A Venezia l’olio della frittura diventa biocarburante per i vaporetti

L’olio con cui si friggono gli alimenti diventerà biocarburante per i mezzi acquei del servizio di trasporto pubblico. Succede a Venezia grazie a un progetto che punta all’economia circolare riutilizzando gli oli consegnati dai cittadini al servizio di raccolta differenziata

L’accordo vede le firme di Eni, Comune di Venezia insieme al Gruppo AVM e Veritas e lancia una sperimentazione su larga scala basata sull’utilizzo da parte di tutti i mezzi della flotta navale di Eni Diesel+, il nuovo carburante di Eni che contiene il 15% di componente rinnovabile e che, grazie all’intesa siglata oggi, verrà fornito all’azienda veneziana di trasporto pubblico allo stesso costo del gasolio finora utilizzato dai mezzi in servizio nella città lagunare, dei quali Eni è già fornitore a seguito di gara d’appalto.

Per sette mesi, dal 1 aprile al 31 ottobre 2018, tutti i mezzi acquei della flotta AVM/Actv, attualmente riforniti con gasolio tradizionale, utilizzeranno il nuovo combustibile la cui parte vegetale viene prodotta a Porto Marghera, dove Eni ha realizzato, con un brevetto proprietario, il primo esempio al mondo di conversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria, cioè in grado di trasformare materie prime di origine biologica, inclusi gli oli vegetali usati e grassi animali, in biocarburanti di alta qualità. A tal fine l’accordo prevede che Veritas, multiutility che effettua la raccolta, valorizzazione e trattamento dei rifiuti nel territorio veneziano, conferisca la raccolta di olio di frittura di origine domestica, previo trattamento di purificazione, alla bioraffineria Eni di Venezia, consentendo così di mettere in atto un esempio concreto di valorizzazione di scarti di consumi.

Per testarne i risultati in termini di riduzione delle emissioni inquinanti di Eni Diesel + e dei consumi, un autobus con motorizzazione Euro 3 è stato impiegato nei laboratori Eni a San Donato Milanese dove sono stati effettuati, in collaborazione e con la supervisione dell’Istituto Motori del CNR di Napoli, test sperimentali finalizzati a validare l’impatto positivo dell’utilizzo di Eni Diesel+ in termini di riduzione di emissioni inquinanti e di efficienza di combustioni. Gli esami di laboratorio hanno evidenziato una riduzione delle emissioni inquinanti, in particolare ossidi di azoto, particolato primario e secondario, e delle particelle ultrafini, ma anche minori consumi, in conseguenza dell’elevato potere calorifico della componente biologica.

Per la prima volta saranno effettuati durante la sperimentazione a Venezia i test sui motori marini: un motore di un vaporetto alimentato con il nuovo gasolio verrà sottoposto a prove al banco per una analisi delle emissioni e dei consumi che verrà effettuata da AVM/Actv (su protocollo di prova dell’Università Ca’ Foscari di Venezia) e dall’Istituto Motori del CNR di Napoli per Eni.

Trasporti-Italia.com – 09/03/2018

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