Gpl, il sindaco chiede l’adozione del nuovo piano regolatore del porto

Il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, probabilmente anche alla luce della relazione tecnica disposta da Socogas, che punta sostanzialmente sul fatto che le navi gasiere che entreranno nel porto di Chioggia non saranno di grandissime dimensioni, scrive all’Autorità di Sistema Portuale ed alla Capitaneria di Porto chiedendo quando verrà adottato il nuovo piano regolatore del porto per avere, evidentemente, un atto formale che possa contrastare la messa in funzione dell’impianto, oramai prossimo al completamento.

«Negli ultimi incontri avvenuti a Roma – commenta Ferro – il MIT e il MISE hanno evidenziato che il decreto n. 17407 del 26 maggio 2015 non è omnicomprensivo e di fatto manca l’autorizzazione al transito delle navi gasiere nel porto di Chioggia. Ciò comporta, come è stato sottolineato più volte dalla Capitaneria di Porto e dallo stesso Ministero delle Infrastrutture, che è necessario dotarsi di un nuovo piano regolatore del porto. Anche la non assoggettabilità a verifica di VIA, come indicava sempre nel 2015 la Città Metropolitana, era condizionata dall’approvazione delle necessarie varianti conseguenti all’introduzione del nuovo traffico. Attendiamo di sapere a breve dall’Autorità di sistema portuale quando sarà avviato il percorso di adozione del nuovo Piano regolatore portuale di Chioggia, che deve essere valutato e deliberato dal Comitato di gestione, in base alla Legge n. 84/1994 di concerto con l’Amministrazione Comunale. È chiaro che l’Amministrazione rimarrà sulla sua posizione, contrastando in qualsiasi sede la messa in funzione dell’impianto».

«Venerdì mattina ho avuto un incontro in Capitaneria di Porto – aggiunge il vicesindaco Marco Veronese – per visionare (tramite accesso agli atti) la relazione tecnica che la ditta Costa Bioenergie ha inviato a tutti gli organi competenti. Si tratta di un’analisi e studi connessi alla accessibilità nautica delle navi che trasportano GPL nonché alla definizione dei rischi connessi alla navigazione all’interno del porto di Chioggia. Ora che abbiamo in mano la relazione la approfondiremo assieme ai tecnici; chiederemo anche all’Autorità portuale di farlo e anche di realizzare uno studio proprio per valutare la compatibilità dell’insediamento dell’infrastruttura del deposito di gpl nei futuri scenari di sviluppo del porto. Il prossimo passo che faremo sarà quello di fornire agli enti preposti, per completezza di informazione, il nuovo piano protezione civile, che contiene un documento sul transito delle navi gasiere nel nostro porto e che indica le problematiche in caso di incidente e il piano di evacuazione conseguente».

Chioggia News 24 – 13/04/2019

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