Istituito il Nucleo mobilità ciclabile

5 Aprile 2018

Il nuovo ufficio si occuperà di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete di piste ciclabili.

Friuli Venezia Giulia Strade spa ha istituito formalmente il Nucleo mobilità ciclabile (NuMoC). Il nuovo ufficio sarà composto da personale competente in materia di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete di piste ciclabili e di gestione, progettazione e realizzazione della viabilità ciclabile d’interesse regionale.
Con l’istituzione del NuMoC, Friuli Venezia Giulia Strade, che da gennaio 2018 gestisce anche le strade ex provinciali assieme a quelle regionali, adempie a un indirizzo deliberato dalla Regione nel quadro delle politiche a supporto della mobilità in bicicletta.

IlFriuli.it – 05/04/2018

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Il Telepass diventa europeo: dall’Italia al Portogallo con un solo dispositivo

Grazie all’accordo tra Telepass, il gruppo francese Aprr/Area e la spagnola Pagatelia, i clienti italiani possono ora viaggiare liberamente sulla rete autostradale italiana, francese, spagnola e portoghese

Telepass, società del gruppo Atlantia controllata dalla holding Edizione della famiglia Benetton, lancia il Telepass Europeo per le auto.

Grazie all’accordo tra Telepass, il gruppo francese Aprr/Area e la spagnola Pagatelia, i clienti italiani possono ora viaggiare liberamente sulla rete autostradale italiana, francese, spagnola e portoghese. Questo nuovo servizio si aggiunge a quello, caso unico in Europa, dedicato ai mezzi pesanti (Telepass Eu) e  già in vigore da oltre un anno in Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Belgio, Polonia e Austria.

Con il nuovo Telepass Europeo per le auto, oltre al pedaggio è possibile pagare anche i parcheggi nelle città dei Paesi coperti dal servizio: alle principali città italiane come Milano, Roma, Torino, Firenze e Napoli si aggiungono 400 parcheggi in città europee tra cui Parigi, Madrid e Barcellona.

Grazie ai  servizi Telepass per veicoli leggeri e pesanti,  la società del gruppo Atlantia detiene  la leadership mondiale nei sistemi di pagamento del pedaggio autostradale. In particolare, l’azienda è leader della mobilità in Europa per effetto della propria innovativa piattaforma interoperabile che abbina la tecnologia a micro onde con quella satellitare, certificata di recente  in Belgio per i mezzi pesanti.

“Finalmente, grazie agli accordi con i nostri partners in Francia e Spagna – ha dichiarato Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia – possiamo estendere il servizio Telepass per le auto anche ai Paesi con una importante rete autostradale come appunto Francia e Spagna, come già avviene per i mezzi pesanti per i quali siamo in grado, unici in Europa, di offrire un servizio di pedaggio transfrontaliero in ben 7 Paesi europei. Con l’operazione Abertis, poi, ci aspettiamo un’ulteriore accelerazione della crescita nei sistemi di pedaggiamento e servizi associati ed un rafforzamento della nostra leadership”.

Accedere al nuovo “Telepass Europeo” è facile e veloce. Per i clienti Telepass, è sufficiente  richiedere l’attivazione sul proprio contratto Telepass Family presso i Punto Blu presenti sulla rete autostradale e ottenere il nuovo dispositivo. Per i nuovi clienti, invece, basterà sottoscrivere un contratto Telepass Family e contestualmente all’attivazione del nuovo servizio richiedere il dispositivo interoperabile. Dopo una prima fase di avvio, l’attivazione sarà possibile anche attraverso il sito www.telepass.com. Si tratta di un servizio pay per use, con un costo di attivazione di 6 euro e un canone aggiuntivo di 2,40 euro, solo nei mesi in cui viene varcata la frontiera. L’importo del pedaggio estero sarà fatturato e addebitato sul proprio conto corrente insieme al pedaggio italiano e con le stesse modalità.

La Tribuna di Treviso/Nordest Economia – 05/04/2018

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Acquisizione Italo, via libera dalla Commissione Ue: non ci sono problemi di concorrenza

Via libera della Commissione Ue all’acquisizione di Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori da parte della statunitense Global Infrastructure Management. Italo è l’operatore di alta velocità privato, che connette 19 stazioni in 14 città italiane.

Global Infrastructure Management è un investitore con base in Usa attivo nell’energia, trasporti, acqua e rifiuti. Per Bruxelles la proposta acquisizione non solleva problemi di concorrenza perché le società non sono attive nello stesso mercato o in mercati collegati verticalmente.

Trasporti-Italia.com – 05/04/2018

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Le merci sui binari dell’Alta velocità con il Frecciarossa

di Marco Morino

Trasportare le merci sui binari dell’Alta velocità. Se ne parla da tempo. Tra qualche mese, dal prossimo settembre per la precisione, il progetto diventerà realtà. Con il collegamento notturno Caserta-Bologna-Caserta. E tra i primi clienti a sperimentare il servizio ci saranno il gruppo Natura Sì (alimentare) e Folletto (piccoli elettrodomestici). E allora pensate a un Frecciarossa, immaginate di trasformarlo in un treno merci e di sfruttare la rete ad Alta velocità italiana per offrire un servizio super-veloce, sicuro, puntuale e rispettoso dell’ambiente. Avrete “Mercitalia Fast”, la nuova offerta del gruppo Ferrovie Italiane dedicata a corriere espressi, operatori logistici, produttori e distributori di merci “time sensitive”. La novità, che colloca l’Italia all’avanguardia nel mondo, verrà presentata al pubblico domani, a Milano, da Renato Mazzoncini e Marco Gosso, amministratori delegati rispettivamente di Ferrovie dello Stato Italiane e Mercitalia Logistics, la capogruppo del Polo Mercitalia specializzata nelle attività di logistica integrata. Marco Gosso illustra al Sole 24 Ore le caratteristiche salienti del nuovo servizio.

“ Con questo progetto – dice Gosso – mettiamo finalmente a reddito una rete pensata non solo per i passeggeri (Alta velocità) ma anche per le merci (Alta capacità). Nei primi 11 anni di vita lungo la rete Av/Ac italiana non ha viaggiato neppure un chilo di merce. Presto ci sarà la svolta”. Il primo nodo da sciogliere è stato il seguente: come realizzare un trasporto ferroviario ad alta velocità dedicato alle merci senza intralciare la normale circolazione dei treni passeggeri? “Semplice – risponde Gosso -: bisogna scegliere bene il tipo di treno”. Il treno sarà l’Etr 500, cioè il predecessore dell’attuale Frecciarossa 1000. “L’Etr 500 – continua Gosso – è l’unico treno con caratteristiche morfologiche che consentono un adattamento al trasporto merci e con caratteristiche operative che con creino interferenze con i treni viaggiatori”. Nella composizione a 12 vagoni, quella standard, il Frecciarossa-merci ha una capacità di trasporto equivalente a 18 Tir o a un Boeing 747. Le merci saranno trasportate in appositi contenitori definiti “roll container”: facili e veloci da caricare/scaricare e stivare. “Mercitalia Fast – prosegue Gosso – ci permetterà di confezionare servizi pensati su misura per i clienti”.

E veniamo al primo collegamento di Mercitalia Fast: Caserta-Bologna-Caserta. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, nei due sensi. Tempo di viaggio: tre ore e 20 minuti. Partenza da Caserta Marcianise alle 20,50 e arrivo a Bologna Interporto alle 0,10; partenza da Bologna Interporto alle ore 2,50 e arrivo a Caserta Marcianise alle 6,10. Velocità media del convoglio: 180 chilometri l’ora. “Una finestra temporale studiata minuziosamente – osserva l’ad di Mercitalia – per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione della rete, programmate nelle ore notturne”. I primi terminal a essere utilizzati sono Bologna Interporto e Marcianise. “Potenzialmente – sottolinea Gosso – tutti i terminal di Mercitalia raggiunti dalla rete Av e attrezzati con gli appositi magazzini potranno in futuro ospitare il servizio: Torino, Novara, Milano, Brescia, Verona, Padova, Bologna, Roma, Napoli e Bari”. Tutto dipenderà dalla risposta del mercato alla nuova offerta merci del gruppo Fs. Per quanto riguarda i prezzi, Gosso dice che “le tariffe del servizio saranno competitive con il tutto gomma”.

Il 2017, grazie alla nascita del Polo Mercitalia, è stato un anno di svolta per il rilancio delle attività merci di Ferrovie Italiane. “Vogliamo presentarci – conclude Gosso – sviluppando il concetto dell’interfaccia unica per il cliente, ovvero facendo in modo che i clienti possano beneficiare di tutti i servizi offerti dalle diverse società del Polo senza però doversi preoccupare di interagire con più soggetti diversi».

Il Sole 24 Ore/Impresa & Territori – 05/04/2018

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Trento: il 13 aprile soluzioni sostenibili dalle imprese della Smart Mobility

4 Aprile 2018

Dal bike sharing agli spostamenti sostenibili; dai veicoli elettrici al monitoraggio intelligente del traffico; dalla mobilità urbana e intermodale alla sicurezza. Sono questi alcuni temi a cui le imprese trentine hanno dato una risposta, sviluppando prodotti e prototipi che si potranno toccare con mano venerdì 13 aprile in piazza Duomo a Trento, nella sezione Smart Solutions all’interno dell’evento Smart City Week. Le soluzioni presentate rappresentano il risultato di un percorso iniziato nel 2016, quando durante la prima edizione di Trento Smart City Week un nutrito numero di imprese e start-up locali ha avviato un percorso di confronto sulla mobilità intelligente, dal quale è nata la Rete trentina dedicata alla Mobilità Urbana Integrata.

Venerdì 13 aprile, durante la sezione Smart Solutions promossa nel corso della Trento Smart City Week, ampio spazio sarà dedicato al tessuto produttivo, che presenterà soluzioni e prototipi dedicati, tra le altre cose, a bike sharing, car pooling, ricariche elettriche intelligenti, navigazione di precisione, info-mobilità. Queste soluzioni sono il risultato di un percorso iniziato nel corso dell’edizione Trento Smart City Week 2016, durante la quale una ventina di imprese e start-up locali hanno condiviso i propri progetti nell’ambito della mobilità intelligente, un settore sempre più competitivo e in crescita. Dal confronto le imprese hanno trovato interessanti punti di convergenza che hanno spinto la nascita della Rete trentina dedicata alla Mobilità Urbana Integrata, sotto il cappello del Comitato per lo sviluppo dell’ecosistema ICT locale, la cui segreteria tecnica è coordinata da Informatica Trentina, avvalorata dalla supervisione scientifica del Centro Ricerche Fiat e con la guida tecnica di Trentino Sviluppo.

Il tutto con l’obiettivo di realizzare progetti di ricerca per lo sviluppo di soluzioni e prototipi in grado di dare una risposta al tema della mobilità, una delle 6 linee di azione del concetto di Smart City promosso dall’Unione Europea, dove il programma europeo Horizon 2020 ha destinato cospicui investimenti per garantire maggiore sicurezza, minore inquinamento e migliore qualità della vita. Venerdì 13 aprile verranno appunto presentati i primi risultati di questa rete di imprese, sempre alla ricerca di nuovi ambiti di ricerca e sviluppo.

Trento Smart City Week è un progetto condiviso da: Comune di Trento, Provincia autonoma di Trento, Università degli Studi di Trento, IEEE – Institute of Electrical and Electronics Engineers, Consorzio dei Comuni Trentini e Fondazione Bruno Kessler.

Trasporti-Italia.com – 04/04/2018

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Friuli Venezia Giulia: 20 mln di euro di investimenti per le opere pubbliche

Un fondo da 20 milioni di euro per le opere pubbliche in Friuli Venezia Giulia. Lo prevede il Patto territoriale 2018-20 siglato questa mattina tra l’amministrazione regionale e l’Uti che, dando attuazione all’Intesa per lo sviluppo sottoscritta dalla Giunta regionale e dal presidente del Consiglio delle autonomie locali (Cal), definisce le risorse per gli interventi concertati nei prossimi anni. Nel triennio 2018-20 la Regione erogherà all’Unione territoriale intercomunale (Uti) Giuliana 18.486.844,90 euro, ai quali si sommeranno 1.656.155,10 euro di cofinanziamento, per un totale di 20.143.000 euro di investimenti in opere pubbliche.

Nello specifico verranno attuati tre interventi a favore dello sviluppo della mobilità lenta. Il primo prevede il recupero e la manutenzione dei percorsi esistenti (389.000 euro di risorse regionali e 211.000 euro di cofinanziamento), la sistemazione della pista ciclo-pedonale lungo la Sp 33 del Villaggio del pescatore nel Comune di Duino-Aurisina (181.000 euro regionali) e la realizzazione di un percorso ciclabile tra San Dorligo della Valle e Bagnoli della Rosandra (192.000 euro regionali).

Sono inoltre previsti l’intensificazione dei collegamenti marittimi anche transfrontalieri lungo la costa (300.000 euro regionali) e lo sviluppo delle escursioni a mare a scopo didattico e turistico (iniziativa già finanziata dal patto del 2017), ma anche il recupero del terrapieno “Acquario” a Muggia (5.000.000 euro regionali e 700.000 di cofinanziamento) e del terrapieno di Barcola nel Comune di Trieste (5.510.000 euro regionali e 316.470,61 di cofinanziamento).

Per la rivitalizzazione delle aree in disuso, sia delle aree industriali sia dei centri storici, sono stati stanziati dalla Regione 3.000.000 euro ai quali si aggiungono 378.684,49 euro di cofinanziamento, oltre a 800.000 euro regionali per la stazione ferroviaria di Prosecco nel Comune di Sgonico e 1.360.000 per la trasformazione dell’ex scuola elementare di Col, nel Comune di Monrupino, in incubatore d’impresa.

Oltre alla definizione di un piano coordinato per la viabilità dell’area vasta con l’eliminazione delle criticità rilevate (finanziato con 1.000.000 euro), il Patto prevede anche interventi in ambito sociale, tra cui la realizzazione di un sistema integrato dei servizi comunali (600.000 euro) e la promozione di forma di un’economia solidale attraverso il recupero di un’area agricola del Comune di Muggia da destinare ad attività sociali-didattiche in collaborazione con realtà del terzo settore (300.000 euro).
Infine, sono contemplati dall’accordo il rafforzamento della domiciliarità per gli anziani attraverso progetti innovativi (1.050.000 euro) e il potenziamento dell’offerta semiresidenziale per non autosufficienti (150.000 euro) e il miglioramento dei servizi a favore dei minori con l’avvio del centro per le famiglie (100.000 euro regionali e 50.000 euro di cofinanziamento)

Trasporti-Italia.com – 04/04/2018

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Treno e strade, Montichiari è già nel futuro

1 Aprile 2018

Accelera il progetto della doppia stazione ferroviaria e prende forma la tangenziale tra Lenese e Goitese. Con l’aeroporto decollerà la viabilità intermodale

di Valerio Morabito

Il collegamento ferroviario con Brescia accelera e la tangenziale tra le provinciali «Lenese» e «Goitese» esce dal limbo delle buone intenzioni grazie a un finanziamento da 9 milioni. La viabilità di Montichiari irrompe così nel futuro grazie a due mega infrastrutture destinate ad assecondare lo sviluppo della città che gravita attorno al Centro Fiera e l’aeroporto che in futuro non troppo lontano potranno essere raggiunte in treno dalla città (e viceversa) in meno di 28 minuti. Non un collegamento direttissimo, ma comunque meglio delle tempistiche attuali, in auto. Perso il treno dell’Alta Velocità, entro il 2021 (ma i tempi potrebbero essere più brevi), Montichiari si aggancerà alla rete ferroviaria. L’operazione sarà scandita dal raddoppio dei binari sul tratto Brescia-San Zeno, dall’elettrificazione della San Zeno-Ghedi ora alimentata a diesel e dell’allestimento di un raccordo dalla stazione di Ghedi a Montichiari con fermate al «D’Annunzio» e al Centro Fiera. L’investimento stimato dallo studio di fattibilità della Rfi è di 250 milioni di euro, 10 sono già disponibili per la progettazione. Ottenuto l’ok del Cipe, il progetto finanziario è ora all’esame della Corte dei Conti di Mit e Mef (Economia e finanze): i destini del Governo non incideranno sull’iter, in quanto l’esecutivo uscente ha già fissato le tappe. L’operazione avrà una ricaduta positiva anche sulla sicurezza in quanto cancellerà gli 11 passaggi a livello presenti sulla Brescia-Ghedi. Nuovo passo avanti intanto per la realizzazione della variante che collegherà la provinciale «Goitese» alla «Lenese». Il progetto ha superato lo scoglio della Valutazione di impatto ambientale che ha fissato come unica prescrizione l’eliminazione degli incroci a raso previsti nel tracciato originale. La circonvallazione partirà dalla rotatoria sulla sp 236, in prossimità della località Boschetti di Montichiari, si congiungerà alla sp 668 in località Prati a Calcinato. La tangenziale punta ad alleggerire il traffico da e verso la provincia di Mantova.

LA PROVINCIA ha dato l’assenso a un investimento da 9 milioni 500 mila euro. L’opera in gestazione dagli anni Ottanta sembra dunque vedere la luce. Il Broletto reputa l’intervento prioritario: «il principale ostacolo alla sicurezza del traffico è l’attuale percorso della strada provinciale Orzinuovi-Lonato che si snoda nel centro abitato di Montichiari – si legge nella relazione del progetto -. Una zona ormai fortemente atrofizzata con infinite interferenze dovute ad intersezioni con strade laterali, accessi privati, attraversamenti pedonali che hanno ridotto l’arteria in oggetto a strada urbana pur mantenendo per l’intensità del traffico anche pesante, l’originale vocazione di strada di grande collegamento interprovinciale». Ed è soprattutto il centro abitato di Montichiari che, nelle condizioni attuali, risente dell’intenso traffico che spesso causa incidenti e lunghe code. Ma con i lavori inseriti nell’agenda della Provincia, la sp 668 dovrebbe recuperare la sua originale vocazione di strada interprovinciale.

QUELLA CHE PUÒ essere definita come una mini-tangenziale, in sostanza si staccherà dalla «Goitese» e dopo un percorso di tre chilometri andrà a innestarsi sulla «Lenese». Una zona, tra l’altro, ad alta densità agricola. Per questo motivo nel progetto approvato dal Broletto è prevista la realizzazione di quattro sottopassaggi nelle varie intersezioni per favorire il transito dei mezzi agricoli. Con la realizzazione di questa arteria stradale, infine, i mezzi pesanti e le auto provenienti dalla provincia di Mantova e diretti sul Garda non saranno più costrette a transitare nel centro di Montichiari.

Brescia Oggi – 01/04/2018

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