Autovie Venete: sempre più green, negli ultimi tre anni risparmi energetici per più di 600 mila euro

Dal parco fotovoltaico che permette di illuminare un’intera galleria, alla sostituzione del 70% dei punti luci in illuminazione a led, dalle pensiline di parcheggio di ultima generazione, all’ammodernamento degli impianti di climatizzazione e del parco auto. Autovie Venete si evolve in termini di consumi energetici con un’attenzione sempre più marcata all’ambiente nelle fasi di costruzione della terza corsia della A4.

Dal 2015 al 2017 i costi complessivi per energia elettrica, gpl e gasolio per riscaldamento, metano e gasolio e benzina per autotrazione sono diminuiti di 628 mila euro. A contribuire a questi risparmi non solo la diminuzione del prezzo del petrolio ma soprattutto una politica di razionalizzazione dei consumi passati dalle 3.237 tonnellate di petrolio equivalente (l’unità di misura dei consumi trasmessa annualmente alla Federazione italiana per la razionalizzazione dell’energia) alle 3.104 dello scorso anno. Il vettore energetico in cui si è registrato il maggior risparmio (è anche quello in cui si verifica il maggior consumo) è l’energia elettrica: da 12.314 megawattora (MWh) a 11.602. Negli ultimi sei anni – prima ancora della costruzione della terza corsia – la concessionaria autostradale ha avviato, infatti, un piano di sostituzione delle lampade tradizionali, che illuminano svincoli, piazzali e caselli, con impianti a led.

A oggi il 70% dei punti luce è stato sostituito e l’obiettivo è di arrivare alla copertura del 100% entro i prossimi quattro anni. L’efficientamento energetico riguardante gli impianti dedicati alla climatizzazione delle sedi e dei fabbricati di stazione è in continua evoluzione, inoltre si sono decisamente ridotti i consumi di carburante per l’autotrazione. La società da alcuni anni possiede un paio di auto ad alimentazione elettrica necessarie agli spostamenti di breve percorrenza e di collegamento tra le varie sedi il tutto con una importate riduzione di emissioni in atmosfera.
Gli altri interventi, che hanno consentito un’incisiva riduzione dei consumi, hanno riguardato l’ammodernamento degli impianti di climatizzazione (raffrescamento e riscaldamento) all’interno delle sedi di Autovie e dei caselli e il rinnovo (ogni quattro anni) del parco macchine – tra cui l’utilizzo di due veicoli elettrici – con modelli più efficienti e rispettosi degli aggiornamenti degli standard europei sulle emissioni di inquinanti.

La costruzione del primo lotto della terza corsia e la nascita della Villesse – Gorizia hanno poi “portato in dote” altre innovazioni che hanno contribuito all’efficientamento energetico. Sono le pensiline di parcheggio del casello di San Donà di Piave e il parco fotovoltaico di Savogna – modello unico, quest’ultimo, composto da 1.400 metri quadri di pannelli fotovoltaici in grado di illuminare autonomamente l’intera galleria di Savogna -, due siti che generano complessivamente 275 Megawatt di potenza all’anno, non molto ma in futuro ci sono in programma alcuni impianti che contribuiranno a produrre energia rinnovabile dal sole.. Valore aggiunto dal punto di vista ambientale della terza corsia sono anche gli oltre 200 impianti di trattamento delle acque meteoriche (una cinquantina sono previsti nel terzo lotto, da Alvisopoli a Gonars, in fase di costruzione) che consentono di trattare l’acqua piovana “sporcata” dal sedime autostradale.

Trasporti-Italia.com – 29/10/2018

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