Friuli Venezia Giulia: nasce una delle più grandi piattaforme in Italia per la gestione del trasporto pubblico

29 Marzo 2018

“Quella che nasce oggi è una delle più grandi piattaforme italiane per la gestione del trasporto pubblico locale e della mobilità delle persone. In un momento di estremo dinamismo per il comparto, che sta dedicando alla sostenibilità, al digitale e ai servizi innovativi un’attenzione sempre maggiore, siamo chiamati ad affrontare una delle sfide più impegnative e cruciali per la regione e il suo sviluppo: lo faremo nel segno della continuità, perché tutto ciò che è stato costruito negli anni è un patrimonio di cui andiamo fieri, ma anche della modernità e della diversificazione dei servizi, investendo su una sempre più forte centralità dei cittadini e dei territori”. Lo ha dichiarato Aniello Semplice, amministratore delegato di Tpl Fvg, a conclusione del primo consiglio di amministrazione della società consortile dopo la sentenza del Consiglio di Stato che lo scorso 8 marzo ha confermato l’aggiudicazione definitiva della gara per la gestione dei servizi tpl in Friuli Venezia Giulia.

Con 100 milioni di passeggeri all’anno, 950 mezzi, più di 40 milioni di chilometri, 1900 addetti e un indotto di alcune centinaia di lavoratori, Tpl Fvg (che riunisce Apt Gorizia, Atap Pordenone, Saf Udine e Trieste Trasporti) diventa uno dei maggiori player nazionali del settore: “È una delle prime volte in Europa – ha aggiunto Semplice – che viene messo a gara, e aggiudicato, un volume chilometrico così elevato: all’amministrazione regionale vanno riconosciuti coraggio e lungimiranza per le scelte compiute; a noi, ora, il compito di misurarci con i territori per assicurare i migliori collegamenti possibili, consapevoli che quello intrapreso, per consistenza dei numeri, è di fatto un percorso mai esplorato. Lavoreremo per essere la metropolitana del Friuli Venezia Giulia: connetteremo – più di quanto non lo si stia già facendo – scuole, ospedali e luoghi di lavoro, mettendo in campo un’offerta di servizi di altissima qualità. Per farlo, la collaborazione con le istituzioni sarà un elemento imprescindibile”.

Con l’avvio del servizio sarà progressivamente integrata l’offerta sull’intero territorio regionale: si potranno pianificare gli spostamenti con un’unica app, saranno introdotti sconti e agevolazioni e grande attenzione sarà dedicata all’informazione ai clienti, con l’installazione di monitor a bordo dei mezzi e alle principali fermate. Saranno installati sugli autobus servizi di videosorveglianza e di connettività Wi-Fi e nelle aree geografiche più periferiche saranno attivati servizi di trasporto a chiamata. Dispositivi contapasseggeri consentiranno inoltre di monitorare il traffico con estrema precisione e, conseguentemente, di rimodulare tragitti e orari in base agli effettivi fabbisogni.

“Sarà un processo di grande complessità, al centro del quale terremo sempre le persone, i clienti – dice il presidente di Tpl Fvg e Atap Pordenone, dottor Narciso Gaspardo -. Fidelizzeremo chi è già cliente del trasporto pubblico e proveremo a convincere chi ancora non lo è che i nostri servizi di mobilità sono un’alternativa valida, sicura e confortevole ai mezzi privati: lo sono per l’ambiente, per le città e per la qualità della vita. Naturalmente non dimentichiamo i turisti e tutti coloro che sul territorio si spostano per visitare mostre o seguire eventi: puntiamo a una crescita di passeggeri a doppia cifra fin dai primi due anni”.

Trasporti-Italia.com – 29/03/2018

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Porto di Ravenna, correzione al rialzo del traffico merci movimentato nel 2017

Il totale è di 26,5 milioni di tonnellate (+2,1%)

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale ha reso noto che nel 2017 il porto di Ravenna anziché avere movimentato un traffico delle merci pari a 25,9 milioni di tonnellate, volume di traffico consuntivato in precedenza dall’ente e analogo a quello registrato l’anno precedente, ha movimentato invece 26.508.485 tonnellate di carichi.
L’AdSP ha spiegato che il nuovo consuntivo è frutto di procedure di controllo dei dati generati dal software di analisi delle statistiche di movimentazione delle merci che hanno evidenziato un errore nella prima elaborazione del totale dell’anno 2017. La variazione è determinata dall’aumento del dato relativo alle merci in container in imbarco, che è pari a 1.319.306 tonnellate e non alle 801.196 tonnellate comunicate in precedenza. Restano invariati gli altri dati 2017 e così pure i primi dati 2018.

InforMare – 29/03/2018

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Le Ferrovie chiudono bilancio record: 9,2 mld di ricavi e più di mezzo miliardo di utile

28 Marzo 2018

di Andrea Pira

Le Ferrovie chiudono bilancio record: 9,2 mld di ricavi e più di mezzo miliardo di utile. Il dividendo da staccare al Tesoro ancora non c’è. Se ne parlerà il prossimo 17 aprile, in assemblea. Ferrovie dello Stato arriverà all’appuntamento con quello che l’amministratore delegato Renato Mazzoncini ha definito il miglior bilancio di sempre, capace di superare anche quello 2016, già da record, in linea con quelli che sono gli obiettivi del piano industriale varato 18 mesi fa. Il gruppo, intenzionato a diventare un’azienda internazionale della mobilità integrata e sostenibile, ha chiuso il 2017 con un utile netto di 552 milioni; ricavi per 9,3 miliardi, un ebtida a 2,3 miliardi e l’ebit a 718 milioni. Nel confronto con il 2016, al netto delle partite straordinarie, che nel 2017 sono state il nuovo regime tariffario sull’energia, mentre l’anno prima erano costituite dalle plusvalenze per la cessione delle attività retail nelle grandi stazioni, crescono tutti gli indicatori economici: +10% per il risultato netto, +9% per i ricavi operativi, +14% per l’ebitda e +13% per l’ebit. Quanto alla posizione finanziaria si attesta a 7,3 miliardi in crescita dell’8% Nel presentare la relazione finanziaria annuale assieme alla presidente, Gioia Ghezzi, l’ad ha ricordato come i conti non comprendano ancora l’integrazione di Anas e che pertanto i numeri del 2018, indicati nei mesi scorsi, saranno più importanti, per merito anche di operazioni che andranno a regime. Il gruppo si conferma uno dei primi investitori nazionali. Lo scorso anno gli investimenti di Fs hanno superato 5,6 miliardi, il 40% dei quali dedicati ai servizi regionali, il 39% alle Frecce e il resto agli Intercity. Se invece si guarda alla composizione dei 4,4 miliardi destinati alle sole infrastrutture, il 95% è servito per la rete convenzionale e quasi la metà è stato destinato a interventi di manutenzione e sicurezza. Mazzoncini ha inoltre rivendicato come la società sia sul piano dei risultati operativi la migliore in Europa, in un mercato «competitivo e corretto» come dimostrato dall’investimento da quasi 2 miliardi del fondo Gip in Italo. Fs vanta un ebitda margin del 24,9% contro il 9,9% dei tedeschi di Deutsche Bahn e il 13,7% dei francesi di Sncf. Tuttavia, quanto ai ricavi, è ancora indietro rispetto alle due concorrenti il cui fatturato si attesta rispettivamente a 45 e 33 miliardi di euro. Risultati sui quali pesa soprattutto la forza del comparto merci. Segnali di ottimismo arrivano comunque dal nuovo Polo Mercitalia, lanciato a gennaio dello scorso anno. Per la prima volta il business merci ha generato un flusso di cassa positivo per 40 milioni di euro. Attese ci sono inoltre dal trasporto su gomma, in particolare con la nascita di Busitalia Fast. Nell’immediato, anche in vista dell’assemblea il gruppo controllato al 100% dallo Stato aspetta di conoscere il colore del nuovo azionista. «Non riesco a pensare a un partito che non abbia a cuore quello che stiamo facendo, tutti gli investimenti nel piano di Fs fino al 2026 sono sul trasporto regionale per i pendolari, il settore che negli anni passati più ha sofferto la mancanza di investimenti», ha chiarito Mazzoncini, mentre sul tema infrastrutture, sul quale ad esempio i Cinque Stelle hanno posizioni abbastanza critiche si riserva di presentare le proposte. Discorso analogo vale per il progetto di quotazione dell’Alta Velocità. A decidere come sulle infrastrutture sarà al politica. Ma già in passato, soprattutto dopo l’emissione a dicembre del primo green bond, l’ad ha già fatto capire che lo sbarco in borsa non è fondamentale per finanziarsi.

Milano Finanza – 28/03/2018

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Collegare le Autostrade del Mare con l’hinterland: il ruolo dei Corridoi Trans­Europei di Trasporto

Come stabilito dal Regolamento 1315/2013, le autostrade del mare rappresentano la dimensione marittima della rete transeuropea di trasporto. Pertanto, non devono essere considerati come componenti separati di tale rete, ma devono essere sviluppate coerentemente, collegando i porte identificati come parte di essa.

La rete principale TEN­T, come ha rilevato in un recente report Paolo Guglielminetti (PwC), è composta da 9 corridoi della “rete centrale” con la massima importanza strategica. I porti marittimi della rete centrale devono essere collegati alla rete ferroviaria e stradale e, ove possibile, alle infrastrutture di trasporto per vie navigabili interne della rete transeuropea di trasporto entro il 2030. Pertanto, i corridoi della rete centrale (CNC) e le autostrade del mare (MoS) sono due componenti essenziali per raggiungere gli obiettivi chiave della TEN­T: il buon funziona­mento del mercato interno e il rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale. Il loro sviluppo richiede coerenza in termini di tempo, capacità disponibile e caratteristiche tecniche, comprese quelle relative alle nuove tecnologie come i sistemi di gestione telematica del traffico e la disponibilità di carburanti alternativi a quelli fossili come il GNL.

Gli elementi chiave di una connessione efficace tra CNC e MoS sono i seguenti:

• appropriata comprensione della complementarità tra MoS e reti terrestri per collegare l’UE e i paesi limitrofi, incorporando adeguatamente la dimensione marittima nello sviluppo di CNC;

• qualità del “ultimo miglio” stradale e ferroviario che collegano i CNC ai porti del MoS, tale da fornire una capacità sufficiente e mantenendo il livello di interoperabilità garantito nella rete centrale;

• carburanti alternativi alternativi, come il GNL, disponibi­ li in sostituzione dell’olio fossile lungo i controlli CNC e nei porti della rete centrale per garantire la decarbonizzazione e ridurre l’inquinamento lungo tutta la catena di trasporto;

• “port community system” in evoluzione come “network community system” al fine di facilitare la connessione senza interruzioni tra le modalità di trasporto nell’intera rete centrale.

Il lavoro svolto dal 2014 dai coordinatori europei di CNC e MoS ha contribuito a monitorare e accelerare i progressi dell’attuazione della TEN­T, anche se principalmente concentrandosi su ogni CNC e sulle MoS separatamente. Nei prossimi anni, sarà necessario porre molta più enfasi sul coordinamento dell’impegno a livello dell’intera rete TEN­T, compreso il MoS, anche attraverso la definizione delle priorità dei progetti che migliorano il collegamento tra i CNC e, in particolare, tra i CNC e il MoS. I fattori chiave di tale prioritiz­zazione dovranno essere:

• valutazione affidabile del potenziale di traffico di MoS verso / da ciascun porto della rete centrale, con un’analisi chiara della quota modale di strade, ferrovie e vie navigabili interne per il traffico da/per l’interno, al fine di valutare correttamente il fabbisogno di capacità per i collegamenti dell’ultimo miglio;

• implementazione di soluzioni di mobilità merci intelligenti mediante la “federazione” di sistemi di comunità portuali e piattaforme di operatori per fornire pianificazione del viaggio E2E (tenendo conto dei servizi disponibili, capacità, condizioni del traffico sulle reti terrestri e ultimo miglio), ma anche prenotazione, fatturazione , pagamento dei servizi, nonché sostegno, ove necessario, delle operazioni amministrative e doganali dematerializzate;

• disponibilità di combustibili alternativi da garantire a livello macro­regionale (es. Mediterraneo Occidentale) e in futuro a livello europeo, passando da iniziative e piani nazionali a un coordinamento su più vasta scala, come già avviato nell’area del Mediterraneo occidentale. Passare da soluzioni locali di successo (ad esempio basati su un singolo porto), conclude Guglieminetti , a schemi a scala dell’intero TEN­T è la sfida per la connettività europea nei prossimi anni. Strumenti a supporto di questa evoluzione sono disponibili, dai coordinatori e forum di CNC e MoS agli strumenti di finanziamento come CEF e EFSI, ma obiettivi chiari devono essere stabiliti in linea con i driver menzionati sopra per concentrare in modo più efficace sia le risorse finanziarie disponibili sia gli sforzi di implementazione delle parti interessate.

L’Avvisatore Marittimo –  28/03/2018

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Brennero, a Condotte e Itinera affidati lavori per un miliardo

di Marco Morino

La costruzione della galleria di base sotto il passo del Brennero, tra Italia e Austria, compie un passo in avanti decisivo. Stiamo parlando di quello che, tra circa 10 anni, diverrà il collegamento ferroviario più lungo del mondo: 64 chilometri di galleria sotto le Alpi, tra l’Alto Adige e il Tirolo. Ieri la società di progetto Bbt (controllata pariteticamente da Italia e Austria) ha aggiudicato i lavori, per un importo paria circa un miliardo di euro, del più grande lotto di costruzione all’interno dell’area di progetto austriaca, dove verranno scavati 50 chilometri di galleria. L’appalto è stato affidato a un raggruppamento temporaneo di imprese composto dalle società italiane Condotte e Itinera (grupo Gavio) e dalle società austriache Porr Bau e G. Hinteregger& Soehne Baugesellschaft. Il lotto si sviluppa dal comune di Pfons in Austria al comune di Brennero (confine di stato italiano) e prevede l’esecuzione delle opere civili dei tunnel principali, del nodo ferroviario di Wolf, dei cunicoli esplorativi e dei by pass di collegamento tra le due canne ferroviarie. «Ora il progetto europeo del secolo spiegano fonti di Bbt­ si trova nella sua fase principale. Oltre l’80% dei lavori di costruzione della galleria di base del Brennero è già stato affidato. La realizzazione di quest’opera rappresenta una ne­cessità della politica dei trasporti ai fini dello sviluppo dei corridoi ferroviari europei di cui ne trarranno beneficio soprattutto le generazioni future».

Il costo a vita intera della galleria di base del Brennero è di 8,4 miliardi di euro, finanziati in egual misura da Italia e Austria e cofinanziati in parte dell’Unione europea. La consegna rimane fissata al 2027. La galleria di base costituisce la tratta centrale del corridoio ferroviario Monaco di Baviera­-Verona collocato all’interno del corridoio Scan­Med (Scandinavia­ Mar Mediterraneo). È uno dei nove corridoi, al pari della Torino-­Lione e della Genova-­Rotterdam, che costituiscono l’asse portante dell’insieme delle infrastrutture di trasporto note come Trans European Network (Ten­T). La galleria di base del Brennero permetterà di incrementare la capacità di traffico ferroviario con l’obiettivo di arrivare a 400 treni/giorno sul Valico del Brennero. Inoltre è previsto un aumento del trasporto delle merci via ferro e una gestione più efficiente del traffico transfrontaliero fra l’Italia e l’Austria, grazie alla nuova infrastruttura che eliminerà la necessità di incrociare i treni nella stazione del Brennero, con conseguente riduzione dei tempi di viaggio anche per il trasporto passeggeri.

Il Sole 24 Ore – 28/03/2018

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Assaeroporti: passeggeri in crescita a febbraio

Sono stati 10.925.077 i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel mese di febbraio, in aumento del 6,8% rispetto allo stesso mese 2017. Positivi anche i dati relativi al traffico cargo, con 81.860,4 tonnellate movimentate, in aumento del 2,2 % rispetto a febbraio dello scorso anno.
Nel dettaglio, positivo il traffico passeggeri all’Aeroporto di Roma Fiumicino, con 2.573.853 passeggeri, 3,2% rispetto a febbraio 2017; in leggero calo invece (-3,9%) i passeggeri all’Aeroporto di Ciampino, che sono stati 430.617.
Passando agli aeroporti milanesi, positivo il risultato di Malpensa, con 1.543.248 passeggeri (+13,9%); in leggera diminuzione invece (-1,8%) i passeggeri all’Aeroporto di Linate (672.650).
Per quanto riguarda gli altri scali nazionali, positivi i risultati del traffico passeggeri negli aeroporti di Napoli (+41,5%), Treviso (+27,2%), Palermo (+22%), Perugia (+17,7%),  Bologna (+12,4%), Cagliari (+11,6%), Catania (+9,9%), Verona (+8,1%), Bergamo (+6,1%), Venezia  e Bari (+5,9%).
Negativo, invece, l’andamento del traffico passeggeri negli aeroporti di Trapani (-48,2%), Ancona (-26,5%), Reggio Calabria (-9,2%), Alghero (-6,9%), Torino (-2,4%), Pescara (-2,1%).
Nei mesi di gennaio e febbraio i passeggeri transitati negli aeroporti italiani sono stati complessivamente 22.335.785, in aumento del 6,2% rispetto al primo bimestre dello scorso anno.

Trasporti-Italia.com – 28/03/2018

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Cortina: Dolomitibus e Regione Veneto presentano i nuovi autobus Euro 6

Presentati stamattina a Cortina i nuovi autobus “Euro 6”, acquistati da Dolomitibus con il contributo della Regione Veneto. “Si tratta di ben trenta mezzi di ultima generazione – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin – che consentono un considerevole abbattimento delle emissioni in atmosfera. Un “Euro 6” diesel, infatti, ha lo stesso limite di emissione di un motore a benzina per quanto riguarda il particolato (Pm10), mentre in relazione al monossido di carbonio possiamo parlare di un limite che è addirittura la metà rispetto a un benzina”.

“Questa – ha aggiunto – è la nostra sfida: puntare sull’utilizzo del trasporto pubblico, ma con mezzi che siano all’avanguardia. Spesso infatti si sente dire che è necessario incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per ridurre l’inquinamento, ma se tali mezzi non sono di ultima generazione, il loro utilizzo si renderebbe del tutto inefficace. Ecco perché la Regione Veneto sta investendo su mezzi di trasporto, treni e autobus, di ultimissima generazione”.

“Questo sforzo legato ai mezzi di trasporto – ha concluso Bottacin – è unito a incentivi sulla rottamazione di vecchie auto, incentivi sulla rottamazione delle vecchie stufe, incentivi alla mobilità sostenibile, sensibilizzazione della popolazione sulle buone pratiche e molto altro ancora; sono ambiti in cui continueremo a investire. Oggi tocca agli autobus, che fra l’altro avranno anche speciali dotazioni per i disabili, e che garantiranno quindi migliore mobilità ai cittadini, migliore fruibilità turistica e qualità dell’aria superiore”.

Trasporti-Italia.com – 28/03/2018

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Alitalia: cessato l’accordo con Etihad, torna a gestire in proprio le attività cargo

Concluso il rapporto di partnership con Etihad, Alitalia riprende a gestire direttamente le attività commerciali di vendita, distribuzione, revenue management e supervisione operativa relative al trasporto delle merci su tutti i voli del proprio network.
A seguito della cessazione dell’accordo commerciale con Etihad Global Cargo Management Company (EGCMC), la compagnia italiana riporta in house tutte le attività del proprio portafoglio prodotti cargo. Con l’obiettivo di rilanciare il brand Alitalia Cargo in Italia e nel mondo, torna quindi a effettuare trasporto merci nelle stive di tutti i suoi aeromobili che operano sul network intercontinentale e sulla maggior parte dei voli domestici ed internazionali, a partire dall’hub merci della compagnia presso l’Aeroporto di Roma Fiumicino.

Trasporti-Italia.com – 28/03/2018

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Its: arriva Connective, la piattaforma per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto con un solo click

27 Marzo 2018

Una piattaforma di trasporto europea che consentirà ai cittadini di pianificare i loro viaggi prenotando e acquistando con un click biglietti per treno, aereo, metropolitana, autobus, servizio di car sharing e posteggio. E’ l’obiettivo di Connective (Connecting and Analyzing the Digital Transport Ecosystem), un progetto per l’interoperabilità guidato da Indra, società di tecnologia e consulenza che faciliterò la trasformazione digitale dell’ecosistema di trasporto attraverso una piattaforma in cloud che consente ai sistemi, ai servizi e ai fornitori di trasporto di condividere informazioni. Grazie all’utilizzo della tecnologia di interpretazione semantica, i fornitori di servizi potranno integrarsi nell’ecosistema con il minimo sforzo e con i minori costi rendendo i loro dati disponibili per altri utenti in modo trasparente.

La definizione, lo sviluppo e l’implementazione di questo framework di riferimento, con meccanismi di accesso alle informazioni che non intaccano i sistemi, strumenti e ambienti di sviluppo attuali, consentiranno ai cittadini di avere un’esperienza di trasporto completamente integrata e personalizzata, aumentando l’attrattiva delle ferrovie come mezzo di trasporto. L’obiettivo è quello di facilitare i movimenti multimodali, che combinano diversi mezzi di trasporto pubblico e privato, collegando il primo e l’ultimo miglio di lunghe distanze.

“Si tratta di rendere più semplice per il viaggiatore l’utilizzo di treni, aerei, autobus e metropolitane su rotte internazionali senza dover accedere a quattro sistemi diversi di prenotazione”, spiega il direttore generale dei trasporti di Indra, Berta Barrero. La manager sottolinea anche che “grazie all’integrazione di questi servizi di viaggio con il supporto di tecnologie digitali innovative, l’utente sarà in grado di accedere attraverso un unico punto e in modo trasparente, semplice e intuitivo”.

Tra le basi tecnologiche del progetto Connective c’è Minsait IoT Sofia2, la piattaforma Internet of Things con capacità big data e cloud dell’unità di trasformazione digitale di Indra, che è un riferimento tecnologico per l’interoperabilità tra sistemi e dispositivi. In questo caso, sarà applicato al trasporto, rafforzando l’esperienza e la tecnologia di Indra per la gestione integrata della mobilità

Il progetto Connective, sviluppato da un consorzio guidato da Indra e di cui fanno parte le società Thales, HaCon, Diginext, Network Rail e Ansaldo, svolge un ruolo chiave all’interno di Shift2Rail, la principale iniziativa europea di innovazione nel settore ferroviario. L’obiettivo è quello di creare la struttura e gli strumenti che supporteranno tutti gli sviluppi effettuati nei diversi progetti del programma IP4, “IT for an attractive railway services”. Il progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020dell’Unione europea.

Il programma IP4 è volto allo sviluppo di nuove soluzioni e servizi ICT che migliorano l’esperienza dei passeggeri e l’attrattiva del trasporto ferroviario, fornendo accesso a un’offerta di viaggio multimodale completa, in modo trasparente per l’utente. I progetti del programma riguardano ambiti quali l’interoperabilità, l’emissione di biglietti, i nuovi mezzi di pagamento e i sistemi d’informazione. Per raggiungere gli obiettivi è essenziale disporre di un framework di interoperabilità come quello che svilupperà Connective, che favorisce l’integrazione delle informazioni provenienti da diverse fonti e operatori, limitando allo stesso tempo gli impatti sui sistemi esistenti e favorendo l’incorporazione di nuovi sistemi.

Oltre a guidare il progetto Connective, all’interno del programma IP4 di Shift2Rail Indra partecipa ai progetti Attractive e Co-Active, che sviluppano alcuni dei servizi che saranno offerti in tempo reale attraverso il framework, come un pianificatore di itinerari con prezzi e offerte, la prenotazione, acquisto e convalida di biglietti con il cellulare per alcuni modelli, la ricezione di avvisi e di percorsi alternativi. La società partecipa anche al progetto Cohesive, che coordina tutti i progetti garantendo la loro integrazione. Infine, Indra contribuirà con le sue capacità a promuovere una gestione multimodale della mobilità e allo sviluppo di questi tipi di servizi personalizzati che miglioreranno l’esperienza dell’utente durante il viaggio e durante le fasi di acquisizione e convalida dei loro biglietti.

Trasporti-Italia.com – 27/03/2018

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Trasporti Bolzano: ecco il programma 2018 della STA-Strutture trasporto Alto Adige

Sostegno a progetti di mobilità sostenibile,gestione della linea ferroviaria Merano-Malles e del patrimonio immobiliare del trasporto pubblico, pianificazione e comunicazione di iniziative per la sicurezza: sono questi i punti centrali del programma di attività 2018 della STA (Strutture trasporto Alto Adige), elaborato in stretta collaborazione con il Dipartimento mobilità, e approvato oggi dalla Giunta provinciale. L’esecutivo ha messo a disposizione per l’anno in corso una somma pari a 4,79 milioni di euro.

Per quanto riguarda il finanziamento, la parte del leone la fa la gestione ordinaria della linea ferroviaria della Val Venosta, alla quale sono stati assegnati 3,37 milioni di euro. Il servizio di trasporto persone è effettuato dal concessionario SAD, mentre proprietario e gestore di linea e infrastrutture risulta essere proprio STA. Per il 2018, oltre alla manutenzione di binari e stazioni, è prevista la prosecuzione dei lavori per la elettrificazione della linea, che attualmente si concentrano sulla realizzazione del tunnel di Marlengo, nella tratta fra Merano e Tel. In estate partiranno i lavori per l’adeguamento di alcune banchine, l’adeguamento della stazione di Malles e il rifacimento di quella di Stava. I lavori per il sottopasso ferroviario di Lagundo, invece, prenderanno il via non appena sarà completata la nuova area commerciale adiacente alla stazione.

La STA è responsabile per la gestione del patrimonio immobiliare, comprensivo di stazioni ferroviarie, fermate degli autobus e officine. Per il 2018 l’investimento previsto per manutenzione e gestione è pari a 648 mila euro, e tra gli interventi più importanti vi sono l’ampliamento di deposito e officina a San Candido e il rifacimento della stazione a valle della funicolare della Mendola. L’edificio attuale, che risale al 1903, necessita di un completo restyling con, in aggiunta, il rifacimento completo dell’impianto elettrico e dei servizi igienici, nonchè dei collegamenti a luce, acqua, gas e telefonia. Grazie alla sostituzione di porte e finestre, inoltre, la stazione a valle della funicolare della Mendola potrà raggiungere lo standard CasaClima C. I lavori sono al centro di un progetto PPP (Public Private Partnership), con poco più di 402 mila euro a carico di STA, mentre i restanti 360 mila saranno a carico dei privati, i quali in cambio riceveranno la gestione di tutta la parte commerciale del nuovo edificio.

Uno dei compiti principali di STA riguarda anche l’educazione stradale, a partire dalla gestione del Safety Park di Vadena. Tutto il pacchetto di attività legato alla sicurezza, che comprende i corsi di guida e le iniziative per scolari e studenti come SOS Zebra e Hallo Auto, prevede uno stanziamento di 1,25 milioni di euro. Ammonta a 565.500 euro, invece, la quota assegnata al programma per la mobilità sostenibile Green Mobility, che punta a dare maggiore visibilità a tutte le offerte presenti sul territorio altoatesino, con particolare attenzione ad auto e bici elettriche. Proprio in questo ambito, di recente la Giunta provinciale ha previsto una serie di contributi e agevolazioni per aziende e privati che decidono di investire sull’acquisto di mezzi elettrici. L’ultima fetta di stanziamenti assegnati a STA, infine, verrà utilizzata per la gestione del sistema informatico di AltoAdige Pass.

Trasporti-Italia.com – 27/03/2018

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