Verona super-hub per le merci europee. «Cabina di regia su logistica e Brennero»

Gasparato (Consorzio Zai): «La città avrà un ruolo decisivo con la Tav, ora un tavolo permanente» Pat Cox (Ue): «Alta velocità verso nord, occorre sforzo comune. Germania e Austria sono in ritardo»

di Lillo Aldegheri

Un primo dato importante è stata la presenza di tutti gli interessati, ed è la prima volta che accade. Accolti nella sede del Consorzio Zai dal presidente Matteo Gasparato, si sono ritrovati ieri tutti assieme i protagonisti delle grandi scelte da fare per l’asse ferroviario del Brennero, a partire dal Coordinatore Europeo di Corridoio, Pat Cox, per arrivare a tutti gli stakeholder attivi sull’asse del Brennero, alla Commissione europea, al ministero, agli enti locali e alle associazioni di categoria. Un Forum rilevante, quindi, sia per Verona che per l’Italia e per i grandi progetti legati alla galleria del Brennero, ai supertreni ad Alta Capacità ed al ruolo di crocevia che Verona, col suo Quadrante Europa, ha tra i due grandi assi europei, quello nord-sud e quello est-ovest.

Per capire il rilievo economico dell’incontro, bastano poche cifre: dal valico del Brennero nel 2017 sono transitate circa 28 milioni di tonnellate di merci, di cui ben 8 milioni via treno, la maggior parte dei quali intermodali. E proprio il Quadrante Europa è il primo Interporto italiano. Ruolo che potrebbe aumentare in futuro con i potenziamenti ferroviari previsti, da Fortezza fino a Verona.

Come ha ricordato la stessa Corte dei Conti europea (Corriere di Verona del 28 giugno ) almeno in questo caso ad essere in ritardo non è l’Italia, ma la Germania, e lo stesso Pat Cox ha sottolineato che «occorre armonizzare gli sforzi: l’Italia – ha aggiunto – sta lavorando in tal senso, mentre Austria e Germania sono ancora indietro» . L’obiettivo di Verona è quello di diventare lo snodo essenziale, «il gateway dei porti italiani, raccogliendo merci da quest’ultimi e distribuendole in tutta Europa e viceversa».

Per andare avanti su questa strada, il Consorzio Zai ha in cantiere un nuovo terminal, con binari lunghi 750 metri (in grado di accogliere i convogli merci diretti e provenienti dal Centronord d’Europa) e lo sviluppo logistico dell’area della Marangona. Il progetto congiunto Consorzio Zai-Rfi prevede ovviamente anche il collegamento al progetto della linea Alta Velocità/Capacità Brescia-Verona. «L’intero corridoio dal Brennero a Mantova è strategico e determinate per Verona e per l’Italia intera – ha detto il presidente Gasparato – e all’interno di esso la parte più strategica si estende da Monaco a Verona».

Gasparato ha fatto cenno anche all’ipotesi di un secondo Interporto a Isola della Scala: «Non siamo contrari – ha detto – a patto che al Consorzio Zai e a Rfi sia affidata la regia complessiva, con le decisioni relative a come smistare le merci nell’uno o nell’altro sito». Il presidente del Consorzio ha proposto che il super-summit di ieri non rimanga un fatto isolato ma si trasformi in una sorta di authority, o comunque una cabina di regia, che operi in maniera continuativa su questi temi. Portando il saluto del Comune di Verona, il sindaco Federico Sboarina ha sottolineato che «garantire la realizzazione delle moderne infrastrutture e rafforzare il traffico su rotaia sono azioni indispensabili affinché gli amministratori possano garantire uno sviluppo sostenibile ai propri cittadini». Il sindaco ha ricordato che «il 12 giugno è stato sottoscritto anche dal ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli l’importante Memorandum con gli impegni delle parti alla realizzazione del corridoio con particolare riferimento alla tratta tra Monaco e Verona, con il potenziamento della Fortezza-Verona».

Corriere di Verona – 06/07/2018

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