Si placano le acque nell’Alto Adriatico. E il porto guarda a nord

Visita del coordinatore europeo del corridoio Baltico Rossi: «Ravenna riveste un ruolo strategico»

di Chiara Bissi

Mentre il progetto hub portuale per l’approfondimento dei fondali prosegue l’iter autorizzativo, il porto riceve la visita di Kurt Bodewig, il coordinatore europeo del corridoio AdriaticoBaltico, nonché ex ministro dei trasporti tedeschi. La visita ieri mattina è stata l’occasione per il presidente dell’ Autorità Portuale, Daniele Rossi, per illustrare tutti i progetti in corso e in previsione, dopo aver condotto l’ospite con una motovedetta della Capitaneria di Porto e incontrato il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e gli operatori che in città hanno progetti sul Corridoio, fra i quali Giannantonio Mingozzi, presidente di Tcr.

Il corridoio «La visita di Bodewig è un momento di grande importanza per riaffermare il ruolo strategico di terminale a mare del porto di Ravenna all’interno del corridoio Adriatico Baltico – ha dichiarato il presidente dell’ Autorità Portuale, Daniele Rossi – ruolo che pone il nostro scalo al centro di uno dei nodi cruciali della pianificazione europea di trasporto e che può offrire importanti vantaggi allo sviluppo e all’economia di questo territorio e dell’ intero Paese». Il Corridoio AdriaticoBaltico– attraversa 6 Paesi Ue (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Slovenia e Italia) per circa 1.800 km, connettendo i porti adriatici di TriesteVeneziaRavenna e Koper con i porti baltici. In totale, il Corridoio attraversa 13 nodi urbani e aeroporti, 25 porti e 24 piattaforme multimodali.

Il Napa «L ‘ Europa finanzia e sostiene la realizzazione del Corridoio AdriaticoBaltico poiché lo giudica una infrastruttura strategica in grado di creare occupazione e di contribuire alla riduzione delle emissioni nocive – conclude Rossi -. E Ravenna è un terminale di questa importantissima ” strada” lungo la quale sempre di più viaggeranno le merci arrivate via mare al nostro scalo». Opinione condivisa con il presidente di Autorità portuale di Venezia Pino Musolino con il quale Rossi ha parlato anche dall’annunciato rientro nel Napa, l’associazione dei porti del nord Adriatico che raccoglie anche Trieste, Capodistria e Fiume. Una decisione presa dopo anni burrascosi e un’uscita polemica negli anni della presidenza di Galliano Di Marco. Molti dei protagonisti di allora non sono più in carica e il clima sembra davvero cambiato nell’alto Adriatico. «Dobbiamo avere maggiore consapevolezza dei nostri mezzi – assicura il presidente di Ap Venezia Musolino -: siamo la porta di accesso dei traffici dal Far East e dal Middle East. Per quanto riguarda i corridoi molto è stato fatto, in termini di collegamenti, diciamo che dobbiamo fare l’ultimo miglio ed eliminare i cosiddetti colli di bottiglia che rallentano i traffici».

Corriere Romagna – 10/11/2017

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