Mobilita’. Prima sperimentazione in Italia di Ferrovie dello Stato a tariffe differenziate. De Berti: “Puntiamo sulla Vicenza-Schio per favorire l’utilizzo del trasporto pubblico locale”

8 Marzo 2019

E’ stata presentata oggi a Palazzo Balbi la sperimentazione del Gruppo FS, al via dal 9 marzo per un anno, che prevede sulla tratta ferroviaria che collega Vicenza a Schio l’applicazione di tariffe ridotte differenziate in base all’orario. In particolare, negli orari di fascia “morbida” – vale a dire dalle 9.01 alle 16.59 e dalle 20.01 alle 5.59 – i cittadini potranno viaggiare a tariffe dimezzate.

A presentare l’innovativo progetto, primo in Italia nel suo genere, Elisa De Berti, assessore regionale a infrastrutture e trasporti, e Maria Annunziata Giaconia, Direttore Divisione Passeggeri Regionale, in rappresentanza dell’AD di Trenitalia. La sperimentazione garantisce che nelle fasce orarie non di punta gli utenti possano viaggiare a tariffe dimezzate. Tale incentivo riguarda 21 treni sui 34 attivi sulla tratta. Questo non andrà a modificare né gli orari del servizio né le tariffe per la corsa semplice negli orari di punta; resteranno pure invariati gli importi degli abbonamenti, già basati su di una tariffa scontata.

“Abbiamo scelto la Vicenza-Schio – ha sottolineato l’assessore De Berti – perché è una tratta molto frequentata in un territorio che negli anni si è dimostrato molto sensibile al trasporto pubblico locale. Tra un anno verificheremo i risultati e valuteremo in quali tratte secondarie poter estendere l’esperienza”. “La Regione del Veneto – ha precisato – punta a potenziare il servizio su questa linea e ha richiesto a RFI di inserirla tra le linee da elettrificare al fine di poter attuare il progetto condiviso con i sindaci del territorio chiamato ‘30-30-30’: 30 km in 30 minuti ogni 30 minuti”.

Presenti, infatti, alla presentazione anche i sindaci e rappresentanti delle amministrazioni locali interessati dal progetto che tocca i territori di Vicenza, Monticello Conte Otto, Dueville, Villaverla, Montecchio Precalcino, Sarcedo, Thiene, Zanè, Marano Vicentino e Schio.

“La sperimentazione – ha sottolineato l’assessore regionale – è solo la prima di una serie di iniziative innovative che intendiamo mettere in atto con l’obiettivo di sostenere il trasporto pubblico locale e far sì che le persone siano sempre più incentivate e motivate ad abbandonare il mezzo privato per utilizzare il treno. Ricordo che entro il 2013 in Veneto, in base all’accordo che abbiamo sottoscritto a gennaio 2018, Trenitalia rinnoverà l’intera flotta oggi composta da 110 convogli”.

“In dettaglio, – chiude De Berti – da contratto, nel 2020 è prevista la consegna di 10 Pop (modello da 300 posti) e 15 Rock (modello da 700 posti), nel 2021 8 Pop e 12 Rock, nel 2022 7 Pop e 13 Rock e nel 2023 6 Pop e 7 Rock. Della fornitura da contratto un paio di mezzi del 2020 saranno consegnati entro fine 2019”.

Regione Veneto – Comunicato stampa N° 361 del 08/03/2019

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Infrastrutture. De Berti: “Sulla SR Padana Inferiore dal ministro Toninelli un segnale importante”

“Prendo atto della dichiarazione del ministro Toninelli e accolgo con favore questa importante notizia”. Questo il commento dell’Assessore regionale a lavori pubblici, infrastrutture e trasporti Elisa De Berti in merito alla notizia data oggi dal Ministro delle infrastrutture e trasporti Toninelli che ha risposto ad un’interrogazione sulla Strada Regionale 10 “Padana inferiore”.

“Il passaggio formale delle strade in ANAS – continua l’assessore De Berti – permetterà di procedere con la realizzazione della Grezzanella (il cui progetto esecutivo è in fase di conclusione da parte di Veneto Strade) a Villafranca di Verona e il primo stralcio funzionale della variante alla S.R. 10, Legnago-Carceri (Veneto Strade sta redigendo il definitivo di tutto il tracciato da Legnago a Carceri e realizzerà anche il progetto esecutivo del primo stralcio funzionale). Si tratta in entrambi i casi di opere sollecitate dal territorio e attese da molti anni, nonché oggetto di molte mozioni e ordini del giorno approvati in consiglio regionale nel corso di questo mandato. Auspico che questa pubblicazione avvenga quanto prima per dar seguito velocemente all’apertura dei cantieri”.

Regione Veneto – Comunicato stampa N° 352 del 08/03/2019

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Assaeroporti: bene i passeggeri, in forte calo le merci

Sono cresciuti del 4,9% a gennaio i passeggeri sugli aeroporti italiani, raggiungendo un totale di 11.967.496 unità. Secondo i dati di Assaeroporti, inoltre, i movimenti sono saliti del 5% a 110.692 unità mentre le merci hanno riportato un forte calo, pari all’8,8%, scendendo a 80.310 tonnellate. Molto bene i due principali aeroporti italiani, Fiumicino e Malpensa: il primo ha registrato un incremento del 4,7% per un totale di 2.757.993 passeggeri mentre per il secondo l’aumento è stato del 9,6% con 1.756.698 passeggeri. In calo invece sia Ciampino (-1,4% a 459.458 passeggeri) sia Linate (-4,5% a 640.846 passeggeri). Tra gli scali che hanno riportato i maggiori incrementi: Bologna (+7,1% con 641.484 passeggeri), Cagliari (+10,5% con 255.433 passeggeri), Lamezia Terme (+10,9% con 167.183), Napoli (+7,7% con 573.356), Palermo (+6,5% con 398.924), Venezia (+8,6% con 615.500) e Verona (+7,6% con 206.963 passeggeri).

Trasporti-Italia.com – 08/03/2019

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Ferrovie: Fs italiane consegna la prima locomotiva Elettrica a Mercitalia Rail

Fs Italiane consegna a Mercitalia Rail la prima delle 40 nuove locomotive elettriche TRAXX E494, prodotte nello stabilimento di Vado Ligure (SV) da Bombardier Transportation.

Le nuove locomotive TRAXX E494 fanno parte del contratto siglato a dicembre 2017 da Mercitalia Rail e Bombardier, che prevede la consegna di cinque locomotive al mese, con il completamento della fornitura entro ottobre di quest’anno e l’opzione di ulteriori 20 unità nei mesi successivi, per un investimento di circa 180 milioni di euro.

I mezzi avranno una potenza massima di trazione di 6,4 MW e una forza di trazione di 320 kN e consentiranno a Mercitalia Rail di offrire ai clienti treni merci con caratteristiche tecniche superiori rispetto agli attuali convogli, garantendo i migliori standard di confort e sicurezza ai propri macchinisti.

Grazie alla presenza di sistemi frenanti autogenerativi e all’innovativo sistema “Eco-mode”, le locomotive avranno consumi energetici significativamente inferiori rispetto agli standard attuali.

“Le nuove locomotive – ha dichiarato Marco Gosso Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics – insieme a quelle interoperabili già ordinate da TX Logistik costituiscono il nostro investimento più importante. Un investimento del valore complessivo di circa 400 milioni di euro che ci permetterà di rinnovare, nel prossimo biennio, circa un terzo della flottalocomotive di proprietà per poter offrire ai nostri clienti maggior capacità di trasporto e servizi più affidabili e puntuali”.

Trasporti-Italia.com – 08/03/2019

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Approvato il bilancio di esercizio 2018 di Cav autostrade

7 Marzo 2019

Cav, la società che gestisce la tangenziale di Mestre, la bretella per l’aeroporto ed un tratto di passante A4, ha approvato il bilancio di esercizio per l’anno 2018. I risultati sono positivi sia sotto l’aspetto economico-finanziario sia per quanto riguarda la gestione autostradale e i dati di traffico. L’esercizio, in particolare, si è chiuso con un utile al netto delle imposte di 23,4 milioni di euro (contro i 17,3 dell’anno precedente), mentre il valore della produzione è pari a 162,9 milioni di euro, con un aumento di 4 milioni (+2,5%) rispetto al 2017 (allora fu di 158,9 milioni).

Pedaggi

I ricavi da pedaggio (al netto di iva e del canone di concessione Anas) ammontano a 139,9 milioni di euro, per un aumento del 2,19% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda gli altri proventi autostradali il loro valore complessivo è di 7,1 milioni di euro (6,9 nel 2017) così suddivisi: 4,3 milioni per proventi da royalties su attività svolte nelle aree di servizio; 2,1 milioni da compartecipazioni delle altre società autostradali ai costi di esazione; 0,7 milioni per recupero spese.

Traffico

Nel 2018 i veicoli dell’intera tratta autostradale in concessione sono stati 72.351.079 (nel 2017: 71.343.429) registrando un aumento dell’1,41%. Considerando i dati suddivisi tra traffico leggero e traffico pesante, le auto sono passate da 56.050.492 nel 2017 a 56.509.698 nel 2018, in aumento del +0,81%, i mezzi pesanti invece erano 15.292.937 nel 2017, mentre nel 2018 sono stati 15.841.381 (+3,59%). I dati sono comprensivi dei volumi non paganti relativi al tratto liberalizzato della A57: stazioni di Venezia-Mestre, Mira-Oriago, Mirano-Dolo, stimati in circa il 15% sul totale annuo. Per quanto riguarda le agevolazioni tariffarie, invariata per il 2018 l’applicazione del sistema di abbonamenti sul percorso Mirano/Dolo-Padova est. Il numero di residenti nei comuni di Mirano, Dolo, Mira, Spinea e Pianiga che ne hanno usufruito è stato di 364 (+19% rispetto al 2017) per un totale annuo di 23.345 transiti.

Incidenti

Nel 2018 gli incidenti registrati nell’intero sistema in concessione sono stati 270 (240 nel 2017). Di questi, 169 hanno coinvolto veicoli leggeri con un aumento del 14,97% rispetto al 2017 (147 incidenti), mentre 101 hanno coinvolto mezzi pesanti con un aumento dell’8,60% rispetto al 2017 (93). Il “tasso di sinistrosità”, ovvero il rapporto tra numero di incidenti e i chilometri complessivamente percorsi (cosiddetti “veicoli chilometro”) è stato di 14,85, con un incremento rispetto al 2017 dell’11,38%. Per quanto riguarda gli incidenti con feriti, il tasso di sinistrosità nel 2018 si attesta sul valore di 6,93 (126 contro i 106 del 2017), inferiore rispetto al tasso nazionale di 7,10 (fonte: AISCAT). Per quanto riguarda il computo delle persone ferite, il tasso di sinistrosità è di 10,94 (199 contro le 161 del 2017), inferiore all’indice nazionale del 12,06.

Investimenti

Nel corso del 2018 sono stati completati alcuni interventi previsti riguardanti prevalentemente aspetti legati alla sicurezza stradale e all’informazione all’utenza, come i lavori di installazione di attenuatori d’urto in corrispondenza degli svincoli della A57-Tangenziale di Mestre, Raccordo Marco Polo e A4 e lavori di fornitura e posa in opera di strutture per l’accesso alla base dei portali dotati di pannello a messaggio variabile e telecamere installate su palo. Tra le attività straordinare, si ricorda l’installazione di più di 400 lampade di illuminazione a led lungo la tangenziale.

Venezia Today – 07/03/2019

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Zone economiche speciali, arriva la firma dei Comuni polesani

Attraverso il documento, il sindaco di Occhiobello avvierà l’iter affinché il Governo possa far partire il procedimento che potrebbe portare a 2,4 miliardi di investimento.

Sarà il sindaco Daniele Chiarioni a mettere la firma, il prossimo 15 marzo, nella lettera di intenti per la costituzione di una Zes (Zone economiche speciali) nell’area metropolitana di Venezia e Rovigo.

Già approvata dalla giunta, la lettera creerà una prospettiva condivisa di sviluppo economico tra sedici Comuni della provincia di Rovigo e, per il Comune di Venezia, le zone censuarie di Porto Marghera, Campalto, Murano, Arsenale, Zona Portuale e Tronchetto.

“Dobbiamo muoverci in sintonia e con una certa celerità – anticipa il sindaco di Occhiobello – la scadenza del 2020 e la revisione della mappatura da parte della Commissione europea potrebbero comportare la fine di un’opportunità, va fatto un salto per agevolare investimenti e dare nuova identità a questo territorio”.

Il documento ha l’obiettivo di invitare il Governo affinché, entro il 31 dicembre 2019, sia avviato il procedimento per l’istituzione di una Zes comprendente il territorio dei Comuni sottoscrittori.

Le previsioni fornite da Confindustria sono di 26.600 posti di lavoro tra diretti e indiretti, 2,4 miliardi di euro di investimento (6,2 milioni per ettaro) e la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente.

I Comuni coinvolti nella firma sono: Bergantino, Ceneselli, Trecenta, Bagnolo di Po, Fiesso Umbertiano, Polesella, Canaro, Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo, Salara, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Melara.

RovigoOggi.it – 07/03/2019

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Il Tar: Pedemontana, inammissibili i ricorsi contro la Regione Veneto

Il governatore: sentenza che definisce con chiarezza come il percorso giuridico adottato sia stato, corretto.

di Redazione Online

Il Tar dichiara inammissibili i ricorsi contro la Regione Veneto. La sentenza è stata depositata dal Tar del Veneto sui due ricorsi proposti da Salini Impregilo, con intervento di Codacons e di alcuni privati, contro Regione Veneto, Consorzio stabile Cis e Spa Superstrada Pedemontana Veneta. Per il presidente Veneto, Luca Zaia, è «una sentenza che definisce con chiarezza come il percorso giuridico adottato per la realizzazione della Pedemontana Veneta sia, e sia stato, corretto. Ricordo che, affrontando questo dossier — osserva Zaia — abbiamo coinvolto la Corte dei Conti, l’Anac e l’Avvocatura dello Stato. Ho nominato Commissario per l’opera il vice avvocato generale dello Stato Marco Corsini e abbiamo affrontato tutte le procedure in maniera legittima e trasparente. Ora il Tar riconosce la pulizia e correttezza assoluta dei procedimenti adottati».

Le domande respinte

Il Tar del Veneto, ricorda Zaia, ha dichiarato inammissibili i ricorsi sotto vari profili, ha respinto tutte le domande di condanna della Regione Veneto al risarcimento danni e ha disposto che il ricorrente risarcisca alla Regione Veneto le spese di giustizia. Il Tar, tuttavia, non si è fermato alla questioni processuali, ma ha esaminato anche il merito della controversia, dando atto in modo analitico che le modifiche apportate alla concessione nel 2017 dalla Regione Veneto «non comportano un nuovo equilibrio economico dell’operazione a favore della concessionaria, né comportano una diversa allocazione dei rischi tra le parti». Secondo il Tar del Veneto, inoltre, «il Terzo atto convenzionale ha avuto come effetto soltanto quello di contribuire ad un chiaro equilibrio dell’allocazione dei rischi nell’ambito del rapporto concessorio esistente»; «l’allocazione del rischio della domanda sulla concedente è stato espressamente previsto e voluto proprio dall’Ati di cui la ricorrente era capogruppo e mandataria».

Corriere del Veneto – 07/03/2019

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Dialogo per l’intermodalità

6 Marzo 2019

Un’organizzazione che lavora per un trasporto integrato, nel segno di grande sfide: internazionalizzazione, sostenibilità, potenzialità del digitale e partecipazione ai tavoli di lavoro politici e istituzionali. L’analisi di Guido Grimaldi, presidente Alis.

Costituita nel 2016, Alis, Associazione Logistica dell’Intermodalità sostenibile, è una realtà in forte crescita, in termini di capacità aggregativa e di azione nell’ambito della politica del trasporto. Facciamo il punto con il presidente Guido Grimaldi.

Quali sono i principali obiettivi per il 2019?

«Pur essendo, già oggi, comunemente riconosciuta come la più importante e la più rappresentativa nel settore della logistica e del trasporto in Italia, punteremo all’ulteriore sviluppo della reta associativa. Abbiamo dato vita ad un importante processo di internazionalizzazione con la neocostituita Alis Europe, u n a articolazione dell’Associazione nata in primo luogo per rafforzare l’attività di monitoraggio e indirizzo delle politiche comunitarie, quindi per fornire un servizio di assistenza ai nostri associati di maggiore qualità per il trasporto merci internazionale e, infine, per estendere ad altre realtà europee che desiderano sviluppare nuovi traffici e nuove sinergie nel nostro Paese, l’opportunità di entrare a far parte del nostro cluster. Nell’ambito delle iniziative finanziarie a favore delle imprese associate, abbiamo definito le linee procedurali di attuazione con Mediocredito Centrale e Monte dei Paschi di Siena per l’accesso al Tranched Cover Alis. Una prima linea di finanziamento, pari a 110 milioni, è già attiva e contiamo, nei prossimi mesi, di attivarne altre fino al raggiungimento dei 500 milioni di euro preventivati. Grazie alla casella di posta elettronica dedicata finance@alisservice.it, stiamo interloquendo molto rapidamente con tutti i nostri associati al fine di dare concretezza a ogni fase di richiesta di accesso al credito. Massima attenzione, poi, al Contratto collettivo nazionale del lavoro: un obiettivo di primaria importanza per l’Associazione. Alis, al fine di tutelare e vigilare sui processi inerenti gli accordi collettivi, ha predisposto un Comitato tecnico permanente che lavorerà di concerto con lo studio legale LabLaw. Sono due i fronti di azione».

Quali?

«Da una parte, proseguiremo nell’intensa attività, rivelatasi fino a oggi vincente, di coinvolgere in ogni occasione possibile gli uffici e le articolazioni dei ministeri competenti per le materie strettamente attinenti alle attività dei nostri soci. Dall’altra, Alis ha intenzione di presentare su scala euromediterranea le potenzialità del sistema trasportistico, portuale, logistico e commerciale del nostro Paese ai delegati politico-istituzionali e agli operatori economici esteri. La dualità di approccio ci consentirà di dare seguito al nostro programma nella maniera più rapida ed efficace possibile. Alis continuerà a mettersi a disposizione del Governo, attraverso un intenso dialogo con i massimi esponenti dei ministeri, volto a favorire le istanze degli associati e la nascita di nuovi scambi e linee commerciali».

Quali sono le priorità per ottenere un sistema logistico più efficiente?

«È necessario investire a livello infrastrutturale con porti e interporti sempre più sicuri ed efficienti, migliorando la viabilità ed eliminando ostacoli negli snodi e nelle arterie principali. È fondamentale che i soci Alis continuino in questo percorso di sviluppo delle nuove tecnologie per la riduzione delle emissioni – obiettivo principale della nostra Associazione – e sono orgoglioso di rappresentare un cluster che ha ridotto le emissioni di oltre 1.200.000 tonnellate di CO2. Sarà altresì fondamentale continuare a investire in navi, treni e mezzi sempre più efficienti. Il combinato strada/mare e strada/ferro, l’ottimizzazione delle connessioni intermodali dei nodi logistici e la relativa implementazione delle reti Ten-t, sono gli elementi cardine per u n a strategia realmente efficace in materia di trasporto. Negli ultimi mesi, per esempio, ci siamo concentrati molto sui processi di sburocratizzazione e abbiamo sensibilizzato il mondo istituzionale e quello imprenditoriale a u n a maggiore digitalizzazione di alcuni processi operativi. Stiamo lavorando alla sperimentazione e all’implementazione del Cmr elettronico che certamente consentirà lo scambio armonizzato di informazioni e di dati nella catena logistica. Molli dei nostri associati hanno iniziato un periodo di test sperimentandone i vantaggi: ottimizzazione dei costi, interscambio dati real time, efficientamento degli oneri amministrativi e tracciabilità della merce trasportata. Occorre dunque agire sotto il profilo della semplificazione e della trasparenza, anche per arginare la concorrenza sleale».

Qual è la vostra posizione sul fronte delle politiche europee?

«È evidente la necessità di una maggiore uniformità nelle normative delle attività di autotrasporto a livello europeo e, attraverso il nostro servizio Legalia, stiamo monitorando tutta l’attività legislativa in corso sia a livello nazionale che europeo. Ma le priorità di questo comparto economico Alis ha deciso di affrontarle anche in modo settorializzato, affidando alle proprie commissioni tecniche – all’interno delle quali siedono i più importanti operatori a livello nazionale e internazionale – l’analisi di singole criticità di settore. Lo scopo è quello di individuare delle priorità sulle quali agire in modo concreto. Siamo convinti che le commissioni Affari europei, Trasporto intermodale, Trasporto internazionale, Porti e infrastrutture, Ambiente & Energy saving, Trasporto liquidi alimentari, la commissione Merci pericolose, rifiuti e trasporti eccezionali potranno analizzare i principali temi di attualità, offrendo ai tecnici ministeriali qualificate soluzioni di tipo operativo».

Il Giornale/Industria – Febbraio 2019

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All’aeroporto di Trieste l’aereo cargo Ilyushin IL76

Atterrato nei giorni scorsi al Trieste Airport l’Ilyushin IL76, aereo russo che, per le sue dimensioni eccezionali, è considerato uno dei più grandi aeromobili da trasporto cargo al mondo. Lungo 46,59 metri, alto 14,76 metri con un’apertura alare di 50,50 metri e un peso massimo al decollo di 195 tonnellate, l’aereo appartiene alla flotta del vettore russo Volga-Dnepr Airlines, compagnia specializzata da oltre 25 anni in trasporti aerei extra-large – recentemente insignito del “Best Heavy Lift Air Cargo Carrier” 2019 -, che vanta una flotta di 17 aerei tra cui 12 Antonov AN124 e 5 Ilyushin IL76. Il volo è arrivato al Trieste Airport da Jeddha ed è ripartito poi per Dushanbe, la capitale del Tajikistan con un carico di 35 tonnellate di attrezzature ed equipement industriale Made in Italy. La spedizione è stata organizzata in collaborazione con lo spedizioniere internazionale Samer&co Shipping.
Per il Trieste Airport, il settore cargo è un ambito in forte evoluzione e con ottime prospettive di crescita. Nel 2018 lo scalo ha processato 420 tonnellate di merci, in aumento del 36% rispetto al 2017. L’Ilyushin IL76, progettato in Unione Sovietica come aereo quadrimotore militare da trasporto truppe, ha effettuato il primo volo nel 1971 e dal 1982 è stato adattato e destinato per la prima volta all’aviazione civile per il trasporto di merci su tratte a lungo raggio (fino a 4.000 km a pieno carico).

Trasporti-Italia.com – 06/03/2019

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Fs Sistemi Urbani presenta all’IHIF i progetti di rigenerazione urbana per Roma e Venezia

FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) presenta alla 22esima edizione dell’International Hotels Investment Forum (IHIF) di Berlino i progetti di rigenerazione urbana per Roma e Venezia.

Nello specifico è stato illustrato il bando di gara per la vendita del lotto C1 di Roma Tiburtina in cui con destinazione turistico-ricettiva e commerciale e il progetto di rigenerazione in ambito urbano della stazione Venezia Mestre dove è prevista un’operazione di ricucitura urbana con Marghera che prevede anche la realizzazione di 14.000 metri quadri di nuove volumetrie con funzioni commerciali e turistico-ricettive.

Nell’ambito della manifestazione Sistemi Urbani ha preso parte anche alla breakout session “Italy Awakes: How the Largest Untapped Real Estate Pool in Europe is Coming to Market” con Confindustria Alberghi, Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR (Gruppo Cassa depositi e prestiti), Agenzia ICE e Borgo Egnazia sul tema delle opportunità di investimento nel settore turistico nel nostro Paese.

“Il Gruppo FS Italiane, attraverso FS Sistemi Urbani – ha sottolineato Carlo De Vito, Presidente di FS Sistemi Urbani, durante l’incontro – presenta al mondo degli investitori del turismo una serie di opportunità per realizzare, in prossimità delle principali stazioni ferroviarie, strutture ricettive nelle più importanti città italiane che, grazie all’Alta Velocità, sono diventate veri e propri centri per tutte le attività economiche”.

Trasporti-Italia.com – 06/03/2019

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