Porti: Delrio propone i primi tre presidenti delle Autorità

23 Settembre 2016

Attuali vertici Trieste, Ancona e Taranto. Lettere a Regioni

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, ha proposto per le presidenze di tre Autorità di Sistema portuale gli attuali vertici delle Autorità portuali di Trieste, Ancona e Taranto “per l’eccellente lavoro svolto” e “per dare subito avvio alla nuova governance prevista dalla riforma entrata in vigore il 15 settembre”.

Si tratta – si legge in una nota – di Zeno D’Agostino, Rodolfo Giampieri e Sergio Prete per le Autorità di Sistema portuale rispettivamente del Mare Adriatico Orientale, del Mare Adriatico Centrale e del Mar Ionio.

Le tre lettere, per l’intesa con le Regioni, sono state firmate dal Ministro prima della sua partenza per il G7 in Giappone e sono state inviate ai Presidenti delle Regioni interessate.

Ansa – 23.09.2016

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Il Piano regionale dei trasporti promuove la stazione della Tav

22 Settembre 2016

Previste anche gallerie sulla 45Bis e l’«anello» ciclabile attorno al lago

di Luciano Scarpetta

C’è anche molto Garda nel programma della mobilità e dei trasporti della Regione Lombardia, approvato l’altro ieri a maggioranza dal Consiglio regionale a Milano con 39 voti a favore e 26 contrari. All’interno dello strumento che orienta le scelte infrastrutturali e gli interventi da attuare sul territorio, troviamo infatti alcune indicazioni proposte dall’assessore desenzanese allo sviluppo economico Mauro Parolini: spicca la presenza della stazione per la Tav a San Martino della Battaglia, accanto al casello «Sirmione» della A4 in territorio di Desenzano, e anche della stazione Tav a Montichiari che sorgerebbe sul cosiddetto «shunt». Un elenco di stazioni che può lasciare perplessi: una ferrovia ad alta velocità lunga 53 chilometri ma con 4 fermate tra Brescia e Verona, sarebbe in antitesi al concetto stesso di «alta velocità».

MA IL PROGRAMMA regionale della mobilità è più che altro un documento di indirizzo, che fra l’altro va ben oltre la Tav: «II Piano approvato – precisa Parolini – accoglie le proposte che sto già portando avanti attraverso un dialogo costante con l’assessorato regionale e il Ministero delle Infrastrutture. Tra queste mi preme sottolineare la realizzazione della ‘stazione Garda’ sulla linea Tav, il raddoppio delle gallerie di Gargnano e il completamento dell’anello interregionale ciclabile sull’intero lago, opere che faranno di questa una delle più importanti e accessibili aree turistiche europee, con ricadute rilevanti per l’intera filiera del turismo». L’assessore regionale ha sottolineato che «questi interventi sono strategici per lo sviluppo economico della provincia di Brescia per i benefici viabilistici che possono generare e si integrano con le infrastrutture già esistenti in modo organico: soluzioni concrete che il tessuto economico e sociale bresciano sta attendendo da tempo».

Brescia Oggi – 22.09.2016

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«Tunnel, più risorse europee» Accordo sulle tratte d’accesso

21 Settembre 2016

Italia, Austria, Germania: richiesta congiunta. Alfreider: progetto unitario

di Marika Damaggio

Graziano Delrio, Alexander Dobrindt e Jörg Leichtfried, ossia i ministri con delega ai trasporti di Italia, Germania e Austria. Tre Paesi e un’unica infrastruttura: il tunnel del Brennero. Tre Paesi, ancora, e un’unica richiesta: aumentare il co-finanziamento europeo per ultimare le tratte d’accesso. È con simili premesse che ieri i responsabili dei tre dicasteri hanno firmato un documento, destinato a Bruxelles. L’intento è aumentare le risorse destinate alle tratte, passando dal 10% al 40%. L’iniziativa per promuovere alcune proposte di ottimizzazione per il cofinanziamento europeo delle tratte di accesso è partita dal deputato Svp Daniel Alfreider in qualità di presidente dell’intergruppo parlamentare «Amici del Brennero e delle trasversali alpine Ten T», insieme al presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, ai direttivi della Bbt, al direttore dell’osservatorio per la galleria di base del Brennero e responsabile delle tratte di accesso in provincia di Bolzano Martin Ausserdorfer e infine al commissario per le tratte di accesso Ezio Facchin. «Alfreider è riuscito a concludere una vera impresa: riunendo i tre ministri è stato definito un memorandum per inoltrarlo alla Commissione europea — dice Ausserdorfer — il tetto del co-finanziamento, se alzato, avrà un forte impatto decisivo per le tratte d’accesso».

Se, infatti, il cantiere del tunnel procede seguendo i tempi previsti (specie sul versante italiano) le tratte d’accesso sono meno rassicuranti. Tant’è che ieri il documento che delinea gli indirizzi e le scelte ritenute fondamentali dai Paesi coinvolti è stato firmato ed è diventato uno strumento condiviso da Italia, Germania e Austria. I ministri dei trasporti Graziano Delrio, Alexander Dobrindt e Jörg Leichtfried hanno infatti deciso di condividere e presentare congiuntamente tale proposta alle istituzioni europee. L’obiettivo primario rimane quello di chiedere un aumento del cofinanziamento europeo fino al 40% per le tratte di accesso. Allo stato attuale, per i progetti non transfrontalieri è previsto un cofinanziamento europeo massimo fino al 10%. «La tratta secondo noi non si ferma a Fortezza o Innsbruck, il progetto deve essere uno ed unitario e di interesse internazionale da Verona fino a Monaco — commenta Alfreider — Occorre esserne consapevoli e impegnarsi nell’Unione europea affinchè sia incrementata la percentuale di cofinanziamento al fine di velocizzare la realizzazione delle tratte di accesso stesse». Di qui l’intenso lavoro diplomatico per avvicinare i tre ministri: «Abbiamo lavorato, sin dall’inizio della legislatura affinchè tale obiettivo sia condiviso e sostenuto da Italia, l’Austria e la Germania — rimarca il deputato — Con la firma da parte dei tre ministri dei trasporti, possiamo affermare di essere riusciti a compiere un significativo passo avanti. Importante a tale riguardo il supporto e l’impegno del governo italiano, soprattutto del ministro alle infrastrutture Graziano Delrio». Ora si attenderà la risposta della Commissione europea per aumentare le risorse dedicate alle tratte d’accesso e velocizzare i cantieri.

Corriere dell’Alto Adige – 21.09.2016

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Ciclovia sul Po, motore di sviluppo

20 Settembre 2016

A Polesella il debutto ufficiale della Ven.To, il percorso che unirà il Veneto al Piemonte

di Valentina Merlini

Il “Ven.To bici tour 2016” è arrivato in Polesine: nella serata di domenica Paolo Pileri e un gruppo di ragazzi del bici tour hanno incontrato il sindaco Leonardo Raito, il parlamentare Diego Crivellari, Paolo Giolo di Slow Food Rovigo, alcuni sindaci di comuni rivieraschi della sinistra Po.
«La ciclovia Ven.To è un’ opportunità di crescita per il nostro Polesine»: su questo punto sia il sindaco Raito, sia il deputato Crivellari hanno espresso simile e chiarissima opinione.
«La ciclovia che collega Torino a Venezia lungo l’asta del Po è una prospettiva molto importante: non c’è enfasi retorica nel sottolineare questo aspetto, ma semplice concretezza.
Una delle quattro ciclovie nazionali attraversa il Polesine; questa è un’opportunità da non perdere per lo sviluppo in chiave turistica del territorio», ha sottolineato Crivellari. La Ven.To è stata inserita nella legge di Stabilità 2016 ed è una delle quattro “ciclovie di priorità nazionale” per le quali il Governo italiano ha previsto un iniziale stanziamento di 91 milioni di euro.
A fine luglio le quattro regioni interessate (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) hanno firmato un protocollo d’ intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e delle Attività culturali e del turismo.
Il professor Paolo Pileri, docente del Politecnico di Milano, considerato il “padre” di questo progetto legato alla mobilità lenta, ne ha illustrato le principali peculiarità: «La Ven.To è nata come un progetto fruibile a tutti, soprattutto alle famiglie e come tale deve essere un’ infrastruttura in totale sicurezza. La parola chiave, fondamentale per la realizzazione della ciclovia, è il coordinamento concreto tra amministratori, sindaci, Regioni».
Dal 17 al 25 settembre il gruppo “Ven.To Bici Tour” ha organizzato nove tappe e 24 eventi lungo i paesaggi del fiume Po: la conclusione sarà a Torino, al Salone del Gusto e a Terra Madre. Il tema del tour di quest’ anno è “Ricuciamo la bellezza”: la metafora del filo e del cucito è per dare l’ idea di una ciclovia come percorso unitario, all’ interno del quale è il paesaggio il “continuum” tra monumenti, città, aree interne da riscoprire ed apprezzare attraverso i ritmi e le ritualità della mobilità lenta.
Il Gazzettino – 20.09.2016
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Crociere: Venezia secondo scalo italiano, 1,6 mln passeggeri

16 Settembre 2016

Primo il porto di Civitavecchia con 2,3 milioni

Venezia si conferma anche nel 2016 il secondo scalo crocieristico nazionale, con 1,6 milioni di passeggeri movimentati (+1,1% sul 2015) e 535 toccate nave (+2,7% sul consuntivo 2015). Sono queste le proiezioni per la conclusione dell’anno contenute nell’Italian Cruise Watch 2016, rapporto di ricerca sull’industria crocieristica curato dalla società ‘Risposte Turismo’, che sarà presentato in occasione della sesta edizione dell’Italian Cruise Day, a La Spezia, il 30 settembre.
Nella classifica previsionale dei passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti) nel 2016, Venezia si colloca a livello nazionale alle spalle di Civitavecchia (circa 2,3 milioni, +1,3%) e davanti a Napoli (circa 1,3 milioni, +5,2%).
A fine 2016, secondo la stima di ‘Riposte Turismo’, il porto veneziano registrerà un incremento di circa 17500 mila crocieristi e 14 ‘toccate’ nave, dati allineati con quelli del 2015, quando uscì per la prima volta dalle prime dieci posizioni della classifica mondiale dei porti crocieristici, sostituita da Palma di Maiorca.

Ansa – 16.09.2016

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«La legge sulla speleologia favorirà l’alta velocità»

15 Settembre 2016

«Nonostante i pareri contrari dei ministeri competenti si continua a presentare progetti per la costruzione di infrastrutture in galleria nel Carso e pure la Regione predispone un disegno di legge per favorire tutto ciò. I Comitati No Tav della Bassa friulana e dell’Isontino si oppongono fermamente a questo e vigileranno affinchè lo scempio in questo fragile territorio non avvenga». A dirlo i Comitati No Tav a fronte della norma sul patrimonio geologico e speleologico e delle aree carsiche. «Nel dispositivo – dicono -, ritroviamo all’articolo 17 deroghe per opere pubbliche, di cui beneficerebbe sicuramente la Tav. Per ben due volte i progetti della Tav per la Ronchi dei Legionari-Trieste sono stati bocciati dalla Commissione Via del ministero dell’Ambiente per gli impatti nelle gallerie nel Carso. Il progetto Tav 2010 prevede 18 chilometri in galleria con termine ad Aurisina. Intanto Rfi conferma in Commissione Trasporti, la volontà di costruire la nuova linea Av/Ac tra Ronchi-Trieste di 36,6 chilometri di cui 22,7 in galleria.

Messaggero Veneto – 15.09.2016

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Porti: Venezia; nuovo record traffico container,+ 600.000

14 Settembre 2016

Incremento costante, +66% dal 2009

A solamente un anno di distanza dallo storico traguardo dei 500.000 TEU raggiunto nel giugno scorso, il porto di Venezia ha ulteriormente migliorato la sua performance nel comparto container superando per la prima volta nella sua storia la soglia dei 600.000 TEU.

Attestato su 380.000 TEU nel 2008 – prima della lunga crisi mondiale ed europea – il traffico container è sceso di poco, 370.000 TEU nel 2009, per tornare ai livelli pre-crisi già alla fine dello stesso anno. Da quella data ha mostrato un incremento costante, non toccato dall’andamento della crisi, che lo ha portato al record dei 600.000 TEU/anno attuale (+66% dal 2009).

Una crescita che è stata solo amplificata dal ritorno della linea diretta con il Far East operata da “Ocean3” da Febbraio 2015 e dalle recenti decisioni di alcune compagnie di scalare anche su Venezia toccando così direttamente tutti i porti dell’Alto Adriatico. Un vantaggio competitivo che Venezia condivide con gli altri porti del Napa (North Adriatic Port Association), per i quali Venezia copre i mercati nord -adriatici occidentali, mentre Trieste, Koper e Rijeka coprono i mercati nord-adriatici occidentali, che confermano una crescita strutturale stabile dal 2009 ad oggi di oltre 80 punti percentuali. La crescita di Venezia infatti si aggiunge (non si sostituisce) a quella registrata anche dagli altri porti del NAPA: Trieste e Ravenna, come Capodistria e Fiume, crescono anch’essi tra il 2 e il 7.5% (sui primi sei mesi del 2016) e possono quindi trarre vantaggio anche dalla crescita di Venezia, che dà così il suo contributo a rendere conveniente a navi portacontainer sempre più grandi raggiungere l’Alto Adriatico.

Ansa – 14.09.2016

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Tav sul Garda all’ultimo round. Il Governo spinge sugli espropri

13 Settembre 2016

In Gazzetta ufficiale la «reiterazione del vincolo» per l’acquisizione coatta dei terreni del tracciato II Movimento 5 Stelle: «Un atto da impugnare»

di Alessandro Gatta e Valentino Rodolfi

Corrono ad alta velocità anche le notizie sulla Tav Brescia-Verona, la contestata infrastruttura da circa 4 miliardi di euro che dovrebbe realizzarsi dal 2017.

L’ULTIMISSIMA: sulla Gazzetta ufficiale del 12 agosto è stata pubblicato l’atto di «reiterazione del vincono preventivo di esproprio» per terreni e fabbricati coinvolti dal tracciato. Un atto che si rinnova automaticamente ogni anno ormai dal 2003, data a cui risale la Valutazione di impatto ambientale, ma che quest’anno assume un significato particolare: potrebbe essere l’ultima «reiterazione del vincolo», prima che gli espropri si facciano davvero. Un provvedimento che coinvolge le proprietà di 94 soggetti (aziende, cittadini, ma anche enti pubblici) a Desenzano, 47 a lionato, 12 a Pozzolengo: questi almeno i numeri del piano particellare prima delle osservazioni e del progetto esecutivo, che dovrebbe essere al traguardo. Non resta da sciogliere che l’ultimo nodo: se si farà o non si farà lo «shunt» di Montichiari, decisione rimandata ad autunno dopo mille colpi di scena. Sciolto il dilemma, sarà presentato il progetto esecutivo, cui seguirà la dichiarazione di pubblica utilità (il via libera per gli espropri) e poi nel 2017 i cantieri del primo lotto, quelle delle gallerie tra Lonate e Desenzano. Questi i propositi del governo, evidenti nella conferma del vincolo di esproprio. Proprio contro questo atto di reiterazione, il Movimento 5 Stelle di Desenzano ha presentato una mozione al Consiglio comunale, firmata da Luisa Sabbadini, che propone al Comune di ricorrere al Tar. Questo sulla base del fatto che sarebbe lesivo dei diritti dei proprietari, e che mancherebbe al momento la copertura finanziaria per pagare gli immobili espropriati.

I COMUNI della zona, del resto, sembrano intenzionati a non lasciare nulla di intentato per fermare il nuovo corridoio ferroviario: Desenzano, Pozzolengo, Peschiera, Castelnuovo, Sona, Ponti sul Mincio e Sommacampagna, hanno impugnato al Tar del Lazio la «verifica di ottemperanza» del progetto, rilasciata dal ministero per l’Ambiente nonostante molte delle prescrizioni, elencate in 22 pagine, non sembrassero oggettivamente ottemperate. Analogo ricorso era stato presentato dal coordinamento No Tav e da 50 associazioni. Ricorsi sul cui esito non si hanno però, al momento, molte notizie: «Si fa ricorso perchè si spera di vincerlo – spiega il sindaco Rosa Leso -. Il Comune di Desenzano conferma la contrarietà al progetto attuale: noi abbiamo chiesto di utilizzare la ferrovia esistente per i treni veloci, senza costruire un nuovo corridoio. Ma siamo tagliati fuori dalle decisioni e possiamo solo confidare sui ricorsi».

Brescia Oggi – 13.09.2016

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La Serenissima parla spagnolo: chiusa la vendita ad Abertis

8 Settembre 2016

Il tratto della A4, insieme alla A31 Valdastico, passano di mano per 594 milioni di euro: a vendere sono Intesa Sanpaolo, Astaldi e la famiglia Tabacchi

L’autostrada Serenissima passa ufficialmente agli spagnoli di Abertis, per poco meno di 600 milioni di euro. A vendere il 51% sono i soci italiani Astaldi, Intesa Sanpaolo e la famiglia Tabacchi.
L’ufficializzazione del contratto annunciato prima dell’estate è arrivata per mezzo di una comunicazione dalle parti in causa. Per gli spagnoli, come sottolinea la nota pubblicata sul loro sito, si tratta della “conferma dell’ingresso in Italia”, accarezzata più volte in passato. Fu soprattutto – governante Prodi – il tema della fusione tra Abertis e Autostrade a scaldare gli animi un decennio fa (allora a mettersi di traverso fu il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro), per poi arrivare a parlare della Sias Torino-Milano: allora, l’offerta miliardaria non andò a segno.

Si tratta – è vero – del primo shopping autostradale italiano, ma Abertis ha già conquistato le torri di Wind mettendo sul piatto 693 milioni di euro con l’obiettivo di creare il primo polo indipendente europeo nella trasmissione dei segnali tlc.
Oggi arriva a maturazione il dossier della Serenissima. Sul piatto c’è la concessione dell’autostrada A4 fra Brescia e Padova, cui si somma la A31 Valdastico. L’operazione prevede che 5 milioni siano già stati pagati e 589 sono da versare nel marzo 2023. Per anticipare l’incasso, Astaldi ha ceduto pro-soluto i suoi crediti, riuscendo a metter già le mani su 110 milioni dei circa 130 che le spettano.
Le strade in questione corrono per 235 chilometri: si tratta di 146 km a tre corsie della ex Serenissima fra Brescia e Padova, su cui viaggiano circa 91mila veicoli al giorno, e 89 km di Valdastico, fra Piovene Rocchette e Badia Polesine. La concessione scade il 2026 e lo scorso 10 agosto il Cipe ha dato il bollino verde al piano che porterà A4 Holding a creare un corridoio che connetta le valli dell’Astico, della Valsugana e dell’Adige. Il progetto partirà in Veneto già nei prossimi mesi, mentre sul lato trentino, complice l’autonomia della provincia, servirà più tempo.

La Repubblica – 08.09.2016

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Bbt, finanziati e appaltati tutti i lavori principali

7 Settembre 2016

«Tutti i lavori principali per la costruzione del tunnel del Brennero sono ormai finanziati ed appaltati. E anche per quanto riguarda le tratta d’accesso siamo a buon punto»: così il presidente provinciale Amo Kompatscher fa il punto sul progetto. I lavori per la tratta d’accesso tra Ponte Gardena e Fortezza, spiega, «sono finanziati e a breve potrà essere pubblicato il bando». Le trattative per la circonvallazione di Bolzano sono a buon punto e a breve potrà essere avviata la progettazione.  Per quanto riguarda la tratta in Bassa Atesina il prossimo passo sarà l’inserimento del corridoio nel Puc. Di lunedì la notizia che Astaldi, capofila del raggruppamento di imprese costituito da Ghella, Oberosler, Cogeis e P.A.C., ha firmato con la Società Bbt il contratto per la realizzazione del lotto «Mules 2-3» del Bbt, del valore di circa 1 miliardo. Il contratto prevede la realizzazione di tutte le opere in sotterraneo della sezione di maggior rilievo del tratto italiano della galleria ferroviaria del Brennero, da Mezzaselva (Fortezza) al confine con l’Austria.

Alto Adige – 07.09.2016

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