Venezia: crescono i passeggeri che possono usare i varchi elettronici

4 Luglio 2018

Si amplia il numero di passeggeri che possono usare i varchi elettronici, i cosidetti e-gates, dall’aeroporto di Venezia. Adesso infatti li potranno utilizzare anche i possessori di passaporti biometrici australiani e della Corea del Sud in partenza e in arrivo all’aeroporto Marco Polo di Venezia, purché maggiori di 14 anni. Paesi che si aggiungono ad Unione europea e Stati Uniti, i cui cittadini in possesso di passaporto digitale possono già utilizzare i varchi elettronici. L’aeroporto Marco Polo di Venezia continua quindi a investire in questa nuova tecnologia che permette un tempo di attesa ai controlli decisamente inferiore.

Trasporti-Italia.com – 04/07/2018

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Rixi incontra Mattioli per individuare azioni di rafforzamento del sistema marittimo italiano

Il 3 luglio 2018, Mario Mattioli, Presidente di Confitarma, ha incontrato Edoardo Rixi, Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Nel corso dell’incontro, molto aperto e cordiale, sono state trattate varie tematiche del settore marittimo e in particolare: l’esigenza di riaffermare l’importante ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e anche nell’interscambio con i paesi del Nord Africa; la necessità di una politica di unità del sistema che tenga conto anche dei porti; l’urgenza di semplificazione delle regole per rendere più efficaci gli investimenti in grandi opere e l’opportunità di costituire un tavolo permanente di confronto con la filiera degli stakeholder interessati al fine di individuare gli interventi prioritari sui quali agire prontamente per rafforzare il sistema marittimo italiano.

Trasporti-Italia.com – 04/07/2018

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Alta velocità, alleanza con la Regione

3 Luglio 2018

Sboarina: «Occasione per risultati concreti». De Berti: «Verona nodo cruciale della Tav e Toninelli ha già detto sì al Brennero…»

L’obiettivo è mettere attorno a un tavolo, che potrebbe riunirsi già entro la fine del mese, sindaco, parlamentari, assessori e consiglieri regionali veronesi. «Bisogna lavorare tutti insieme per il bene della città, al di là delle distinzioni politiche».

Ieri, nella sala Pasetto di Palazzo Barbieri, il sindaco Federico Sboarina ha incontrato l’assessore a Lavori pubblici, infrastrutture e trasporti Elisa de Berti e un gruppo di consiglieri veronesi a Palazzo Ferro Fini. All’invito hanno risposto Orietta Salemi (Pd), Stefano Casali e Andrea Bassi (Centro destra Veneto), Alessandro Montagnoli (Lega), Manuel Brusco (M5S) e Stefano Valdegamberi (Misto). I politici veronesi eletti in Regione si sono detti favorevoli a lavorare insieme per il bene del territorio. L’incontro di ieri in Comune segue quello avvenuto nei giorni scorsi con i parlamentari.

Ai consiglieri regionali presenti Sboarina ha esposto l’agenda delle priorità. «Al primo posto», fa sapere il sindaco, «c’è il tema delle infrastrutture, alta velocità, cui è collegata anche la partita del parco allo Scalo merci e la variante della statale 12. Dopo la Conferenza dei servizi il percorso è delineato… Ora bisogna assolutamente accelerare per poter accedere ai finanziamenti».Un altro argomento di «fondamentale importanza», aggiunge il sindaco, «è quello della cultura, soprattutto in vista della candidatura di Verona a capitale italiana della cultura nel 2021, e un altro obiettivo sul quale dobbiamo spingere tutti insieme», ribadisce Sboarina, «è quello di aggiudicarci l’adunata nazionale degli alpini nel 2020».

Nel suo incontro con i consiglieri regionali il sindaco ha ribadito anche l’interesse sul tema dell’autonomia. «Quali saranno i prossimi passaggi? Come Comune vogliamo capire che ruolo possiamo avere nel percorso indicato dal presidente Zaia». Un altro fronte comune è quello della regolamentazione delle grandi strutture commerciali. A tale proposito Sboarina fa sapere che sull’Ikea «si è aperto un confronto per trovare una soluzione, al di là degli aspetti tecnico-normativi che ostacolano la soluzione della Marangona». E aggiunge: «Si stanno valutando altre zone, riducendo il commerciale».

Da parte sua, l’assessore De Berti si è soffermata sulla questione dell’alta velocitàalta capacità ferroviaria, opera sulla quale pesa la spada di Damocle delle decisioni del nuovo ministro alle infrastrutture Toninelli. «Il ministro ha firmato, congratulandosi, il documento che dà via libera al tratto del Brennero… Quindi, se dice sì alla Fortezza-Verona perché non dovrebbe farlo per quanto riguarda la direttrice est-ovest? Verona è un nodo importantissimo per quanto riguarda la movimentazione delle merci e questo tratto è fondamentale per raggiungere i porti. Sarebbe paradossale», esclama De Berti, «dover costruire nuove strade per trasportare le merci su gomma dopo che sono arrivate a Verona sui vagoni».

A Palazzo Barbieri, l’assessore regionale ha anche fatto presente che «il completamento dell’alta velocità avrebbe anche il beneficio di liberare la linea ferroviaria storica sull’asse Verona-Venezia che verrebbe così dedicata ai treni per i pendolari, con un potenziamento del servizio».

Quanto all’iter della nuova statale 12, l’assessore De Berti assicura il massimo interessamento per accelerare l’operazione. «Veneto strade farà quanto prima il progetto definitivo da mettere nelle mani dell’Anas».

L’Arena – 03/07/2018

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Fvg-Stato: incontro Fedriga-Toninelli su A4 e Porti

Infrastrutture e trasporti: questi i temi sul tavolo all’odierno incontro tenutosi a Roma tra il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il ministro a Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli.

“Un’occasione – commenta Fedriga – per affrontare in via preliminare i numerosi argomenti sui quali i Governi regionale e nazionale sono chiamati a lavorare assieme, penso in primo luogo al rinnovo della concessione autostradale per la A4 e alla gestione di un’Autorità di Sistema Portuale che, nel contesto dell’ultima riforma, ha vissuto una transizione di competenze”.

Questioni che, in ragione della loro complessità, necessiteranno di ulteriori approfondimenti.

“Proprio al fine di dare seguito a quanto avviato stamane, ho pertanto invitato il ministro Toninelli in Friuli Venezia Giulia. L’auspicio – conclude Fedriga – è di affrontare le sfide future in piena sintonia con l’Esecutivo nazionale, rispondendo alle istanze del territorio con un approccio pragmatico e dinamico”.

Regione Friuli Venezia Giulia/Notizie Dalla Giunta – 03/07/2018

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Porti: collaborazione Trieste e Cluster agroalimentare

Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e Parco Agroalimentare FVG Agri-Food

Il porto di Trieste guarda con interesse al segmento agroalimentare. È nata infatti una nuova collaborazione tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il Parco Agroalimentare FVG Agri-Food and Bioeconomy Cluster Agency, per sviluppare e promuovere le migliori strategie a supporto dello sviluppo del settore in ambito portuale e logistico.

“Trieste è un hub che fa sistema con le infrastrutture regionali e continua a puntare all’eccellenza della sua offerta” ha dichiarato il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino.

“Abbiamo deciso di avvalerci del supporto e dell’esperienza del Cluster Agroalimentare FVG, anche in vista della creazione di una nuova area dedicata al settore food nel nostro scalo, a cui stiamo lavorando”.

All’interno della struttura di Bagnoli della Rosandra (ex Wartsila) acquisita di recente dall’Interporto di Trieste, sono in corso di progettazione alcuni spazi attrezzati ad hoc per lo stoccaggio e l’organizzazione delle spedizioni alimentari refrigerate.

Si tratta di un primo nucleo di 2.000 mq di celle a temperatura controllata, su un totale di 76.000 mq di magazzini e 150.000 mq di piazzali, comprensivi di raccordo ferroviario collegato con la stazione di Aquilinia, che l’Interporto di Trieste ha a disposizione per sviluppare attività logistiche e manifatturiere. Le prime tipologie merceologiche ad alto valore aggiunto su cui si punterà saranno prodotti alimentari di alta qualità del settore vinicolo e lattiero-caseario, simboli del settore “food made in Italy” nel mondo.

Viste le opportunità di crescita che le nuove infrastrutture portuali offrono alle imprese di agroalimentare e di bioeconomia regionale, l’Agenzia di sviluppo del Cluster agroalimentare supporterà l’Authority giuliana mettendo a disposizione competenze e know how. “L’obiettivo – ha rimarcato il presidente del Cluster, Claudio Filipuzzi – è sviluppare un’attività sinergica volta a raccordare le nuove infrastrutture logistiche e operative alle catene del valore territoriali con proposte innovative sia dal punto di vista industriale che commerciale”.

Gli ambiti di collaborazione individuati dai due Enti andranno oltre il settore agroalimentare, includendo anche la creazione in ambito portuale di un terminal dedicato al biometano.

Ansa/Mare – 03/07/2018

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«Pedemontana, no agli sprechi il ministro Toninelli ha il piano B»

1 Luglio 2018

Jacopo Berti, capogruppo del M5S in Regione: «Va rivisto il quadro finanziario. Il Veneto non può pagare 12 miliardi in 39 anni, 5 dei quali utili netti per la Sis»

di Albino Salmaso

Pedemontana veneta: il M5S sta elaborando il piano B per ridurre l’impatto dell’autostrada da Montecchio a Spresiano. Finita la fase di ascolto dei comitati e dei sindaci del Trevigiano e del Vicentino, il capogruppo in consiglio regionale Jacopo Berti consegnerà il dossier al ministro Danilo Toninelli, che ha già aperto l’istruttoria sull’autostrada che dovrebbe essere consegnata nel 2020, ma è in grave ritardo a causa del blocco totale della galleria di Malo, mesa sotto sequestro dalla magistratura di Vicenza per la morte di un operaio. L’obiettivo è ridurre l’impatto sul territorio e «rivedere il piano finanziario con Sis per evitare che il Veneto in 39 anni versi 12 miliardi ai privati».

Berti non ama polemizzare, né dileggiare gli avversari e usa l’arma dell’ironia: «Non voglio deludere il governatore Zaia che ha incontrato il ministro Toninelli qualche giorno fa, ma dalle notizie che rimbalzano da Roma mi pare che si debba superare la narrazione da marcia trionfale. Mi risulta che il ministro Toninelli sia molto perplesso perché sul suo tavolo ci sono i nostri dossier, con una fotografia assai diversa della realtà rispetto a quella di Zaia. Se facciamo il bilancio, emerge che dal 2009 al 2018 sono stati realizzati solo 7 chilometri che apriranno al traffico tra Breganze e la Valdastico a fine ottobre. Nel frattempo siamo passati da 800 milioni a 2, 3 miliardi e alla fine saranno forse 3 con gli oneri. Agli inizi lo Stato doveva mettere solo 200 milioni, gli altri erano a carico del privato con il project, oggi il settore pubblico ha già stanziato 900 milioni».

Non tornano i calcoli sul volume di traffico: per la Sis erano 33 mila veicoli al giorno, per la Cassa depositi e prestiti e la Bei appena 15 mila poi tutto si è risolto grazie a uno studio che fissa a 27 mila i passaggi: l’ha realizzato la società dove lavora la figlia di Fasiol, alto dirigente della Regione. Passi per il conflitto di interessi, ma il punto è che sulla base di questi numeri, Zaia consente a Sis un contatto che farà spendere ai veneti 12, 1 miliardi di euro per 39 anni. Il guadagno netto del costruttore, pagate le tasse, sarà di 5 miliardi di euro. Garantiti e sicuri: questa è una follia», spiega Nicola Berti. «Mi pare un pessimo affare e non è giusto che le nostre famiglie paghino con le loro tasche l’avidità dei costruttori privati che non rischiano nulla: l’interesse pubblico va sempre tutelato».

«Il M5S combatte gli sprechi, le opere fatte male che divorano il territorio, ma non vogliamo bloccare le infrastrutture, chiediamo che costino come nel resto d’Europa. Perché negli altri paesi spendono meno e rispettano i tempi previsti dal contratto? Chiediamo solo di tornare alla normalità: per questo abbiano accostato la Pedemontana al Mose, che è l’emblema in Italia delle opere infinite e dannose. Non possiamo accettare che i costi aumentino dieci volte: per la Tav e gli ospedali la musica non cambia mai».

Come finirà il braccio di ferro? Nicola Berti non ha dubbi: «Zaia si deve rassegnare, gli interlocutori del ministro Toninelli in Veneto siamo noi, per il governatore della Lega c’è il massimo rispetto istituzionale ma è evidente che tra qualche settimana sarà pronto il piano B, con un progetto funzionale al territorio ma di minore impatto ambientale. Fra 39 anni ci saranno solo auto elettriche e con il pilota automatico: la Lega si deve aggiornare».

La Nuova di Venezia – 01/07/2018

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