Un’organizzazione che lavora per un trasporto integrato, nel segno di grande sfide: internazionalizzazione, sostenibilità, potenzialità del digitale e partecipazione ai tavoli di lavoro politici e istituzionali. L’analisi di Guido Grimaldi, presidente Alis.
Costituita nel 2016, Alis, Associazione Logistica dell’Intermodalità sostenibile, è una realtà in forte crescita, in termini di capacità aggregativa e di azione nell’ambito della politica del trasporto. Facciamo il punto con il presidente Guido Grimaldi.
Quali sono i principali obiettivi per il 2019?
«Pur essendo, già oggi, comunemente riconosciuta come la più importante e la più rappresentativa nel settore della logistica e del trasporto in Italia, punteremo all’ulteriore sviluppo della reta associativa. Abbiamo dato vita ad un importante processo di internazionalizzazione con la neocostituita Alis Europe, u n a articolazione dell’Associazione nata in primo luogo per rafforzare l’attività di monitoraggio e indirizzo delle politiche comunitarie, quindi per fornire un servizio di assistenza ai nostri associati di maggiore qualità per il trasporto merci internazionale e, infine, per estendere ad altre realtà europee che desiderano sviluppare nuovi traffici e nuove sinergie nel nostro Paese, l’opportunità di entrare a far parte del nostro cluster. Nell’ambito delle iniziative finanziarie a favore delle imprese associate, abbiamo definito le linee procedurali di attuazione con Mediocredito Centrale e Monte dei Paschi di Siena per l’accesso al Tranched Cover Alis. Una prima linea di finanziamento, pari a 110 milioni, è già attiva e contiamo, nei prossimi mesi, di attivarne altre fino al raggiungimento dei 500 milioni di euro preventivati. Grazie alla casella di posta elettronica dedicata finance@alisservice.it, stiamo interloquendo molto rapidamente con tutti i nostri associati al fine di dare concretezza a ogni fase di richiesta di accesso al credito. Massima attenzione, poi, al Contratto collettivo nazionale del lavoro: un obiettivo di primaria importanza per l’Associazione. Alis, al fine di tutelare e vigilare sui processi inerenti gli accordi collettivi, ha predisposto un Comitato tecnico permanente che lavorerà di concerto con lo studio legale LabLaw. Sono due i fronti di azione».
Quali?
«Da una parte, proseguiremo nell’intensa attività, rivelatasi fino a oggi vincente, di coinvolgere in ogni occasione possibile gli uffici e le articolazioni dei ministeri competenti per le materie strettamente attinenti alle attività dei nostri soci. Dall’altra, Alis ha intenzione di presentare su scala euromediterranea le potenzialità del sistema trasportistico, portuale, logistico e commerciale del nostro Paese ai delegati politico-istituzionali e agli operatori economici esteri. La dualità di approccio ci consentirà di dare seguito al nostro programma nella maniera più rapida ed efficace possibile. Alis continuerà a mettersi a disposizione del Governo, attraverso un intenso dialogo con i massimi esponenti dei ministeri, volto a favorire le istanze degli associati e la nascita di nuovi scambi e linee commerciali».
Quali sono le priorità per ottenere un sistema logistico più efficiente?
«È necessario investire a livello infrastrutturale con porti e interporti sempre più sicuri ed efficienti, migliorando la viabilità ed eliminando ostacoli negli snodi e nelle arterie principali. È fondamentale che i soci Alis continuino in questo percorso di sviluppo delle nuove tecnologie per la riduzione delle emissioni – obiettivo principale della nostra Associazione – e sono orgoglioso di rappresentare un cluster che ha ridotto le emissioni di oltre 1.200.000 tonnellate di CO2. Sarà altresì fondamentale continuare a investire in navi, treni e mezzi sempre più efficienti. Il combinato strada/mare e strada/ferro, l’ottimizzazione delle connessioni intermodali dei nodi logistici e la relativa implementazione delle reti Ten-t, sono gli elementi cardine per u n a strategia realmente efficace in materia di trasporto. Negli ultimi mesi, per esempio, ci siamo concentrati molto sui processi di sburocratizzazione e abbiamo sensibilizzato il mondo istituzionale e quello imprenditoriale a u n a maggiore digitalizzazione di alcuni processi operativi. Stiamo lavorando alla sperimentazione e all’implementazione del Cmr elettronico che certamente consentirà lo scambio armonizzato di informazioni e di dati nella catena logistica. Molli dei nostri associati hanno iniziato un periodo di test sperimentandone i vantaggi: ottimizzazione dei costi, interscambio dati real time, efficientamento degli oneri amministrativi e tracciabilità della merce trasportata. Occorre dunque agire sotto il profilo della semplificazione e della trasparenza, anche per arginare la concorrenza sleale».
Qual è la vostra posizione sul fronte delle politiche europee?
«È evidente la necessità di una maggiore uniformità nelle normative delle attività di autotrasporto a livello europeo e, attraverso il nostro servizio Legalia, stiamo monitorando tutta l’attività legislativa in corso sia a livello nazionale che europeo. Ma le priorità di questo comparto economico Alis ha deciso di affrontarle anche in modo settorializzato, affidando alle proprie commissioni tecniche – all’interno delle quali siedono i più importanti operatori a livello nazionale e internazionale – l’analisi di singole criticità di settore. Lo scopo è quello di individuare delle priorità sulle quali agire in modo concreto. Siamo convinti che le commissioni Affari europei, Trasporto intermodale, Trasporto internazionale, Porti e infrastrutture, Ambiente & Energy saving, Trasporto liquidi alimentari, la commissione Merci pericolose, rifiuti e trasporti eccezionali potranno analizzare i principali temi di attualità, offrendo ai tecnici ministeriali qualificate soluzioni di tipo operativo».
Il Giornale/Industria – Febbraio 2019
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