanti per l’attrazione di investimenti nel quadro della nuova Via della Seta».

«Oggi – ha specificato Musolino – ci sono circa 300mila metri cubi di sedimenti da scavare per risolvere i problemi immediati di navigabilità del Malamocco-Marghera, di cui 70mila solo per risolvere le criticità individuate dalla recente ordinanza della Capitaneria. Per questi ultimi fanghi, tutti di tipo A non inquinati, i siti di conferimento sono già stati individuati e le risorse finanziarie sono disponibili tanto che potremmo realizzare le opere necessarie in circa due mesi. Purtroppo – ha denunciato il presidente dell’AdSP – non possiamo muoverci, nemmeno sul fronte della manutenzione delle casse di colmata dove abbiamo proposto al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche un intervento urgente a nostro carico già a settembre 2018, perché mancano i provvedimenti e le autorizzazioni necessari e questi sono di competenza di altri enti».

Inoltre l’AdSP ha rimarcato l’urgenza di «dare soluzione ai nodi burocratici e normativi che bloccano l’implementazione di un piano a medio e lungo termine per la manutenzione delle vie navigabili all’interno della Laguna. Tra questi – ha precisato l’authority portuale – risulta prioritario definire un protocollo sedimenti aggiornato (il cosiddetto “protocollo fanghi”), aggiornare il piano morfologico della Laguna, individuare siti di conferimento adeguati, procedere con la manutenzione delle casse di colmata».

«Per riportare alla quota prevista tutti i canali navigabili in Laguna – ha spiegato Musolino – si stima la necessità di scavare circa un milione di metri cubi. Nel contempo, stimiamo che la capienza dei siti di conferimento veneziani – comprendendo casse di colmata, Molo Sali, Isola delle Tresse e Vallone Moranzani – ammonterebbe a volumi pari a circa cinque milioni di metri cubi. L’Autorità di Sistema Portuale ha già messo a bilancio, nel breve periodo, nove milioni di euro per questi interventi, di cui sei a Venezia e tre a Chioggia. Le risorse, dunque, non mancano, il problema è solo a livello burocratico e autorizzativo. Chiediamo, dunque, a tutti gli enti che per legge sono tenuti a intervenire di collaborare proattivamente per lo sblocco di questa situazione potenzialmente pericolosa per la nostra economia e per il futuro della nostra regione».

InforMare – 02/10/2019

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Porti: Ravenna; Ferrecchi nominato Commissario Straordinario

1 Ottobre 2019

Con decreto Ministeriale del 27 settembre

L’ingegner Paolo Ferrecchi è stato nominato Commissario Straordinario della Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale Porto di Ravenna. E’ quanto si legge in una nota dell’ente secondo cui la nomina è avvenuta con un Decreto Ministeriale del 27 settembre notificato oggi.

Ansa/Mare – 01/10/2019

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Ferrovie: De Micheli, binari in ogni porto e aeroporto

Gentile (Rfi), collegheremo i porti strategici

Portare i binari ferroviari in ogni porto e aeroporto italiano. È l’idea che il ministro dei Trasporti Paola De Micheli ha “condiviso anche con il Presidente del Consiglio e con i membri del governo è quella di portare le ferrovie in tutti i porti e gli aeroporti, dando il segnale di una connessione vera per le persone e per le merci per affrontare la sfida di una competizione che sia veramente sostenibile” . A chi le chiedeva se torni la “cura del ferro” invocata dall’ex-ministro Graziano Delrio De Micheli ha replicato che “non la chiamo così perché la cura si usa per gli ammalati” . “Credo – ha aggiunto – che l’Italia, che ha tanti problemi ovviamente, non possa essere definita così”. “La definirei l’opportunità del ferro” , ha concluso.

Rfi (gruppo Fs) è pronta ad assecondare l’idea lanciata oggi dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli. “Abbiamo il progetto di collegare i porti strategici del sistema italiano” , ha detto a Expo Ferroviaria l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Maurizio Gentile. “I porti italiani sono 14 – ha detto – di questi 10 sono già sostanzialmente collegati, dobbiamo migliorare la nostra presenza a partire dal porto di Genova con i lavori del Terzo Valico”. “Quattro porti – ha proseguito – non sono collegati, sono Palermo, Cagliari, Augusta e Bari, ci sono oggettive difficoltà urbanistiche per l’antropizzazione che li circonda e sarà difficile arrivarci, ma 3 di questi sorgono su isole, quindi sarà possibile raggiungerli in modo diverso soprattutto per quanto riguarda Cagliari” . “Oltre a migliorare la nostra presenza a Genova – ha indicato il manager – abbiamo un progetto con l’Autorità Portuale di Trieste, poi ci sono progetti per Ravenna e Livorno e i collegamenti con porti non considerati strategici come Civitavecchia e Ortona”.

Ansa/Mare – 01/10/2019

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Cicliabili: Pizzimenti, oltre 2,5 mln euro per manutenzione e sicurezza

“Abbiamo previsto 450mila euro per il 2019, 900mila euro per il 2020 e 1 milione e 200mila euro per il 2021. Sono questi gli stanziamenti inclusi nel Piano triennale per le manutenzioni ordinarie relative a strade statali e regionali realizzato dal Nucleo mobilità ciclabile (Numoc) di Fvg Strade spa. Questa realtà è stata costituita a inizio 2008 per affrontare in maniera sistematica la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete di piste ciclabili in gestione e la progettazione e la realizzazione della viabilità ciclabile d’interesse regionale”.

Con questa risposta (letta in aula dal collega Stefano Zannier) a una interrogazione in Consiglio regionale, l’assessore al Territorio del Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti, ha reso noti gli importi destinati a mettere in sicurezza gli itinerari ciclabili del Friuli Venezia Giulia.

“Alla fine dello scorso anno – precisa Pizzimenti – erano già stati stanziati 2 milioni e 350mila euro per interventi urgenti destinati alla Fvg 1 Alpe Adria. Adesso abbiamo previsto un ulteriore stanziamento di 1 milione e 820mila euro per portare a termine gli interventi e migliorare la sicurezza del tracciato”.

“Prosegue infine da parte degli uffici della direzione regionale Infrastrutture e Territorio e dei professionisti incaricati la definizione del Piano della mobilità ciclistica (Premoci) previsto dalla legge 8 del 2018 che – ha concluso l’assessore – rappresenta la base su cui sarà possibile definire un programma organico di investimenti per il completamento e la gestione della rete ciclabile regionale”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 01/10/2019

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Tpl: Pizzimenti a Expo Ferroviaria, Fvg laboratorio di innovazione

“L’affidamento dei servizi di trasporto pubblico automobilistici e marittimi al gestore su bacino unico regionale Tpl Fvg Scarl, individuato con la gara europea da poco conclusa, e il prossimo avvio della procedura per l’affidamento dei servizi ferroviari regionali, che prevediamo di concludere entro il 2020, rappresentano un’opportunità unica per far evolvere ulteriormente il sistema del trasporto pubblico del Friuli Venezia Giulia, utilizzando appieno le innovazioni tecnologiche che sempre più connotano anche questo settore, migliorando così ulteriormente la qualità dei servizi offerti ai viaggiatori”.

Questo il commento dell’assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, in visita alla 9. Expo Ferroviaria, la rassegna di settore inaugurata oggi a Milano che, oltre a uno sguardo sulle eccellenze ferroviarie nell’ambito delle tecnologie costruttive, ha consentito di apprezzare le novità nel campo dell’informazione ai viaggiatori e delle tecnologie di validazione dei titoli di viaggio, uno dei settori di rilievo per l’integrazione tra modalità di trasporto ed uno degli obiettivi che la Regione intende perseguire nei prossimi anni.

“L’avvio, tra il 2020 e il 2021 dei servizi Tpl derivanti dai nuovi affidamenti (gomma e ferroviario), rappresentano – ha evidenziato Pizzimenti – un’occasione da non perdere che potrebbe far diventare il Friuli Venezia Giulia un laboratorio di buone pratiche per una qualità dei servizi sempre più a misura di viaggiatore”.

“In quest’ottica – ha proseguito l’assessore – sarà definito anche il nuovo affidamento dei servizi ferroviari che dovrà vedere il futuro gestore impegnato in investimenti significativi per il miglioramento dei servizi. Parallelamente, chiederò anche a Rete ferroviaria italiana di assicurare il massimo sforzo di innovazione e investimento per far recuperare alle stazioni ferroviarie, capisaldi del sistema dei centri di interscambio modale regionale previsti dal Piano Tpl Fvg, un’identità a servizio dei viaggiatori e della città che, in molti casi, oggi hanno purtroppo perduto”.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 01/10/2019

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