Bbt: «Tunnel, tempistica rispettata. Anche l’Austria avanza spedita»

A giorni si parte con le nuove maxi-frese. Vibrazioni a Fortezza: «Nessun pericolo»

«I lavori sono in linea con le previsioni di costi e tempi. L’entrata in esercizio nel 2027 è pienamente confermata».

L’altra sera, nel corso di un incontro informativo dei vertici Bbt, tecnici e amministratori hanno fatto il punto dello stato di avanzamento del Tunnel del Brennero e lo scenario tracciato si conferma positivo, anche per quanto riguarda gli interventi sul versante austriaco. A margine della serata, oltretutto, sono arrivate anche ampie «rassicurazioni geologiche» per la zona stessa di Fortezza dove gli abitanti avevano manifestato preoccupazioni per le vibrazioni.

Ma andiamo per gradi. Attualmente i lavori sono in corso in otto cantieri, e sono già stati scavati 80 chilometri, circa un terzo del totale. La Galleria di base del Brennero, infatti, è un sistema di gallerie che, nel loro insieme, raggiungono una lunghezza di 230 chilometri.

Ad oggi sono state completate le quattro finestre di accesso, una parte considerevole del cunicolo esplorativo, e diverse caverne e gallerie di collegamento. Anche lo scavo delle gallerie principali, dove in futuro transiteranno i treni, è già stato avviato. Solo a Mules, per esempio, ne sono già stati scavati sette chilometri.

Nella suddetta località – ricordano i tecnici Bbt – sono in corso i lavori nel lotto più grande dell’intero progetto, denominato Mules 2-3. Esso prevede lo scavo di ben 65 chilometri di gallerie, sia in direzione nord che in direzione sud. Con la conclusione di questo lotto, previsto per il 2023, saranno terminate tutte le opere di scavo sul versante italiano. A Mules saranno impiegate tre frese meccaniche (le cosiddette Tbm – Tunnel Boring Machine), che scaveranno il cunicolo esplorativo e le gallerie principali fino al confine di stato. La prima di queste, battezzata «Serena», entrerà in funzione a marzo. Entro le prime settimane del 2019 anche le altre due frese entreranno in esercizio.

Il secondo grande lotto costruttivo in Italia è quello relativo al «sottoattraversamento»dell’Isarco, a Fortezza. Un cantiere con grande varietà di metodi costruttivi: oltre allo scavo delle gallerie con il metodo tradizionale e a cielo aperto, troveranno impiego alcune speciali tecniche di consolidamento e congelamento temporaneo del terreno. Entro il 2022 i lavori saranno conclusi, per un totale di sei chilometri di gallerie.

Procedono bene anche gli interventi in Austria: «Sono in fase molto avanzata i lavori nel lotto Tulfes-Pfons – spiegano i tecnici – nell’ambito di questo sono già state realizzate le gallerie di interconnessione con la circonvallazione ferroviaria di Innsbruck, il cunicolo di soccorso di quest’ultima, la fermata di emergenza di Innsbruck, un tratto di gallerie principali e circa 10 chilometri di cunicolo esplorativo in direzione Brennero. Entro giugno 2019 questo lotto sarà concluso. I lavori per il tratto Pfons-Brennero, invece (53 chilometri di gallerie in sette anni), sono in fase di aggiudicazione.

Bbt tranquillizza gli abitanti che avevano sentito vibrazioni nelle case (lo scavo a poche decine di metri dalla stazione di Fortezza ha visto usare anche esplosivo): «Le vibrazioni misurate si sono rilevate ben 20 volte inferiori alla soglia di attenzione”(che richiede quindi verifiche più approfondite) prevista dalla normativa vigente- spiegano i tecnici – si può quindi escludere che i lavori di scavo, arrechino alcun danno agli edifici».

Corriere dell’Alto Adige/Economia – 09/03/2018

© Riproduzione riservata