Iata: moderato rallentamento della crescita passeggeri a ottobre

In base alle rilevazioni effettuate dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), a ottobre il traffico passeggeri (misurato in total revenue passenger kilometers – RPK) ha registrato un aumento del 3,4% rispetto allo stesso mese 2018. Il rallentamento, seppur modesto, rispetto alla crescita del 3,9% registrata a settembre, è stato causato soprattutto dall’indebolimento dei risultati del traffico nei mercati nazionali. La capacità di ottobre (misurata in available seat kilometers – ASK) è aumentata del 2,2% e il load factor è salito di 0,9 punti percentuali all’82%, che rappresenta un record per ottobre.
“La crescita del traffico continua a essere depressa rispetto ai livelli storici di crescita a lungo termine, riflettendo il costante rallentamento dell’attività economica in alcuni mercati chiave e il calo della fiducia delle imprese – ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo della Iata –. Tuttavia, il fatto che il traffico stia crescendo è positivo e l’industria continua a fare un lavoro eccellente nel massimizzare l’efficienza degli asset, come dimostrato dal load factor record”.
Il traffico internazionale è cresciuto del 3,2% rispetto a ottobre 2018, quindi con cifra invariata rispetto al risultato di settembre. Ad eccezione dell’America Latina, tutte le regioni hanno registrato aumenti, guidati per la prima volta da giugno 2018 dalle compagnie aeree del Medio Oriente. La capacità è salita dell’1,6% e il load factor è salito di 1,3 punti percentuali all’81%.
In particolare i passeggeri delle compagnie dell’Asia-Pacifico sono aumentati del 3,8% rispetto a ottobre dello scorso anno, un po’ al di sotto della crescita annuale del 4% registrata a settembre e ben al di sotto della crescita del 2018 in gran parte a causa della minore fiducia delle imprese in numerosi mercati chiave della guerra commerciale Usa-Cina e le recenti interruzioni a Hong Kong. La capacità è aumentata del 2,7% e il load factor è salito di 0,9 punti percentuali al 79,6%.
I vettori europei hanno registrato a ottobre passeggeri in crescita del 2,1%, in calo rispetto al 3,2% di settembre. Su base destagionalizzata, il traffico mostra una moderata tendenza al rialzo nonostante l’attività economica generalmente debole in alcuni mercati chiave. La capacità è aumentata dell’1,3% e il load factor è salito di 0,7 punti percentuali all’85,7%, il più alto tra le regioni.
Le compagnie aeree del Medio Oriente hanno registrato un aumento del traffico del 5,9% in ottobre, un forte aumento rispetto alla crescita dell’1,8% registrata a settembre e nel corso dell’anno. La capacità è aumentata dello 0,3% e il fattore di carico è salito di 3,9 punti percentuali al 73,5%.
Al secondo posto per crescita passeggeri internazionali si posizionano i vettori nordamericani, con un aumento del traffico del 4,1% rispetto a ottobre di un anno fa e ampiamente in linea con un aumento annuale del 4,3% a settembre. La crescita è sostenuta dalla solida economia Usa e da una robusta spesa per consumi. La capacità è aumentata del 2% e il load factor è cresciuto di 1,6 punti percentuali all’82,1%.
Le compagnie aeree dell’America Latina hanno registrato un calo della domanda dello 0,6% in ottobre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Si tratta della performance più debole in nove anni e rispetto a una crescita positiva dello 0,9% di settembre. Il deterioramento delle condizioni economiche e l’aumento dei disordini sociali e politici in alcune delle principali economie della regione hanno probabilmente contribuito ai risultati. La capacità è scesa del 2,3% e il load factor è salito di 1,4 punti percentuali all’81,4%.
Il traffico delle compagnie aeree africane è cresciuto dell’1,8% a ottobre, lo stesso di settembre. Il rallentamento economico in Sudafrica potrebbe aver pesato sulla recente moderazione del traffico passeggeri. La capacità è aumentata del 3,6% e il load factor è sceso di 1,3 punti percentuali al 69%.
I passeggeri dei viaggi nazionali sono cresciuti del 3,6% rispetto a ottobre 2018, in calo rispetto al +5,1% registrato a settembre a causa delle prestazioni inferiori negli Stati Uniti e in Cina, i maggiori mercati nazionali. La capacità è cresciuta del 3,4%; e il load factor è aumentato di 0,2 punti percentuali all’83,9%.
Il traffico domestico delle compagnie aeree cinesi è aumentato del 5,3% ad ottobre, in calo quindi rispetto al +8% registrato a settembre, segnando il terzo mese consecutivo di rallentamento della crescita.
Le compagnie aeree indiane hanno registrato un aumento del traffico interno del 3,6%, rispetto all’1,9% di settembre, supportato dall’avvio della stagione turistica principale. La crescita rimane ben al di sotto dei livelli del 2018, risentendo del generale rallentamento economico e dell’impatto del crollo di Jet Airways.
“L’industria aerea ha dovuto affrontare forti venti contrari nel 2019, ma continua a consentire la connettività che supporta il commercio mondiale e una maggiore comprensione tra popoli e culture, cose che potremmo utilizzare di più, in particolare in questo periodo di guerre commerciali e tensioni geopolitiche – ha aggiunto de Juniac –. La prossima settimana, Iata terrà i Global Media Days annuali, riunendo giornalisti e blogger di tutto il mondo. Presenteremo le nostre previsioni economiche aggiornate e, tra le altre materie, uno sguardo approfondito alle nostre attività ambientali. Attendo con impazienza questa occasione per discutere con i nostri colleghi dei media le questioni chiave e le iniziative che l’aviazione commerciale deve affrontare”.

Trasporti-Italia.com – 06/12/2019

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