Assindustria Venetocentro contro Fs: l’Alta velocità è solo sulla carta

15 Maggio 2019

Il presidente degli industriali Massimo Finco: «L’annuncio dato da Ferrovie dello Stato del piano industriale 2019-2023 certifica che l’Alta Velocità a est di Verona è in grave ritardo, quella da Vicenza a Padova non è finanziata né progettata».

«L’annuncio dato da Ferrovie dello Stato del piano industriale 2019-2023 certifica che l’Alta Velocità a est di Verona è in grave ritardo, quella da Vicenza a Padova non è finanziata né progettata».

Lo denuncia oggi il presidente di Assindustria Venetocentro, Massimo Finco.

«La conferma – prosegue Finco – di un quarto di secolo di inconcludenza su un nodo decisivo per lo sviluppo e la competitività su cui non solo Padova e il Veneto centrale, ma tutta la regione rischia esiti marginali inaccettabili rispetto alla densità produttiva e di flussi internazionali a cui si deve il 13,7% delle esportazioni italiane. È solo l’ultima di una serie di scelte, indifferente alle ragioni delle istituzioni locali, inaffidabile rispetto ad impegni già assunti dalle stesse Fs, mortificante nei confronti di migliaia di imprese di quest’area che produce il 40% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto».

Secondo Finco «se da un lato abbiamo il dovere di una forte pressione su Fs perché riveda i propri piani e allocazione di risorse, dall’altro dobbiamo anche interrogarci sulla nostra debole capacità politica di incidere sulle scelte e se l’approccio usato sia stato giusto e producente.

Per troppo tempo tante opere sono state bloccate o ritardate e ad oggi non sono nemmeno cantierate, per la cronica frammentazione del Veneto e la mancanza di condivisione su scelte importanti.

Dobbiamo prenderne atto e cambiare passo, abbandonare particolarismi controproducenti, dare prova di unità di intenti per essere credibili, avere forza negoziale e attrarre investimenti», conclude.

Il Mattino di Padova – 15/05/2019

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Delta: ripartono i voli da Milano e Venezia per Atlanta

Ripartono domani, 16 maggio, i voli estivi di Delta Air Lines dall’aeroporto di Milano Malpensa e Marco Polo di Venezia per Atlanta, mentre da venerdì, 24 maggio, sarà la volta della ripresa del secondo volo giornaliero da Roma Fiumicino sempre per il capoluogo della Georgia. I voli, giornalieri, saranno operati in collaborazione con i partner di joint venture Delta – Air France, KLM e Alitalia. Una volta giunti negli Stati Uniti, i passeggeri italiani potranno proseguire il proprio viaggio con voli in coincidenza verso circa 200 destinazioni in tutti gli Stati Uniti, i Caraibi e oltre.
“L’Italia rappresenta il terzo mercato per traffico tra Europa e Nord America, con più di 5.500 passeggeri trasportati a tratta ogni giorno – ha commentato Frederic Schenk, Regional Sales Manager Delta per il Sud Europa -. Atlanta, d’altra parte, è il nostro principale hub, dal quale operiamo più di 1.000 voli al giorno, e l’aeroporto più trafficato del mondo. I collegamenti per Atlanta permettono ai nostri passeggeri di raggiungere il sud-est degli Stati Uniti o, con una coincidenza, praticamente ogni destinazione del Paese, grazie al capillare numero di aeroporti serviti da Delta da questo hub”.

Trasporti-Italia.com – 15/05/2019

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CMA CGM ha attivato una linea short sea che collega l’Adriatico con l’Algeria

14 Maggio 2019

Vengono impiegate tre portacontainer da 1.300 teu

La compagnia di navigazione francese CMA CGM ha attivato ieri, con la partenza della portacontainer Tilly Russ dal porto sloveno di Koper, il nuovo servizio di linea settimanale Adrinaf che collega direttamente i porti del Mare Adriatico con l’Algeria. Sulla rotta vengono impiegate tre portacontenitori da 1.300 teu.
La rotazione del servizio, che viene completata in 21 giorni, tocca i porti di Koper, Venezia, Rijeka, Bar, Malta, Skikda, Malta, Catania, Ancona, Koper

InforMare – 14/05/2019

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Bretella ferroviaria per Tessera. Ok dal piano industriale di Fs

di Mitia Chiarin

Il potenziamento delle connessioni tra l’aeroporto Marco Polo di Tessera e la stazione di Mestre ha trovato conferme nel nuovo piano industriale di Ferrovie dello Stato, presentato poco meno di una settimana fa a Roma. Un piano industriale con una prospettiva fino al 2023. Nelle slide di sintesi del piano di Ferrovie si trova la conferma dei progetti di collegamento ferroviario con gli aeroporti di Venezia, Bologna, Catania e Genova, a partire dal 2020 con un «nuovo modello di integrazione di reti e servizi». Una conferma del progetto tanto caro alla Save di Enrico Marchi per la bretella ferroviaria che all’altezza di Dese si deve staccare dalla linea Venezia-Trieste per scendere fino in aeroporto. Ma resta un mistero il tracciato. Non ci sono ancora conferme per le ipotizzate modifiche al progetto decise in un vertice. Le modifiche riguarderebbero lo stop alla bretella a cappio, una stazione di testa e non passante e un doppio binario per il collegamento ferroviario con la linea Venezia-Trieste fino al Marco Polo. Enrico Marchi, presidente di Save, aveva subito levato la sua voce contraria: «O si realizza l’ultimo progetto, che per noi è confermato ed è in fase avanzata, compreso il cappio e la stazione passante oppure non si fa nulla», ha detto il presidente della società di gestione dell’aeroporto. Ma da mesi si vociferava di possibili modifiche frutto dell’azione del nuovo governo. Alla vicenda si stanno interessando vari parlamentari. Il deputato Pd Nicola Pellicani sta meditando una serie di atti parlamentari per ottenere certezze dal governo Lega-M5s sul tracciato del progetto. A livello locale se il collegamento ferroviario con l’aeroporto finora non ha trovato ostacoli, anche per l’appoggio del sindaco Brugnaro, che vuole a questo punto anche una fermata stadio, visto che la bretella corre a fianco a quella autostradale passando accanto ai terreni del quadrante, si segnalano anche le preoccupazioni per il futuro dei residenti di Dese, con un nucleo di case che si troverebbero chiuse tra linea tradizionale e bretella, che sollecitano un confronto sul progetto con la comunità alla periferia della Municipalità di Favaro. Per la bretella ferroviaria di collegamento all’aeroporto sono già disponibili 513 milioni di euro sui 680 milioni previsti per il costo degli interventi con una progettazione affidata a Italferr, società del gruppo Ferrovie. Il costo previsto per il solo intervento relativo al collegamento ferroviario per Tessera si aggirerebbe sui 400 milioni di euro.

La Nuova di Venezia – 14/05/2019

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Economia: Regione contro burocrazia e per sbloccare opere pubbliche

13 Maggio 2019

La Regione è impegnata a rimuovere gli ostacoli che frenano la ripresa nel settore delle costruzioni anche attraverso la norma ‘Semplifica FVG’: si proporrà di sciogliere i vincoli burocratici esistenti a danno anche dell’attività delle professioni, in particolare quella degli ingegneri.

A evidenziarlo, l’assessore regionale alle Attività produttive, intervenuto, assieme all’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, al 50. anniversario della costituzione dell’Ordine degli ingegneri di Pordenone (OdI PN), celebrato nel capoluogo della destra Tagliamento, a Palazzo Montereale Mantica.

In cinquant’anni (l’OdI PN è stato costituito nel gennaio del 1969) l’Italia è profondamente cambiata, così come la realtà pordenonese, che in quegli anni, quando fu costituita la Provincia, stava vivendo un periodo di grande sviluppo industriale.

Al contrario oggi stiamo addirittura vivendo un clima che parrebbe essere ostile alle imprese, alle associazioni, alle categorie: a chi vuole fare. c si dovrebbe invece porre l’obiettivo di far ripartire il Paese, così come il Friuli Venezia Giulia.

Per fare questo, per fare sì che l’economia ricominci a correre, occorrerebbe eliminare i troppi vincoli che tuttora frenano la ripresa e lo sviluppo.

Questo Paese, ma anche il Friuli Venezia Giulia, per ripartire e ricoprire lo svantaggio che abbiamo con gli altri Paesi, dovrebbe poter reinvestire anche nelle infrastrutture, per produrre redditività e occupazione.

E se in Italia sono fermi e inutilizzati 26 miliardi di risorse destinate alle opere pubbliche, che potrebbero generare investimenti per 90 miliardi di euro, nel Friuli Venezia Giulia, sempre a causa della burocrazia, giacciono nei Comuni 900 milioni di euro, che dovrebbero essere impiegati soprattutto per opere di viabilità e infrastrutturali.

Con questi obiettivi, oltre a quello di semplificare la burocrazia, sempre nel settore delle opere pubbliche, la Regione si è mossa per ottenere dallo Stato fondi destinati agli interventi da impiegare a fronte dei gravi fenomeni meteorologici che hanno colpito il Friuli Venezia Giulia lo scorso autunno.

Si tratta di 370 milioni di euro, che saranno impiegati sul territorio.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia/Notizie dalla Giunta – 13/05/2019

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Nasce il comitato scientifico del Freight Leaders Council per studiare il futuro della logistica

Un pool di accademici di eccellenza per studiare i nuovi trend e il futuro della logistica: nasce il comitato scientifico di Freight Leaders Council composto da Pierluigi Coppola (Università di Roma Tor Vergata), Luca Lanini e Francesco Timpano (Università Cattolica di Milano), Vittorio Marzano (Università degli studi di Napoli Federico II), Marco Melacini e Damiano Frosi (Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”- Politecnico di Milano), Luca Persia e Andrea Campagna (Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica – Università La Sapienza di Roma).

“Ho cominciato fin dalla mia elezione” – ha dichiarato Massimo Marciani di Freight Leaders Council – “a lavorare per la costituzione di questo Comitato Scientifico di fondamentale importanza per supportare l’attività di studio e ricerca che da sempre contraddistingue l’azione del Freight Leaders Council. Ringrazio i professori che hanno accettato di accompagnare e condividere lo studio dei fenomeni con la nostra associazione. Ora più che in passato diventa fondamentale creare un legame forte e stabile fra il mondo accademico e l’industria logistica per rendere finalmente questo settore sostenibile e una risorsa fondamentale per il nostro Paese”.

Il Comitato ha l’obiettivo di supportare il Freight Leaders Council, l’associazione che riunisce le aziende leader della filiera logistica, nell’attività di ricerca, indagine e studio delle problematiche inerenti al trasporto sostenibile delle merci e la logistica in generale. Il FLC, di contro, metterà a disposizione delle Università la conoscenza delle necessità e dei processi relativamente non solo ai soci ma a tutto l’ecosistema logistico che gravita intorno all’associazione. Sono previste inoltre collaborazioni che coinvolgeranno giovani laureandi in materie inerenti all’attività del Freight Leaders Council.

Il primo incontro del Comitato Scientifico è previsto per il 18 giugno e affronterà il tema dello sviluppo della logistica condivisa.

Trasporti-Italia.com – 13/05/2019

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Industria: produzione +1% nel trimestre

10 Maggio 2019

Nonostante il calo della produzione industriale dello 0,9% a marzo, il primo trimestre 2019 si chiude con una crescita dell’1% rispetto ai tre mesi precedenti, la prima dal quarto trimestre 2017. Lo comunica l’Istat. Rispetto a marzo 2018, i dati corretti per gli effetti di calendario mostrano un calo dell’1,4% (-3,1% nei dati grezzi). Sono in crescita solo beni strumentali (+0,1% sul mese, +1,2% su anno). Calano beni di consumo (rispettivamente -2,3% e -1%), i beni intermedi (-0,3% e -1,9%) e energia (-0,4% e -5,9%).

L’Arena – 10/05/2019

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Hapag-Lloyd varierà la rotazione del servizio Adria Express

Il porto di Venezia verrà toccato due volte

Dal prossimo 20 maggio con partenza dal porto di Damietta la Hapag-Lloyd varierà la rotazione del servizio Adria Express (ADX) che collega i porti dell’Adriatico centro-settentrionale con il porto egiziano e quello greco del Pireo. Sulla rotta la compagnia di navigazione tedesca impiegherà tre proprie portacontainer da 1.700 teu.
La nuova rotazione toccherà in sequenza i porti di Damietta, Koper, Venezia, Pireo, Rijeka, Venezia, Ancona e Damietta. Sinora la rotazione del servizio tocca in successione i porti di Damietta, Pireo, Ancona, Koper, Rijeka, Venezia e Damietta.

InforMare – 10/05/2019

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Volotea riprende i voli da Lampedusa e Pantelleria

Nei prossimi giorni Volotea riprenderà i collegamenti estivi da Pantelleria e Lampedusa. L’11 maggio sarà operativo il collegamento da Pantelleria a Bergamo, con due frequenze settimanali nel periodo di maggior traffico, il sabato e la domenica e da Lampedusa a Bergamo (sempre due frequenze settimanali). Dal 25 maggio sarà poi disponibile la rotta Lampedusa-Verona, con due frequenze a settimana, e dal 1° giugno da Lampedusa verso Genova (1 volta a settimana, il sabato) e Torino (due volte a settimana). Diventano così 5 i collegamenti da Lampedusa verso il Nord Italia, dopo la ripresa ad aprile del volo per Venezia. Da Bergamo sarà poi disponibile dal 31 maggio il volo per Olbia, fino a 9 frequenze settimanali nei periodi di più intenso traffico per un totale di 33.000 biglietti in vendita). Non vanno poi dimenticati i voli esclusivi Volotea per la Croazia: dal 4 giugno si ricomincia a volare per Spalato mentre, dal giorno successivo, per Dubrovnik. 

Trasporti-Italia.com – 10/05/2019

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Fs, Piano industriale 2019-2023: 58 miliardi di investimenti, previsto anche un nuovo polo logistico

Presentato stamani a Roma il nuovo Piano Industriale 2019-2023 di Ferrovie dello Stato da Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale, e Gianluigi Castelli, Presidente. Presenti il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.
Sul fronte merci, il Piano parte dai 50 milioni di tonnellate trasportate nel 2018 sui circa 24mila chilometri di rete ferroviaria italiana.
All’interno dei 58 miliardi di investimenti previsti nel triennio, saranno messe in campo risorse per la manutenzione industriale: + 4 miliardi tra Rfi, Anas, Trenitalia e Polo Mercitalia con un piano per la maintenance business merci.
Fs sta lavorando infatti per la creazione di un grande polo logistico dedicato esclusivamente alla manutenzione dei carri merci. E’ previsto l’acquisto di 100 nuovi locomotori e 714 carri.
Prevista inoltre l’emissione di Green Bond anche per il trasporto merci, una novità in Ue.

Il piano prevede anche nuovi collegamenti con aeroporti e porti connessi con la rete ferroviaria nazionale, come Catania, Venezia, Bologna, Genova, nonché il potenziamento con il porto di Civitavecchia.
Sul fronte digitalizzazione si prevedono ulteriori 2 miliardi per gli investimenti in nuovi servizi digitali con l’automazione della manutenzione dell’infrastruttura e con l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel settore logistico.
Il core business mira ad escludere in modo progressivo il trasporto su gomma per il lungo raggio.

Fs si sta muovendo anche attraverso grandi progetti di rigenerazione urbana, in questo momento spicca il lavoro su Milano: nel 2030 la città diventerà uno dei più importanti centri urbani d’Europa. Seguiranno Firenze, con un’area di lavoro di 600mila metri quadri, che si trasformerà nel nuovo cuore pulsante della città.
A Roma, hanno spiegato da Fs, si vive ancora un gap di visione: il focus è sulla Tiburtina dove si sta progettando “la città del futuro” con nuovi punti di interessi per ridisegnare completamente la zona, essendo un centro nevralgico per il trasporto della Capitale.

Nel corso della presentazione è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte: “Il Governo condivide gli obiettivi di Fs, che oggi ha presentato un Piano molto ambizioso – ha detto Conte -. Parliamo di una realtà che rappresenta una delle eccellenze del Paese di cui condividiamo la visione d’insieme che mira a sviluppare il sistema di trasporti e logistico di un Paese “Porta d’Europa”.

Trasporti-Italia.com – 10/05/2019

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