Iata: rimane forte la crescita passeggeri a maggio

Nel mese di maggio il traffico passeggeri – misurato in RPK (revenue passenger kilometers) – è cresciuto a livello mondiale del 6,1% rispetto allo stesso mese 2017, quindi in leggero miglioramento rispetto al +6% registrato ad aprile. In crescita anche la capacità (+5,9%), mentre il load factor rimane sostanzialmente stabile (+0,1%), raggiungendo l’80,1%.
“Maggio è stato un altro mese solido dal punto di vista della crescita della domanda – ha sottolineato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo Iata -. Come previsto, abbiamo riscontrato un certo ridimensionamento, con le compagnie che si trovano a fronteggiare costi in crescita, riducendo così lo stimolo rappresentato dalle tariffe più basse. Nonostante ciò il load factor record registrato nel mese di maggio testimonia che la domanda di collegamenti aerei rimane forte”.
Il traffico internazionale è cresciuto del 5,8%, in deciso aumento rispetto al +4,6% di aprile. Tutte le regioni hanno registrato traffico in aumento, guidate dall’Asia-Pacifico (+8%). Significativi anche gli aumenti di passeggeri in America Latina ed Europa, rispettivamente +7,5 e +6,2%. Seguono Nord America (+4,9%), Africa (+3,8%) e Medio Oriente, dove il traffico risulta in rallentamento con il +0,8%.
Il traffico domestico è cresciuto complessivamente del 6,6%, guidato dai risultati di Cina e India. Si tratta di un risultato inferiore rispetto al +8,6% registrato ad aprile, in conseguenza della crescita più contenuta di entrambi i Paesi, comunque a doppia cifra: India +16,6% e Cina +11,9%.
“Lo scorso mese Iata ha pubblicato il proprio report economico di metà anno in cui sono contenute previsioni per un profitto netto del settore pari a 33,8 miliardi di dollari – ha proseguito de Juniac -. Si tratta di una performance solida ma il nostro paracolpi per fronteggiare un eventuale shock è di appena 7,76 dollari. Si tratta del profitto medio per singolo passeggero che le compagnie guadagneranno quest’anno – un margine stretto del 4,1%. E all’orizzonte si affacciano nuvole di tempesta, contrassegnate da crescita dei costi, dal rischio protezionista e di una guerra dei dazi, insieme alle tensioni geopolitiche. L’aviazione rende le persone libere di condurre vite migliori. I governi che saranno in grado di riconoscere questo principio intraprenderanno un cammino capace di garantire la sostenibilità economica del trasporto aereo. E l’aviazione può lavorare al meglio quando i confini sono aperti alle persone e alle merci”.

Trasporti-Italia.com – 05/07/2018

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