Tav, il primo elenco degli espropri. Si parte da Peschiera

Coinvolte aziende e decine di privati cittadini. La società autostradale Brescia-Padova dovrà cedere in tutto 67 mila metri quadrati.

di Katia Ferraro

Dalle carte del progetto redatto dal consorzio Cepav Due della tratta BresciaVerona emergono gli elenchi di enti e cittadini che dovranno essere espropriati oppure cedere parti di aree per occupazioni temporanee del cantiere ferroviario. Saranno espropriati terreni di proprietà dell’Autostrada Brescia-Padova spa (A4), a sud della quale è previsto corra la ferrovia ad alta velocità, terreni di aziende agricole, di stabilimenti, di privati. Interessati anche terreni di ordini religiosi. Oggi pubblichiamo la prima di quattro puntate, nei prossimi giorni la seconda. Il sindaco Federico Sboarina ha presentato il bilancio di previsione: non aumentano le tasse, 27 milioni di investimenti per le opere Coinvolte aziende e decine di privati cittadini. La società autostradale Brescia-Padova dovrà cedere in tutto 67mila metri quadrati Katia Ferraro Dalle carte del progetto redatto dal consorzio Cepav Due della tratta dell’Alta velocità tra Brescia e Verona, oltre alle foto satellitari con il dettaglio del tracciato (pubblicate sul nostro giornale lo scorso 24 gennaio) emergono gli elenchi di enti e cittadini che dovranno essere espropriati oppure cedere parti di aree per occupazioni temporanee. Li pubblichiamo così come riportati nel progetto definitivo e nella successiva integrazione.

In termini assoluti, a Peschiera del Garda gli espropri maggiori per la Tav BresciaVerona saranno sui terreni di proprietà dell’Autostrada Brescia-Padova spa (A4), a sud della quale è previsto corra la ferrovia ad alta velocità. Alla A4 verranno espropriati circa 67mila metri quadrati tra quelli destinati alla ferrovia (oltre 16mila), alle strade (33mila) e a opere di mitigazione ambientale (17.500 metri quadrati circa).

In termini relativi buona parte degli espropri in territorio sarà concentrata su aree di proprietà dell’azienda di trasporti Mesaroli Logistica, con sede a Trevenzuolo: l’azienda dovrà cedere oltre 16mila metri quadrati per la ferrovia, quasi 13mila per le strade e oltre 23mila per le mitigazioni ambientali.

Ci sono poi i terreni di un cittadino titolare di un’azienda agricola, che dovrà cedere oltre 9mila metri quadrati per la ferrovia, circa mille per le strade, più di 8mila per le mitigazioni ambientali e «prestarne» oltre 4mila per le occupazioni temporanee, definizione in cui rientrano le aree da adibire a cantieri logistici o comunque temporanei (circa 7.700 metri quadrati in tutto nel territorio di Peschiera).

Tra gli espropriandi anche l’azienda Franke spa che dovrà cedere circa 13mila metri quadrati; l’azienda Di Canossa Matilde srl (circa 23mila) e l’azienda vitivinicola Zenato srl (quasi 8mila).

Tra le aree da espropriare alcune sono di proprietà del Comune di Peschiera: 7mila metri quadrati, mille in più di quelli inseriti nel piano di esproprio del 2014. Per quanto riguarda l’area del santuario della Madonna del Frassino, una delle zone più delicate coinvolte nel passaggio della Tav, l’esproprio a carico della «Provincia Veneta di Sant’Antonio» (organizzazione territoriale dell’Ordine dei frati minori) è di 742 metri quadrati.

Interessati anche alcuni terreni che appartengono all’Istituto suore terziarie elisabettiane (3mila metri quadrati). Tra le definizioni delle aree da espropriare c’è anche la voce «demolizioni», che complessivamente nel territorio di Peschiera conta poco meno di 1.500 metri quadrati, spalmati tra più proprietà. Tra gli edifici che dovrebbero essere abbattuti c’è l’Hotel Olioso, vicino al santuario del Frassino, che si trova sulla traiettoria della galleria della Tav ma anche, fanno sapere dall’Ufficio tecnico di Peschiera, un’abitazione in località Broglie.

L’Arena – 07/02/2019

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