I vertici regionali di Confindustria, Pan, Zobele e Giudiceandrea replicano ai dubbi espressi dai ministri Toninelli e Fraccaro sull’infrastruttura
Gli industriali trentini e altoatesini si schierano contro lo stop al tunnel del Brennero ventilato dal ministro Riccardo Fraccaro e ora anche dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: «Bloccare il tunnel del Brennero provocherebbe un’infarto europeo».
Stefan Pan, Enrico Zobele, Federico Giudiceandrea: «Così si mettono a rischio la sostenibilità sociale, ambientale ed economica».
«Il tunnel del Brennero è un’opera strategica per il futuro del nostro territorio. Metterla in discussione significa mettere a rischio la sostenibilità sociale, ambientale ed economica della regione – e significa provocare un infarto europeo, perché il Brennero è lo snodo centrale che collega il nord e il sud dell’Europa», dicono gli industriali in una nota congiunta rispondendo ai dubbi sull’opera avanzati in questi giorni dal ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, e dal ministro per i Rapporti col Parlamento, Riccardo Fraccaro.
Nella nota si spiega perché l’infrastruttura è importante: «Sostenibilità sociale: reti e infrastrutture di collegamento diventano sempre più decisive. Permettono a persone, dati e merci di spostarsi, favoriscono la competitività internazionale delle imprese locali e quindi garantiscono il mantenimento di posti di lavoro sul territorio. Sostenibilità ambientale: per spostare il trasporto merci da gomma a ferro servono infrastrutture ferroviarie competitive. Il tunnel del Brennero con le relative tratte di accesso è decisivo per rilanciare e rendere maggiormente attrattivo la ferrovia anche per le imprese». Poi continuano: «Siamo i primi a volere realizzare le grandi opere nel pieno rispetto del territorio, perché in questi territori ci viviamo anche noi. Allo stesso tempo dobbiamo far capire a tutti la rilevanza strategica delle reti di collegamento. Sono sempre più decisive: non solo per la competitività, ma per la sopravvivenza stessa di un territorio. Chi non è raggiungibile, chi non può permettersi di essere aperto al mondo, sparisce: vale per le nostre imprese, ma vale anche per i territori in cui viviamo e lavoriamo», afferma il Presidente di Confindustria Trentino Alto Adige e Vice-Presidente nazionale con delega alle Infrastrutture, Stefan Pan.
Sulla stessa linea i due Presidenti di Confindustria Trento, Enrico Zobele, e Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea: «Se vogliamo fare del bene al nostro Paese e al nostro territorio, non possiamo permetterci di frenare o addirittura di paralizzare le nostre imprese. Facciamo del bene al nostro Paese se permettiamo alle nostre imprese di correre e di sprigionare appieno la loro energia, ed è per questo che non possiamo dire di no ai grandi corridoi infrastrutturali!»
Trentino – 01/11/2018
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