Navi passeggeri, GNV e ABB avviano il progetto di risparmio energetico dei sistemi di condizionamento

6 Marzo 2019

Avviato un progetto di risparmio energetico dei sistemi di condizionamento a bordo delle navi passeggeri. Lo annunciano GNV e ABB che hanno completato il retrofit – unico nel suo genere – di una tecnologia che ottimizza le prestazioni dell’impianto di condizionamento (HVAC), che genera il riscaldamento, la ventilazione e il raffreddamento dell’aria a bordo della M/N La Suprema.

A differenza dei sistemi di efficienza tradizionali che si concentrano sulla propulsione principale, il sistema di Chiller Optimization si focalizza sul carico elettrico richiesto per il sistema di condizionamento nelle parti hotel e accomodation delle navi passeggeri.

I risultati pilota del progetto dimostrano che il sistema permette di risparmiare circa 70 MWh al mese, pari al 18% del consumo di energia a bordo della M/N La Suprema.

“Questo è un primo esempio dell’efficientamento che è possibile applicare alle navi quando gli armatori si affidano alle soluzioni ABB per la digitalizzazione, la connettività e la tecnologia Smart Sensor – ha dichiarato Daniele Patuelli, Vicepresidente, ABB Marine & Ports Italy – La nostra strategia prevede per lo shipping un futuro elettrico, digitale e connesso e soluzioni di risparmio energetico che aiutino gli armatori a ottenere benefici di sostenibilità. Grazie a questa visione, la strategia ABB rappresenta una pietra miliare importante per l’industria marittima”.

Trasporti-Italia.com – 06/03/2019

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L’aeroporto di Venezia è il migliore d’Italia e l’undicesimo al mondo

Il Marco Polo di Venezia, secondo il report Best Airport 2019 – la classifica dei migliori aeroporti a livello internazionale stilata da eDreams sulla base delle opinioni espresse da 80.000 viaggiatori – risulta essere il migliore terminal in Italia. L’aeroporto lagunare è al primo posto della classifica italiana e all’11/O posto del ranking mondiale, a un’incollatura dalla top ten. Il miglior aeroporto al mondo è il Changi di Singapore.

In Italia, l’aeroporto di Venezia ha totalizzato il punteggio assoluto più alto con un overall airport rating di 4 punti, ed è arrivato undicesimo a livello internazionale per un solo centesimo di punto di differenza fuori dalla top ten. Il primo posto assegnato al Marco Polo è direttamente collegato al programma di sviluppo infrastrutturale previsto dal Master Plan 2012-2021, che prevede investimenti complessivi per 900 milioni di euro, 474 dei quali già realizzati. «Per il nostro aeroporto si tratta di un riconoscimento importante perché corrisponde al giudizio dei passeggeri, vale dire dei destinatari finali di ogni nostra azione e servizio» – afferma Monica Scarpa, ad del Gruppo Save -. È una grande soddisfazione vedere riconosciuto il lavoro che da anni Save sta portando avanti, in collaborazione con tutti gli operatori e gli enti aeroportuali, attraverso un sempre più capillare programma di customer experience reso ancora più sfidante dalla presenza concomitante di cantieri per la realizzazione di nuove strutture, conservando praticamente inalterata la regolare operatività dello scalo.

Il Gazzettino – 06/03/2019

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Ciclabile sull’Adige, lavori al via

5 Marzo 2019

Con parcheggio scambiatore, panchine e giostre. Esultano i sei ex leghisti.

Avviato il cantiere per la realizzazione della pista ciclabile Concadirame, Granzette e Boara Polesine, costola del più ampio progetto “Destra Adige”. Dalla scorsa settimana, infatti, le ruspe hanno iniziato a spianare quello che presto diverrà il parcheggio scambiatore per gli amanti del cicloturismo, dove i visitatori potranno posteggiare l’auto in uno degli undici parcheggi e poi iniziare una salutare pedalata lungo un percorso di oltre 52 chilometri fra Badia e San Martino di Venezze lungo il fiume Adige.

Nel piazzale a Concadirame, che fungerà da “tappa iniziale” del percorso, verranno installati nuovi giochi per bambini all’interno del parco pubblico, gestito dall’associazione Ida Galante di Concadirame. Non mancherà la cartellonistica con le bacheche con le informazioni turistiche e le panchine lungo il tracciato di Concadirame-Granzette. Sarà posizionata una panchina anche di fronte ai ruderi del vecchio campanile e dell’antica chiesetta, visibili con l’acqua bassa nell’alveo dell’Adige.

E i sei ex consiglieri comunali leghisti (Stefano Raule, Nicola Marsilio, Giancarlo Andriotto, Luca Gabban, Andrea Denti e Fabio Benetti) rivendicano il progetto. “La pista ciclabile – scrivono – avrà un ruolo determinante per la mobilità ecosostenibile del capoluogo, visto che il percorso lungo le frazioni rodigine si collegherà con le altre ciclabili preesistenti e si potrà raggiungere il centro storico in tutta comodità e sicurezza”.

”Siamo molto soddisfatti che sia andato avanti questo progetto – aggiungono – abbiamo sempre lavorato con il massimo dell’impegno per la città, cercando in tutti i modi di fare qualcosa di buono per la comunità. Per noi è un orgoglio”.

La Voce di Rovigo.it – 05/03/2019

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Tav, nasce Comitato per il Sì Lombardia

2 Marzo 2019

Nasce in Lombardia il Comitato per il Sì alla Tav, l’Alta Velocità fra Torino e Lione, con la regia dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano Piefrancesco Maran. Alla riunione, in corso al Grattacielo Pirelli, sede del Consiglio Regionale, partecipano, tra gli altri, Regina De Albertis, presidente dei giovani imprenditori dell’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori, Alexei Da Pastro, direttore generale di Beni Stabili, il rettore del Politecnico Ferruccio Resta, la parlamentare varesina del Pd Lia Quartapelle, e il consigliere regionale Carmela Rozza (Pd). I docenti Ennio Cascetta (Università di Napoli) e Renato Mazzoncini (Politecnico di Milano), già amministratore delegato delle Fs, hanno presentato uno studio sull’infrastruttura insieme al commissario straordinario per la Torino Lione Paolo Foietta. Da oggi parte la raccolta di firme per un referendum e un primo evento a supporto dell’iniziativa è in programma a Brescia per il prossimo 16 marzo.

L’Arena – 02/03/2019

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Consiglio metropolitano: 2,7 milioni di euro per piste ciclabili, mezzi e manutenzioni

1 Marzo 2019

Approvata venerdì la variazione di bilancio. «La gestione di questo ente è un caso unico in Italia»

Il Consiglio metropolitano ha approvato venerdì una variazione di bilancio che mette 2,7 milioni di euro a disposizione per piste ciclabili, acquisto di nuovi mezzi pubblici, manutenzioni di strade e scuole della Città metropolitana. Approvati all’unanimità i tre ordini del giorno.

I fondi

Un risultato a cui si è giunti grazie alle entrate derivanti da trasferimenti regionali, 2,7 milioni di euro, di cui 2,4 da destinare alle aziende di trasporto pubblico locale e che verranno utilizzati per  il rinnovo di automezzi sia di Atvo che di Actv. Ulteriori 240 mila euro derivano, invece, dall’approvazione di un progetto comunitario a cui partecipa la Città metropolitana di Venezia come partner denominato “Icarus” relativo alla mobilità sostenibile e che si pone come obiettivo quello di migliorare le connessioni intermodali alla costa per i cittadini e turisti provenienti dall’entroterra.

«Caso unico»

«La gestione di questo ente è un caso unico in Italia – ha spiegato il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro -. Altri colleghi sindaci non ci credevano quando lo raccontavo. I bilanci e i milioni in più che entrano in cassa e che gestisce la nostra ragioneria, non sono frutto di tassazione ma di una buona gestione. Abbiamo lavorato dando priorità al bilanci, gestendo partite come la cessione delle quote della Save e la manutenzione delle scuole, dei ponti e delle strade, mettendo mano ad ambiti che da anni non registravano interventi».

Icarus

Il progetto prevede anche investimenti in acquisto di rastrelliere per biciclette da collocare nelle stazioni ferroviarie di San Donà di Piave e Punta Sabbioni. È poi è previsto l’acquisto di due rack da collocare all’esterno degli autobus di linea (Atvo) per favorire, per la prima volta sul territorio metropolitano, la possibilità di caricare la propria bici sui mezzi del trasporto pubblico. Un’altra maggiore entrata di 74.844,00 euro deriva da somme introitate dal Comune di Camponogara su violazioni codice della strada, che per convenzione possono esser riversate alla Città metropolitana e destinate a interventi di manutenzione straordinaria su strade provinciali che insistono nel Comune di Camponogara.

La ripartizione delle altre risorse

La variazione approvata dal Consiglio metropolitano prevede, inoltre, che ulteriori 242.000 euro derivanti dal risparmio su gara assicurazioni per 192 mila euro, e risparmi spesa personale dirigenti per 50 mila euro vengano così suddivisi: 70.000 euro per integrare una nuova voce di bilancio, manutenzione ordinaria su immobili concessi in locazione alla Città metropolitana di Venezia, al fine di consentire di siglare con il Comune di Venezia, una concessione annuale per utilizzo, previa relativa manutenzione, di spazi prestigiosi (circa 550 metri quadrati) all’interno dell’Arsenale di Venezia, da destinare, per alcuni periodi dell’anno, a specifici laboratori di studio per studenti del polo nautico di Venezia e, per altra parte dell’anno, a manifestazioni di carattere promozionale delle attività produttive, museali e culturali dell’area metropolitana di Venezia. Altri 5.000 euro sono stanziati per il compenso del collegio dei revisori per il triennio 2019/2021, 49.000 da utilizzare per la manutenzione scolastica con interventi urgenti di sostituzione  serramenti al Volterra di San Donà di Piave, come richiesto dal dirigente del servizio edilizia scolastica, e 118.000 andranno, infine, ad integrazione del fondo di riserva.

Altre spese

La delibera approvata oggi dal Consiglio metropolitano dà copertura anche nel 2021 ad uno studio di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento denominato “Completamento percorso ciclabile da Portegrandi a Ca’ Sabbioni, nel Comune di Quarto d’Altino, Marcon e Venezia” del valore di 3milioni, già previsto nell’attuale piano triennale opere pubbliche per il biennio 2019 e 2020, per un importo complessivo di 2 milioni di euro. Approvato anche l’adeguamento del piano triennale delle opere pubbliche per dare copertura ai maggiori oneri previsti per la ristrutturazione del liceo Montale di San Donà di Piave (previste 16 nuove aule e 1 nuova palestra con tribuna), quantificati in 1,2 milioni di euro, di cui 200 mila posti a carico del Comune di San Donà (in corso di reperimento da parte del Comune) e 1 milione a carico della Città metropolitana di Venezia.

Venezia Today – 01/03/2019

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Porto: il comitato di gestione promuove le strategie per Venezia e Chioggia

Il piano 2018-2020 prevede di migliorare l’accessibilità nautica, ferroviaria, stradale e digitale degli scali. Tra gli interventi c’è l’arretramento della banchina nell’area Montesyndial

Migliorare l’accessibilità nautica, ferroviaria, stradale e digitale. Migliorare la sostenibilità ambientale delle attività portuali al fine di garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile del sistema portuale di Venezia e Chioggia. Nel corso della riunione del comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale di mercoledì è stata approvata all’unanimità la prima revisione del piano operativo triennale 2018 – 2020, che conferma le strategie finalizzate a promuovere la crescita e lo sviluppo del sistema dei porti di Venezia e Chioggia.

Scavi e navigazione

Nel corso del 2018 l’ente è stato impegnato nella fase di gestione e attuazione dei progetti europei e nella fase di avvio di nuovi progetti approvati nell’ambito della programmazione europea 2014-2020, per un totale di contributi gestiti pari a oltre 34 milioni di euro. Sotto il profilo dell’accessibilità nautica, sono stati avviati i lavori di escavo del canale Malamocco Marghera per garantirne la navigabilità, e sono stati adottati ausili immateriali e digitali per favorire la sicurezza e l’operatività della navigazione.

Arretramento banchina Montesyndial

Altrettanta attenzione è stata riservata all’accessibilità ferroviaria e all’accessibilità stradale, sia sotto il profilo infrastrutturale, sia sotto il profilo operativo. Particolare rilievo assume l’approvazione da parte della Regione del Veneto, in via definitiva, del progetto di arretramento della banchina del canale Industriale Ovest in corrispondenza dell’area di Montesyndial. L’arretramento, di 35 metri dell’attuale sponda, è contestuale alla realizzazione di una nuova banchina. L’intervento è volto a garantire la piena accessibilità nautica in sicurezza e alle navi che devono raggiungere le aree più interne del canale stesso, anche in presenza di navi ormeggiate in banchina Liguria e banchina Emilia, nonché sulla sponda dell’area Montesyndial.

Terminal Lng

Approvata all’unanimità l’attività svolta per lo sviluppo del progetto di un terminal costiero di stoccaggio di Lng nel canale sud. L’investimento complessivo è stimato in circa 105 milioni di euro e ha ottenuto un importante co-finanziamento europeo pari a circa 18,5 milioni di euro. Nel corso della seduta sono stati espressi pareri positivi da tutti i membri del comitato di gestione relativamente all’esito dei lavori della commissione consultiva di Venezia e di Chioggia sul rilascio delle autorizzazioni per la fornitura di servizi specialistici, complementari e accessori al ciclo delle operazioni portuali, per l’anno 2019, nei rispettivi porti.

Venezia Today – 01/03/2019

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Al via i lavori sul Canalbianco

Ulteriori 260 mila euro messi a disposizione dalla Regione Veneto nel tratto compreso tra la conca di Bussari e quella di Baricetta e tra Fenil del Turco e Ceregnano

Nei giorni scorsi sono stati affidati i lavori relativi alle difese esistenti in destra e sinistra orografica del fiume Canalbianco, nel tratto compreso tra la conca di Bussari e quella di Baricetta, per la ripresa di numerosi movimenti franosi. I lavori in destra orografica saranno eseguiti tra gli stanti 161 e 162 in località Fenil del Turco (Comune di Rovigo), mentre quelli in sinistra tra gli stanti 164 e 165 nel Comune di Ceregnano.

“L’intervento di difesa idraulica, per il quale abbiamo impegnato 260mila euro – sottolinea l’assessore regionale alla Difesa del Suolo Gianpaolo Bottacin -, è finalizzato al recupero funzionale dei presidi di sponda pesantemente interessati da dissesti franosi causati in prevalenza dagli effetti prodotti dal moto ondoso delle bettoline che transitano nel corso d’acqua”. Il Canalbianco è anche un’importante via di navigazione; costituisce il terzo e più lungo tratto dell’Idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco Po di Levante e collega il porto di Mantova con il mare Adriatico.

È prevista una pulizia preliminare, l’espurgo delle materie franate e giacenti in alveo e la successiva fornitura di materiale lapideo da salvaripa per la ricostruzione del petto a fiume. “La tipologia costruttiva – dettaglia l’assessore – è analoga a quella già impiegata in interventi simili, fornendo risultati positivi e duraturi nel tempo. I lavori saranno eseguiti operando direttamente dalla terraferma mediante macchina escavatrice idraulica”. I lavori saranno avviati in primavera con una stima di durata di 150 giorni.

“Come per molti altri lavori che si stanno avviando in queste settimane – conclude Bottacin –, con questo ulteriore intervento confermiamo che per l’amministrazione Zaia la sicurezza idraulica ha valore prioritario. Pertanto continuiamo a investire importanti risorse per dare massima attuazione a quel piano generale da quasi tre miliardi di euro, predisposto con il professor D’Alpaos, del quale abbiamo già completato o avviato centinaia di interventi per circa 900 milioni di euro”.

RovigoOggi.it – 01/03/2019

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Mare: funzioni pubbliche e shipping al centro del terzo incontro del Cluster marittimo italiano

Si è tenuto nella sede del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera a Roma il terzo incontro del Cluster marittimo italiano, rappresentato dalla Federazione del sistema marittimo italiano (Federazione del Mare) e dai Propeller Club nazionali, con i vertici delle amministrazioni marittime militari e civili.

Il workshop “Funzioni pubbliche, shipping e marittimità” è stato introdotto da Umberto Masucci, presidente dell’International Propeller Clubs. Si sono poi tenuti gli interventi del Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, l’Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Giovanni Pettorino, del Comandante in Capo della Squadra Navale, l’Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, del Direttore generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, Mauro Coletta, del Direttore Generale di AssArmatori, Alberto Rossi. I lavori sono stati conclusi da Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare e di Confitarma.

Mario Mattioli ha affermato che “senza il Registro Internazionale oggi non saremmo qui a parlare dei successi della nostra flotta mercantile, la quale – nonostante la crisi dei mercati che dura da più di dieci anni – è ancora in grado di competere sui mercati internazionali”.
“Grazie alla legge 30 del 1998 la flotta di bandiera italiana è più che raddoppiata (con posizioni di leadership o di assoluto rilievo nei settori più sofisticati, quali unità Ro-Ro, navi da crociera, navi per prodotti chimici e petroliferi) ed è tornata ad essere competitiva nei traffici internazionali e nel grande cabotaggio dove l’occupazione italiana e comunitaria in venti anni è aumentata del +140%. Oggi le navi di bandiera italiana sono al primo posto in Europa per numero di marittimi italiani e comunitari occupati”.

Infine, il Presidente Mattioli ha messo in evidenza la necessità di “un Ministero del Mare che possa raggruppare tutte le competenze oggi frazionate in più ministeri ed ha sottolineato l’incongruenza delle divisioni all’interno delle varie attività marittime, divisioni, dalle quali derivano difficoltà di coordinamento che penalizzano l’azione regolatoria delle funzioni pubbliche competenti e di fatto ostacolano la semplificazione normativa che tutti gli operatori richiedono. Ciò naturalmente va a detrimento della competitività delle attività marittime italiane”.

Erano presenti tra gli altri Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale, i vertici di Assonave, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedepiloti, e Ucina, nonché esponenti dei maggiori centri portuali e logistici italiani, riuniti nell’International Propeller Club.
L’occasione ha testimoniato ancora una volta l’unità del Cluster marittimo pubblico e privato e la comune volontà di promuovere in Italia la marineria, secondo le tradizioni e gli interessi del Paese.

Trasporti-Italia.com – 01/03/2019

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Porto Nogaro: Pizzimenti, già al lavoro per ripristinare navigabilità

“L’incidente occorso a Porto Nogaro rappresenta un fatto legato ad una particolare ed eccezionale situazione atmosferica: un vento a 60 nodi (100 km/h) e la mareggiata non rappresentano certo condizioni ordinarie per garantire una navigazione in sicurezza verso il Porto”.

Lo precisa l’assessore alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, in merito all’incidente avvenuto sabato 23 febbraio, chiarendo che lo stesso è occorso in questo contesto di eccezionalità atmosferica.

“Senza entrare nel merito della conseguente ordinanza dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto Nogaro, che ha ridotto il pescaggio da 6,2 a 5,5 metri, obiettivo primario della Regione ora è quello di ripristinare il prima possibile le condizioni di sicurezza e, quindi, le condizioni affinché i parametri del pescaggio massimo possano tornare a 6,20 metri sul livello del medio mare” assicura Pizzimenti.

“Per questa ragione – evidenzia l’assessore – i nostri uffici stanno lavorando con le altre le strutture regionali coinvolte per garantire un intervento di somma urgenza da attivarsi già con l’arrivo dei necessari mezzi nautici all’inizio della prossima settimana”.

Secondo Pizzimenti “se si conosce la Laguna, risultano completamente fuori luogo le valutazioni di chi confonde interventi strutturali, quali quelli di dragaggio di questi anni, che hanno comportato l’intero rifacimento degli argini del canale per il ripristino dell’asta fluviale, con la necessità di garantire costantemente fondali all’imbocco del canale che storicamente, come in molte altre aree del sistema costiero, non possono ritenersi mai stabili ma, al contrario, necessitano di interventi continui seppur economicamente di sicuro minor impatto economico”.

“La Regione – aggiunge Pizzimenti – affronterà già nei prossimi giorni un primo intervento d’urgenza per spostare 10mila metri cubi all’entrata del canale e, successivamente, ma in perfetta continuità, a conclusione di un inter lunghissimo e sicuramente impegnativo sotto il profilo ambientale, potrà riprendere e completare i lavori già previsti che potranno garantire la miglior navigabilità al porto”.

“È chiaro però – conclude Pizzimenti – che se si pensa che questi interventi siano definitivi, non si coglie la complessità di problemi che sono dell’intero sistema costiero italiano e per la cui risoluzione questa Amministrazione ha inteso concludere lo studio morfologico della laguna e avviare, da subito, una progettualità di ampio respiro, anche di tipo infrastrutturale”.

Da ultimo, per tornare all’emergenza determinatasi nel periodo di maree più critico dell’anno, Pizzimenti assicura che il progetto dell’intervento urgente è già pronto e che sabato l’Ufficio marittimo di San Giorgio di Nogaro, già coinvolto dalla Direzione infrastrutture in questi giorni, riceverà il progetto dell’intervento e le necessarie richieste autorizzative per l’inizio dei lavori.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – 01/03/2019

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