Tre turni di lavoro in porto. Via al dragaggio dei fondali

Si parte a giugno con l’intervento dei mammelloni affidato alla ditta Polese. Notizie positive dopo un vertice in Regione per l’escavo e il piano regolatore

di Giulio Garau

Entro ferragosto sarà pronto il progetto esecutivo dell’escavo del canale di ingresso del porto di Monfalcone che porterà il fondale a -12,5 metri. A settembre è annunciata la gara e i lavori in inverno. Intanto parte a giorni il dragaggio di manutenzione del canale (il cosiddetto intervento dei mammelloni) che già porterà il fondale sotto banchina a -11,70. È di questi giorni infatti la notizia dell’affidamento dei lavori alla ditta Polese di Sacile che ha vinto la gara.

Ma arrivano anche buone notizie sui turni di lavoro nello scalo, è imminente infatti la nuova disposizione dell’Autorità marittima sul terzo turno per i picchi di traffico e per non far attendere le navi in rada. «Se il lavoro che stiamo facendo ora l’avessimo iniziato tre anni fa l’escavo sarebbe già stato fatto. Fnalmente un clima positivo, se tutto procede riusciremo a mettere a reddito tutto quello che funziona in porto a Monfalcone». Il commento di Riccardo Scaramelli, presidente della Compagnia portuale e ieri rappresentante degli operatori, all’uscita della “densa” riunione in Regione con tutti i protagonisti dello scalo alla presenza della governatrice Debora Serracchiani e dell’assessore alle infrastrutture Mariagrazia Santoro è più che positivo. «Sono soddisfatto» ribadisce Scaramelli, e lo è anche il sindaco Anna Cisint che aveva spinto per questa riunione per fare il punto sui nodi ancora aperti in porto. «Bene perché c’è l’accordo sul terzo turno di lavoro, la Regione si metterà d’accordo con la Capitaneria di porto che modificherà l’ordinanza – conferma – abbiamo avuto risposte chiare anche sull’escavo. E su mia richiesta è stato tracciato lo stato dell’arte sul piano regolatore. È fondamentale per lo sviluppo dei traffici, la Regione ha confermato che si va avanti e che a breve lo studio sarà affidato al professionista incaricato di redigere il piano finale».

L’unico punto, forse, quello del piano regolatore portuale, che deve trovare una vera soluzione ma i tempi per questo tipo di studi è ancora lungo, complicato e Comune e operatori spingeranno per dare un’accelerata. «Un incontro davvero proficuo» il commento della governatrice Serracchiani, una sensazione condivisa da tutti i presenti al mega tavolo dove si è percepito concretamente che finalmente c’è la svolta decisiva per il porto di Monfalcone bloccato da oltre 10 anni. Per quanto riguarda la manutenzione dei fondali l’Azienda porto ha affidato i lavori alla ditta che ha vinto, la Polese, e ieri l’assessore Santoro ha brevemente illustrato il cronoprogramma. Si tratta di un’opera che prepara l’escavo ed è inclusa nel pacchetto di interventi da quasi 12milioni di euro. La Polese di Sacile ha vinto con un’offerta al ribasso di 907mila 936,38 euro (il prezzo di partenza era 986mila 675 più ina al 22%) e riguarda i lavori che comprendono oltre 12mila euro di oneri di sicurezza. Le opere dovrebbero partire entro il mese di giugno. «Finalmente mettiamo i ferri in acqua – la sottolineatura di Serracchiani – per questo escavo propedeutico all’approfondimento del canale di accesso». Si scaverà sotto le banchine degli ormeggi più importanti (7,8 e 9), ma si metterà a posto anche quelli delle autostrade del mare, l’1,2 e 3 che funzionavano con qualche difficoltà per gli errori di esecuzione dell’opera.

Ma la giornata di ieri è stata utile per fare il punto, una sorta di ricognizione, sugli altri lavori di infrastrutturazione del porto, opere per circa 12milioni di euro. Dai binari del raccordo portuale alle nuovissime barriere (alte ben 6 metri) a protezione delle aree di deposito delle autovetture per il traffico che è uno di punti di forza dello scalo. Manca ancora un punto di domanda, quello sull’attuazione della riforma che dovrebbe portare all’alleanza tra i porti di Trieste e Monfalcone con l’Autorità di sistema. Del decreto non c’è ancora traccia. In compenso la presidente ha rimarcato al sindaco Cisint che sta lavorando perché il decreto arrivi e «l’importanza che il Comune di Monfalcone stia all’interno del Comitato di gestione». Un affermazione riportata dalla nota della giunta e che il sindaco di Monfalcone ha confermato «Ci rassicura moltissimo perché ci permetterà di lavorare con la stessa dignità assieme a Trieste le pianificazione e lo sviluppo dei traffici».

Il Piccolo – 19.05.2017

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