Cinque Frecce Fast dal Veneto a Roma, chi va in Piemonte cambierà a Milano

Il nuovo orario invernale di Trenitalia conferma il taglio del diretto mattutino Padova-Capitale. Nuovi collegamenti ferroviari tra Nordest, Napoli e Calabria

di Felice Paduano

Cinque Frecce Fast da Venezia a Roma Termini (e altrettante al ritorno), con fermate solo a Padova e Bologna. Un nuovo collegamento diretto per Reggio Calabria, senza dover più cambiare treno a Bologna o a Roma, via Padova, Firenze, Roma e Salerno.

Una nuova Freccia, che parte da Udine e va direttamente a Napoli Centrale via Conegliano, Treviso, Mestre e Padova. Riformulata la linea delle Frecce Venezia-Padova-Vicenza–Milano– Torino che non raggiungono più direttamente il capoluogo piemontese, ma prevedono un cambio a Milano Centrale.

Queste, in estrema sintesi, sono le novità dell’orario invernale che entrerà in vigore domenica prossima, presentate alla Sala Reale del binario 23 a Milano Centrale, dall’ad delle Ferrovie dello Stato, Gian Franco Battisti, e dai vertici di TrenItalia, Orazio Iacono, Paolo Attanasio e Sabrina De Filippis. Sono diverse le novità per il Veneto e per l’intero Nordest.

«E’ Rfi la responsabile»

Le 5 Frecce rimodulate partiranno da Venezia Santa Lucia alle 5.22, 9.26, 10.22, 11.22 e un’altra nel pomeriggio. Da Padova alle 5.50 con arrivo nella capitale alle 9, dopo un viaggio di 3 ore e 10 minuti (le altre Frecce impiegano invece 3 ore e 29’), alle 8. 50, 10. 50, 11. 50 e 16. 50.

Questo significa che le Fs non hanno più concesso a Venezia e a Padova la Freccia no stop che partiva dalla città del Santo alle 6.32 ed arrivava a Roma Termini alle 9.30, ma – su pressione dei politici e degli imprenditori di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza – hanno istituito 5 collegamenti all’andata e altrettanti al ritorno saltando sia Firenze Santa Maria Novella che Campo di Marte e Rifredi. L’ultimo collegamento per Roma partirà da Venezia alle 19.26 per arrivare a lla stazione Termini alle 23.25.

Padova delusa

Cancellata l’ultima Freccia per Milano che oggi parte da Padova alle 21.18, ma la novità, che non piace ai viaggiatori che si spostano spesso verso il Piemonte o viceversa, è il fatto che delle 6 Frecce che oggi vanno dritte a Torino, da domenica prossima ne resteranno solo due. Sono quelle che partono da Padova alle 8.46 e alle 17.46. Tempo di percorrenza: 2 ore e 52 minuti sino a Porta Susa, via Milano Porta Garibaldi.

Le altre 4 faranno invece capolinea a Milano Centrale e dovranno attendere le altre Frecce provenienti da Bologna per proseguire verso il Piemonte. Al danno si aggiunge la beffa. Calcolando lo stesso viaggio Padova-Torino, il biglietto dei due treni che non fanno scalo costa 68 euro, mentre se si trasborda a Milano Centrale se ne spendono 81. Ossia 13 euro in più.

«Il cambio a Milano ce l’ha imposto Rfi», ha detto ieri Paolo Attanasio «Stiamo invece lavorando per uniformare le tariffe».

«Noi pilastro del Paese»

Sarà attivato entro i primi tre mesi del 2020. Una bella notizia per tutti i calabresi che vivono nel Veneto e per i turisti che, in estate, trascorrono le vacanze in quella regione.

Un altro riferimento preciso al Veneto l’ha dato la dottoressa De Filippis nel momento in cui ha detto che i primi regionali Rock e Pop circolano già in Emilia Romagna, Marche, Lombardia e Veneto, e qui saranno utilizzati sempre di più sulla Venezia-Padova-Vicenza-Verona e sulla Vicenza-Cittadella-Castelfranco– Treviso.

Si è parlato ancora del Veneto quando è stata presentata la nuova macchinetta ticketless, senza più il biglietto cartaceo anche per gli abbonati. Sullo schermo, a mò di esempio, è stata illustrata la tratta Verona-Padova-Venezia.

Tutto economico l’intervento di Battisti. «Le Fs sono diventate un pilastro sociale, ambientale ed economico. È l’azienda più importante del Paese», ha sostenuto l’amministratore delegato di Ferrovie «abbiamo vinto le gare in Inghilterra, Spagna, Grecia e abbiamo progetti attivi anche in Francia e Stati Uniti. Dieci milioni in più di passeggeri nel 2019 rispetto al 2018. Dopo aver vissuto 10 anni di Alta Velocità, adesso ci stiamo dedicando ai pendolari e all’economia green».

A tale proposito il dottor Iacono ha ricordato che nel corso del 2020 a bordo delle Frecce sarà venduta solo acqua minerale in bottiglie di vetro e che sui convogli sarà bandita la plastica.

Il Mattino di Padova – 11/12/2019

© Riproduzione riservata