ACI Europe: a novembre la crescita rallenta ancora

Sono cresciuti solo dell’1,7% a novembre i passeggeri sugli aeroporti europei, segnando un ulteriore rallentamento rispetto ai mesi precedenti (a ottobre l’incremento era stato del 2,1%). In calo invece i movimenti aerei (-2,3%) contro un -0,5% riportato a ottobre. Sempre in discesa il trasporto merci che ha segnato un -0,3%.
“La decelerazione del traffico passeggeri è focalizzata soprattutto sugli scali Ue e riflette sia la pressione dell’offerta che quella della domanda – ha sottolineato Olivier Jankovec, direttore generale di ACI Europe -. Il progresso sta diventando sempre più difficile nel settore aeroportuale, in particolare per gli aeroporti regionali più piccoli. Il 55% di loro ha perso traffico a novembre, rispetto al 39% per il resto del settore. Le attuali difficoltà di Flybe – la più grande compagnia aerea regionale europea – sottolinea sia la fragilità della connettività aerea regionale sia il ruolo vitale che svolge per la coesione, dato che altri modi di trasporto molto spesso non forniscono alternative praticabili”.
Sugli scali non Ue la crescita è stata del 3,2%, con un incremento a doppia cifra per alcuni Paesi quali Serbia, Ucraina, Albania, Israele e Armenia mentre su quelli Ue ha segnato solo un +1,3%. Ungheria, Polonia, Croazia e Lussemburgo sono gli unici ad avere registrato un aumento a doppia cifra mentre molti sono stati gli scali in calo, tra cui Lubiana (-27%), Glasgow (-6,1%), Parigi Orly (-4,7%) e Birmingham (-1,6%).

Trasporti-Italia.com – 17/01/2020

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