Platter, lancia la sfida diplomatica «Toninelli e Scheuer vengano qui»

Il governatore: potenzieremo i controlli sui tir da subito. Il ministro italiano: massima attenzione sul Brennero. I protezionisti si mobilitano. Cipra: «No all’Alemagna».

di Marco Angelucci

I rapporti italiano austriaci viaggiano a corrente alternata. Sulla questione migranti sembra esserci piena sintonia, sui trasporti invece continua ad esserci tensione. Proprio ieri il governatore tirolese Platter, oltre ad annunciare nuovi divieti a partire da ottobre, ha invitato in Tirolo il ministro Danilo Toninelli e il tedesco Andreas Scheuer per verificare di persona «l’inferno dei transiti». Intanto il fronte ambientalista si mobilita anche al di qua del Brennero. I protezionisti hanno annunceranno oggi nuove azioni, anche giudiziarie, per chiedere la tutela della salute lungo l’asse del Brennero mentre la Convenzione per le Alpi ha ribadito la posizione contro nuove arterie di attraversamento delle Alpi come l’Alemagna.

Nella sua relazione al Parlamento, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha indicato come priorità un rafforzamento dell’asse tra Vienna, Berlino e Roma per stoppare l’immigrazione illegale. Il riferimento alla triplice è valso ai giovane cancelliere pesanti critiche ma è la dimostrazione che Vienna apprezza parecchio la linea dura del nuovo governo in materia di immigrazione. E che nel semestre di presidenza austriaca i due Paesi lavoreranno a stretto contatto.

In tema di trasporti invece la tensione continua ad essere parecchio alta. Il governatore tirolese Günther Platter ha mandato una lettera al ministro dei trasporti italiano Danilo Toninelli e al suo omologo tedesco Andreas Scheuer per invitarli ad un sopralluogo «per constatare di persona gli effetti del transito dei mezzi pesanti lungo l’asse del Brennero».

Platter, che al vertice sui transiti dei tir lo scorso 12 giugno a Bolzano non ha firmato il «Memorandum of understanding», ha detto che da parte tirolese ci saranno ulteriori regolamentazioni e proibizioni. «I controlli dei camion saranno incrementati da subito mentre ulteriori limitazioni scatteranno in autunno» ha aggiunto Platter in una conferenza stampa con la sua vice Ingrid Felipe. Entro il 3 ottobre, data in cui si riunisce il consiglio del Land Tirol, sarà messa a punto una delibera per estendere il divieto di trasporto settoriale per alcune merci e il divieto di transito nelle ore notturne». Insomma il Tirolo non retrocede di un centimetro.

Per il momento il ministro Toninelli non ha ancora in programma una visita a Bolzano ma dal suo entourage assicurano che il ministro «ha ben presente la situazione e sta lavorando al dossier Brennero-A22». Le prime uscite del ministro sono state decisamente favorevoli alla realizzazione della Tav, una mossa che ha parecchio spiazzato i grillini locali tra cui si trova una buona fetta dei militanti ambientalisti contrari al tunnel del Brennero. La firma dell’accordo con Austria e Germania sulle tratte d’accesso, dimostra l’interesse del governo per la Tav. Tuttavia sui transiti Italia e Austria hanno posizioni ancora distanti con il governo che pare parecchio sensibile alle ragioni degli autotrasportatori. L’invito di Platter rischia di rimanere senza risposta.

Anche sul lato italiano però cresce la mobilitazione ambientalista. Questa mattina la Federazione dei protezionisti annuncerà una nuova serie di iniziative contro i transiti. «Abbiamo presentato un ricorso al Tar del Lazio per la mancata adozione di misure per la riduzione delle emissioni da parte del Comitato appositamente nominato dallo Stato. Nel maggio di quest’anno il Tar impegna il comitato ad adottare delle misure entro 30 giorni. Questo termine è scaduto senza risultato. Come si può tutelare della salute dei più di 40.000 confinanti interessati dalle emissioni dell’autostrada?» si domanda il direttore della Federazione Andreas Riedl che oggi annuncerà nuove azioni a tutela del diritto alla salute.

E alza la voce anche il Cipra, il Comitato permanente della Convenzione delle Alpi che chiede di stoppare la costruzione di nuove arterie. «Nella Regione Veneto si susseguono gli inviti a realizzare una nuova superstrada fra Monaco di Baviera e Venezia. Ciò avviene sebbene tutti i paesi interessati (Germania, Austria e Italia) e l’Ue abbiano ratificato il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi che vieta la costruzione di nuove arterie attraverso le Alpi. Occorre un impegno per rendere più sostenibili i trasporti» sostiene la presidente del Cipra Katharina Conradin ricordando che: «le Alpi soffrono già abbastanza per il traffico transalpino, il rumore, l’inquinamento dell’aria e pure il cambiamento climatico».

Corriere del Trentino – 15/06/2018

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