Vertice sui lavori per la tratta Fortezza-Ponte Gardena Bando nel 2017, lavori nel 2018. Il costo è di 1,55 miliardi
Il lotto Fortezza-Ponte Gardena della tratta di accesso sud del Bbt sarà messo a gara nel 2017. Il progetto già predisposto da Rfi (Rete ferroviaria italiana, che gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale), gli interventi migliorativi in termini di sostenibilità ambientale, l’iter autorizzativo sono stati i temi al centro dell’incontro di ieri pomeriggio a Fortezza del presidente della Provincia Arno Kompatscher e del commissario governativo per il Bbt Ezio Facchin con i rappresentanti di Rfi e di Italferr (società del Gruppo Ferrovie che si occupa dei servizi di ingegneria), con i sindaci dei Comuni della Val d’Isarco e dell’alta val d’Isarco, il direttore dell’Osservatorio Bbt Martin Ausserdorfer, i tecnici degli uffici provinciali competenti. Il presidnete Kompatscher ha chiesto ai Comuni di accelerare la presentazione delle osservazioni sul progetto che saranno formalizzate per iscritto e consegnate dal presidente al commissario Facchin. Queste questioni saranno affrontate in sede di elaborazione del progetto definitivo. Nell’incontro è stato ribadita l’importanza di illustrare alla popolazione le soluzioni tecniche previste per la tratta di accesso e i risultati significativi già raggiunti: 3 assemblee pubbliche sono previste nelle prossime settimane a Chiusa, Ponte Gardena e Varna. Per quanto riguarda la compensazione ambientale sono a disposizione 32 milioni di euro, per questo i Comuni sono chiamati a sviluppare richieste concrete che potranno essere presentati già nella riunione pre Cipe del 17 ottobre con indicazione e tipologia dell’intervento, finalità, stima dei costi. Il lotto Fortezza-Ponte Gardena è considerato prioritario perché riduce la pendenza massima dall’attuale 22%o rendendola conforme alle caratteristiche di interoperabilità. Il tracciato si sviluppa per circa 24,7 km, dall’interconnessione di Fortezza al bivio per Ponte Gardena e prevede la realizzazione di 2 gallerie collegate da un ponte di attraversamento sull’Isarco a Funes. Il tunnel Scaleres, lungo circa 15 km, collegherà la stazione di Fortezza all’imbocco della val di Funes, mentre la seconda galleria di 6 km partirà dalla fermata di Funes e terminerà a Ponte Gardena. L’intero tracciato sarà interrato, ad eccezione della stazione di Ponte Gardena, del ponte di Funes e della fermata di Funes. I costi sono stimati in 1,55 miliardi di euro, già finanziati. I punti critici, su cui si è intervenuti in modo significativo, riguardano in particolare la finestra di Albes nella galleria Scaleres, la zona della Funes e l’inquinamento acustico a Ponte Gardena. Non è stato possibile stralciare completamente dal progetto la finestra di Albes, che tuttavia è stata ridotta al minimo nelle dimensioni. Tutti i sistemi di avanzamento sono stati trasferiti sotto la montagna e una volta ultimata la finestra è previsto uno smantellamento fino al portale, in modo da lasciare soltanto un semplice accesso. Per il ponte di Funes si è concordato di aumentare l’altezza delle barriere antirumore. Il rumore sarà inoltre ridotto anche con interventi ai portali dei tunnel e a un sistema a massa flottante sulla massicciata ferroviaria. Per contenere il più possibile le dimensioni dei lavori edili all’imbocco della val di Funes, è stato deciso di realizzare un cunicolo finestra aggiuntivo, partendo dall’area Prader Holz in direzione sud, per consentire di trasferire i lavori sotto la montagna. Tutto il materiale sarà trasportato via autostrada. Anche riguardo alla zona di Ponte Gardena è stato possibile migliorare il progetto originario con misure che riducono notevolmente l’inquinamento acustico rispetto alla situazione attuale. I lavori inizieranno nel 2018 e termineranno contestualmente al tunnel di base del Brennero.
Alto Adige – 30.09.2016
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